32 grammi circa di droga, di tipo cocaina, e un bilancino di precisione, utilizzato per il confezionamento della sostanza da destinare allo spaccio.
È quanto rinvenuto a padre e figlio, di 65 e 39 anni, ad Avigliano, nel potentino, nel pomeriggio di ieri, dai Carabinieri della Compagnia di Potenza, al comando del Capitano Alberto Calabria.
I due, del posto, già conosciuti alle forze dell’ordine, finiti agli arresti domiciliari, sono ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Dopo una perquisizione, entrambi i presunti pusher, sono stati sorpresi, con lo stupefacente, nella loro attività commerciale, nel centro cittadino, dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, del Comando Provinciale CC, guidato dal Colonnello Nicola Albanese.
L’operazione antidroga, condotta con l’ausilio del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito, è avvenuta nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio, finalizzato a prevenire e reprimere i reati specifici.
Poco prima dell’apertura del locale, una pizzeria, prevista intorno alle ore 19.30, nei vari ambienti, il personale dell’Arma ha eseguito le dovute ricerche.
Nel laboratorio, utilizzato per la preparazione dei piatti, il genitore, con un gesto fulmineo, ritenendo di non essere notato, ha preso un sacchetto, in cellophane, nascosto tra gli ingredienti, ed ha tentato di lanciarlo dalla finestra, non riuscendo nel proposito, tanto che il tutto, è stato immediatamente recuperato dagli investigatori, insieme al misuratore di droga.
Rocco Becce
Direttore Editoriale