CRONACA – ROMA, PERCEPIVANO IL “REDDITO DI CITTADINANZA” SENZA AVERNE TITOLO, I CARABINIERI DENUNCIANO 95 PERSONE – Non si fermano gli accertamenti dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, mirati alla verifica del possesso dei requisiti utili alla concessione del “Reddito di Cittadinanza”. Infatti, le denunce di oggi seguono quelle dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, a conclusione di un’ampia attività di riscontro e verifica, che avevano già portato alla denuncia a piede libero di 23 persone, tre dei quali cittadini stranieri, che risultano indagati in operazioni di servizio. Più articolate, nel caso specifico, le posizioni prese in esame dai Carabinieri di via in Selci furono quelle degli indagati nell’operazione “Tritone”, a seguito della quale 65 persone finirono agli arresti, alcune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso per aver costituito una locale di ‘ndragheta con base tra Anzio e Nettuno, riuscendo ad infiltrarsi anche nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale, e altre recenti operazioni. Le nuove verifiche, eseguite con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e l’analisi dell’anagrafe, della Banca Dati Motorizzazione Civile e INPS, che permettono di avere un quadro ampio ed esaustivo circa la regolarità o meno delle istanze presentate per ottenere il sussidio, hanno portato alla denuncia a piede libero di 95 persone, 52 cittadini stranieri e 42 italiani, gravemente indiziati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In particolare, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno accertato che 60 persone, appartenenti a 33 nuclei familiari, a vario titolo, hanno prodotto mendaci dichiarazioni e/o omesso di comunicare all’Ente erogatore informazioni rilevanti circa la sussistenza o permanenza dei requisiti per la percezione e/o del reddito di emergenza, relativamente al possesso di beni immobili, appartamenti o terreni seminativi, regolarmente intestati e non dichiarati, alla composizione del nucleo familiare ed effettiva residenza, simulando ad arte l’esistenza di più persone nel nucleo familiare per ampliare il diritto di percezione, ai procedimenti giudiziari a loro carico, nell’ambito dei quali alcuni sono stati destinatari di misure precautelari e cautelari, con restrizioni agli arresti domiciliari e in carcere. I Carabinieri del Nucleo Operativo Roma Centro, invece, hanno riscontrato che 35 cittadini stranieri, provenienti dal continente africano, hanno percepito, nell’ultimo triennio, il reddito ottenuto dopo aver dichiarato falsamente di risiedere nel territorio italiano da almeno 10 anni, producendo autocertificazioni non veritiere. Dai calcoli effettuati, le 95 persone avrebbero percepito, in assenza dei requisiti di legge, la somma complessiva di 564.724 euro. Benissimo, davvero una bella situazione, grazie ai nostri “capaci” politici che ci governano da anni, ovviamente a modo loro. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. POTENZA, DIFFICOLTÀ PER I PRELIEVI AI BANCOMAT DELLE “POSTE ITALIANE” – Dopo diverse segnalazioni, ci siamo recati, già da alcuni giorni, in diverse zone di Potenza, per provare a prelevare piccole somme di denaro dai bancomat delle “Poste Italiane”. Purtroppo, non ci siamo riusciti. Infatti, è ciò che accade oramai da diversi giorni nel capoluogo lucano. Insomma, oltre alla crisi in generale, neanche i nostri soldi possiamo prelevare, nonostante gli interessi che paghiamo per depositare qualcosa o accreditare uno stipendio, oppure una pensione, anche minima. Ebbene che qualcuno si attrezzi per evitare situazioni di questo tipo. Davvero non se ne può più, al contrario se, invece, si effettuano dei pignoramenti per anni e, poi, si ritorna alla normalità, ma dopo tempi lunghi e inutili passati tra avvocati e tribunali, incapaci di risolvere i nostri problemi, grazie anche alla politica in generale. BARI, SEQUESTRO DI BENI PER UN VALORE DI CIRCA 4 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI UNA SOCIETÀ OPERANTE IN PROVINCIA DI BARI. I finanzieri della Tenenza di Gioia del Colle, coordinati dal I Gruppo Bari, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, nei confronti di una società della provincia di Bari operante nel settore del recupero per il riciclaggio di cascami e rottami metallici, quale presunto profitto del reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, per gli anni dal 2016 al 2020. Il decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, costituisce l’epilogo di un’attività investigativa, condotta dalle Fiamme Gialle sotto l’egida dell’Ufficio del pm, che ha permesso di accertare, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, che la società si è avvalsa di documenti per operazioni inesistenti riconducibili a sconosciuti all’anagrafe tributaria, o aventi domicilio diverso, o deceduti alla data di emissione. Significativi elementi di riscontro sono stati acquisiti, inoltre, dalle informazioni rese dalle oltre 220 persone escusse in atti, i quali hanno disconosciuto tutte le ricevute loro intestate implicanti il conferimento di grosse quantità di materiale, a fronte di conferimenti per piccoli importi, e dichiarato, in alcuni casi, di non conoscere la società. La contabilizzazione e la dichiarazione delle operazioni attestate dai falsi documenti, per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro, ha consentito un risparmio d’imposta pari all’importo in sequestro. Considerato l’elevato valore indiziario degli elementi acquisiti dalla Tenenza di Gioia del Colle, la locale Procura della Repubblica, in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione anche della confisca per equivalente, ha avanzato una richiesta di sequestro, al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dalla presunta evasione. Il G.I.P., valutata la richiesta, ha emesso il decreto di sequestro preventivo di beni nella disponibilità della società e, in subordine, del legale rappresentante della stessa. Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economicofinanziario esercitato dalla Guardia di Finanza di Bari, in stretta sinergia con la locale Procura della Repubblica, per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e dei contribuenti. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
SALUTE – VISITA CARDIOLOGICA, TEMPI LUNGHI A POTENZA -“Sono un cittadino lucano, voglio dare un buongiorno a tutte le persone che vivono in Italia e all’estero, ma sopratutto al neo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e a tutti i parlamentari. Sono giorni che penso e non dormo la notte. Come me, sicuramente tante altre persone, di tutte le età, hanno delle malattie e bisogno di visite specialistiche. Quindi, prima tappa di questo percorso ad ostacoli, da sempre, è recarsi dal proprio medico di famiglia dove spieghiamo il problema e giustamente ci viene data una ricetta per fare una prenotazione al CUP (Centro Unico di Prenotazione). Personalmente, ho bisogno di fare una visita dal cardiologo per una prova da sforzo, ma mi viene detto che per questo tipo di esame non ce posto, devo soltanto aspettare a novembre 2023. Un momento, però, se vuoi pagare, ciò è possibile quasi subito, a partire dalle 80 euro, a salire sino alle oltre 200 euro, non solo come cifra, ma anche in giro per altri ospedali italiani, soprattutto per operazioni che potrebbero essere effettuate anche qui. Ma come è possibile tutto questo?”. È quanto raccontato da un 60enne della provincia di Potenza che, nei giorni scorsi, ha contattato la nostra redazione, fissato un incontro e portato a conoscenza di tutto ciò. Bene, il Dio denaro risolve tutto, ma chi non riesce neanche a poter mangiare, considerata la crisi che ci circonda, gli aumenti incontrollabili, decisi dai nostri amministratori e politici nazionali, come si possono affrontare certe situazioni? È una domanda alla quale nessuno riesce a dare risposte concrete e che tutti noi, aspettiamo di conoscere quanto prima, nonostante l’ospedale “San Carlo” a disposizione di tutti. Sono fatti, come questo, che avvengono sempre più spesso, un pò ovunque. Tante altre situazioni torneremo quanto prima a segnalarle, tra cui alcune chiusure di ospedali, invece di aumentare la sanità sul territorio di propria competenza. Intanto, qualcuno potrebbe dare già una risposta concreta e positiva su quanto accaduto a questo signore e ad altri come lui.
METEO Per domani, in Italia, ancora piogge diffuse e a tratti intense al Nord Est con fenomeni anche temporaleschi e neve sopra i 1.200 metri. Schiarite al Nord Ovest dal pomeriggio. Instabilità sparsa con rovesci su Toscana, Umbria e alto Marche, maggiori schiarite altrove, ampie in Abruzzo. Cielo in prevalenza poco nuvoloso, con velature in ispessimento su isole maggiori e Tirreno. Le temperature, come segnalato da “3B Meteo“, saranno in lieve calo, tra i 9 e 19 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale