POLITICA – POTENZA, CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE – Il Consiglio comunale, con diversi argomenti all’ordine del giorno, in seduta ordinaria di prima convocazione, si svolgerà il prossimo 15 novembre, alle ore 8.30, nella Sala del Consiglio Comunale, in via Nazario Sauro. Ad informarlo è l’Ufficio Stampa del Comune.
CRONACA – NELLE MARCHE SCOSSA DI TERREMOTO DI MAGNITUDO 5.7 – Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.7 è stata registrata nella mattinata di oggi, nella regione Marche, al largo della costa di Pesaro. La terra continua ancora a tremare con scosse di assestamento al di sopra dei 2.00 di magnitudo. Sono molte le città in cui le case hanno tremato durante il sisma, con molti danni subiti e persone che hanno avuto traumi e crisi di panico. Per precauzioni, sono state chiuse le scuole ed è stata sospesa la circolazione ferroviaria. ROMA, STUDENTESSE MOLESTATE A BORDO DEL BUS. I CARABINIERI ARRESTANO UN UOMO. I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato un cittadino nigeriano di 31 anni, dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, per il reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di minori. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Roma, sono scattate a seguito della denuncia presentata da 2 studentesse romane, a fine ottobre scorso, che riferivano di aver subìto, in due distinte occasioni, delle pesanti molestie a bordo del bus ATAC linea 058, che percorre la tratta Tor Vergata – Ponte Mammolo. Nelle denunce, le vittime hanno descritto fedelmente un uomo che, approfittando dell’affollamento della vettura, si avvicinava insistentemente a loro, tentando di “allungare le mani”. Gli immediati accertamenti svolti dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno consentito, in breve tempo, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo che è stato anche riconosciuto dalle ragazze. L’indagato, dopo la notifica dell’ordinanza a suo carico, è stato portato nel carcere di Regina Coeli dove, a seguito dell’interrogatorio di garanzia, il G.I.P., alla luce dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri, ne ha confermato la custodia in carcere. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. L’AQUILA, ESEGUITO DALLA GDF PROVVEDIMENTO DI INDIVIDUAZIONE BENI PER LA CONFISCA PARI A CIRCA 490MILA EURO. Nella giornata di ieri, i finanzieri del Comando Provinciale di L’Aquila hanno eseguito un provvedimento, emesso dalla locale Procura Generale presso la locale Corte d’Appello, per l’individuazione di beni da sottoporre a confisca nei confronti di un originario della provincia di L’Aquila, ma residente a Milano. Gli accertamenti svolti dalla componente specialistica in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di L’Aquila, su delega dell’Autorità Giudiziaria competente, hanno permesso di ricostruire la posizione reddituale di una persona, già destinataria di condanna per un reato connesso alla concessione di contributi per la ricostruzione post-sisma, nonchè la situazione delle disponibilità patrimoniali, mobiliari e immobiliari, a lui riconducibili. Le risultanze emerse hanno permesso di individuare beni immobili situati in Milano e in L’Aquila, consentendo l’esecuzione del provvedimento di confisca di cui alla sentenza emessa dalla locale Corte di Appello. CHIETI, ESECUZIONE DELLA GDF DI UN DECRETO DI SEQUESTRO DI PREVENZIONE DI BENI NELLA DISPONIBILITÀ DI UNA PERSONA INDIZIATA DI ESSERE A CAPO DI UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE. I militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Chieti hanno eseguito un decreto di sequestro di prevenzione emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale Ordinario di L’Aquila – Sezione Specializzata nelle Misure di Prevenzione, in relazione ai beni nella disponibilità dell’indagato, dei propri familiari o la cui titolarità è stata fittiziamente intestata a terze persone in quanto, sulla base degli accertamenti svolti, è stato ritenuto pericoloso, che ha reimpiegato e/o riciclato il profitto delle proprie attività delittuose attraverso i beni dei quali dispone in valore sproporzionato, rispetto alla capacità reddituale effettivamente dichiarata. In particolare, gli esiti delle indagini condotte dai militari teatini, appartenenti al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza e al Nucleo investigativo dei Carabinieri, in un distinto procedimento penale pendente presso la D.D.A. di L’Aquila, hanno portato la competente Autorità Giudiziaria a ritenere il proposto gravemente indiziato di essere il promotore e l’organizzatore di un’associazione, operante nel territorio provinciale, finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti nonchè autore di reati quali estorsione, lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, porto illegale di armi, con l’aggravante del metodo mafioso e nell’ambito del quale è stato già sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere con ordinanza emessa dal G.I.P. di L’Aquila nel mese di gennaio scorso. Al destinatario della misura di prevenzione patrimoniale sono risultate riconducibili molte attività economiche che le indagini hanno portato a ritenere essere state utilizzate anche come centrali operative per le riunioni degli associati, spesso intestate a prestanome, ma di fatto gestite dallo stesso e che, secondo le contestazioni mosse a suo carico, hanno trovato finanziamento dagli introiti economici provenienti dai suddetti traffici illeciti. È stato ipotizzato anche, che abbia coinvolto tutto il nucleo familiare nella gestione delle proprie risorse nonché altri soggetti a lui molto vicini, provvedendo ad attribuire fittiziamente ad essi la titolarità di diverse imprese. In particolare, oggetto del provvedimento di sequestro in argomento sono 3 terreni del valore di oltre 40mila euro, 18 autovetture con valutazione di mercato stimata in circa 140mila euro, 5 conti correnti, altre disponibilità finanziarie e 9 società, tutte con sedi nel territorio della provincia di Chieti, riferibili alla gestione di 4 bar, un autosalone, un esercizio commerciale per la vendita di frutta e verdura e una sala giochi. ANCONA, SCOVATE DALLA GDF ENNESIME FRODI SULLA PERCEZIONE DEI CONTRIBUTI “COVID–19“. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona ha scoperto un ristoratore di origini cinesi ed un professionista, che hanno dichiarato il falso nella richiesta di contributi a fondo perduto previsti dal c.d. “Decreto Rilancio” e connessi all’emergenza “Covid-19“, al fine di ottenere dei contributi in realtà non spettanti. In particolare, i finanzieri di Jesi controllando la contabilità dell’imprenditore cinese hanno accertato sì un calo di fatturato, requisito previsto per ricevere l’aiuto, ma di un quarto inferiore rispetto a quanto indicato nell’istanza, comportamento che ha illecitamente portato nelle casse del richiedente un importo superiore a quello realmente spettante. La somma, indebitamente percepita, è stata segnalata all’Agenzia delle Entrate per il recupero. Dall’inizio dell’anno, durante i medesimi controlli, le Fiamme Gialle jesine hanno trovato altri 5 percettori irregolari di contributi, di cui 2 sono stati anche denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per aver superato la soglia minima prevista di rilevanza penale. Nell’ambito dello stesso filone investigativo, i finanzieri del Gruppo di Ancona, controllando le prestazioni svolte da un professionista anconetano nei confronti di una S.r.l. anconetana, hanno scoperto che il medesimo professionista aveva proceduto alla riqualificazione del proprio rapporto di lavoro dipendente trasformandolo fittiziamente in lavoro autonomo, al solo scopo di ottenere indebitamente il contributo a fondo perduto destinato a favore delle imprese e i lavoratori autonomi colpiti dall’emergenza da “Covid–19“. Le indagini eseguite hanno permesso di accertare che, il controllato, aveva svolto, negli anni in esame, prestazioni professionali esclusivamente con la medesima S.r.l., senza aver lavorato per altri soggetti giuridici o privati, figurando come lavoratore autonomo al solo fine strumentale di conseguire delle somme previste dalla misura di sostegno. La somma indebitamente percepita è stata dunque segnalata all’Agenzia delle Entrate per il recupero ed il soggetto è stato deferito alla locale A.G. per la valutazione dei profili penali. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. TARANTO, BORSEGGIATORE ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO. In Puglia, a Taranto, i “Falchi” della Squadra Mobile, in poco meno di un’ora, sono riusciti ad individuare e a fermare un giovane pregiudicato tarantino il quale si sarebbe reso responsabile di un borseggio ai danni di un’anziana signora a bordo di un bus di linea urbana. I poliziotti, appena ricevuta la notizia di quanto stava accadendo, sono intervenuti immediatamente al fine di raccogliere i primi elementi utili all’individuazione del responsabile. Proprio dalla visione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti in zona, gli agenti hanno individuato il borseggiatore, in un 22enne tarantino, a loro noto, per specifici precedenti penali.
Conoscendo bene le abitudini quotidiane dell’uomo, i poliziotti si sono recati simultaneamente presso i due appartamenti, uno nel Borgo Umbertino e l’altro al Quartiere Tamburi, dove presumibilmente quest’ultimo avrebbe cercato di nascondersi e lo hanno rintracciato nel secondo appartamento, rinvenendo gli indumenti indossati poco prima. Nelle adiacenze della fermata dell’autobus, sono stati rinvenuti i documenti contenuti nel portafoglio sottratto alla vittima. Inoltre, nel corso dei primi accertamenti, il personale operante ha potuto accertare che il ladro aveva già effettuato 2 prelievi da 50 euro ciascuno dal bancomat della vittima, documento che non è stato trovato. Il giovane è stato accompagnato negli uffici della Questura e, dopo aver trasmesso gli atti alla locale Procura della Repubblica per la convalida, il borseggiatore è stato arrestato in flagranza di reato. È quanto comunicato dalla Questura di Taranto.
METEO In Italia, per domani, Schiarite su Alpi e Nord Ovest, altrove piogge e rovesci diffusi, anche temporaleschi su Levante Ligure e Friuli Venezia Giulia, in attenuazione dal pomeriggio con schiarite. Nubi sul versante tirrenico con rovesci o temporali in Toscana, schiarite sulle adriatiche salvo nubi e pioviggini la sera. Cielo offuscato dal passaggio di nubi alte e stratificate, più compatte la sera. Le temperature, come informato da “3B Meteo“, saranno tra i 16 e 23 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale