CRONACA – CONTROLLI, DENUNCE ED ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI TRA ROMA E PROVINCIA – È accusato di aver messo a segno 4 rapine, tra il 12 e il 16 settembre scorsi, la prima, ai danni di una donna romana di 47 anni a cui avrebbe rubato la borsa dopo averla minacciata con un coltello, mentre stava passeggiando in strada, ben 3 ai danni della stessa cornetteria, in via Manduria, zona Quarticciolo. Nell’esercizio, il giovane avrebbe consumato cibi e bevande, poi, si sarebbe rifiutato di pagare e, alle rimostranze dei dipendenti, li avrebbe minacciati con un coltello per, poi, darsi alla fuga. Dopo intense indagini e accertamenti, sviluppate partendo dalle dichiarazioni rese da vittime e testimoni, individuazioni fotografiche e analisi delle banche dati, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste hanno stretto il cerchio intorno al presunto responsabile, un 22enne romano con precedenti, che è stato arrestato ieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma per rapina aggravata. Dopo la notifica del provvedimento, i Carabinieri lo hanno portato nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, nell’ambito di una mirata attività di indagine volta alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, hanno denunciato in stato di libertà un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di ricettazione e di uso indebito di carte di credito. I militari della Stazione di Ladispoli, a seguito di un’attività di osservazione, hanno individuato l’uomo, di origine egiziana, cogliendolo in flagranza di reato, mentre cercava di saldare il prezzo di alcuni capi di abbigliamento, all’interno di un esercizio pubblico, con una carta di credito risultata provento di furto. Condotto, poi, in caserma, ai militari non ha fornito valide motivazioni sul possesso della carta. La successiva perquisizione domiciliare, ha consentito ai militari di rinvenire svariate carte di credito e bancomat, oltre ad alcune tessere sanitarie, diverse decine di pacchetti di sigarette, di differenti marche e valore ed un grosso quantitativo di bottiglie di alcolici e superalcolici, di varie note marche e formati, alcune delle quali anche di pregio. Nel ripostiglio, è stato, infine, recuperato un moderno monopattino elettrico perfettamente funzionante. Il valore della merce rinvenuta e sottoposta a sequestro, è stato quantificato dai militari in circa 6mila euro. Lo straniero, ora, dovrà rispondere dei reati di ricettazione ed indebito utilizzo di carte di credito. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Ostia, con il supporto dei colleghi del N.A.S e del N.I.L. di Roma, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, in materia di armi e stupefacenti, teso a verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie, sulla sicurezza alimentare e sui contratti di lavoro da parte degli esercizi commerciali. Il servizio ha portato a sei deferimenti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Roma per vari reati, alla segnalazione alla Prefettura di tre consumatori di sostanze stupefacenti e ad elevare sanzioni amministrative a due esercizi di ristorazione. In particolare, i Carabinieri delle Stazione di Ostia, Ponte Galeria e della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ostia, in diverse circostanze, hanno deferito un 38enne ed un 35enne, già gravati da precedenti di Polizia, per il reato di possesso di chiavi alterate e grimaldelli, essendo stati fermati in strada con vari arnesi da scasso, senza giustificato motivo e in orario e luogo sospetto. Un altro 35enne di origine tunisina, con precedenti di Polizia, è stato fermato subito dopo aver asportato da un supermercato, generi alimentari, di non prima necessità, del valore di 50 euro e, quindi, è stato deferito per furto aggravato. Nella rete dei controlli sono finiti anche un 50enne romano ed un 39enne di origine romena, trovati in possesso, rispettivamente di un coltello, con lama da 10 cm., ed un’ascia, portate senza giustificato motivo, in luogo pubblico e sottoposte a sequestro. Nel contesto degli interventi per la prevenzione e repressione dello smercio e consumo di sostanze stupefacenti, i militari hanno deferito un 40enne di origini albanesi, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, venendo trovato in possesso di due dosi di cocaina e di 420 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita, ed hanno segnalato all’Autorità prefettizia tre giovani, trovati in possesso di singole dosi di hashish e marijuana. Infine, nell’ambito delle attività di verifica sul rispetto delle norme di sicurezza alimentare e sul luogo di lavoro, i Carabinieri della Compagnia di Ostia con il supporto specialistico dei colleghi del N.A.S e del N.I.L. hanno controllato alcuni esercizi di ristorazione, due dei quali sanzionati per carenze igienico-sanitarie, per la mancanza di indicazioni obbligatorie sugli alimenti, per l’attivazione di un laboratorio alimentare senza autorizzazione, per l’assenza di locali spogliati, nonchè per mancata affissione di cartellonistica e l’assenza di specifico materiale previsto dai protocolli obbligatori anti-covid. Nel corso dei controlli è stato anche sorpreso un lavoratore non contrattualizzato e impiegato “in nero”. Ai due esercenti sono state elevate sanzioni pecuniarie per un ammontare complessivo di 7.700 euro, in attesa di eventuale sospensione delle attività in caso di mancata regolarizzazione delle violazioni accertate. Un pregiudicato di 63 anni, originario della provincia di Napoli, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Valmontone per una tentata truffa ai danni di una filiale di un istituto di credito. L’uomo è entrato in banca ed ha chiesto di poter prelevare 2mila euro dal proprio conto corrente, presentando un documento sul quale erano riportate le generalità di un cittadino piemontese. La foto apposta sul documento, però, era diversa da quella presente nella banca dati dell’istituto, perciò la cassiera, ha avvertito il direttore che, a sua volta, ha segnalato tutto ai Carabinieri. L’intervento immediato della pattuglia ha permesso di bloccare l’uomo che nel frattempo stava tentando di allontanarsi. È stato portato in caserma, identificato e arrestato con l’accusa di tentata truffa, ma dovrà rispondere anche di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie. Grazie alla successiva attività d’indagine effettuata dai Carabinieri è emerso che la scorsa settimana, si era presentato presso una banca di Colleferro e, con la stessa tecnica, ha tentato di prelevare 2mila euro. In quella circostanza, aveva fornito i documenti di un uomo nato nella provincia di Alessandria, attualmente residente a Genova. L’impiegata addetta allo sportello, attenta nello svolgere l’operazione, ha confrontato i documenti con i dati presenti nel sistema ed ha scoperto che c’era qualcosa che non andava. Mentre stava avvisando il direttore, quello strano cliente ha lasciato i documenti ed è andato via. La sua fuga è durata poco, perchè i militari della Compagnia di Colleferro erano già sulle sue tracce e, ricevuta la segnalazione dalla banca, sono intervenuti e lo hanno bloccato, accompagnandolo in caserma. Di fronte ai militari, ha dovuto, così, declinare le sue vere generalità. I documenti erano stati, ovviamente, contraffatti e cristallizzata l’intera vicenda, raccolta la denuncia di entrambi i direttori delle banche, per il truffatore solitario sono scattate le manette. Il G.I.P. del Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto, rimettendolo in libertà con l’applicazione della misura cautelare personale del divieto di dimora nel Comune di Valmontone, in attesa dell’udienza fissata a metà novembre. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma. CAMPANO DENUNCIATO DAI CARABINIERI FORESTALI – In Campania, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Giffoni Valle Piana, nel salernitano, a seguito di controlli mirati alla tutela del territorio, nei pressi della località “Miniere” del comune di Giffoni Valle Piana, verso la parte interna del bosco, hanno riscontrato che su un’area di circa 55 mq, a confine con un sentiero del C.A.I., erano stati realizzati dei lavori di sbancamento di terreno e rocce. Sul posto era presente D.D.C., proprietario di un castagneto confinante. I lavori erano stati eseguiti con l’ausilio di un mezzo meccanico ed in piena zona sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico, oltre che ricadente nel perimetro del “Parco Regionale dei Monti Picentini”. Alla luce di quanto accertato, i militari hanno provveduto a denunciare il proprietario del castagneto e, contestualmente, ad elevare una sanzione amministrativa per un importo di euro 300. 5 persone deferite all’Autorità Giudiziaria competente ed oltre 82mila euro di sanzioni elevate. È il risultato di alcuni controlli sulla sicurezza, eseguiti, sul posto di lavoro, in Basilicata, dai Carabinieri della Stazione di Lavello, insieme al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Potenza e ai funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera. Le verifiche sono state effettuate in 5 aziende, ubicate nel comune di Lavello. 6 sono i lavoratori irregolari trovati in quattro delle strutture lavorative visitate dagli investigatori. In altre due circostanze sono stati accertati, in riferimento a 3 lavoratori, l’omesso invio alle visite mediche preassuntive obbligatorie e l’omessa formazione sulla sicurezza.
All’esito dei controlli sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente i legali rappresentati di 5 aziende e adottato provvedimenti di sospensione delle attività nei confronti di 4. Contestualmente sono state applicate sanzioni amministrative ed ammende per un totale di 82.500,00 euro. DUE OPERAZIONI DELLA GDF DI POTENZA – Nella mattinata di oggi, due importanti operazioni sono state eseguite dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Michele Onorato. Su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, i militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal G.I.P. del Tribunale di Potenza nei confronti di due noti imprenditori operanti nel settore delle energie rinnovabili, con centro di interessi prima nell’area potentina e attualmente nel salernitano, gravemente indiziati di bancarotta fraudolenta e di reati tributari. In concomitanza, è stato eseguito anche un decreto di sequestro preventivo teso ad assicurare i beni oggetto della condotta distrattiva del patrimonio aziendale della società a loro riconducibile. Gli Indagati sono due coniugi che, nel tempo, hanno rivestito la carica di amministratori e soci dell’ impresa in questione. Le indagini, intraprese a seguito di un’approfondita attività di verifica fiscale condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Potenza, si sono concluse con la contestazione, in capo alla società, della mancata dichiarazione di notevoli introiti derivanti dall’attività di installazione di impianti eolici, fatti appositamente figurare, quali “lavori in corso di esecuzione”, al fine di evitare la tassazione. Il conseguente accertamento dell’Agenzia delle Entrate aveva, poi, confermato i rilievi mossi dalle Fiamme Gialle, evidenziando un’importante posizione debitoria della società nei confronti dell’Erario. Tale situazione, unita ad un notevole indebitamento societario dovuto ad investimenti non rientrati, nonchè ad azioni risarcitorie attivate da numerosi clienti insoddisfatti, per impianti, tra l’altro mai realizzati o malfunzionanti, ha contribuito a cagionare la decozione della società, conclamatosi definitivamente nel 2018, allorquando l’impresa ha drasticamente cessato tutte le proprie attività, spostando l’intera gestione e il patrimonio su una nuova impresa costituita ad hoc che si è voluta porre in un’unica soluzione di continuità con la precedente, liberandosi, però, di tutte le posizioni debitorie accumulate dalla precedente gestione. A nulla è valso il tentativo di ricorrere al concordato preventivo, proposto dal noto imprenditore lucano, che non ha trovato accoglimento dal Tribunale fallimentare. A seguito della sentenza dichiarativa del fallimento, pubblicata a luglio di quest’anno, venivano, quindi, portate all’attenzione della Procura della Repubblica di Potenza le condotte particolarmente insidiose e socialmente pericolose poste in essere dai coniugi. Come emerso a livello di gravità indiziaria dalle indagini svolte, la coppia, nel corso degli anni hanno proceduto alla sistematica spoliazione artefatta del patrimonio della società, anche mediante la costituzione e il trasferimento ad altre imprese con denominazioni similari, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte, nonchè alle azioni risarcitorie poste in essere da terzi, attraverso la sottoscrizione di più atti di cessione, da ritenersi idonei a rendere in tutto o in parte inefficaci le procedure di riscossione coattiva. I finanzieri, come richiesto dalla locale Procura della Repubblica e come disposto dal G.I.P., hanno proceduto al sequestro dei compendi e patrimoni immobiliari, nella disponibilità dei due coniugi, nelle province di Potenza, Salerno, Cosenza e Reggio Calabria, per un valore complessivo stimato di oltre 2 milioni e mezzo di euro, nonchè a tradurre in carcere il noto imprenditore lucano 44enne, S.R. e a sottoporre agli arresti domiciliari la moglie 49enne, L.F. Inoltre, a finire in manette, altre tre persone, tra Potenza e Milano. Si tratta del lucano D.T., di anni 58, liquidatore della CO.SE.B. (Consorzio Cooperative Servizi di Basilicata), nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico, della moglie, C.G.P., di anni 55, rappresentante legale di un’impresa operante nel settore della consulenza d’azienda e di un operatore economico del milanese, A.C., ora ai domiciliari, che si sono interposti ed hanno agevolato la distrazione di un patrimonio aziendale di oltre 2 milioni di euro. Dalle indagini è risultato che il credito vantato dalla prima società di oltre 2 milioni di euro, veniva venduto alla seconda e da questa alla terza, con un importo del prezzo della cessione assolutamente sproporzionato. A MATERA FARMACIA PERCEPISCE INDEBITAMENTE 25MILA EURO – Nella città lucana dei Sassi, nell’ambito delle attività in materia di tutela della spesa pubblica e con particolare riferimento agli strumenti adottati dallo Stato per far fronte alla crisi economica dovuta all’attuale emergenza epidemiologica da “Covid–19“, le Fiamme Gialle del locale Comando Provinciale, guidato dal Colonnello Giuseppe Antonio Cardellicchio, hanno scoperto una farmacia che ha indebitamente richiesto e percepito un finanziamento di 25mila euro, somma prevista dal Decreto Rilancio e garantito dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese. Il servizio eseguito dagli investigatori ha permesso, invece, di accertare che il destinatario del beneficio pubblico, proprio per la specifica attività esercitata, non ha subito alcun danno economico-finanziario per effetto della pandemia. Infatti, nel periodo interessato alla richiesta avanzata, è stato appurato che l’impresa non ha sofferto alcun calo di fatturato rispetto all’annualità precedente e tanto meno ha avuto crisi di liquidità. Presupposti, questi, per essere ammessi al beneficio. Ed è per questo che il responsabile è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria competente per l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e per le false attestazioni fornite all’intermediario finanziario, a corredo della propria richiesta. SCAFISTA ARRESTATO A TARANTO – Per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, uno scafista è stato sottoposto a fermo dalla Polizia di Stato e condotto in carcere. È accaduto, in Puglia, a Taranto. Il personale specializzato della Squadra Mobile, al comando del dott. Fulvio Manco, al temine di rapide indagini, è riuscito, con non poche difficoltà, ad indentificare un cittadino di nazionalità iraniana, di 33 anni, ritenuto responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini sono partite dopo l’arrivo presso l’HotSpot jonico di circa 200 migranti sbarcati alcuni giorni prima nel porto di Roccella Jonica, a bordo di una nave della Guardia Costiera che li aveva soccorsi nel Mar Mediterraneo, quando il veliero, sul quale erano partiti dalle coste della Turchia, era ormai alla deriva. Con il prezioso aiuto dei mediatori culturali, i poliziotti, attraverso pazienti colloqui con alcuni profughi di diverse nazionalità, sono riusciti a delineare l’intero tragitto che li aveva condotti nei porti situati sulla costa turca, prevalentemente nei pressi di Smirne. Dal confronto delle foto segnaletiche, sono anche riusciti ad identificare il capitano dell’imbarcazione il quale, in piena notte, aveva abbandonato il natante in mare aperto, salendo a bordo di un veliero. Dopo circa un giorno e mezzo di navigazione alla deriva, il battello è stato soccorso da una nave militare italiana dalla quale sono sbarcati a Rocella Jonica. Il presunto capitano, riconosciuto senza ombra di dubbio dalla visione delle foto segnaletiche da parte dei migranti, è stato rintracciato dopo alcuni giorni e sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 4.598 i nuovi casi e 50 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività all’1%. Nel Lazio, 503 sono le nuove positività e 5 le vittime. In Campania, 592 le infezioni e 3 i decessi. In Basilicata, 32 i contagi e nessun morto. In Puglia, 265 i casi e 4 le persone scomparse. Intanto, dopo il via, in questi giorni, alla terza dose vaccinale da somministrare, ad oggi si contano 89.237.084 i vaccini inoculati nel nostro Paese. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
METEO A Nord, per domani, tempo soleggiato con qualche velatura in transito. Maltempo in Sardegna con piogge diffuse, anche a carattere temporalesco. Piogge e temporali in intensificazione serale anche a Sud, tra Sicilia e Calabria. Le temperature saranno in lieve calo, tra i 18 e 22 gradi, come informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale