CRONACA – PADOVA, SEQUESTRATI DALLA GDF PIÙ DI 8MILA METRI DI TOVAGLIE E TAPPETI NON SICURI – Nell’ambito dell’attività di contrasto ai traffici illeciti e di controllo economico del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato più di 8mila metri di tovaglie e tappeti confezionati in rotoli, oltre a 700 smalti e 150 flaconi di colla per slime, privi delle etichette o dei contrassegni recanti le indicazioni sulla composizione dei materiali o, se presenti, con informazioni non in italiano, segnalando alla locale Camera di Commercio i rappresentanti legali delle imprese interessate. Gli interventi eseguiti dalle Compagnie di Piove di Sacco ed Este traggono origine da una capillare attività infoinvestigativa svolta sul territorio provinciale, che ha consentito di individuare diversi esercizi commerciali a Conselve, Piove di Sacco e Boara Pisani, in provincia di Padova, operanti nel settore della cessione di prodotti non specializzati per la casa e la persona, in cui la merce veniva posta in vendita in violazione delle prescrizioni imposte dalla normativa vigente. In particolare, le diverse tipologie di prodotti commercializzati, senza distinzione di materiale, sintetici, pvc, gomma e tela cerata, e caratteristiche, erano sprovviste degli avvisi minimi previsti dalla disciplina di settore in materia di informazioni al consumatore, concernenti, tra l’altro, l’eventuale presenza di materiali e/o sostanze che possano potenzialmente arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente. Pertanto, si è proceduto al sequestro amministrativo degli articoli non in regola, per un valore commerciale stimato in 140mila euro circa, e alla segnalazione dei legali rappresentanti delle società di capitali alla locale Camera di Commercio, per l’avvio del procedimento amministrativo sanzionatorio. CASERTA, OPERAZIONE “CASH FLOW” DELLA GDF, CONFISCATI BENI PER OLTRE 25 MILIONI DI EURO. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha coordinato l’esecuzione di un decreto di confisca con il quale la Suprema Corte di Cassazione, confermando le decisioni a suo tempo assunte dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione e, successivamente, avallate dalla Corte d’Appello di Napoli l, ha disposto l’apprensione definitiva a favore dello Stato di beni immobili, mobili registrati e di quote societarie per un valore complessivo di oltre 25 milioni di euro nei confronti di un imprenditore casertano, operante nei settori sanitario, editoriale, delle telecomunicazioni e immobiliare. Il provvedimento costituisce l’epilogo di mirati accertamenti economico-patrimoniali, posti in essere dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, su delega del citato Ufficio Giudiziario, finalizzati alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale dell’imprenditore e all’individuazione dei proventi illeciti che gli hanno permesso un ingiustificato arricchimento personale e l’accumulazione nel tempo, di un ingente patrimonio incongruente con i redditi dichiarati. A seguito degli accertamenti, l’imprenditore aveva subito l’applicazione di una misura di prevenzione a carattere personale, essendo stato riconosciuto come una socialmente pericolosa sul piano economico-finanziario alla luce del suo coinvolgimento, nel periodo 2005-2017, in diverse vicende giudiziarie, tra cui truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio, appropriazione indebita e delitti tributari per evasione fiscale ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Al fine, quindi, di disvelare l’origine del rilevante patrimonio dell’imprenditore e del suo nucleo familiare è stata acquisita copiosa documentazione, tra cui i contratti di compravendita dei beni e delle quote societarie nonchè numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero nucleo familiare investigato, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazioni finanziarie sottostanti alla creazione della necessaria provvista economica. Il materiale raccolto è stato oggetto di circostanziati approfondimenti, anche bancari, che hanno consentito di accertare un’ingiustificata discordanza tra il reddito dichiarato e le disponibilità finanziarie invece utilizzate per le acquisizioni patrimoniali, oltre all’utilizzo strumentale delle società allo stesso riconducibili per mascherare la titolarità del suo ingente patrimonio immobiliare e per drenare liquidità attraverso fittizie operazioni di restituzione finanziamenti. Sulla base di tali evidenze, nel mese di febbraio 2018 la Seconda Sezione Penale – Collegio D del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva già disposto il sequestro, in vista della successiva confisca, delle quote societarie e relativi complessi aziendali di 3 imprese, tra cui un noto studio odontotecnico convenzionato. BARI, SEQUESTRATI 900MILA PRODOTTI CONTRAFFATTI E UNA FABBRICA DEDITA ALLA ILLECITA PRODUZIONE DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO. Continua incessante l’azione di contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri per i consumatori posta in essere dai Finanzieri del Comando Provinciale di Bari, che, nelle scorse settimane, hanno sottoposto a sequestro, in più interventi nella provincia barese, circa 900mila prodotti e, nel comune di Andria (BT), un opificio clandestino dedito alla illecita fabbricazione e vendita di capi recanti la riproduzione di noti brand di abbigliamento. Nello specifico, gli interventi hanno permesso di accertare, in numerosi esercizi commerciali, la presenza di oltre 700mila, tra capi di abbigliamento e oggetti di bigiotteria, 50mila prodotti elettrici ed elettronici, 30mila giocattoli ed altro, tutti con l’indebita apposizione di dicitura riportante la marcatura CE e i requisiti di sicurezza ovvero con loghi contraffatti di marchi di conosciuti “brand leader” nel settore della moda, dei videogiochi e della telefonia. Tali articoli, tra l’altro, possono risultare nocivi per la salute, considerando che soprattutto l’assenza della marcatura “CE” è sintomatica della mancanza dei requisiti minimi di sicurezza stabiliti dalla normativa europea. Tra la merce sequestrata, anche 90mila dispositivi di protezione individuale non conformi e 76 puntatori laser vietati, in quanto classificati come estremamente pericolosi e segnalati al sistema di allerta europeo “RAPEX” (“Sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti non alimentari”). Lo sviluppo della metodologia di contrasto alla contraffazione ha consentito, altresì, di individuare un opificio clandestino andriese, vera e propria stamperia del falso, dove erano presenti macchinari industriali (macchine per cucire, stiratrici, presse ed etichettatrici) utilizzati per la produzione ed il confezionamento di abbigliamento, nonchè 11mila prodotti contraffatti, tra capi di vestiario, accessori ed etichette, recanti famosi brand. Complessivamente, sono stati segnalati 5 persone all’Autorità Giudiziaria competente e 19 alla Camera di Commercio, per l’irrogazione delle relative sanzioni. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. SAN CATALDO, 57ENNE ARRESTATO PER FURTO DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione di Taranto San Cataldo hanno arrestato e condotto in carcere un 57enne tarantino, in flagranza di reato, che aveva appena sfilato il portafoglio dalla tasca dei pantaloni di un anziano, al mercato ittico. L’arresto è sicuramente il frutto del lavoro portato avanti dagli uomini e dalle donne dell’Arma, impegnati proprio in servizi per prevenire questo tipo di reati, in particolare commessi nei confronti delle persone più fragili, organizzati soprattutto nei giorni festivi. L’arrestato, già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato dai militari dell’Arma, dopo che aveva tentato di darsi alla fuga, confondendosi nella folla presente, avendo poco prima, in un attimo di distrazione della anziana vittima, sottratto documenti personali e una carta di pagamento, con la quale avrebbe, poi, potuto ritirare soldi in contanti ad un qualsiasi sportello ATM. La vittima, che non si era minimamente accorta dell’accaduto, quando i Carabinieri le hanno restituito il portafoglio ci ha tenuto a ringraziare i militari. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Taranto.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, secondo i dati degli ultimi bollettini regionali, sono 58.360 i nuovi casi e 113 i morti per “Coronavirus“, con un tasso di positività al 17,7%. Nel Lazio, 4.710 contagi e 9 morti. In Campania, 3.473 positività e 5 vittime. In Basilicata, 266 positivi e nessun morto. In Puglia, 2.331 infezioni e 5 decessi.
METEO Come informato da “3B Meteo“, per la giornata di domani, in Italia, cielo sereno o poco nuvoloso, salvo nubi basse in Liguria e foschie dense o banchi di nebbia al mattino lungo il Po. Cielo poco nuvoloso con locali banchi di nebbia o nubi basse nelle ore più fredde sui fondovalle di Toscana e Umbria. Poco o parzialmente nuvoloso, con maggiore variabilità su Est Sicilia, bassa Calabria e Salento. Le temperature saranno in lieve rialzo, tra i 21 e 27 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale