CRONACA – PONTEDERA, LATITANTE LUCANO ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO – Si chiama L.N., il 53enne di Melfi, nel potentino, arrestato la notte scorsa in Toscana, a Pontedera, in provincia di Pisa, ricercato in Italia quanto in ambito internazionale, per una condanna a 30 anni di reclusione, per associazione mafiosa e omicidio aggravato dal metodo mafioso che dopo gli adempimenti di rito, è stato associato presso il locale carcere “Don Bosco“. Ad eseguire il fermo, le Squadre Mobili delle Questure di Pisa e Potenza, a seguito di un’articolata attività investigativa, iniziata nel giugno scorso sotto il coordinamento dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Salerno, dal Servizio Centrale Operativo e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, che hanno rintracciato l’uomo dopo una latitanza durata alcune settimane, a seguito della pronuncia di condanna definitiva emessa dalla Corte Suprema di Cassazione. Originario della Basilicata e domiciliato da anni nel territorio pisano, l’arrestato è un esponente del clan “Di Muro – Delli Gatti” e si era reso irreperibile dallo scorso 1° giugno, a seguito della sentenza di condanna ad anni 30 di carcere poichè ritenuto colpevole dell’omicidio di Cassotta Marco Ugo, avvenuto nel mese di luglio 2007, esponente di vertice dell’omonimo sodalizio mafioso attivo sul territorio melfitano. Le complesse ed articolate attività d’indagine condotte dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Potenza, guidata dal dott. Marco Mastrangelo, hanno condotto gli investigatori all’individuazione non solo di tutti i responsabili dell’azione omicidiaria, tra i quali figurano il capo clan D.M.A. e D.A., ma anche le ragioni del gesto, da ricondurre alla storica contrapposizione tra il clan mafioso “Di Muro – Delli Gatti” e quello di “Cassotta”, entrambi operanti sul territorio di Melfi.
L’attività investigativa, avviata anche in ambito internazionale a seguito dell’irreperibilità del fuggitivo, aveva portato a reperire notizie circa una sua probabile presenza in territorio ungherese, dove si era potuto rifugiare sotto falsa identità. Pertanto, a seguito della dichiarazione dello stato di latitanza, a suo carico era stato spiccato anche un mandato di arresto europeo, richiesto dalla Procura Generale presso la Corte D’appello di Salerno, con successiva estensione delle ricerche in campo internazionale avviate attraverso il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. I successivi riscontri investigativi effettuati nelle ultime 48 ore dalla Polizia di Stato hanno condotto a riporre nuova attenzione al territorio pisano, all’interno del quale il latitante poteva aver fatto rientro. Ed è stato così. L’intuizione ha trovato conferma quando, dopo mirate ricerche, l’uomo è stato rintracciato ed arrestato dagli
investigatori all’interno dell’ospedale Lotti di Pontedera, senza che opponesse resistenza, dove si era appena recato per essere sottoposto a visita a seguito di un malore. Ad informarlo è la Questura di Potenza. ROMA, INDIZIATO DI AVERE ABUSATO SESSUALMENTE DI DUE MINORENNI, I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO – Su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri della Stazione di Roma Casalbertone hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di un uomo romano, gravemente indiziato di aver abusato sessualmente di due minori, in più occasioni, quando gli venivano affidati per brevi periodi. Il maschio, appena maggiorenne si è presentato presso la caserma dei Carabinieri di Casalbertone ed ha denunciato gli abusi nei suoi confronti e della bambina. Da qui le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, avvalorate da, audizioni protette, testimonianze che hanno consentito di raccogliere un quadro indiziario tale da far decidere al Gip l’emissione della misura cautelare nei confronti dell’indagato. ROMA, PREGIUDICATO CAMPANO ARRESTATO DAI CARABINIERI. I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma nella mattinata dello scorso 29 luglio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di ripristino della misura cautelare in carcere, a Velletri, emessa dal Tribunale di Roma nei confronti del 45enne D.G.U., pregiudicato di origini napoletane, da tempo sul territorio capitolino. L’uomo era stato arrestato, insieme ad altre 27 persone, nell’ambito dell’operazione denominata “Alba-Tulipano” eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma l’1 dicembre del 2020, in quanto gravemente indiziato di essere a capo di uno dei più importanti sodalizi romani del narcotraffico operanti sotto l’egida del “Clan Senese“. Il successivo 16 gennaio 2021, a seguito di patologie legate ad un suo presunto stato di tossicodipendenza, aveva beneficiato della concessione, da parte del Tribunale di Roma, della sostituzione della custodia in carcere con quella agli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica per tossicodipendenti. Divenuto nuovamente oggetto delle investigazioni dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, a suo carico sono stati raccolti gravi elementi indiziari che hanno portato a ritenere che avesse immediatamente ricominciato a gestire le importanti attività di narcotraffico del sodalizio dall’interno della comunità terapeutica, grazie anche all’utilizzo di criptofonini. Infatti, i militari, coordinati dalla DDA della Procura della Repubblica capitolina che richiedeva in merito un ordine di indagine europeo, hanno reperito, analizzato e riscontrato tutte le conversazioni intercorse tra il pregiudicato e i suoi accoliti tramite chat crittografate. In particolare, gli investigatori sono riusciti a raccogliere gravi indizi che hanno consentito di ipotizzare che, a partire dal giorno stesso in cui era stato ammesso alla misura degli arresti domiciliari presso la comunità terapeutica, avrebbe organizzato ulteriori traffici; chiesto contezza circa la consistenza economica degli affari intrapresi in propria assenza, effettuando la contabilità relative alle forniture di sostanze stupefacenti e cercando di recuperare i crediti dai responsabili delle piazze di spaccio morosi; pianificato l’esecuzione di atti intimidatori nei confronti di uno degli spacciatori che non voleva onorare il proprio debito. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. VILLAPIANA, DUE MORTI E 5 FERITI IN UN TRAGICO INCIDENTE STRADALE. Ancora morti sulle strade italiane. Nella mattinata di oggi sono due i lucani deceduti in Calabria, nei pressi di Villapiana, in provincia di Cosenza. L’impatto ha coinvolto un mezzo pesante e tre autovetture. A morire, Giovanni Gizzi di 73 anni e Anita Zuccaro di 70, entrambi di Nova Siri, nel materano, mentre altre 5 persone sono rimaste ferite, tra cui una in modo grave. Sono oltre 40 anni che su quella strada succede di tutto e di più, oltre ai controlli che sicuramente non mancano un pò ovunque, ma ci vorrebbero pene molto pesanti per coloro che causano simili tragedie, in questo Paese, oramai al collasso in tutto.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, secondo i dati degli ultimi bollettini regionali, sono 64.861 i nuovi casi e 190 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 18,3%. Nel Lazio, 5.008 sono le nuove positività e 18 le vittime. In Campania, 6.072 i casi e 4 i morti. In Basilicata, 627 le infezioni e nessun morto. In Puglia, 5.315 contagi e 12 decessi.
METEO Come informato da “3B Meteo” la giornata di domani in Italia, da Nord a Sud, tempo prevalentemente stabile e soleggiato, tra i 31 e 37 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale