POLITICA – POTENZA, CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE – Come informato in redazione, a Potenza, nuova seduta del Consiglio comunale convocato, in seduta ordinaria di prima convocazione, per il giorno 28 novembre, alle ore 8:30, nella Sala del Consiglio Comunale di via Nazario Sauro.
CRONACA – ASTI, OPERAZIONE “CAVALLINO” DELLA GDF A TUTELA DEL MADE IN ITALY, SEQUESTRATA FALSA FERRARI F430 – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Asti hanno sequestrato una ‘falsa’ Ferrari F430, costruita artigianalmente. La guidava un 26enne astigiano, fermato nei giorni scorsi da una pattuglia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Asti nel corso di un controllo del territorio a contrasto dei traffici illeciti lungo le vie cittadine. L’autovettura, a seguito degli accertamenti svolti, è risultata essere una Toyota MR” Coupè, trasformata nella carrozzeria e negli accessori esterni per renderla del tutto somigliante ad una Ferrari F430, con stemmi, loghi e parti meccaniche originali della casa di costruzione, come cerchi, pinze freno, cofano anteriore e posteriore, passaruota e volante. Infatti, sono stati sostituiti con prodotti apparentemente del tutto uguali a quelli del noto modello sportivo del Cavallino Rampante prodotto dal 2004 al 2009 con design “Pininfarina” dalla prestigiosa fabbrica di auto di lusso di Maranello (MO). La contraffazione è stata confermata anche dai periti intervenuti dopo il fermo dell’autovettura. L’auto per tale motivo è stata sequestrata dalle fiamme gialle e il proprietario denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per l’utilizzo, senza autorizzazione, di marchi di fabbrica registrati. L’azione di servizio, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, testimonia il perdurante impegno della Guardia di Finanza per contrastare le filiere illecite del falso made in Italy, assume valore strategico e mira alla tutela delle produzioni nazionali, specie come in questo caso quando si contraddistinguono per l’alta qualità e per essere uno dei simboli più conosciuti ed apprezzati dell’italian style nel mondo. VENEZIA, CONTRABBANDO E FRODE FISCALE, ESEGUITO DALLA GDF UN SEQUESTRO PER 1,5 MILIONI DI EURO. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, su delega della Procura della Repubblica di Vicenza, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo nei confronti di un imprenditore trevigiano, operante nel settore del commercio di orologi e gioielli, sottoposto ad indagini per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione infedele, con la sottrazione all’Erario di IVA per euro 1.490.893,80. L’attività si inserisce nel contesto di una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Tessera, che ha portato a disvelare la sistematica introduzione nel territorio nazionale di numerosi orologi di pregio importati, in evasione dei diritti di confine, da Hong Kong tramite l’aeroporto Marco Polo di Venezia. A seguito di tale attività investigativa, il Nucleo PEF di Venezia, su delega dell’A.G., ha proceduto a ricostruire il volume della frode perpetrata, in cui è risultata coinvolta, tra le altre, una società vicentina riconducibile al citato imprenditore, utilizzata da quest’ultimo per commercializzare, a prezzi competitivi, gli orologi oggetto di illecita importazione. Lo schema di frode prevedeva l’emissione da parte di una compiacente società olandese, in favore della società italiana, di fatture false per la cessione di orologi della stessa marca e modello di quelli oggetto di contrabbando. Tale fittizia documentazione aveva, quale unico scopo, quello di simulare la legittima provenienza dei preziosi e attestare i requisiti necessari per poter consentire alla società italiana di beneficiare indebitamente del regime speciale IVA previsto per il commercio di beni usati. All’esito delle articolate investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, eseguite mediante la disamina di copiosa documentazione contabile, extracontabile ed informatica, il rappresentante legale della società è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver evaso imposte per 1,5 milioni di euro. A conclusione delle indagini, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procura della Repubblica, ritenendo sussistenti le ipotesi investigative ricostruite dai finanzieri, ha emesso un decreto di sequestro preventivo del profitto dei reati, fino alla concorrenza del complessivo importo dell’imposta evasa, che ha consentito di sottoporre a vincolo le disponibilità liquide rinvenute sui conti correnti della società e del suo rappresentante legale. FERMO, OPERAZIONE DELLA GDF “TEMPI SUPPLEMENTARI”. OLTRE 50 DIPENDENTI SFRUTTATI DA UNA SOCIETÀ OPERANTE NEL SETTORE AGROALIMENTARE. Nei giorni scorsi i militari del Gruppo di Fermo hanno eseguito perquisizioni delegate dalla locale Procura della Repubblica, che hanno riguardato i locali aziendali e le abitazioni degli indagati in un procedimento penale acceso per l’accertamento del reato di caporalato. Il blitz dei finanzieri è scattato alle prime luci del mattino al fine di raccogliere elementi di prova dell’effettiva situazione di sfruttamento lavorativo dei dipendenti di una società della Provincia attiva nel settore agro-alimentare. L’attività scaturisce dalla denuncia di un ex dipendente extracomunitario licenziato dall’azienda per essersi recato al Pronto Soccorso a causa di un grave infortunio verificatosi durante le ore lavorative. I militari del Nucleo Mobile del Gruppo di Fermo, dopo aver approfondito la situazione del lavoratore nonchè di altri dipendenti ed ex dipendenti dell’azienda, si sono accorti che dalle dichiarazioni rese dagli stessi emergeva una situazione di grave sfruttamento dell’attività lavorativa prestata e che le ingiuste condizioni di assunzione erano imposte dal datore di lavoro e dal presunto caporale approfittandosi dello stato di bisogno in cui versavano i lavoratori, quasi tutti stranieri ed entrati in Italia quali richiedenti asilo politico. Di fatto, dall’esame della documentazione esibita dai lavoratori, emergeva una situazione in linea con quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro; di contro, le dichiarazioni rese dai dipendenti e le successive indagini tecniche effettuate hanno dipinto una realtà ben diversa, a fronte di contratti di assunzione per 4 o 5 ore di lavoro giornaliero, la maggior parte dei lavoratori, alcuni dei quali dimoravano abitualmente all’interno dell’azienda, era costretta a lavorare per circa 12 ore al giorno, con una pausa pranzo di mezz’ora e senza la possibilità di assentarsi per ferie o esigenze personali. In questo modo l’azienda avrebbe ottenuto un forte risparmio sui costi del lavoro, a danno chiaramente dei suoi dipendenti, ma anche delle imprese operanti nello stesso settore. Le attività di perquisizione, anche sui dispositivi informatici, hanno consentito di raccogliere file e documenti utili alla ricostruzione della sproporzione tra le ore di lavoro effettivamente prestate e quanto invece emerge dai contratti di assunzione. Contestualmente, in stretta collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Ascoli Piceno, sono stati sentiti tutti i dipendenti trovati intenti a svolgere l’attività lavorativa. Inoltre, con l’ausilio del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Fermo e la locale ASUR, sono stati raccolti elementi utili ad accertare il rispetto della normativa sulla sicurezza e sulle condizioni igienico sanitarie dei luoghi di lavoro. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, IN STRADA, DAVANTI ALLA CASERMA DEI CARABINIERI, MINACCIA DI MORTE LA MADRE IMPUGNANDO UN COLTELLO. 22ENNE ARRESTATO. Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione Roma Alessandrina hanno arrestato un 22enne romano, già conosciuto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia, lesioni e porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere. I militari, mentre si trovavano in caserma, hanno sentito delle urla di una donna provenire dalla strada e sono immediatamente usciti per capire cosa stesse accadendo. I Carabinieri hanno, quindi, notato il ragazzo impugnare un lungo coltello con cui stava minacciando di morte una donna, risultata, poi, essere la madre di 46 anni, che, nel tentativo di sfuggire all’ira del giovane, aveva trovato rifugio in una vicina attività commerciale. I militari sono immediatamente intervenuti, bloccando e disarmando il giovane ancora in forte stato di agitazione. Per la mamma, sotto shock, sono stati attivati i soccorsi poichè lamentava dei dolori al costato, risultando poi affetta dalla frattura di una costola e una forte contusione al ginocchio destro, frutto di un pestaggio che, a suo dire, avrebbe subìto pochi minuti prima sempre dal figlio per essersi rifiutata di consegnargli del denaro, nel timore che potesse acquistare dosi di droga. In sede di denuncia, inoltre, la donna ha riferito che proprio a causa della dipendenza, simili episodi si sarebbero verificati ripetutamente anche nel recente passato, sempre tra le mura domestiche, ma che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare. Il ragazzo è stato portato nel carcere di Regina Coeli. Su richiesta della Procura della Repubblica, l’arresto è stato convalidato dal Gip del Tribunale che ha disposto la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento alla parte offesa e obbligo di presentazione giornaliera in caserma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come informato da “3B Meteo“, cielo poco nuvoloso, salvo addensamenti su Alpi di confine con nevischio al mattino sui confini svizzeri oltre i 1.100 m. e locali banchi di nebbia in Val Padana. Variabile al mattino sull’Abruzzo con residui piovaschi, poi, in miglioramento, più soleggiato altrove. Ancora qualche pioggia tra bassa Calabria e Nord Sicilia, altrove decisamente più soleggiato. Le temperature saranno stazionarie, tra i 13 e 21 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale