Oggi, 1° maggio, in occasione della giornata dedicata ai lavoratori, in Basilicata, a Potenza, si è tenuta la cerimonia “Maestri del Lavoro 2022”
All’evento, tenutosi durante il corso della mattinata, all’interno del Teatro Comunale “Francesco Stabile“, in piazza Mario Pagano, alla presenza del Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, che ha sottolineato “il valore dei talenti e dell’operato nei rispettivi ambiti professionali dei cittadini lucani, premiati con il conferimento delle prestigiose distinzioni onorifiche”, sono stati insigniti 10 lavoratori lucani che si sono particolarmente distinti per meriti morali, professionali e culturali, di perizia e laboriosità.
Le decorazioni, come informato in redazione dalla Prefettura, sono state consegnate a Rocco Roberto Battista, Anna Rosa Civita e Carmelina Potenza di Potenza, Pierina Sabia di Avigliano, Pietro Di Lascio di Lauria, Antonio Notarfrancesco di Paterno, Benito Recine di Rionero in Vulture, Enrico Tramutola di Tito, Emanuele Gaudiano di Matera e Francesco Violante di Nova Siri.
Alla cerimonia annuale, organizzata dalla Prefettura, vi hanno preso parte, oltre alle massime autorità civili, militari e religiose della regione, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Sen. Giuseppe Moles, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il Prefetto di Matera, Sante Copponi, il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, il sindaco di Potenza, Mario Guarente, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il Direttore dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera, Michele Lorusso ed il Console regionale dei Maestri del Lavoro, Berardino Lorenzo.
Ricordiamo, anche, in particolare alla politica nazionale, che dall’inizio dell’anno, secondo dati forniti dall’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro), l’Italia registra una media di due morti bianche al giorno, con 189 lavoratori deceduti dall’inizio dell’anno, 4 in più rispetto ai 185 registrati nello stesso periodo del 2021, e 23 in più rispetto ai 166 del primo trimestre del 2020.
Il quadro è ancora più tragico se si guarda al monitoraggio dell’Osservatorio nazionale morti sul lavoro, secondo il quale le morti bianche dal 1° gennaio scorso, sono addirittura 411.
A questo punto, c’è poco altro da aggiungere.
Rocco Becce
Direttore Editoriale