Il “San Carlo” di Potenza ha recentemente ottenuto dall’Ente internazionale CSQA la certificazione di qualità ISO per il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale PDTA, dedicato al paziente con carcinoma polmonare.
Ad annunciarlo è il direttore generale Giuseppe Spera che spiega quanto segue.
“L’adozione di un certificato, in linea con i requisiti di qualità stabiliti dalle ISO 9001 e con le raccomandazioni e buone pratiche previste dalle linee guida nazionali e internazionali, assicura ai nostri pazienti una presa in carico tempestiva, un’offerta terapeutica efficiente, innovativa e aggiornata e un team multidisciplinare di specialisti altamente qualificati in ogni fase del percorso di cura. L’approccio multidisciplinare reale e strutturato sarà possibile anche grazie ad un sistema informatico a supporto del team di specialisti, capace di garantire la condivisione e la tracciabilità delle scelte diagnostico-terapeutiche per ciascun caso clinico esaminato, il monitoraggio del percorso paziente in termini di aderenza alle linee guida e alle regole prestabilite e la continuità assistenziale”.
Il direttore sanitario, Angela Bellettieri, informa che “il Dipartimento oncologico effettua annualmente circa 900 ricoveri, 7mila accessi in Day Hospital e 4mila visite ambulatoriali. Solo nell’ultimo anno ci siamo presi cura di oltre 200 pazienti con diagnosi di carcinoma polmonare, offrendo trattamenti all’avanguardia e innovativi grazie all’acquisizione di tecnologie di ultima generazione e agli studi di ricerca clinica attivi presso la nostra struttura ospedaliera. Infatti, i pazienti meritano quell’eccellenza dimostrata proprio dall’attuale certificazione”.
“L’obiettivo è di offrire equità di accesso e standard omogenei nell’erogazione di servizi sanitari sempre più personalizzati. Il passaggio alla medicina personalizzata o medicina di precisione richiede l’adozione di trattamenti e terapie pensati su misura per il paziente non solo in base alle caratteristiche biologiche del tumore, ma anche considerando la variabilità individuale a livello di caratteristiche genetiche, di ambiente e di stili di vita con il fine ultimo di ottenere i migliori risultati possibili in termini di sopravvivenza e qualità di vita”.
È quanto spiegato dal dott. Domenico Bilancia, direttore del Dipartimento oncologico della struttura ospedaliera potentina e coordinatore del gruppo di progetto.
Redazione