Ennesima operazione, contro i furti perpetrati in Basilicata, portata a termine dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, guidato dal Colonnello Nicola Albanese.
A conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza, diretta dal dott. Francesco Curcio, 8 provvedimenti cautelari, 5 in carcere e 3 agli arresti domiciliari, sono stati eseguiti nella mattinata di oggi in Puglia, a Foggia.
L’operazione, disposta dal GIP di Potenza, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, guidata dal Capitano Carmine Manzi, con il supporto dell’Arma territorialmente competente.
Le investigazioni sono state avviate nel febbraio 2021, e gli arrestati sono accusati di furto aggravato, consumato e tentato, in concorso.
Queste sono le persone, gravemente indiziate, fermate dai militari dell’Arma: 1) A.C., di anni 29; 2) C.F., di anni 28; 3) C.A., di anni 26; 4) O.T., di anni 44; 5) P.M., di anni 48; 6) L.C.A., di anni 20; 7) G.M., di anni 32; 8) A.M.P., di anni 23.
Per le prime cinque persone è stata disposta la custodia in carcere, mentre per le altre tre, gli arresti domiciliari, con dispositivo elettronico di controllo del “braccialetto”.
L’attività investigativa, ha permesso di documentare, a livello di gravità indiziaria, l’operatività del gruppo, residente nella provincia di Foggia, dedito alla commissione di diverse azioni ai danni di gioiellerie e tabaccherie, perpetrati, dal dicembre 2020 al febbraio 2021, nell’area del “Vulture-Melfese” ed in territorio pugliese, nei comuni di Melfi e Rionero in Vulture, oltre che a Minervino Murge (BT) e a San Giovanni Rotondo (FG).
Durante le ruberie sono stati trafugati, complessivamente, monili e preziosi per un valore commerciale stimato sui circa 47mila euro, mediante il ricorso alla tecnica del “buco”.
Secondo la ricostruzione investigativa, gli indagati si muovevano dall’area foggiana, percorrendo centinaia di chilometri, incuranti delle forti restrizioni legate al “lockdown“, imposto a seguito dell’epidemia da “Covid–19” che, tra le varie limitazioni, prescriveva il divieto di spostamento tra le regioni.
Rocco Becce
Direttore Editoriale