Ancora problemi con l’INPS.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ora presieduto da Pasquale Tridico, del M5S, che dovrebbe tutelare gli ammalati di tumore, invece, è sempre pronto a mettersi contro, con una storia, questa, infinita che prosegue da circa 6 anni.
Si tratta di una 58enne di Potenza che alcuni anni addietro aveva intrapreso un percorso sanitario lungo e complesso a causa di un tumore al seno.
Infatti, dopo aver superato l’intervento e le varie cure sanitarie, tra l’ospedale del “San Carlo” di Potenza e il “CROB” di Rionero in Vulture, la donna, per legge, ha ricevuto una pensione minima di euro 287,09, dopo aver perso il posto di lavoro.
Lo scorso mese di ottobre, dopo una visita di controllo effettuata davanti ad una commissione sanitaria, nonostante la signora avesse gli stessi requisiti ed una terapia ancora da seguire, le è stata tolta la pensione.
Nella giornata di oggi, inoltre, arriva l’amara sorpresa, dove, con una lettera si chiede il rimborso dei mesi di novembre, dicembre e gennaio, scorsi, compresa la tredicesima.
La somma totale è di euro 1.152,96 da restituire entro il prossimo 3 marzo, nonostante la stessa non percepisca alcun reddito, quindi, impossibilitata a rimborsarla dopo un errore causato dall’istituto.
Voglio ricordare, infine, soltanto a titolo di cronaca, che sul caso emblematico e vergognoso, come altri simili, al contrario della stampa in generale, da Nord a Sud, che ne ha dato molto risalto, nessun referente politico o sindacale, ha provveduto a dare un aiuto a chi è stato costretto a lasciare il proprio posto di lavoro a causa di una malattia di questo tipo.
Rocco Becce
Direttore Editoriale