Oggi, 25 novembre, ricorre la “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne“, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre.
La giornata viene identificata con il colore arancione, scelto dall’UN Women, l’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere, per simboleggiare un futuro senza violenza sulle donne o basata sul genere.
In questa occasione, nell’ambito del progetto nazionale del “Soroptimist International d’Italia” “Una stanza tutta per sé“, nato dal protocollo siglato con l’Arma dei Carabinieri, nella mattinata di oggi, è stato inaugurato un punto di ascolto protetto per donne che subiscono violenza, in diverse città italiane.
Uno tra tanti eventi, da Nord a Sud, si è tenuto presso la Caserma dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, in via In Selci.
Il luogo è stato allestito in un ambiente rassicurante e dedicato che tende a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e di attenzione per le sofferenze subite e che al contempo mira a ridurre il disagio di dover raccontare esperienze drammatiche.
Si tratta di una stanza protetta per assicurare alle donne vittime di violenza la massima riservatezza e protezione nel difficile atto della denuncia, collocata all’interno della Caserma, con un ingresso discreto e riservato.
L’iniziativa è stata varata insieme al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri con l’intenzione di attivare su tutto il territorio nazionale luoghi protetti al fine di agevolare la presentazione delle denunce, nettamente inferiori rispetto al numero dei reati di violenza.
Ad accogliere la denuncia c’è personale specializzato che favorisce l’esposizione ponendosi sia come rappresentante della legge sia come persona cui confidare le proprie sofferenze e la stanza, resa accogliente, comunica serenità e facilita l’audizione nel complesso percorso della liberazione dalla paura.
La resistenza a denunciare è causata dal fatto che l’autore della violenza non è un estraneo, ma una persona cui la vittima è legata affettivamente, dal timore di entrare in un luogo istituzionale, dalla “vergogna” di dover raccontare tutto.
La stanza ha un angolo dedicato ai bambini che spesso vengono portati in caserma dalle madri abusate.
L’inaugurazione ha visto, tra gli altri, gli interventi della Past Presidente Nazionale dell’Associazione Soroptimist International Italia, Anna Maria Isastia, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma, Generale Lorenzo Falferi e la partecipazione del Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, del Presidente del Tribunale di Roma, Roberto Reali, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, Generale Paolo Compagnone, in rappresentanza del Questore di Roma, Angela Altamura, a capo della Direzione Anticrimine.
Rocco Becce
Direttore Editoriale