Anna Caldarora, Porsia Rossetti, Vito Colangelo, Vito Pace, Vincenzo Losasso e Pasquale Santarsiero della città di Potenza, Maria Teresa Berterame di Abriola (PZ), Rocco D’Andrea e Canio Sileo di Avigliano (PZ), Antonio Lancellotti di Genzano di Lucania (PZ), Gelsomino Carmine Padula di Castelmezzano (PZ), Alessandro Pontolillo di Melfi (PZ), Concetta Loscalzo, Lanfranco Ramajola, Cosimo Damiano Maragno, Bellisario Braia e Gino D’Agostino di Matera.
Sono questi i 17 lavoratori lucani insigniti della “Stella al Merito del Lavoro”, come informato in un comunicato stampa inviato in redazione dalla Prefettura di Potenza.
La cerimonia, organizzata dalla locale Prefettura, che si ripete ogni anno, si è svolta nella mattinata di oggi, a Potenza, all’interno del Teatro Comunale “Francesco Stabile”, nella centralissima piazza Mario Pagano.
All’evento, oltre al neo Prefetto, dott. Michele Campanaro che ha consegnato le decorazioni, conferite dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai cittadini lucani che si sono particolarmente distinti per meriti morali, professionali, culturali, di perizia e laboriosità, erano presenti il sindaco della città, Mario Guarente e diverse autorità politiche, militari e religiose, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Senatore Giuseppe Moles, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il Viceprefetto Vicario della Prefettura di Matera, Maria Rita Iaculli, il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, il vice sindaco di Matera, Giuseppe Digilio, il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, Michele Lorusso ed il Console regionale dei Maestri del Lavoro, Berardino Lorenzo.
Nel suo intervento, il Prefetto, ha voluto sottolineare il valore dei talenti e dell’operato nei rispettivi ambiti professionali dei cittadini lucani che sono stati premiati con il conferimento delle prestigiose distinzioni onorifiche.
“Desidero fare le mie congratulazioni ai Maestri del Lavoro, le cui storie di vita, con tanto impegno e sacrifici profusi, hanno contribuito al progresso della nostra terra. Il lavoro, qui da noi, rappresenta il vero patrimonio di chi non ha grandi ricchezze, ma può disporre della propria intelligenza e perseveranza. Non si tratta, si badi bene, di un riconoscimento individuale. I successi di questi lavoratori sono stati possibili grazie anche all’apporto di altri, delle aziende che hanno offerto un posto di lavoro, dei colleghi che hanno collaborato alle innovazioni e di tutti coloro che hanno consentito alle diverse realtà produttive di crescere, rafforzarsi, rimanere competitive e resistere nei momenti più difficili. La nostra comunità ha tratto beneficio dal lungo e generoso impegno degli insigniti di oggi. Sono testimoni di dedizione e di professionalità e vi è molto da attingere dalla loro esperienza. A loro va il nostro grazie, con il sincero auspicio che ognuno di noi, oggi qui presente, sappia dimostrare di essere degno di una stella al merito”.
È quanto dichiarato dal Prefetto che ha, poi, aggiunto “il tema del lavoro o, per meglio dire, della mancanza di lavoro, è, ancora oggi, la preoccupazione più grande che turba i nostri giorni. Ricordiamoci che la disoccupazione non pone semplicemente problemi di sostentamento materiale per un individuo o una famiglia, ci sbatte in faccia il dramma delle persone che si sentono private della propria dignità e dei propri progetti di vita, condannate dalla precarietà della propria condizione a non poter essere libere. Accanto alla gioia con cui accogliamo, oggi, i Maestri del Lavoro, dobbiamo sentirci ancora più vicini a chi il lavoro lo ha perduto in questo tempo di emergenza sanitaria a causa della frenata di molte attività economiche, a chi si trova ad affrontare crisi e ristrutturazioni aziendali, a chi è costretto ad impieghi precari e mal pagati, a tutte le persone e le famiglie che vivono in condizioni di povertà”.
A proposito della sicurezza sui luoghi di lavoro, il Prefetto Campanaro ha anche dichiarato, confermando la massima attenzione della Prefettura di Potenza sul tema, con l’avvio di specifiche iniziative di prossima programmazione, che “il lavoro deve essere tutelato in tutte le sue forme, innanzitutto fisicamente. Su questo è necessario essere chiari e risoluti, il diritto al lavoro è diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ci sono ancora troppi incidenti e sempre troppe morti a causa di norme eluse e violate e ciò non è tollerabile. Se sono in aumento gli incidenti, nonostante le iniziative per la formazione e un’avanzata legislazione di tutela e rigore, è segno che la crisi economica scarica i suoi effetti sui segmenti più fragili ed esposti del mondo del lavoro”.
Redazione