POLITICA – POTENZA, PRESENTATO OGGI IL NUOVO GRUPPO REGIONALE “BASILICATA OLTRE” – Dopo essere andati via dal centrodestra, un nuovo progetto politico di vero cambiamento è stato presentato nella mattinata di oggi, a Potenza. Si tratta di “Basilicata Oltre“, un nuovo Gruppo Consiliare della Regione Basilicata. A farne parte sono i consiglieri regionali Giovanni Vizziello e Massimo Zullino, nella veste di Presidente del Gruppo che, in una conferenza stampa, hanno condiviso, con i numerosi giornalisti presenti, quanto avvenuto, spiegando che “la necessità di dar vita ad una nuova formazione politica, quale luogo di confronti per tutte le proposte finalizzate a tutelare al meglio gli interessi della Basilicata, partendo dalle istanze del territorio e promuovendo la crescita di una nuova classe dirigente in grado di offrire risposte adeguate alle istanze dei cittadini, oltre le direttive verticistiche dei partiti tradizionali, troppo spesso inadeguate rispetto alle necessità della nostra comunità”. La riforma della P.A. regionale, un diverso modello di sviluppo economico e di crescita sociale, la difesa delle esigenze del territorio contro i rischi di una vera e propria secessione dei ricchi coperta dalla foglia di fico del decentramento amministrativo, il superamento dell’approccio di tipo assistenziale che spesso caratterizza l’azione amministrativa regionale e quello dell’attuale condizione di povertà sanitaria che caratterizza una vasta fetta della popolazione regionale. È tutto ciò, ma anche tanto altro, che i due consiglieri regionali, ex leghisti, nel nuovo gruppo, si prefiggono nel breve futuro, durante il corso delle prossime sedute consiliari, per rendere la Basilicata una regione moderna, coesa ed in grado di accettare le sfide della competitività, dell’innovazione e della crescita sociale, per tutelare tutti i suoi cittadini. Un’interessante proposta politica che, se, come promesso stamattina, si concretizzerà, saremo sicuramente molto attenti a seguire. CONVOCATO A POTENZA IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA. Presieduto da Carmine Cicala, a Potenza, tornerà a riunirsi il Consiglio regionale della Basilicata. La seduta, con inizio alle ore 10:00, si svolgerà nell’Aula Dinardo, in via Vincenzo Verrastro 4, giovedì prossimo, 12 gennaio. I lavori dell’Assemblea proseguiranno con l’esame di eventuali atti nel frattempo licenziati dalle Commissioni Consiliari Permanenti, come sempre, tradotti nel Lis e saranno trasmessi in web streaming, su pc, smartphone e tablet, dai siti internet www.consiglio.basilicata.it e www.regione.basilicata.it e potranno essere seguiti attraverso il profilo Twitter @CRBasilicata.
CRONACA – COMO, INTERCETTATI DALLA GDF OLTRE 500MILA EURO NON DICHIARATI PRESSO I VALICHI DI FRONTIERA DI PONTE CHIASSO. Nell’ambito delle attività di contrasto al traffico transfrontaliero di valuta, i funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di Stato e i militari della Guardia di Finanza in servizio presso i due valichi della SOT di Ponte Chiasso hanno intercettato, negli ultimi mesi del 2022, ben 552.831 euro in violazione dell’obbligo di dichiarazione di somme pari o superiori a 10mila euro. La costante azione sinergica dei funzionari ADM e dei militari della Guardia di Finanza, svolta nel contesto del più generale dispositivo di controllo al confine, garantisce quotidianamente il rispetto delle prescrizioni doganali e valutarie, anche quando i metodi di occultamento sono singolari. Tra le numerose violazioni accertate a carico di soggetti di varie nazionalità, infatti, è stato scoperto un trasgressore che aveva occultato una parte delle banconote all’interno di una confezione di caffè, mentre le altre erano state fissate con del nastro adesivo attorno al bacino. In tale caso, in mancanza delle condizioni per consentire al trasgressore di accedere al beneficio dell’oblazione, si è proceduto, nei termini di legge, a sequestrare il 50% dell’eccedenza a garanzia del pagamento delle sanzioni amministrative determinabili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in una misura che può andare dal 30% al 50% dell’eccedenza stessa. VENEZIA, SEQUESTRATO DALLA GDF “L’APOLLO CON LO SCUDO”, FALSO DIPINTO ATTRIBUITO A GIAMBATTISTA TIEPOLO Il – Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia la scorsa estate ha dato esecuzione, su ordine della Procura della Repubblica di Treviso, ad una serie di perquisizioni, legate alla messa in vendita di un quadro attribuito a Giambattista Tiepolo ritenuto falso e, dunque, sottoposto a sequestro. I successivi accertamenti di polizia e le approfondite indagini tecniche condotte dai finanzieri hanno consentito di raccogliere importanti elementi a conferma dell’avvenuta contraffazione. L’indagine eseguita trae origine da una attività di iniziativa condotta Fiamme Gialle lagunari, specificatamente dedicata al controllo economico-finanziario del mercato dell’arte, effettuata mediante la verifica degli obblighi antiriciclaggio e di quelli fiscali da parte di gallerie d’arte, case d’asta e di quelle on line, destinatarie dei citati obblighi a partire dal 2017, in attuazione di specifiche Direttive Europee. Nell’ambito dell’attività di analisi è stata posta attenzione, da parte dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia, sull’opera d’arte attribuita al celeberrimo artista, uno dei maggiori pittori del Settecento Veneziano, posta in vendita tramite una Casa d’Aste piemontese. Il dipinto circolava nel mercato dell’arte da oltre tre anni, passato più volte di mano in mano da antiquari, galleristi, restauratori, collezioni privati fino a che è stato fatto emergere sul mercato ufficiale per mezzo di una casa d’aste. “L’Apollo con lo scudo”, questo è il nome dell’opera ritenuta contraffatta, è uno “spolvero d’affresco” cm. 50×60 utilizzato quale lavoro preparatorio per la realizzazione di un affresco, tecnica pittorica per la quale l’artista è considerato un maestro. L’elemento peculiare che ha insospettito i finanzieri è stata la presenza di più accrediti di autenticità rilasciati, sotto forma di relazioni peritali, da esperti d’arte defunti, certificazioni che, per esperienza investigativa, sono spesso utilizzate da falsari e trafficanti d’arte per autenticare dipinti di pregio o comunque per celarne l’illecita provenienza. Dopo aver effettuato i doverosi accertamenti preliminari, ponendo in visione l’opera a storici d’arte studiosi del Tiepolo e le copie delle certificazioni agli eredi di coloro che le avevano sottoscritte, è stato possibile rafforzare i sospetti di falsità sia del quadro, che le analisi al carbonio hanno datato successivo al 1.950, sia delle relative certificazioni di autenticità. LIVORNO, SERVIZI ANTICONTRAFFAZIONE A TUTELA DEI CONSUMATORI MA ANCHE DEGLI IMPRENDITORI IN REGOLA. Proseguono incessantemente da parte della Guardia di Finanza le attività a tutela dei consumatori e degli operatori economici in regola, che soprattutto durante il recente periodo natalizio hanno subito la sleale concorrenza di persone che ponevano in vendita articoli irregolari, non sicuri e finanche contraffatti. In questo contesto, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Livorno, tutti i reparti del Corpo della provincia livornese hanno svolto e stanno tuttora effettuando diversi servizi di contrasto alla vendita e smercio di articoli contraffatti ed irregolari. In quest’ultimo periodo il Gruppo di Livorno ha assestato diversi colpi ai commercianti/trafficanti del falso, in particolare individuando prima un negozio che poneva in vendita accessori ed articoli di bigiotteria con falsi marchi “Gucci”, “Chanel”, “Louis Vuitton”, ed altro, successivamente, risalendo anche la catena, riuscendo ad individuare il fornitore di questa merce irregolare. All’esito delle attività i Baschi Verdi labronici hanno complessivamente sequestrato oltre 1.500 pezzi recanti loghi contraffatti, per un valore totale al minuto superiore ai 10mila euro, 2 le persone denunciate. FABRIANO, CONTROLLI DELLA GDF IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO. SCOPERTE 2 LAVORATRICI COMPLETAMENTE IN NERO IN UN OPIFICIO. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ancona, nel corso di un’attività di servizio svolta per la tutela Economico-Finanziaria del territorio hanno individuato un opificio, privo di qualsiasi insegna, all’interno del quale veniva svolta un’attività lavorativa consistente nell’assemblaggio di macchine alimentari, con l’impiego di manodopera irregolare. In particolare, i militari della Tenenza di Fabriano, hanno effettuato un accesso all’interno dei locali sede dell’opificio, ubicati in un’officina meccanica dismessa, dove hanno constatato la presenza di 2 operaie che erano intente alla lavorazione di parti meccaniche destinate ad essere utilizzate per la costruzione di fornelli per la cottura di kebab. Le lavoratrici, dai successivi riscontri effettuati dai finanzieri sono risultate completamente in nero. La pattuglia intervenuta ha rilevato, inoltre, la sussistenza di precarie condizioni di sicurezza in cui operavano le 2 operaie. Pertanto, al fine di tutelare la loro salute e integrità, hanno richiesto l’intervento del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’ASUR che ha provveduto all’immediata adozione di specifiche misure restrittive al fine del ripristino delle condizioni per la sicurezza dei lavoratori imponendo la sospensione immediata dell’attività produttiva. CASSINO, COMMERCIANTE ARRESTATO DALLA GDF PER USURA ED ESTORSIONE. DISPOSTO IL SEQUESTRO DI BENI PER UN VALORE DI OLTRE 1 MILIONE E 200MILA EURO. Un’importante operazione di servizio è stata svolta dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’estorsione e della pratica usuraria. Nella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, al temine di articolate indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale a quella sede nei confronti di un commerciante cassinate, indiziato a vario titolo dei delitti di usura, estorsione ed esercizio abusivo dell’attività creditizia. Le indagini di polizia giudiziaria, eseguite dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino e supportate dalle risultanze di intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e indagini bancarie, avrebbero consentito di individuare molte delle vittime, quasi tutte imprenditori del cassinate operanti in variegati settori commerciali, le quali avrebbero accettato le condizioni imposte per l’elargizione del prestito in quanto versavano in gravi difficoltà economiche, in alcuni casi acuite dalla crisi pandemica. Sulla base delle ipotesi investigative, il soggetto colpito dal provvedimento giudiziario da almeno 12 anni avrebbe operato come erogatore di somme di denaro per una variegata platea di interessati, applicando tassi di interesse notevolmente superiori al tasso effettivo globale medio fissato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, assumendo solitamente a garanzia del credito titoli cambiari o assegni, ricorrendo in talune occasioni a condotte estorsive per la restituzione di quanto dovutogli. In un caso l’indagato, al fine di garantirsi la restituzione dell’importo concesso in prestito, pari ad € 20mila, avrebbe preteso dal debitore la stipula di un contratto preliminare di compravendita dell’appartamento di sua proprietà, di valore di gran lunga superiore rispetto alla somma ricevuta. Nell’occasione, al fine di celare il suo coinvolgimento in tale trattativa, l’arrestato avrebbe fatto stipulare l’atto in questione da sua moglie, nella veste di promittente acquirente. Con il provvedimento, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino ha disposto il sequestro preventivo, nella forma per equivalente, di circa 75mila euro, corrispondente agli interessi percepiti attraverso l’ipotizzata attività di usura, nonchè il sequestro di un ingente patrimonio immobiliare, per un valore di stima di oltre 1.200.000 euro. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. OSTIA, CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, OPERAZIONE DELLA “DDA“ DI ROMA. IMMOBILI OCCUPATI ABUSIVAMENTE SEQUESTRATI DAI CARABINIERI. Su delega della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di una coppia di italiani. Entrambi, sono gravemente indiziati di aver organizzato, gestito e tratto profitto dall’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’A.T.E.R., siti in via delle Ebridi e via Martinica ed eseguito un decreto di sequestro preventivo di numerosi locali commerciali e di tutte le cantine situate nel complesso alloggiativo di edilizia popolare, per un totale di 4.947 mq. Le due persone, sono accusate del reato di invasione di edifici, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, proprio perchè gli immobili, ubicati nel quartiere Nuova Ostia, feudo delle famiglie Fasciani e Spada, sarebbero stati occupati al fine di utilizzare i locali come basi logistiche e depositi per lo stoccaggio di materiale illecito, armi ed ingenti quantità di stupefacenti. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. TARANTO, PER RAPINA IMPROPRIA, MADRE E FIGLIO ARRESTATI DALLA POLIZIA DI STATO. Nella serata di ieri, la Squadra Volante ha tratto in arresto una donna e suo figlio, ritenuti presunti responsabili, in concorso, di rapina impropria ai danni di un extracomunitario.
I poliziotti, intervenuti a seguito della segnalazione giunta al “113” a causa di una rissa in strada, hanno notato un giovane straniero che presentava una ferita alla mano destra ed un’evidente tumefazione al volto ed un gruppo di 4 persone che, alla loro vista, si è dato a precipitosa fuga. Mentre una pattuglia prestava i primi soccorsi al ferito, l’altra ha inseguito a piedi i fuggitivi, riuscendo a bloccarne due, risultati, poi, essere madre e figlio. Il giovane gambiano ha raccontato ai poliziotti di aver incontrato la donna, insieme al figlio ed altre due persone, affinchè facesse da intermediaria per la vendita del suo cellulare, pattuendo la somma di 150 euro come prezzo di vendita e di 50 euro alla stessa come compenso per l’intermediazione. Secondo quanto ricostruito, il ragazzo, dopo aver affidato al gruppo il suo telefonino, sospettando che potesse trattarsi di una truffa, avrebbe deciso di seguirli per strada. All’improvviso, sarebbe stato bloccato dalla coppia per essere colpito più volte e raggiunto da un fendente alla mano. È quanto informato dalla Questura di Taranto.
METEO Per la giornata di domani, in Italia, come segnalato da “3B Meteo“, nubi irregolari fino al pomeriggio, poi, nuvolosità in aumento dalla sera con locali piovaschi su Liguria di levante, Triveneto e Ovest Emilia. Cielo sereno o poco nuvoloso, ma, poi, nubi in aumento entro sera su alta Toscana, Umbria e alte Marche con locali piovaschi. Stabile e ampiamente soleggiato, salvo qualche nube in più tra Nord Sicilia e Sardegna. Le temperature saranno in aumento, tra i 10 e 17 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale