POLITICA – “PIANO STRATEGICO, FANELLI”, RAFFORZARE IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI – “Oggi abbiamo presentato la nostra idea di futuro della Basilicata. Siamo consapevoli delle difficoltà che i nostri sindaci incontrano quotidianamente, ma nonostante le carenze delle strutture confidiamo nel contributo dei comuni. Il Piano strategico regionale che stiamo mettendo in campo ha una visione di lungo e medio periodo e si interseca con quello nazionale di ripresa e resilienza. Si tratta di intercettare, senza perdere tempo, risorse e opportunità che, oltre ad aiutare le imprese locali a crescere, possono aiutarci a rafforzare il sistema delle autonomie locali. Sono convinto che le connessioni istituzionali siano fondamentali. Dai sindaci, che nell’incontro di oggi hanno manifestato diverse idee interessanti per la programmazione, ci aspettiamo indicazioni e suggerimenti che le nostre strutture analizzeranno e condivideranno”. A dirlo è il Vicepresidente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, che ha presieduto l’incontro con l’ANCI sul piano strategico regionale e ha portato a tutti i sindaci i saluti del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, oggi a Torino per la presentazione del presepe lucano realizzato del capoluogo piemontese.
CRONACA – CONTROLLI SUL TERRITORIO DEI CARABINIERI DI ROMA – Nel Lazio, i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo, hanno arrestato un cittadino del Congo di 23 anni, a Roma, senza fissa dimora, sorpreso ad incendiare rifiuti pericolosi in strada. I militari nel transitare in via Tiburtina, hanno notato una coltre di fumo nero ed hanno deciso di avvicinarsi, ma giunti all’altezza della Circonvallazione Nuova, hanno sorpreso il ragazzo mentre dava alle fiamme un copertone di un autoveicolo e diversi rifiuti abbandonati. Lo straniero è stato, così, bloccato e dissipato il combustile per spegnere le fiamme, definitivamente estinte dal personale dei “Vigili del Fuoco” del locale Comando Provinciale, allertati precedentemente. Dalle successive verifiche, il personale dell’Arma ha accertato che l’arrestato aveva fornito false dichiarazioni sulla sua identità. Trattenuto in caserma, in attesa del rito direttissimo, il ragazzo dovrà rispondere dei reati di incendio di rifiuti pericolosi e false dichiarazioni sulla propria identità. Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno arrestato un cittadino siriano di 35 anni che in un hotel, nei pressi di piazza della Repubblica, aveva presentato un documento d’identità e un “Green Pass” falsificati. Su richiesta della direzione della struttura ricettiva, i Carabinieri sono intervenuti per verificare la presenza dell’ospite, che aveva prenotato per una notte, munito di un documento, valido per l’espatrio, di nazionalità greca, ritenuto sospetto. Da approfondimenti effettuati nell’immediatezza, è stato accertato che analogo documento era stato usato, precedentemente, con altra foto, da un altro cliente della struttura. I militari hanno, così, atteso il rientro del cliente, che nel frattempo era uscito, e lo hanno portato in caserma per ulteriori accertamenti. Il documento d’identità, rilasciato da autorità greche, intestato a un 26enne greco, è risultato falsificato. L’uomo, infatti, aveva con sé anche un “Green Pass Covid” associato alle generalità del medesimo cittadino greco, riportate sul documento falsificato. Quanto rinvenuto è stato sequestrato mentre l’arrestato è stato portato in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo. Per tutta la mattinata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Ostia, con il supporto di militari dei reparti dipendenti dal Gruppo Carabinieri di Ostia, delle unità cinofile di Fiumicino e di Santa Maria Galeria, e di un velivolo del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato a contrastare eventuali fenomeni di illegalità, con un occhio particolare rivolto allo spaccio di droga, ai reati predatori e in materia di armi. Le attività si sono concentrate nella zona compresa tra viale Vasco de Gama e via della Paranzella, nota piazza di spaccio del litorale. Gli oltre 80 Carabinieri impiegati hanno cinturato le palazzine nelle prime ore del mattino, procedendo a numerose perquisizioni all’interno di alcuni degli alloggi e in tutte le aree comuni dell’edificio. All’esito delle attività, nell’abitazione di un 60enne, con precedenti, sono state rinvenute e sequestrate 145 munizioni cal. 16, detenute senza alcun titolo, oltre che un fucile ad aria compressa. L’uomo è stato denunciato a piede libero per detenzione illegale di munizioni. Un 50enne, anch’egli con precedenti, è stato trovato in possesso di circa 24 gr. di hashish e, quindi, denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Altri tre residenti della zona sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato di energia elettrica, dopo essere state accertate, dal personale tecnico intervenuto sul posto, manomissioni dei contatori, al fine di asportare illegalmente l’elettricità pubblica per il proprio consumo domestico. I Carabinieri, durante la perlustrazione dei luoghi comuni del plesso residenziale, ed in particolare nei vani ascensori, hanno rinvenuto ben 141 dosi di cocaina, già pronte alla vendita all’interno della piazza di spaccio. In uno dei vani ascensori, inoltre, è stata trovata e sequestrata anche un’arma da fuoco clandestina, un revolver “Smith & Wesson” cal. 38 special, con matricola abrasa, perfettamente funzionante, già carica con 5 colpi e ulteriori 4 rinvenuti insieme all’arma. Sono stati identificati complessivamente oltre 100 residenti, eseguite 16 perquisizioni domiciliari e saranno svolte successive verifiche con gli Enti competenti al fine di accertare eventuali occupazioni abusive degli alloggi popolari individuati. I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal Tribunale di Tivoli su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il Gip, infatti, al termine delle indagini, ha accolto le richieste del pm che, in stretta collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Vicovaro, si sono occupati del caso di una donna di nazionalità romena. La straniera, agli inizi di settembre, con il sostegno dei militari della Stazione Carabinieri di Vicovaro, ha deciso di denunciare gli anni di violenze fisiche e psicologiche subite durante la relazione, per fortuna nel frattempo interrotta, avuta con un connazionale. I militari, dopo aver raccolto la denuncia, hanno fatto scattare immediatamente il “Codice Rosso”, protocollo per le vittime di violenza di genere, appartenenti alle categorie più sensibili e a minorata difesa e per la cui gestione, la Procura della Repubblica di Tivoli è punto di riferimento a livello nazionale. Le indagini hanno permesso di accertare le condotte del violento che, non aveva accettato neanche la fine, iniziando, così, ad inseguirla nei suoi spostamenti, terrorizzandola con la sua persistente e violenta richiesta di ritornare insieme. Con l’esecuzione della misura cautelare nei confronti dell’uomo, ritenuto dal Gip gravemente indiziato dei reati contestati, l’incubo della donna, può definirsi terminato e tutto questo grazie all’attenzione e alla meticolosità dell’indagine condotta dalla Procura di Tivoli che ha permesso una rapida risposta ad un caso delicatissimo. A comunicarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. LOTTIZZAZIONE ABUSIVA, SIGILLI DEI CARABINIERI A MARINA DI CAMEROTA – In Campania, a Marina di Camerota, in provincia di Salerno, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un decreto di sequestro firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania. Le persone indagate sono cinque e si ipotizza il reato di lottizzazione abusiva. A finire sotto la lente d’ingrandimento, un’area di 410 mq. in cui, a seguito di una lottizzazione, sono stati costruiti ex novo sette distinti moduli abitativi in lamiera coibentati di 21 mq. l’uno, con relative aree esterne di pertinenza e parcheggio collettivo. Le opere sono state eseguite senza nessun permesso, in violazione delle norme del piano regolatore del Comune di Camerota, in area sottoposta a vincolo paesaggistico. È quanto informato dal Comando Provinciale CC di Salerno. PUSHER 21ENNE ARRESTATO A MANDURIA – In Puglia, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Manduria, nel tarantino, hanno arrestato, in flagranza dei reati di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e detenzione abusiva di munizionamento, un 21enne del posto, finito ai domiciliari. I militari, durante un servizio finalizzato alla repressione dei reati inerenti gli stupefacenti, hanno sottoposto a perquisizione personale il giovane, che è stato trovato in possesso di diverse dosi di cocaina e hashish, singolarmente confezionate e pronte allo spaccio, per un peso complessivo di circa gr. 10, oltre a del denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio. La successiva perquisizione domiciliare ha, inoltre, consentito agli operanti di rinvenire anche 3 proiettili “browning” cal. 6.35, tutto sottoposto a sequestro. A segnalarlo è il Comando Provinciale CC di Taranto. UNA 51ENNE IN MANETTE A TARANTO – Continuava a spacciare anche dopo l’arresto del compagno, una 51enne, con precedenti, tratta in arresto, a Taranto, dalla Polizia di Stato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Ad eseguire il fermo, il personale dei “Falchi” della Squadra Mobile, diretti dal dott. Fulvio Manco. I poliziotti, controllando, come di consueto le zone del centro cittadino, dove è più frequente l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato uno strano movimento di tossicodipendenti, in uno stabile, in via D’Alo Alfieri, dove lo scorso ottobre, in un’operazione antidroga furono arrestati in flagranza di reato due pusher ancora oggi in carcere. Sospettando che nonostante l’assenza dei due arrestati, l’attività di spaccio fosse ancora in piedi, gli agenti hanno deciso di procedere ad un immediato controllo. A conferma dei loro sospetti, dopo essere saliti al primo piano, hanno notato un giovane cliente, proprio davanti all’appartamento, teatro dell’operazione antidroga dello scorso ottobre. Approfittando della porta socchiusa gli agenti hanno fatto immediatamente irruzione sorprendendo la compagna di uno dei due arrestati, con 15 dosi preconfezionate di cocaina e 90 euro in banconote di piccolo taglio nascosti in una tasca della sua felpa.
I successivi accertamenti hanno, poi, permesso di scoprire che in quella casa era stata ripristinata per l’ennesima volta in maniera abusiva l’allaccio alla fornitura elettrica già distaccata sempre nel corso della precedente attività antidroga. Il successivo intervento dei tecnici dell’Ente erogatore ha, poi, ripristinato il tutto. SEQUESTRI DI BENI IN ITALIA E OLANDA ESEGUITI DALLA “DIA” – La “DIA” (Direzione Investigativa Antimafia) ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca di beni immobili, tra cui un appartamento in Olanda, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, risultati nella disponibilità di una persona di origine leccese, con dimora dichiarata ad Amsterdam, attualmente detenuto in Brasile. L’uomo è stato già condannato dalla Corte di Appello di Lecce nel 2014, in esito alla procedura di riconoscimento di un provvedimento con il quale la Quarta Sezione Penale del Tribunale di Francoforte sul Meno lo aveva condannato alla pena di anni 4 di reclusione per il reato di favoreggiamento al traffico illegale di stupefacenti in quantità significativa. Fin dal 1986, era stato anche coinvolto in diverse vicende giudiziarie relative al traffico internazionale di stupefacenti, al fianco dei vertici della “Sacra Corona Unita” salentina, riportando condanne, comminate da Autorità Giudiziarie estere, in particolare tedesche, olandesi e brasiliane. Il provvedimento di sequestro patrimoniale è stato emesso dal Tribunale di Lecce, Ufficio Misure di Prevenzione, lo scorso 6 luglio, a seguito di una proposta avanzata dalla Sezione Operativa di Lecce a firma del Direttore della “DIA” e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, quale risultato di articolate e complesse indagini patrimoniali e finanziarie finalizzate all’aggressione dei patrimoni illeciti accumulati anche all’estero. La proposta, ha riguardato 2 terreni e 3 fabbricati ubicati nel comune di Salve, in provincia di Lecce, ed 1 appartamento situato nel comune di Amstelveen, in Olanda, beni risultati nella disponibilità dell’indagato. L’ipotesi formulata dagli investigatori ed accolta dal Tribunale di Lecce, ha evidenziato come il patrimonio sia risultato sproporzionato rispetto alle entrate lecite dell’intero nucleo familiare e pertanto, riconducibile a proventi delle attività delittuose, come sanzionato dalle previsioni del codice antimafia. Il provvedimento, che trova per la prima volta applicazione in Italia, è stato eseguito, per quanto attiene al bene ubicato in Olanda, in applicazione della procedura prevista dal recente Regolamento UE 2018/1805 del Parlamento Europeo e del Consiglio, ed attivata dal Tribunale di Lecce con l’emissione di un certificato di congelamento. Come segnalato in redazione, si tratta di un innovativo strumento normativo di cooperazione tra gli Stati in materia di sequestro e confisca, che afferma il principio di mutuo riconoscimento nel delicato ed efficace campo delle misure di prevenzione patrimoniali.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 15.756 i nuovi casi e 99 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 2,3%. Nel Lazio, sono 1.474 le nuove positività e 12 le vittime. In Campania, sono 1.150 i contagiati e 9 i deceduti. In Basilicata, 55 sono le infezioni e nessun morto. In Puglia, 362 i casi e 4 i morti. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute. AL “SAN CARLO“ IL PRIMO IMPIANTO IN ITALIA “COCLEA OSTIA” SU PAZIENTE ADULTO CON SORDITÀ COMPLETA MONOLATERALE – Nelle sale operatorie del presidio di Melfi, nel potentino, dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” è in programma un trattamento chirurgico della sordità con tecnologia di ultimissima generazione “Cochlear Osia”. È il primo in Italia, su di paziente adulto con perdita completa dell’udito da un lato. Si tratta di un dispositivo dotato di una parte interna che viene impiantata chirurgicamente composta da un sistema di ancoraggio in titanio, un magnete, dei circuiti ed un sistema di trasduzione piezoelettrico, che si associa ad una componente magnetica esterna, a forma di bottone sottile, che contiene microfoni e batteria ricaricabile, che si posiziona al di sotto dei capelli, interfacciabile con gli smartphone. Il dispositivo è destinato prevalentemente ai pazienti affetti da sordità complete monolaterali e consente di riprendere a sentire i suoni e le parole provenienti dal lato leso, oltre che a riuscire a localizzare nuovamente la posizione della fonte sonora ambientale, ovvero le due principali difficoltà del paziente affetto da questo tipo di sordità. L’intervento sarà eseguito dal dott. Italo Cantore, dal dott. Giuseppe De Cunto e dagli specialisti otorino dell’Azienda Sanitaria, in equipe con l’anestesista dott. Felice Severino. “Esprimo grande soddisfazione per l’intervento innovativo che gli specialisti hanno messo in agenda all’ospedale di Melfi”. A dichiararlo è il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi che aggiunge “il governo regionale, nell’ambito della programmazione sanitaria, sta lavorando per rendere più attrattive le strutture ospedaliere sia per i lucani che per i cittadini delle altre regioni, con prestazioni all’avanguardia. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, esattamente come nel caso di questo trattamento chirurgico, dobbiamo puntare sulla qualità delle prestazioni mediche erogate, mettendo i professionisti delle nostre strutture nelle migliori condizioni di lavoro e attraendo nuove figure mediche da tutta Italia. La priorità di questa Giunta è portare le migliori professionalità in Basilicata e trattenere le migliori risorse nella nostra regione”. “L’intervento è il primo di un ambizioso progetto sulla chirurgia della sordità che intende coinvolgere il presidio ospedaliero di Melfi nell’ambito più generale dell’implantologia”. Questo, invece, è il commento del dg dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera che spiega “l’importante traguardo, si inserisce nell’ambito dei distinti percorsi di specializzazione intrapresi dai presidi ospedalieri afferenti all’azienda ospedaliera regionale sotto l’impulso della direzione strategica, con la possibilità assicurata ai pazienti lucani e delle regioni limitrofe di eseguire, presso il presidio ospedaliero di Melfi, delicati ed importanti interventi di microchirurgia dell’orecchio medio con le più recenti metodiche di trattamento”.
EVENTO – LE COMPETENZE PER LA GESTIONE DEL PORTO DI MARINA DI CAMEROTA PASSANO AL COMUNE – Questa mattina il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta, insieme all’assessore delegato Teresa Esposito, hanno sottoscritto a Napoli l’accordo che ha dato seguito ad un emendamento approvato nei mesi scorsi dal Consiglio Regionale della Campania. Infatti, prevedeva che le funzioni amministrative relative ai porti di rilevanza regionale e interregionale, venissero trasferite ai comuni. “Un giorno storico per Camerota – ha commentato il primo cittadino Scarpitta che aggiunge – un ringraziamento sentito al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e al presidente della IV Commissione Trasporti, Luca Cascone che hanno accolto le istanze sulla gestione dell’area portuale. Finalmente si va verso una semplificazione burocratica. Affidare le competenze al Comune, significa ridurre le distanze tra l’Ente gestore e l’interlocutore. Avanti così”. “Nel corso di questi anni abbiamo lavorato al miglioramento dell’intera area, all’implementazione di nuovi servizi e alla fruibilità dell’intero scalo turistico, marittimo e peschereccio. Attraverso questa operazione potremo gestire tutte le fasi restando ancora più vicino alle varie categorie che popolano il nostro porto”. È quanto commentato dall’assessore Esposito, in un comunicato, di Luigi Martino, inviato in redazione.
METEO Per domani, cieli coperti con neve in pianura sulla Val Padana, peggioramento sulla Sardegna, Toscana e Lazio con piogge e rovesci, anche temporaleschi, in estensione entro sera alle regioni Adriatiche. Infine, nuvolosità in intensificazione con piogge dal pomeriggio su Tirreniche e Puglia, con temperature tra i 13 e 19 gradi, come informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale