CRONACA – LATITANTE STRANIERO 20ENNE ARRESTATO DALLA SQUADRA MOBILE DI ROMA – Nell’ambito di un’operazione ENFAST (European Network of Fugitive Active Search Teams), la rete europea delle unità ricerche attive dei latitanti, attivata dalla polizia romena, in diretta collaborazione con l’Unità dello SCIP, il Servizio per la “Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale”, guidata dal Prefetto, dott. Vittorio Rizzi, il 14 dicembre scorso, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Roma hanno arrestato un cittadino straniero di 20 anni, imputato di omicidio aggravato, reato commesso in Romania. Nella notte tra l’8 e 9 dicembre scorso, mentre si trovava nell’abitazione occupata dalle vittime, un 25enne marocchino studente in Romania e la sua fidanzata romena, 23enne, situata nella città di Iasi, capoluogo dell’omonima provincia, un 20enne cittadino canadese di origine marocchina ha inferto con efferatezza alle vittime colpi ripetuti con un’arma da taglio, procurando alla donna 33 ferite, al livello della testa, del volto e degli avanbracci, ed all’uomo 17 ferite, nella zona cervicale, al volto ed agli arti superiori, uccidendoli entrambi. Successivamente l’assassino ha appiccato il fuoco all’abitazione nell’intento di occultarne le tracce. L’operato congiunto degli investigatori italiani ed romeni è stato svolto in sinergia attraverso lo SCIP e il collaterale romeno, secondo le strategie operative concordate nell’ambito della task force bilaterale sulla ricerca e la cattura dei latitanti. La cooperazione tra investigatori e lo scambio di informazioni hanno consentito il rintraccio e la cattura del latitante a Fontenuova, vicino Roma, ricercato in ambito internazionale, in meno di 24 ore. A segnalarlo è la Polizia di Stato. CONTROLLI E ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI A ROMA E PROVINCIA – Proseguono i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma mirati alla verifica del rispetto delle norme di contenimento dell’epidemia da “Covid–19“. I militari della Stazione Roma Centocelle hanno eseguito accertamenti, in un centro commerciale del quartiere. Ad esito delle attività, i militari hanno sanzionato il titolare di un bar, ubicato all’interno del centro e i suoi 6 dipendenti perchè hanno rifiutato di esibire la “certificazione verde”. I Carabinieri della Stazione Roma Centocelle hanno anche disposto la chiusura provvisoria dell’esercizio commerciale per 5 giorni. Il personale della Compagnia Roma Montesacro ha, invece, sanzionato, perchè trovati sprovvisti di “Green Pass“, un 51enne del Bangladesh, all’interno del negozio di alimentari che gestisce nei pressi di piazza Conca d’Oro, una 57enne della provincia di Ferrara, a bordo di un autobus ed un 29enne del Sudan a bordo della metropolitana di linea. A Tivoli, i Carabinieri della locale Compagnia hanno controllato 176 persone appena scese dai mezzi pubblici provenienti da Roma, sanzionando 9 utenti per il mancato possesso dell’idonea certificazione. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma-Montesacro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio preterintenzionale ai danni di Masala Giancarlo. Il provvedimento scaturisce dalle indagini sviluppate successivamente all’aggressione subita dalla vittima il 5 ottobre 2020, a seguito della quale fu trovato all’esterno della propria abitazione riverso per terra. Trasportato immediatamente presso l’ospedale “Sandro Pertini” è stato ricoverato per una grave emorragia cerebrale che lo ha costretto a rimanere in uno stato comatoso per più di un anno, fino al giorno del decesso avvenuto il 17 ottobre 2021 a causa di un peggioramento delle condizioni cliniche. Fondamentali per l’emissione del provvedimento sono state le dichiarazioni assunte. Il procedimento versa tuttora nella fase delle indagini preliminari. Dalle prime ore del mattino, nelle province di Roma e Latina, i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo stanno eseguendo, con l’ausilio di militari di altri reparti dell’Arma e velivoli del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare, un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 persone, 3 in carcere ed una ai domiciliari, gravemente indiziate dei reati di truffa, riciclaggio, autoriciclaggio, indebito utilizzo di carte di pagamento e simulazione di reato. In totale sono, però, 9 le persone indagate, a vario titolo, per gli stessi reati. L’indagine è stata condotta, da gennaio a luglio 2021, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e della Stazione di Castel Gandolfo, ed ha consentito di accertare la consumazione di decine di truffe, per un giro di affari stimato in circa 130mila euro, con vittime in tutt’Italia. Questo, il modus operandi secondo l’accusa. Gli indagati si fingevano interessati all’acquisto di beni messi in vendita tramite annunci che apparivano su un sito internet, poi, con schede telefoniche intestate ad inesistenti stranieri, chiamavano gli inserzionisti e, con artifici e raggiri, li guidavano a compiere una serie di operazioni tramite gli sportelli Postamat che di fatto li inducevano a versare, indebitamente, somme di denaro su carte prepagate intestate a prestanomi; infine, il denaro veniva prelevato in contanti attraverso sportelli ATM o tramite fittizi pagamenti presso i pos di un ristorante di Castel Gandolfo, gestito da uno dei destinatari della misura cautelare in carcere. I militari dell’Arma, durante le investigazioni, hanno sequestrato le carte prepagate e di pagamento utilizzate per ricevere i proventi delle truffe, documentazione contabile e fiscale, cellulari e vario materiale utile alle indagini. In un caso, un’indagata è accusata di aver falsamente denunciato lo smarrimento di tre carte Postepay a lei intestate, di fatto utilizzate per la consumazione di truffe, con la sua complicità. Il procedimento versa tutt’ora nella fase delle indagini preliminari. I militari della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitavecchia, nell’ambito dei controlli disposti in materia di tutela della fauna e dell’ambiente nel comune di Santa Marinella, hanno verificato e sanzionato 3 persone, tutte originarie di Andria (B.A.T.), dopo averle sorprese con oltre 5mila ricci di mare appena pescati di frodo. Un controllo come tanti quello operato lo scorso week end dai militari dell’Arma lungo uno dei tratti più rinomati del litorale laziale, quando hanno imposto l’alt ad una monovolume di grossa cilindrata con vetri oscurati con tre giovani a bordo che hanno immediatamente insospettito i Carabinieri. Il loro atteggiamento ha pertanto convinto i militari a procedere ad un controllo più approfondito e nel bagagliaio dell’autovettura sono stati scoperti, in due ceste, alcune migliaia di echinodermi, comunemente chiamati anche ricci di mare, appena pescati, oltre a tutta l’attrezzatura necessaria per la pesca, tra bombole di ossigeno, reti e mute da sub. I giovani hanno provato allora a giustificarne il possesso, ma nessuna tra le ragioni addotte è valsa a spiegare come mai, invece dei 50 ricci di mare pro capite, la cui pesca è effettivamente consentita, ne avessero con loro circa il centuplo. Per i tre giovani è allora immediatamente scattato il sequestro del pescato, delle attrezzature rinvenute e della loro autovettura, oltre ad una cospicua sanzione amministrativa pecuniaria di 6mila euro per ognuno. Il pescato, invece, è stato immediatamente restituito al mare, in una località idonea, sempre nel comune di Santa Marinella. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. IN MANETTE 35ENNE DI SCAFATI, NASCONDEVA DROGA NEL PACCO DI CAFFÈ – Lo scorso week end, la Guardia di Finanza di Salerno, durante un servizio al contrasto dei traffici illeciti, ha arrestato un 35enne di Scafati, nel salernitano, trovato in possesso di circa 100 gr. di sostanza
stupefacente. I finanzieri della Compagnia di Scafati monitoravano già da tempo i movimenti dell’uomo, conosciuto quale riferimento per noti assuntori di droghe. Dopo mirati servizi di pedinamento e di osservazione, è stata, quindi, eseguita una perquisizione presso il suo appartamento, a Scafati all’esito della quale sono stati rinvenuti, abilmente nascosti tra la biancheria riposta nella cassettiera della camera da letto, un bilancino e tre pallini di polvere bianca, insieme ad un altro paio di involucri, di cui uno occultato in una scatola di caffè, a dire dell’individuo, del semplice bicarbonato. L’esame della sostanza, effettuato tramite drop-test, ha evidenziato che, invece, si trattava di cocaina, per un totale complessivo di circa 100 gr., distribuita in dosi, pronte per essere vendute, che i militari hanno subito sottoposto a sequestro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, il responsabile, tratto in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato sottoposto ai domiciliari. PULSANO, 50ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI – In Puglia, i Carabinieri della Stazione di Pulsano hanno arrestato, per rapina, un 50enne del posto. L’uomo, un pregiudicato, travisato con casco e passamontagna, armato con un grosso paio di forbici, aveva fatto irruzione all’interno di una panetteria dirigendosi dietro il bancone impossessandosi del registratore di cassa. I presenti, terrorizzati, sono fuggiti all’esterno dell’esercizio commerciale chiudendo la saracinesca dell’ingresso. Fortunatamente, proprio in quel momento, stavano transitando i militari in servizio di perlustrazione che sono intervenuti prontamente bloccando e disarmando il rapinatore, mentre si trovava ancora all’interno. Condotto in caserma, è stato dichiarato in arresto e. su disposizione del pm di turno, è stato tradotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari. È quanto riportato in un comunicato stampa inviato dal Comando Provinciale CC di Taranto. 21ENNE ARRESTATO A TARANTO PER UNA RAPINA IN UN SUPERMERCATO – Un tarantino 21enne, tenta una rapina, ma viene tratto in arresto dalla Polizia di Stato. È accaduto in Puglia, a Taranto. Su indicazione della Sala Operativa della Questura, le pattuglie della Squadra Volante si sono recate all’interno di un supermercato, in via Oberdan, per un tentativo di rapina ai danni di una persona. Nella fase di ricostruzione dell’accaduto, a brevissima distanza dall’attività commerciale, i poliziotti hanno individuato e bloccato il presunto autore del gesto mentre si allontanava in tutta fretta. Dal racconto della vittima e delle altre persone presenti è stato possibile ricostruire l’intera vicenda. Mentre la vittima si trovava in fila alla cassa per il pagamento della spesa poco prima effettuata, è stata avvicinata dal giovane il quale, qualificandosi come appartenente alle forze di polizia, ha tentato di infilare una mano nel marsupio che la vittima portava a tracolla. Di fronte alla comprensibile richiesta di mostrare il tesserino, il giovane ha cercato di strappare con forza la borsa, afferrandola con le mani e tirandola a sé con gesto repentino, tanto da far cadere la merce esposta sugli scaffali attorno a loro. Il rapinatore, ha, poi, tentato la fuga, ma è stato bloccato dalle pattuglie. Dopo aver visionato le immagini del circuito di videosorveglianza che davano conferma della dinamica dei fatti, il malvivente è stato fermato. IN SICILIA LA “DIA” CONFISCA IL PATRIMONIO DI UNA FAMIGLIA DI IMPRENDITORI – La DIA (Direzione Investigativa Antimafia), come informato in redazione, con decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, ha dato esecuzione alla confisca di beni nei confronti di una famiglia di imprenditori nel settore agricolo di San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo. Il provvedimento consegue al sequestro operato nel 2019 a seguito di una proposta di misura di prevenzione avanzata dal Direttore della DIA. Il Tribunale della Prevenzione di Trapani, a seguito delle risultanze investigative operate dagli investigatori, corroborate anche dall’importante contributo di alcuni collaboratori di giustizia, ha ritenuto sussistere un adeguato compendio indiziario che ha consentito di accertare, a carico degli indagati, un giudizio di pericolosità sociale di tipo “qualificato” includendo le persone nelle categorie degli indiziati di appartenere all’associazione di tipo mafioso. Tale connotazione si è rilevata da una grossa operazione finalizzata alla speculazione immobiliare attraverso l’acquisto, in un’asta giudiziaria, di una vasta tenuta agricola e la successiva rivendita alla società agricola riconducibile agli imprenditori di San Giuseppe Jato. Il provvedimento ha disposto la confisca dell’intero compendio di un’azienda agricola che si occupa di coltivazione di uva, costituito da beni strumentali e immobili, ubicati nel territorio di Santa Ninfa, tra cui un terreno di oltre 60 ettari che mobili registrati, oltre che partecipazioni, depositi e conti correnti bancari. Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta ad oltre 1,5 milioni di euro. L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo, così, a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 23.195 i nuovi casi e 129 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività che sale al 3,7%. Nel Lazio, 1.887 sono le nuove positività e 11 le vittime. In Campania, 1.621 sono le infezioni e 6 i decessi. In Basilicata, 105 i contagiati e nessun deceduto. In Puglia, 598 i casi e 5 i deceduti. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute. Quindi, un consiglio spassionato, ancora attenti e, con mascherina.
METEO Per domani, nebbie e foschie diffuse sulle pianure, in parziale dissolvimento nel pomeriggio. Soleggiato altrove. Temperature stabili, ma più elevate in Liguria. Nubi sparse un pò ovunque, specie tra Molise, Basilicata e Puglia, con possibili piovaschi. Massime tra 10 e 15 gradi, come informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale