Nella giornata di ieri, la Polizia Penitenziaria del carcere di Melfi, nel potentino, ha rinvenuto in due stanze della 4° Sezione, 2 micro telefoni cellulari abilmente occultati in una stanza, 2 smartphone appena recapitati tramite un drone.
È quanto avvenuto dopo un’attenta e capillare indagine eseguita con l’ausilio del Personale di Polizia Penitenziaria del Reparto, coadiuvati dal Comandante di Reparto e dal Coordinatore dei Reparti Alta Sicurezza.
Inoltre, si è riusciti ad arrestare un complice che telecomandava un drone da un uliveto nelle vicinanze dell’istituto penitenziario, mentre si è alla ricerca di un probabile secondo complice.
La Polizia Penitenziaria in servizio, come sempre, ha dimostrato un’eccezionale professionalità e scrupolosa attenzione nell’espletamento dei compiti affidati.
A dichiararlo in un comunicato stampa inviato in redazione è Giuseppe Cappiello, Vice Segretario Regionale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).
Un simile ritrovamento era avvenuto anche nelle scorse settimane, come da link qui pubblicato.
Rocco Becce
Direttore Editoriale