CRONACA – CONTROLLI ESEGUITI, DA NORD A SUD, DALLA POLIZIA FERROVIARIA – 87 arrestati, 756 indagati e 346.837 persone controllate. È questo il bilancio dei controlli eseguiti nel mese di febbraio, su tutto il territorio nazionale, dalla Polizia Ferroviaria. 15.374 sono state le pattuglie impegnate nelle stazioni e 2.233 a bordo treno, 937 i servizi antiborseggio, 160 gli stranieri rintracciati in posizione irregolare e 122 i minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità. A segnalarlo è la Polizia di Stato. CONTROLLI E ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI A ROMA E PROVINCIA – Nel Lazio, i Carabinieri della Compagnia di Roma Centro, a conclusione di un’attività d’indagine iniziata nel mese di febbraio dell’anno 2019 e durata poco più di 2 mesi, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di 11 persone di nazionalità romena ed italiana, gravemente indiziati della commissione di molteplici reati di furto aggravato e ricettazione. L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Roma, è stata svolta dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina in collaborazione con la Polizia Romena, coordinati dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia tramite l’unità Enfast (European Network Fugitive Active Search Team) e Divisione S.I.Re.N.E. che hanno già localizzato 4 degli 11 indagati destinatari di misura cautelare. I restanti indagati, su cui pende un mandato di arresto europeo, sono ancora ricercati dalle Polizie di tutta Europa, già interessate dallo S.C.I.P. e una volta rintracciati saranno estradati in Italia. Le attività investigative, condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, sono scaturite dall’analisi del modus operandi degli autori di numerosi furti, messi a segno durante il periodo natalizio e dei saldi, arrestati in flagranza di reato. Gli indagati, agendo d’intesa, individuavano le boutique da depredare e successivamente commercializzavano la refurtiva, consistente in abbigliamento e accessori moda di marchi prestigiosi. L’attività di intercettazione telefonica ed i servizi di pedinamento nel centro storico capitolino nonchè nelle città di Milano e Firenze hanno, successivamente, dato concretezza alle deduzioni investigative. Le indagini hanno permesso di accertare i ruoli dei diversi indagati, identificare compiutamente gli autori dei furti, individuare le modalità di ricettazione degli oggetti rubati, le modalità di spartizione del provento dell’attività delittuosa, consentendo di recuperare merce rubata per un valore di oltre 50mila euro, di arrestare 10 persone nella flagranza del reato di furto aggravato e di denunciare una persona per ricettazione. Durante l’attività si è accertato come il gruppo criminale fosse composto da appartenenti ad alcune famiglie di nazionalità romena di etnia rom, stanziati nel quartiere romano della Magliana, da dove partivano le varie batterie di taccheggiatori che invadevano il centro di Roma, Milano e Firenze, dove hanno sede le boutique delle maggiori griffe di moda. La persona rintracciata a Roma è stata sottoposta alla misura cautelare della custodia in carcere in attesa dell’interrogatorio da parte dell’Autorità Giudiziaria competente, mentre le persone rintracciate all’estero sono in attesa di essere estradate in Italia. I Carabinieri della Compagnia Roma Trionfale hanno svolto un’intensa attività di controllo del territorio in tutto il quadrante nord-ovest della Capitale mirata al contrasto di ogni forma di illegalità e di degrado. Il bilancio è di 5 persone denunciate a piede libero. I Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario hanno denunciato un 56enne romano per la violazione degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale a cui è sottoposto. L’uomo, infatti, a seguito di un controllo domiciliare, è stato trovato in casa in orario a lui imposto. I Carabinieri della Stazione Roma Trionfale hanno denunciato una 43enne romana che, nel corso di una verifica in via Fiordespini, è stata trovata in possesso di diversa merce appena asportata da un supermercato poco distante. I Carabinieri della Stazione Roma Ponte Milvio, invece, hanno denunciato due cittadini romani, di 32 e 30 anni, trovati, in piazzale di Ponte Milvio, in possesso di due coltelli a serramanico. Infine, i Carabinieri della Stazione Roma Ottavia hanno denunciato un 47enne romano che, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di 12 gr. di hashish. Nel corso delle verifiche, i Carabinieri hanno identificato, e segnalato alla competente Prefettura, 5 persone quali assuntori di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, oltre che nella città eretina, sul versante Tiberino dove si concentrano i principali Poli Commerciali del Territorio con l’impiego anche dei Reparti Speciali dell’Arma, per controllare il rispetto della normativa di tutela del lavoro e dell’ambiente. Al termine del servizio è stata arrestata una donna per reati inerenti gli stupefacenti e denunciate a piede libero diverse persone per differenti violazioni. Infine, numerose sanzioni sono state elevate alle attività imprenditoriali ispezionate dai Carabinieri per la Tutela del Lavoro e Carabinieri Forestali. La Stazione di Palombara Sabina ha arrestato una donna operante nelle piazze di Monterotondo, già più volte arrestata in flagranza per detenzione a fini dispaccio di cocaina, ed in una costanza, in aperta violazione della misura dell’obbligo di dimora in Palombara, è stata sorpresa dai Carabinieri della Sezione Operativa nel Centro Storico di Monterotondo. Dalla segnalazione all’Autorità Giudiziaria ne è, così, scaturito l’aggravamento della misura e l’ordinanza d’arresto e sottoposizione ai domiciliari eseguita durante il servizio straordinario messo in campo dai Carabinieri. Nell’ambito della stessa attività, sempre nel centro storico di Monterotondo, una donna è stata denunciata perchè sorpresa a spacciare cocaina. La successiva perquisizione nella sua abitazione ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare 8 gr. di droga. Sono state, inoltre, sequestrate diverse dosi di cocaina e hashish a 9 persone del centro eretino che sono stati segnalati alla Prefettura di Roma, in qualità di assuntori. Quattro persone sono state, inoltre, denunciate a piede libero dalla Stazione di Nerola poichè gravemente indiziate di truffa. Sempre nel comune di Monterotondo i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Roma, accompagnati dai Carabinieri della locale Stazione, hanno ispezionato un cantiere edile per la costruzione di alcune villette. Al termine dei controlli il Reparto Speciale dell’Arma ha sospeso l’attività per gravi violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Infatti, sono state riscontrate numerose irregolarità, sia sul ponteggio che sulla elaborazione del piano della sicurezza. Tali violazioni hanno imposto l’interruzione dell’attività per evitare l’esposizione a rischio infortuni dei lavoratori. Per le stesse violazioni sono state elevate diverse sanzioni per un totale di quasi 20mila euro. I Carabinieri Forestali hanno, invece, ispezionato un’attività di rivendita e manutenzione gomme, nonchè un deposito di materiali edili. Per entrambe le attività, pur non riscontrando gravi violazioni, sono state impartite alcune prescrizioni sul corretto smaltimento dei rifiuti prodotti. Infine, nel corso di controlli alla circolazione stradale sono stati fermati 155 veicoli ed identificate 179 persone, elevate 17 contravvenzioni al “Codice della Strada”, mentre nel controllo della normativa anti Covid, negli esercizi pubblici, un avventore è stato sorpreso a consumare al tavolo privo di “Green Pass“, per cui è scattata la sanzione, sia per lui che per l’esercente che non ne ha chiesto l’esibizione. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Roma. PONTECAGNANO FAIANO, UCCIDE LA SUA EX, FERISCE IL COMPAGNO, SI SPARA DI STRISCIO ALLA TESTA, FUGGE E VIENE FERMATO DAI CARABINIERI – Nella serata di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura della Repubblica a carico del 40enne Erra Alfredo, di Pontecagnano Faiano, per omicidio premeditato, tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. L’uomo, secondo la ricostruzione degli investigatori, questa mattina, alle ore 9.00 circa, all’interno di un salone di parrucchiere, situato a Pontecagnano Faiano, ha esploso diversi colpi di arma da fuoco uccidendo Borsa Anna, di anni 30, del posto, impiegata nell’esercizio commerciale, con la quale era stato legato per diversi anni fino ad alcuni mesi addietro. L’uomo avrebbe, poi, rivolto l’arma contro la sua testa, esplodendo un proiettile che lo ha solo ferito, prima di puntare l’arma contro l’attuale compagno della vittima, entrato nel salone attirato dal fragore, ora ricoverato, in prognosi riservata, nell’ospedale “San Leonardo Ruggi D’Aragona“, poi, lasciando la pistola accanto al corpo esanime della giovane è fuggito a bordo di un’auto aziendale, abbandonata all’interno della ditta di autotrasporti, dove lavorava, situata nella zona industriale di Salerno. Il Comando Provinciale Carabinieri di Salerno ha immediatamente attivato un imponente piano di ricerca, che ha visto coinvolti oltre 100 uomini, unità cinofili, reparti speciali ed un elicottero, riuscendo, intorno alle ore 14.00, ad individuare il fuggitivo, all’interno dell’area di sosta dell’autostrada E45 SA-RC di San Mango. L’uomo, cosciente, nonostante un colpo di pistola nel cranio, è stato anch’egli condotto presso l’ospedale campano, dove si trova ricoverato, in attesa di essere sottoposto ad un intervento chirurgico, piantonato dai militari dell’Arma. È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Salerno. GDF SALERNO, SEQUESTRATI CIRCA 40MILA ARTICOLI NON SICURI PER I CONSUMATORI CON OLTRE 27MILA MASCHERINE E TAMPONI ANTIGENICI – Nell’ambito dei controlli che quotidianamente vengono svolti in tutta la provincia in materia di sicurezza prodotti, i finanzieri del Comando Provinciale di Salerno, in due distinti interventi, hanno sottoposto a sequestro quasi 40mila articoli non sicuri, tra cui oltre 27mila dispositivi per la protezione individuale. In particolare, i militari della Compagnia di Cava de’ Tirreni, in un esercizio commerciale della cittadina metelliana, hanno rinvenuto oltre ad accessori per telefonia e computer, numerosissime confezioni di mascherine, del tipo “FFP2” e tamponi antigenici, per un valore commerciale stimato di circa 80mila euro, posti in vendita in violazione al Codice del Consumo poichè mancanti dei contenuti minimi di informazione e delle indicazioni in lingua italiana. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Nocera Inferiore invece, a Mercato San Severino, hanno individuato un negozio gestito da un cittadino asiatico che, nello svolgimento dell’attività di commercio al dettaglio di prodotti di vario genere, poneva in vendita articoli di bigiotteria, elettrici e di carnevale, privi dei requisiti minimi di sicurezza. La merce in questione, circa 11mila pezzi, gran parte della quale destinata soprattutto ad un’ampia platea di clienti minorenni, è risultata essere priva delle istruzioni d’uso e/o le caratteristiche tecniche in modo tale da non fornire al consumatore alcuna notizia circa la tracciabilità in merito alla composizione, alla produzione ed al confezionamento della stessa. Al termine delle attività, i titolari sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Salerno per l’irrogazione di sanzioni che possono arrivare anche a 25mila euro. PATRIMONIO DI 5 MILIONI DI EURO CONFISCATO AD UN IMPRENDITORE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA – Su proposta formulata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Catania e dal Direttore della D.I.A., la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale ha emesso un decreto di confisca del patrimonio dell’imprenditore D.G., attivo nel settore del recupero e della trasformazione di materie plastiche nella provincia di Ragusa. I giudici hanno positivamente valutato gli elementi compendiati nella proposta ritenendo sussistenti sia la pericolosità sociale qualificata dell’imprenditore, ritenuto contiguo all’associazione mafiosa “Stidda”, operante nel territorio vittoriese sin dagli anni ’90, sia la sproporzione tra i redditi denunciati al fisco e i beni accumulati. Le indagini, come informato in redazione, hanno tenuto conto delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia che avevano chiarito come l’uomo avesse implementato i propri affari ed il proprio patrimonio reimpiegando i proventi delle estorsioni del gruppo criminale di appartenenza che, colpito da numerose operazioni di Polizia e disarticolato da altrettante sentenze di condanna, aveva affidato il proprio capitale ad insospettabili affinchè lo reinvestissero in attività economiche apparentemente lecite. La figura dell’imprenditore, già condannato con sentenza definitiva nel 1994 dalla Corte di Assise di Siracusa alla pena di anni 4 di reclusione, per concorso in associazione mafiosa, riemerse in seguito nell’ambito di successive indagini della Procura etnea. La prima culminata nell’anno 2015 con l’arresto di 17 persone ritenute appartenente a clan mafioso operante nella provincia ragusana e responsabili, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso pluriaggravata, finalizzata alla commissione di estorsioni in danno di operatori economici esercenti la raccolta di materiale plastico dismesso dai serricoltori, nonchè di traffico illecito di rifiuti e detenzione e porto di armi comuni da sparo, la seconda dell’ottobre 2019 nell’ambito della quale vennero eseguite misure cautelari nei confronti di 14 responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso pluriaggravata finalizzata alla gestione di rifiuti non autorizzata e per trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante del metodo mafioso. La confisca a carico dell’imprenditore ha interessato un patrimonio stimato in oltre 5 milioni di euro, tra cui figurano tre aziende operanti nel settore della raccolta e riciclaggio della plastica, immobili e autovetture.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, sono 46.631 i nuovi casi e 233 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività che scende ancora all’8,8%. Nel Lazio, 4.543 sono le nuove positività e 12 le vittime. In Campania, 4.275 sono i nuovi contagi e 19 i decessi. In Basilicata, 696 i positivi e nessun morto. In Puglia, 4.316 le infezioni e 14 i morti. È quanto riportato oggi dal bollettino epidemiologico del Ministero della Salute.
METEO Per domani, tempo stabile e con sole prevalente su tutti i settori, seppur con velature dal pomeriggio e locali addensamenti la sera in Liguria. Stabile e in prevalenza soleggiato, salvo qualche nube residua sull’Abruzzo ed il transito in serata di velature da Ovest. Locale variabilità entro mattino, con neve a quote collinari, tendenza a maggiori aperture dal pomeriggio. Le temperature saranno in aumento, tra gli 8 e 13 gradi, come informato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale