CRONACA – CONTROLLI E ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI A ROMA E PROVINCIA – Dopo San Basilio e Ostia, nella Capitale italiana è in corso dall’alba di oggi, la liberazione di altri appartamenti dell’ATER occupati abusivamente. Gli uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia locale hanno sgomberato cinque immobili della Torre 30, in via Santa Rita da Cascia a Tor Bella Monaca, dove poche settimane fa una ragazza era caduta dal tredicesimo piano per motivi legati presumibilmente al consumo di stupefacenti. Dopo la maxi operazione dell’autunno scorso, quando furono liberate nella “Torre 50” anche le case occupate dal clan di Giuseppe Moccia, una nuova operazione per riportare la legalità in uno dei quadranti più critici della città, dove le occupazioni abusive non solo significano allacci illegali e vessazioni per la gente perbene che abita i condomini popolari, ma ospitano spesso anche il contesto in cui operano le centrali dello spaccio. I militari della Stazione Roma Tor Vergata, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un 25enne nigeriano, senza occupazione e con precedenti, gravemente indiziato di maltrattamenti nei confronti della compagna, connazionale di 22 anni. La scorsa serata, a seguito della richiesta di aiuto giunta al “112” da parte della donna, i Carabinieri sono intervenuti presso la sua abitazione dove hanno trovato l’uomo che, in stato di forte agitazione, ha cercato di ostacolare il loro ingresso. I militari sono riusciti a calmarlo e bloccarlo, soccorrendo, poi, la vittima che, nel frattempo, si era rifugiata chiudendosi nella camera da letto, riferendo che il compagno, a seguito di un violento attacco d’ira scaturito senza motivi, voleva malmenarla. Dagli accertamenti è emerso che il presunto violento era già colpito da divieto di avvicinamento alla compagna ed è stato, quindi, arrestato. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto l’applicazione della misura del divieto di avvicinamento alla vittima a meno di 500 metri, con l’applicazione del braccialetto elettronico. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato una coppia, lui 55enne romano e lei 70enne di Genova, entrambi già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati di un tentato furto presso una gioielleria in zona San Giovanni. È stato il titolare a chiamare al “112” riferendo che poco prima approfittando di un suo momento di distrazione, indotto dalle richieste di informazioni avanzate da complici, due persone hanno tentato di nascondere sotto la giacca un astuccio contenente 38 anelli in oro del valore di circa 40mila euro. I Carabinieri hanno anche visionato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno dell’esercizio che hanno confermato quanto denunciato dal titolare della gioielleria e hanno fermato la coppia che è stata portata in caserma e trattenuta nelle camere di sicurezza, successivamente condotta presso le Aule del Tribunale di Roma dove, dove l’arresto è stato convalidato per entrambi, ma rimessi in libertà in attesa di processo. All’esito di un’attività d’indagine condotta dai Carabinieri di Campagnano di Roma, i militari hanno identificato i presunti autori di tre furti commessi ai danni di persone anziane. Gli uomini avevano ideato una strategia molto efficace per trarre in inganno le ignare vittime e sottrarre loro quanto inavvertitamente lasciato incustodito nelle proprie auto. Gli indagati prendevano di mira anziani intenti a caricare le buste della spesa in macchina, distraendoli con una scusa, che poteva essere la semplice richiesta di informazioni oppure lo smarrimento di alcuni spiccioli gettati appositamente da un complice, per, poi, approfittare del momento di distrazione per intrufolarsi negli abitacoli dei veicoli in sosta e lasciati aperti dalle vittime, rubando loro borse, borselli e portafogli. In una particolare occasione i tre hanno poi effettuato un prelievo di ben 2mila euro con una delle carte sottratte, somma, poi, recuperata e restituita al legittimo proprietario. I tre, identificati dai Carabinieri sono stati denunciati a piede libero all’A.G. di Tivoli, per i reati di furto aggravato, ricettazione e prelievo fraudolento. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma. SEQUESTRATI BENI PER CIRCA 30 MILIONI DI EURO A DUE IMPRENDITORI CASERTANI, RITENUTI CONTIGUI AL CLAN DEI “CASALESI” E “BELFORTE” DI MARCIANISE – La Direzione Investigativa Antimafia, la Divisione Anticrimine della Questura di Caserta ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno eseguito un decreto di sequestro beni e di sottoposizione all’amministrazione giudiziaria di aziende, emesso dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione – su proposta del Direttore della DIA e del Questore di Caserta con la collaborazione della Guardia di Finanza, nei confronti di due fratelli imprenditori operanti nei settori del cemento e della ristorazione del casertano. L’operazione contro il clan “Belforte” è emersa nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria svolta nel 2014 dalla Squadra Mobile di Caserta con il coordinamento dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e definita processualmente nel 2016 per uno dei due proposti con sentenza di condanna a 8 anni di reclusione e 8mila euro di multa del G.I.P. del Tribunale di Napoli. Pronuncia sostanzialmente confermata nel 2017 in seconde cure, divenuta irrevocabile nel 2018, dalla Corte di Appello del capoluogo campano che gli comminava una pena ad anni 5, mesi 5 e giorni 10 di reclusione e 4.600,00 euro di multa. In particolare è stata riscontrata, anche grazie alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, una strutturata modalità di riscossione del pizzo tramite l’azienda facente capo agli stessi. Infatti il meccanismo criminale ideato da costoro, definiti anche “le spie del pizzo”, si realizzava sia mediante sovrafatturazione degli importi dovuti “gonfiando” i costi rispetto alle effettive forniture per consentire la creazione di fondi neri destinati al pagamento delle estorsioni, sia attraverso l’organizzazione di incontri tra gli estorti e gli appartenenti al clan. Il sistema era, così, collaudato che gli imprenditori che avviavano nuove attività, talvolta si rivolgevano spontaneamente agli indagati affinchè indicassero i referenti dell’organizzazione da contattare per, così, “mettersi a posto”. L’odierno provvedimento ha comportato il sequestro di beni e l’amministrazione giudiziaria di imprese per un valore complessivo stimato in circa 30 milioni di euro interessando quanto risultato nella disponibilità, diretta ed indiretta, di uno degli imprenditori. Nel dettaglio si tratta di 3 società e 75 beni immobili ubicati nelle province di Caserta, Benevento, Salerno, L’Aquila e Parma, oltre a 18 terreni, 18 abitazioni, 2 opifici industriali, 36 garage/magazzini ed una multiproprietà in costiera amalfitana, e di 99 rapporti finanziari e 10 beni mobili registrati, 5 auto, tra cui una Ferrari ed una Porsche, 3 imbarcazioni e 2 rimorchi. Con riferimento all’altro indagato è stata, invece, disposta l’amministrazione giudiziaria per il periodo di un anno delle 6 aziende a lui riconducibili. Quest’ultima misura di prevenzione, deputata al contrasto delle contaminazioni dell’attività di impresa da parte della criminalità organizzata, è utile al possibile recupero dell’azienda, alle fisiologiche regole del mercato, allorquando risulterà eliminata l’ingerenza dei portatori di pericolosità. POTENZA, BENI PER 1,8 MILIONI DI EURO SEQUESTRATI DALLE “FIAMME GIALLE“ A DUE IMPRENDITORI – Circa 1,8 milioni di euro, tra denaro presente nei conti correnti, ed altri beni economici, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza della Sezione di P.G. e personale del Nucleo PEF di Potenza a due noti imprenditori potentini. Si tratta di D.V.D. e C.A., entrambi indagati di consistenti evasione fiscale. Il sequestro preventivo dei beni è stato dato esecuzione ai decreti emessi dall’Ufficio G.I.P., su ordine della locale Procura della Repubblica, guidata dal dott. Francesco Curcio che ne ha dato notizia. I sequestri scaturiscono dalla stretta sinergia tra Procura, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, finalizzata a rafforzare il coordinamento investigativo nel settore dei reati tributari, attraverso una maggiore circolarità delle informazioni. Quanto avvenuto è scaturito a seguito di preliminari accertamenti di natura fiscale, per omessi versamenti di ritenute fiscali alla fonte o ai fini Iva, attraverso le dichiarazioni presentate i funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Potenza hanno segnalato le posizioni penalmente rilevanti all’A.G. che, così, ha istruito il pertinente procedimento penale per i reati tributari rilevati e la direzione delle indagini. Da questo, si è arrivati alla misura ablatoria del sequestro preventivo per preservare il credito erariale che il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto emettendo i relativi decreti diretti e/o per equivalente fino alla concorrenza dell’importo dell’evasione contestata. MONTEMILONE, DUE FERITI IN UNO SCONTRO FRONTALE TRA AUTO – Sono due le persone rimaste ferite e trasportate in ospedale, a Melfi, dopo uno scontro frontale avvenuto sulla S.S. 655 al Km. 75+300, bivio tra Montemilone e Palazzo San Gervasio, nel potentino. L’impatto è avvenuto intorno alle ore 9.00, di questa mattina, tra due veicoli, un’Alfa Romeo Giulietta ed una Volvo XC40. I due conducenti sono stati soccorsi dal sanitari del “118 Basilicata“, giunto sul luogo con due ambulanze, insieme ai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Potenza e ai militari dell’Arma della Compagnia di Melfi, guidata dal Capitano Carmine Manzi. AUTO IN FIAMME A CHIAROMONTE – Un altro intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Potenza, alla presenza dei militari dell’Arma, è stato eseguito intorno alle ore 13.30, a Chiaromonte, nel potentino, dove, in via Domenico Di Giura, per motivi da accertare è andata a fuoco una Fiat Stilo. Il proprietario, nell’affrontare la salita, ha notato del fumo fuoriuscire dal cofano motore ed ha immediatamente fermato il veicolo, utilizzando due estintori. L’incendio, aveva coinvolto anche in parte un albero ed un cartello pubblicitario, ubicati sul lato stradale.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 49.040 i nuovi casi e 252 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 10,2%. Nel Lazio, 5.639 sono le nuove positività e 14 le vittime. In Campania, 4.394 sono i casi e 12 i morti. In Basilicata, 5.23 i contagiati e 0 i decessi. In Puglia, 3.834 le infezioni e 14 i deceduti. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
EVENTI – INAUGURATA, OGGI, A BARI, LA MOSTRA “ANTIMAFIA ITINERANTE” PRESSO IL “PALAZZO DELLA PROVINCIA” E CONCERTO IN CATTEDRALE – Nell’ambito delle celebrazioni del “30° Anniversario della Direzione Investigativa Antimafia“, prosegue, in Puglia, a Bari il viaggio della mostra “Antimafia Itinerante”. Dopo Lecce, seconda tappa pugliese, nel capoluogo di regione, presso il “Palazzo della Provincia”, attuale sede della Città Metropolitana di Bari. Nel pomeriggio di oggi, alle ore 16.00, nella sala del colonnato, alla presenza del Direttore della DIA, Maurizio Vallone, e delle massime autorità civili e militari vi è stato il taglio del nastro e la presentazione della mostra fotografica itinerante agli organi d’informazione. I partecipanti, alle ore 18.00, si sono, poi, trasferiti nella storica Cattedrale Metropolitana di San Sabino, per seguire il concerto dall’orchestra degli alunni della scuola media “Amedeo D’Aosta” di Bari, alla presenza dell’arcivescovo, monsignor Giuseppe Satriano, della diocesi di Bari – Bitonto e di altre autorità nazionali e internazionali. L’evento è stato anche seguito, in diretta streaming. CONTRASTO AL MALTRATTAMENTO DEI MINORI, SI È INSEDIATO IL TAVOLO DI PROGRAMMAZIONE DELL‘AMBITO MARMO PLATANO MELANDRO – È quello relativo all’ambito socio territoriale Marmo Platano Melandro il primo tavolo di programmazione generato da “SottoSopra“, un progetto selezionato da “Con i Bambini“, nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che punta alla protezione e alla cura di minori lucani vittime di maltrattamento. Il progetto prevede la costituzione di nove tavoli di programmazione in Basilicata, uno per ciascun ambito socio territoriale, composti da attori sociali che a vario titolo si occupano di bambini e adolescenti. I tavoli avranno il compito di definire e organizzare, nell’area di riferimento, le attività di prevenzione, supporto e cura rivolte ai minori, alle famiglie e alle comunità locali, provando ad allargare il raggio della comunità educante, oltre che a stipulare protocolli con le agenzie educative, con soggetti pubblici e privati del Terzo settore per definire ruoli, funzioni e modalità operative all’interno del progetto. Il tavolo di programmazione del “Marmo Platano Melandro” si è insediato lo scorso 21 febbraio a Picerno, comune capofila dell’ambito, ed è attualmente composto dal sindaco, Giovanni Lettieri, referente dei servizi sociali dell’ambito, Filomena Salvia, da Maria Antonietta Marrese e Anna D’Andretta della cooperativa sociale “Ethos“, da Maruska Ruggeri, antenna del progetto che insiste sull’ambito, dalla responsabile di “SottoSopra“, Samantha Fusiello, da Rosa Cervellino per il Consultorio familiare dell’ASP Potenza e Incoronata La Bella per il Consultorio familiare di Picerno, dal dirigente scolastico Vincenzo Vasti, da Carmela Zaccagnino per il Tribunale per i Minorenni di Potenza e, infine, da Cristiana Coviello per l’Ordine degli Avvocati di Potenza e da Caterina Salvia, vicepresidente esecutiva “Legacoop Basilicata“, in rappresentanza del Terzo settore. “Bisogna intervenire in maniera decisa anzitutto per intercettare il sommerso – ha spiegato il sindaco di Picerno, Lettieri, che ha accolto con molto favore l’iniziativa come gli altri primi cittadini a cui, nei giorni scorsi, è stato presentato il progetto, sottolineando che “le istituzioni e i servizi sociali che insistono nell’area sono a completa disposizione perchè sono convinti della necessità di creare una rete solida che consenta di operare per il benessere di bambini e adolescenti”. Non tutti i 14 comuni dell’ambito del “Marmo Platano Melandro” hanno un servizio sociale attivo e ci sono vuoti da colmare sia sul versante dei servizi sociali che su quello sanitario. Sono molto poche, inoltre, le attività specifiche per i minori. “Siamo a diretto contatto con le problematiche relative agli abusi e affrontarle è sempre più complesso – ha aggiunto Salvia, responsabile dei servizi sociali dell’ambito – quindi, un progetto che può essere utile per acquisire un linguaggio comune e per tessere un lavoro di rete integrato, l’unico modo per arginare il fenomeno e per dare risposte ai bambini vittime di maltrattamento e alle famiglie è quello di razionalizzare e collegare il lavoro di tutte le professionalità che operano nel settore”. Il lavoro di raccordo del progetto procede anche nel resto del territorio regionale. Il 1° marzo è in calendario l’insediamento del tavolo di programmazione dell’ambito Vulture Alto Bradano. Il progetto è stato selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale “Con i Bambini”, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione “CON IL SUD” www.conibambini.org.
METEO Per domani, da Nord a Sud, giornata soleggiata, pur con l’arrivo di innocue velature e stratificazioni alte entro sera. Come informato da “3B Meteo“, le temperature saranno stazionarie, tra i 12 e 16 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale