Ancora un’operazione antidroga, di grande rilevanza, eseguita dal Comando Provinciale CC di Roma che, nel corso della mattinata di oggi, ne ha diramato notizia.
2,373 kg. di shaboo in bustine trasparenti, occultate nel doppio fondo ricavato in numerose scatole in latta di alcuni dolciumi tipici iraniani, 1,452 kg. di oppio suddiviso in panetti di varie dimensioni, 7mila euro in contanti, ritenuti provento del loro traffico illecito e svariato materiale per il taglio ed il confezionamento delle dosi.
È, questo, l’ingente sequestro di droga effettuato ieri dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, al comando del Maggiore Fabio Valletta.
Questa volta, a finire in manette un’insospettabile coppia di coniugi provenienti dall’Iran e domiciliati nella Capitale.
Gli strani movimenti di marito e moglie, lui 49enne, con precedenti, lei 35enne, incensurata, erano stati notati dal personale dell’Arma impegnato nei quotidiani servizi di controllo del territorio.
In breve tempo, i militari sono arrivati all’abitazione della coppia, in via Achille Tedeschi, e considerata la situazione, hanno deciso di far scattare un controllo, rinvenendo nell’appartamento la somma di 3.900 euro in contanti, degli appunti manoscritti riportanti riferimenti alla loro attività di spaccio, due contratti di affitto e alcune chiavi relativi ad altrettanti appartamenti nella disponibilità della coppia, ubicati, uno in zona Cassia, l’altro a Grottarossa.
Quindi, le verifiche si sono spostate presso i due immobili, dove sono stati rinvenuti 2,373 kg. di shaboo, in bustine trasparenti, occultate nel doppio fondo ricavato in numerose scatole in latta di alcuni dolciumi tipici iraniani, 1,452 kg. di oppio, suddiviso in panetti di varie dimensioni, 7mila euro in contanti, ritenuti provento del loro traffico illecito e svariato materiale per il taglio ed il confezionamento delle dosi.
I due, che dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati arrestati, trattenuti in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
Rocco Becce
Direttore Editoriale