Su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, guidata dal dott. Francesco Curcio, nella foto, lo scorso 6 giugno, le Sezioni della Polizia Stradale di Potenza, Bergamo e Brescia, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e reale, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di due persone.
Si tratta di D.G., domiciliato a Bergamo, finito in carcere, e di S.M., un pakistano già titolare di un esercizio di telefonia mobile a Brescia, sottoposto ai domiciliari.
Entrambi sono indagati, in concorso tra loro, per sostituzione di persona, truffa aggravata dalla circostanza della minorata difesa e per indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, commesse con modalità particolari.
A loro carico, è stato eseguito il provvedimento di sequestro preventivo, diretto e per equivalente, avente ad oggetto disponibilità finanziarie per l’importo corrispondente al profitto diretto del reato, dopo la denuncia per truffa subita da un cittadino di Muro Lucano, vittima della truffa dello sportello Bancomat.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, la tecnica innovativa ed insidiosa, utilizzata dagli indagati, consisteva nel creare un equivoco sulle modalità del passaggio del denaro dal conto corrente alla carta di pagamento ricaricabile.
Infatti, le indagini hanno evidenziato come i due, dopo aver mostrato interesse all’acquisto di prodotti e merci su internet, si presentavano con false identità al venditore, fornendo indicazioni fuorvianti sulle modalità di pagamento.
In particolare, inducevano la vittima a recarsi presso un ATM per ricevere il pagamento della merce, poi, impartivano, telefonicamente, delle istruzioni che, invece, di fatto, comportavano, al contrario, non un loro pagamento, ma un trasferimento di fondi dal conto corrente del venditore a quello nella loro disponibilità.
A comunicarlo è la Procura della Repubblica potentina.
Su questo ennesimo caso di truffa, nonostante le nostre segnalazioni e quelle delle varie forze dell’ordine, si continua ad imbattersi in situazioni che si potrebbero davvero farne a meno, rivolgendosi agli esperti del settore.
Basti pensare, inoltre, che anche i social network, non sono assolutamente sicuri, considerando le svariate possibilità di imbrogli online a cui ci si può andare incontro.
Quindi, occhi ben aperti!
Rocco Becce
Direttore Editoriale