In Basilicata, a Potenza, un’altra giornata all’insegna della cultura e storia.
Nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 16 dicembre, è stato presentato il nuovo libro di Luigi Pistone.
“La Stampa dall’Unità al ‘900 – Tra lingua, cultura e politica” (Laurita S.r.l.s.) è il titolo della pubblicazione che ha visto una interessante platea presso la sede del “Museo Provinciale“, in via Lazio, 18.
Tra i presenti, nella Sala “Arturo Lacava” oltre allo scrittore, vi era l’editore Paolo Laurita che, insieme, hanno dialogato con il pubblico, su quanto riportato all’interno del testo, mentre erano assenti altri membri, colpiti dal “Covid–19” che avrebbero dovuto prendere parte all’appuntamento culturale.
L’opera ripercorre le tappe salienti del processo di alfabetizzazione e italianizzazione del popolo.
Attraverso la stampa emerge come la pubblicistica, pur nei limiti della sua azione, abbia favorito questo processo di unificazione linguistica attraverso il sostegno fornito alle lotte politiche, la sollecitazione rivolta alle classi medio-basse a intraprendere un percorso formativo di scolarizzazione e, infine, la divulgazione di quella che era considerata letteratura popolare.
Sarà proprio quest’ultima che avvicinerà grandi masse alla lettura dei giornali e, di contro, questi si trasformeranno in veicoli culturali in grado di penetrare progressivamente in strati sempre più ampi della popolazione.
Si analizzano gli sforzi che, fin dalla sua prima costituzione, il governo italiano intraprese per iniziare e sviluppare il sempre più ampio processo di alfabetizzazione dei fanciulli e le resistenze di gruppi politici o di classi sociali, contrari a un’alfabetizzazione di massa.
Si affronta la questione concernente l’individuazione di quale fosse la lingua nazionale con tutte le battaglie e gli interventi fra opposte posizioni espresse dai grandi uomini di cultura.
Sotto la lente i dibattiti e le ragioni dei sostenitori delle molteplici teorie linguistiche che, nonostante le divergenze e i distinguo, riusciranno a definire il linguaggio toscano quale lingua nazionale e quindi la lingua ufficiale del nuovo Stato.
Si ripercorre il processo di sviluppo della stampa politica, caratterizzata ancora da un linguaggio prettamente educativo-letterario che attraverserà tutto il decennio post unitario.
Si pone in rilievo gli aspetti della continuità politica che aveva caratterizzato la stampa risorgimentale e che, compiuta l’Unità, vedeva nell’opposizione politica il nemico da combattere.
La stampa quotidiana italiana, sull’esempio di quella francese, inizierà a rendere di dominio pubblico grandi autori, italiani e stranieri, attraverso il romanzo d’appendice dove, all’interno dei giornali, si scatenerà la “battaglia” per accaparrarsi il maggior numero di lettori.
Sempre in merito alla divulgazione della cultura i giornali hanno favorito la conoscenza di grandi scrittori, ma divulgheranno anche quel genere di scrittura manieristica che trovava nella più misera realtà sociale i propri spunti creativi.
Infine, sono messi in luce alcuni aspetti riguardanti l’evoluzione della pubblicistica quotidiana e l’utilizzo dei nuovi mezzi d’informazione che permetteranno la nascita di grandi testate come il Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero, La Tribuna o Il Mattino, dove la tempestività delle notizie costituì la carta vincente per la diffusione in ampi strati della popolazione.
I giornali dovevano obbligatoriamente adeguarsi alle richieste del pubblico, che ormai pretendeva di essere informato sugli eventi nazionali e internazionali ma, contemporaneamente, furono anche strumento dei partiti politici di governo e d’opposizione, costituendo ciascuno l’espressione e la voce di gruppi liberali, conservatori, progressisti, socialisti e cattolici.
L’autore, laureato in Sociologia all’Università di Urbino “Carlo Bo”, è giornalista professionista, storico, studioso di filosofia e di politica e docente.
È stato redattore, caposervizio e caporedattore di giornali a tiratura locale e nazionale e direttore responsabile per oltre 10 anni di un’emittente radiofonica, oltre a conduttore di numerose trasmissioni televisive su argomenti dalla sanità alla politica, dall’ambiente all’attualità per conto di tre emittenti locali.
Ad oggi, è direttore responsabile ed editoriale di una testata di carta stampata locale e direttore responsabile ed editoriale della testata giornalistica online “Radionoff” (www.radionoff.it).
È possibile acquistare il saggio storico, sia come libro cartaceo che come e-book.
Per informazione scrivere all’email: onoff.press@gmail.com
Rocco Becce
Direttore Editoriale