Dopo l’approvazione del calendario venatorio 2022/2023, approvato dalla Giunta regionale della Basilicata, con una deliberazione proposta dall’Assessore per le Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari, Francesco Cupparo, la stagione della caccia in regione è iniziata il 18 settembre scorso e terminerà il 29 gennaio del 2023.
Tra le novità più significative, l’introduzione, per quanto riguarda la caccia alla tortora, di un sistema di monitoraggio del prelievo mediante App che verificherà in tempo reale in ogni giornata venatoria, i prelievi realizzati e li sospenderà al raggiungimento del piano di prelievo massimo di 899 tortore, fornendo tempestiva comunicazione a tutti i cacciatori iscritti all’App obbligatoria, attraverso specifica notifica.
Tutti i cacciatori che hanno ritirato il “Tesserino venatorio regionale 2022/2023” potranno accedere all’App messa a disposizione della Regione Basilicata gratuitamente.
Sono, inoltre, previsti interventi di miglioramenti ambientali a fini faunistici, allo scopo di migliorare e/o ripristinare condizioni favorevoli alla specie.
La caccia al cinghiale è consentita dal 15 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023, esclusivamente in squadra e solo in battuta e braccata con l’uso esclusivo di munizioni senza piombo, nei giorni di mercoledì, sabato e domenica.
Inoltre, è consentito l’abbattimento occasionale dei cinghiali in forma individuale, senza l’ausilio di cani da cinghiale, esclusivamente al di fuori dei Distretti di Gestione.
Per la caccia di selezione al cinghiale, il prelievo di selezione alla specie è consentito in attuazione di uno specifico piano di abbattimento selettivo, redatto dalla Regione Basilicata, previo parere favorevole dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
La stagione venatoria per la specie colombaccio (Columba palumbus) è iniziata ieri e terminerà il 9 febbraio 2023.
Ai cacciatori non residenti e non domiciliati in Basilicata, l’accesso agli AA.TT.CC. è consentito dal 1 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023, limitatamente al prelievo venatorio delle specie migratorie.
Infine, in una nota stampa inviata in redazione, si legge anche che “dall’analisi dei dati dei tesserini rilasciati negli ultimi anni, in regione e dei permessi rilasciati dagli AATTCC ai cacciatori extra-regionali, risulta che il numero è diminuito di almeno il 25%”.
Redazione