CRONACA – ROMA, TOMBA DI NERONE, I CARABINIERI ARRESTANO 32ENNE GRAVEMENTE INDIZIATO DI AVER RAPINATO, ARMATO DI RONCOLA, GLI AVVENTORI DI UNA SALA BILIARDO – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale e quelli della Stazione di Roma Tomba di Nerone, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un 32enne romano gravemente indiziato dei reati di rapina ed evasione. Il titolare di una sala da biliardo via Vibio Mariano ha denunciato che un uomo con volto travisato e armato di una roncola aveva fatto irruzione nel locale e dopo aver minacciato i presenti ne aveva rapinato due, facendosi consegnare il denaro contante che avevano in tasca. L’uomo sarebbe, poi, scappato a piedi. Ai Carabinieri intervenuti dopo la chiamata al “112” è stata fornita la sua descrizione, indicando anche un vistoso tatuaggio notato sul braccio. I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale e quelli della Stazione di Roma Tomba di Nerone sono in poco tempo risaliti al colpevole, ben noto per i suoi precedenti e conosciuto perchè sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari; lo hanno rintracciato nella sua abitazione dove hanno rinvenuto e sequestrato la roncola utilizzata come arma e il denaro precedentemente sottratto alle vittime.L’arresto è stato convalidato e per il 32enne, il Gip del Tribunale di Roma ha disposto la custodia cautelare in carcere. MONTEROTONDO, ARRESTI PER SPACCIO DI SHABOO, PADRE E FIGLIO IN MANETTE. Nel Lazio, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato padre e figlio di 58 e 30 anni, gravemente indiziati di avere trasformato l’abitazione, ove scontavano gli arresti domiciliari, in un droga-shop per spacciare una particolare sostanza stupefacente, lo shaboo. Nel corso dei quotidiani controlli, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Monterotondo, nel verificare la presenza in casa dei soggetti ristretti agli arresti domiciliari, hanno notato la presenza di assuntori già noti nei pressi dell’abitazione dei due in zona scalo di Monterotondo. Poichè padre e figlio sono sottoposti agli arresti domiciliari per detenzione ai fini di spaccio ed altri reati e tra le prescrizioni a loro carico vi è il divieto di incontro e frequentazione di soggetti estranei al nucleo familiare convivente, i Carabinieri hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare, nel corso della quale hanno rinvenuto dosi di shaboo e hashish, per circa mezzo chilo di sostanza stupefacente. Lo shaboo è sulle piazze di spaccio una sostanza molto ricercata ma non molto facile da reperire e, dalla quantità sequestrata si sarebbero ricavate ben 3mila dosi da rivendere al minuto con un introito di oltre 120mila euro, circa 40/50 euro a dose. La sostanza è una droga sintetica, proveniente prevalentemente dalle Filippine, ossia una metanfetamina in cristalli che si fuma in pipette come il crack. Finora questa sostanza era considerata stupefacente, così, detto “etnico”, immessa e commercializzata sulle piazze di spaccio da extracomunitari ovvero cittadini stranieri provenienti dai luoghi di produzione. Sono pochi i precedenti di spaccio ed assunzione da parte di cittadini italiani. Infine l’accostamento al crack non è casuale, per le terribili conseguenze che questa droga sintetica provoca sullo stato di salute degli assuntori, con un effetto che secondo gli esperti è 5 volte più potente di quello della cocaina. Sentito il pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli sono, così, scattate per la seconda volte, le manette per padre e figlio ma questa volta non rimarranno ai domiciliari ma sono stati tradotti presso il carcere “Regina Coeli” di Roma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. AVELLINO, CONTROLLO STUPEFACENTI DELLA GDF NEL CENTRO CITTADINO. Nell’ambito di mirati servizi programmati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i finanzieri del dipendente Gruppo, nella serata di ieri, hanno proceduto al controllo di due persone nel centro cittadino del capoluogo irpino. Le operazioni di servizio, svolte con il supporto dell’unità cinofila del Gruppo Pronto Impiego di Napoli, hanno permesso di sequestrare circa 40 gr. tra marijuana e hashish, in loro possesso. La maggior parte della sostanza stupefacente era detenuta da una delle due, residente in Atripalda, per la quale è scattata la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per il reato spaccio, mentre l’altra, abitante ad Avellino, in possesso di modico quantitativo, è stata segnalata alla Prefettura. BRINDISI, SCOPERTI DALLA GDF 70 LAVORATORI IRREGOLARI. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, negli scorsi mesi, hanno dato avvio ad una verifica ai fini dell’I.V.A., delle Imposte sui Redditi e degli altri tributi, nonché un controllo in materia di lavoro nero e/o irregolare, per contrastare il fenomeno del sommerso da lavoro, nei confronti di una cooperativa sociale con sede in provincia di Brindisi. Quest’ultima attività, giunta a conclusione, ha riguardato i lavoratori dipendenti assunti tra il 2017 ed il 2022. L’attenzione delle Fiamme Gialle si è concentrata sulla corresponsione, da parte della cooperativa, di emolumenti erogati a titolo di indennità di trasferta, rimborsi chilometrici e/o rimborsi spese in favore di alcuni dipendenti, assunti con mansioni di impiegati, addetti alla segreteria e/o al front office, presso gli uffici amministrativi del soggetto economico controllato. Gli accertamenti svolti hanno consentito di acquisire numerosi elementi di riscontro in merito alla fittizietà delle indennità di trasferta e dei rimborsi chilometrici indicati nelle buste paga che, in realtà, costituivano mere forme aggiuntive di retribuzione da sottoporre, quindi, alle ordinarie regole di tassazione. Per tali ragioni, a seguito delle violazioni accertate in relazione a 70 lavoratori dipendenti irregolari, per 63 mensilità, da gen. 2017 a marzo 2022, nei confronti del legale rappresentante della cooperativa sociale sono stati constatate, somme per le quali non stati corrisposti i contributi previdenziali e assistenziali per circa € 330.000,00, ritenute d’acconto non operate e non versate per circa € 100.000,00. SIRACUSA, FALSIFICATA LA SELEZIONE DEL REVISORE CONTABILE DEL COMUNE DI SORTINO, DISPOSTA MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DEL SINDACO. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Sortino, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa nei confronti del sindaco, indagato per i reati di falsità ideologica per induzione commessa dal pubblico ufficiale e abuso d’ufficio. Le investigazioni, dirette dalla Procura della Repubblica di Siracusa e condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Augusta, hanno fatto emergere come il primo cittadino sortinese, nel mese di ottobre 2020, abbia falsificato l’esito della procedura selettiva per la nomina del revisore contabile del Comune, che dev’essere svolta mediante sorteggio secondo quanto previsto dalla normativa regionale. Le indagini esperite dai finanzieri ed in particolare l’analisi del video della seduta consiliare durante la quale si è tenuto il sorteggio hanno permesso di acclarare come il Sindaco, chiamato ad estrarre il bigliettino dall’urna, avesse già un foglietto bianco tra le mani, una volta inserito il braccio nel bussolotto, ne estraeva uno identico per colore, forma e dimensioni rispetto a quello tenuto in mano. Gli accertamenti svolti hanno consentito di riscontrare come il bigliettino estratto fosse stato stampato su una tipologia di carta differente rispetto a tutti gli altri e la cifra impressa sullo stesso presentasse un carattere diverso. Il numero sorteggiato, inoltre, corrispondeva ad una partecipante la quale, tra gli oltre duecento candidati alla selezione, era l’unica già assegnataria di incarichi affidati dal primo cittadino negli anni precedenti, anche a titolo fiduciario, per una di queste nomine, il sindaco era già stato condannato dalla Corte dei Conti di Palermo al risarcimento di un danno erariale di oltre 30mila euro, in quanto affidata in violazione di legge. L’attività svolta in data odierna testimonia la centralità della Guardia di Finanza nel supporto all’Autorità Giudiziaria nelle indagini da questa coordinate in materia dei reati contro la Pubblica Amministrazione e contro ogni possibile forma di abuso nella gestione della Cosa pubblica. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
SALUTE In Italia, nelle ultime 24 ore, secondo i dati degli ultimi bollettini regionali, sono 31.775 i nuovi casi e 92 i morti per “Coronavirus”, con un tasso di positività al 16,2%. Nel Lazio, 2.903 positività e 3 morti. In Campania, 1.951 casi e nessun morto. In Basilicata, 146 casi e 0 morti. In Puglia, 1.294 infezioni e 4 decessi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale