CRONACA – VERONA, CONCLUSE LE INDAGINI SU UN SISTEMA ILLECITO ARCHITETTATO PER CONSEGUIRE DOCUMENTI DI GUIDA, 12 DENUNCIATI DALLA GDF – I finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno concluso le indagini nei confronti di alcuni soggetti di nazionalità indiana, pakistana e italiana, di età compresa tra i 36 ed i 60 anni, dimoranti in Veneto, in Lombardia e in Emilia Romagna e ritenuti responsabili dell’illecito conseguimento della patente di guida. In totale sono 12 le persone denunciate alla locale Procura della Repubblica e accusate, a vario titolo, per il fraudolento conseguimento della patente di guida attraverso la sostituzione di persone nel corso degli esami teorico-pratici e la falsificazione dei documenti identificativi e di soggiorno sul territorio nazionale. L’attività d’indagine, svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona, ha preso le mosse oltre un anno fa e ha portato i Finanzieri ad approfondire la posizione e i movimenti di diverse persone, quasi tutte di origine extracomunitaria. Attraverso i più tradizionali servizi di osservazione e pedinamento e grazie all’incrocio di elementi estrapolati dalle banche dati in uso al Corpo, i finanzieri, coordinati dalla Procura della Repubblica scaligera, hanno acquisito un quadro probatorio che ha trovato conferma a seguito delle perquisizioni e dei conseguenti sequestri nei confronti di una vera e propria cellula criminale costituita da due cittadini di nazionalità indiana, legati da vincoli di parentela e dimoranti rispettivamente nelle province di Verona e di Modena. Semplice, quanto efficace, il sistema delittuoso posto in essere dai due per consentire agli altri, denunciati in concorso, il fraudolento conseguimento della patente, i due indiani, infatti, si sostituivano materialmente ai candidati, per lo più loro connazionali, che avrebbero dovuto sostenere gli esami di guida, presentandosi presso le sedi d’esame ed esibendo documenti d’identità recanti i dati anagrafici degli interessati al titolo abilitativo, ma abilmente falsificati attraverso l’apposizione della propria fotografia. Gli esaminatori degli Uffici della Motorizzazione Civile di svariati capoluoghi del Nord Italia, ignari del sistema truffaldino posto in essere, al superamento delle prove teorico/pratiche, sostenute sempre dalle stesse persone, rilasciavano patenti di guida intestate ai reali interessati ma riportanti le fotografie di chi invece si era effettivamente presentato a sostenere l’esame. Conseguita, così, l’abilitazione alla guida, gli effettivi intestatari dei documenti, che nei fatti non avevano svolto alcuna prova d’esame, denunciavano falsamente lo smarrimento della patente e richiedevano alla Motorizzazione l’emissione del duplicato, allegando a tal fine una nuova fotografia. VENEZIA, CONTROLLI CONGIUNTI DELLA GDF E POLIZIA LOCALE, NEI CONFRONTI DI LOCAZIONI TURISTICHE E STRUTTURE RICETTIVE DEL CENTRO STORICO DURANTE LE PASSATE FESTIVITÀ NATALIZIE. In occasione delle festività appena trascorse, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Polizia Municipale hanno intensificato le attività di controllo nei confronti delle strutture ricettive della terraferma Veneziana e del centro storico lagunare con lo scopo di monitorare il proliferare di numerose strutture ricettive irregolari e individuare, prioritariamente, quelle totalmente abusive e meritevoli di approfondimenti dal punto di vista fiscale. I controlli eseguiti hanno preso spunto sia dalle risultanze messe a disposizione dall’informatica operativa – continua l’uso dell’applicativo D.O.G.A.L.E. già testato positivamente lo scorso anno, che dalle segnalazioni inviate da numerosi avventori a Fiamme Gialle e Polizia locale nonchè dagli approfondimenti sui questionari informativi, compilati nei confronti dei turisti in partenza. I target da sottoporre a controllo sono stati, dunque, frutto di una selezione mirata, eseguita a tutela degli operatori di settore che svolgono la loro attività nel pieno rispetto delle prescrizioni di legge, versando le relative imposte e operando in conformità a quanto stabilito dalla Regione Veneto. Nel periodo di intensificazione, da Natale fino al ponte dell’Epifania, sono stati effettuati oltre 150 interventi che hanno consentito di riscontrare numerose irregolarità e, in particolare, di individuare ben 9 strutture totalmente abusive, sia con riferimento alla disciplina regionale in tema di locazione sia in quanto completamente sconosciute al Fisco, con l’irrogazione di sanzioni amministrative per oltre 50mila euro. In particolare, in occasione di un intervento, è stata individuata una dependance totalmente abusiva di un albergo con 20 camere non dichiarate, utilizzate a pieno regime, circostanza che ha fatto scattare anche la cessazione immediata dell’intera attività ricettiva. Inoltre, i controlli eseguiti hanno portato a sanzionare ulteriori 40 strutture ricettive del centro storico e di Mestre, prive dei prescritti segni identificativi, ovvero riportanti pubblicità ingannevoli o che non esponevano al pubblico i prezzi relativi ai servizi offerti. Infine, tenuto conto che in più di un’occasione sono state riscontrate strutture ricettive – di fatto gestite come vere e proprie imprese, pubblicizzate online e frequentate da numerosissimi turisti. PADOVA, SEQUESTRATI DALLA GDF 8 QUINTALI DI ARTICOLI PIROTECNICI ILLECITAMENTE TRASPORTATI. A ridosso dei festeggiamenti per l’ultima notte dell’anno, i finanzieri del Comando Provinciale di Padova, impegnati in servizi di vigilanza nello specifico settore, hanno sequestrato circa 5mila articoli pirotecnici, per un peso lordo pari a 800 kg. Nel dettaglio, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno monitorato una platea di siti web che pubblicizzavano la vendita online di fuochi d’artificio. Particolare interesse veniva destato da quello riconducibile a un rivenditore calabrese, che reclamizzava la commercializzazione dei propri prodotti con consegna in tutta Italia, attraverso alcuni corrieri espressi, a costi particolarmente vantaggiosi. Ulteriori approfondimenti sulle policy di sicurezza dei vettori in questione consentivano di accertare che gli stessi non disponevano delle autorizzazioni necessarie per il trasporto di materiale esplodente previste dalla legge e, di conseguenza, di mezzi idonei. Sulla scorta di tali premesse, a seguito dell’individuazione di un corriere che aveva effettuato, a partire dalla metà di dicembre, numerosi trasporti per conto della società monitorata, i militari si recavano presso gli hub logistici aziendali della provincia di Padova per ispezionare i pacchi in giacenza che sarebbero stati consegnati di lì a poco. Si accertava che la tecnica di commercializzazione utilizzata dal rivenditore, che abbatteva notevolmente i costi di spedizione, consisteva nel rendere indecifrabile, tramite una pellicola scura utilizzata per l’imballaggio e l’utilizzo di scatoloni in cartone privi di riferimenti o relativi ad alimenti e bevande, il contenuto dei colli contenenti artifici pirotecnici, che venivano affidati agli ignari corrieri per il trasferimento a destino presso i propri centri di stoccaggio e smistamento. Il materiale pirotecnico rinvenuto all’interno degli imballaggi, tra cui spiccavano batterie pirotecniche, ciascuna di peso lordo anche superiore ai 2 kg., e petardi, seppur regolare dal punto di vista della fabbricazione, è stato sottoposto a sequestro per violazione delle prescrizioni e cautele imposte dalla normativa vigente per il trasporto delle merci pericolose e di materiale esplodente. L’intervento della Guardia di Finanza ha consentito di denunciare alla Procura della Repubblica di Padova il rappresentante legale dell’impresa pirotecnica, in relazione alla vicenda in esame e sospendere la sua licenza. FORLÌ, PER FRODI FISCALI, SEQUESTRI DELLA GDF PER 230MILA EURO. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì, all’esito di specifiche indagini svolte nel settore dei reati tributari, innescate da una precedente verifica fiscale, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 230mila euro. Il provvedimento, assunto dal Gip del Tribunale di Forlì, su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato emesso nei confronti di un imprenditore di nazionalità cinese, indagato del reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,3 milioni di euro. I finanzieri della Tenenza di Cesenatico hanno accertato, in particolare, che l’imprenditore, attivo nel settore della fabbricazione/lavorazione di parti di calzature, al fine di abbattere il reddito e, quindi, pagare meno imposte, aveva utilizzato fatture false emesse da un’altra impresa riconducibile ad un proprio connazionale residente nella provincia di Torino, il quale, di fatto, svolgeva l’attività di cameriere. L’articolata attività di riscontro, che ha coinvolto anche altri Reparti del Corpo, ha consentito alle Fiamme Gialle di delineare i contorni del sistema di frode così architettato e di scoprire che la ditta fornitrice, in realtà, era una vera e propria «cartiera» costituita ad hoc per produrre fatture fittizie. Nell’ambito dei minuziosi controlli, i militari hanno appurato, infatti, che oltre a non aver sostenuto alcun costo d’impresa, quest’ultima azienda non disponeva neanche di beni strumentali tali da poter generare un fatturato così elevato. Nel corso della verifica fiscale, i finanzieri hanno, inoltre, constatato che la ditta ispezionata, oltre ad aver detratto illecitamente l’IVA per un importo pari a quello che è stato, poi, oggetto di sequestro, aveva anche dedotto irregolarmente dal reddito altre spese per oltre 1,1 milioni di euro, così conseguendo ulteriori indebiti risparmi d’imposta. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. LIBERI E IN GIRO PER LE CITTÀ, GLI ULTRAS DEGLI SCONTRI SULL‘A1 – Dopo aver effettuato una guerriglia urbana, nell’area di servizio Badia al Pino, i 4 ultrà arrestati, accusati di rissa aggravata, per gli scontri sull’A1 sono stati già scarcerati. Sembra che, però, dopo lo sfacelo creato in autostrada, al massimo potrebbero essere decine i “Daspo”. W l’Italia! A questo punto, le carceri, è meglio chiuderle in questo Paese allo sbando con chiunque venga a governarci. Io non devo avere vergogna di essere un italiano, al contrario dei nostri “amati” politici, incapaci di dare un minimo di segnale positivo a tutti noi su fatti di cronaca come questo e tanti altri in giro per il nostro Paese. ROMA, CONTROLLI DEI CARABINIERI NELL’AREA DELLA STAZIONE TERMINI. 6 PERSONE ARRESTATE IN POCHE ORE. Ad esito dei servizi quotidiani nell’area della stazione Termini, i Carabinieri del Gruppo Roma hanno arrestato 6 persone in poche ore. Le attività quotidiane dei Carabinieri rientrano nell’ambito di un più ampio piano strategico pianificato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per prevenire e reprimere reati di natura predatoria e contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità, in linea con l’azione fortemente voluta dal Prefetto Bruno Frattasi, in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un 26enne algerino, senza fissa dimora, che a seguito di un controllo in piazza dei Cinquecento, in esito ad accertamenti alla banca dati delle forze dell’ordine e presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma, è risultato aver fatto reingresso illegale nel territorio nazionale senza la prevista autorizzazione del Ministero dell’Interno, essendo stato destinatario di ordine di espulsione del Questore di Taranto, eseguito nel 2018. Sempre in piazza dei Cinquecento, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato anche un 41enne libico trovato in possesso di 5 dosi di hashish. All’interno della galleria “Forum Termini”, i Carabinieri hanno arrestato due cittadini del Marocco, di 28 e 21 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, sorpresi dall’addetto alla sicurezza di una profumeria mentre tentavano di asportare una confezione di profumo, del valore di 120 euro, previa rimozione della placca antitaccheggio. I due, vistisi scoperti, hanno tentato la fuga ma sono stati bloccati dai militari intervenuti immediatamente. A bordo della metropolitana linea B, alla fermata “Termini”, i Carabinieri hanno, invece, arrestato una 32enne, domiciliata presso il campo nomadi di Castel Romano e già nota alle forze dell’ordine, bloccata su indicazione delle guardie giurate di vigilanza, dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad una turista venezuelana di 50 anni. Infine, in via Giovanni Giolitti, i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno arrestato un 26enne del Marocco che poco prima aveva avvicinato un turista venezuelano di 36 anni e, dopo averlo strattonato, ha tentato di derubarlo del telefono cellulare. La resistenza della vittima ha fatto desistere il 26enne che lo ha spintonato, facendolo cadere a terra, e si è dato alla fuga per le vie limitrofe dove però è stato rintracciato dai militari che lo hanno arrestato per tentata rapina. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Come segnalato da “3B Meteo“, in Italia, per domani, cielo poco nuvoloso con velature di passaggio su Val Padana e Liguria, residui addensamenti al mattino sulle Alpi di confine e in Romagna. Residua instabilità al mattino sull’Abruzzo, con neve in Appennino dai 1.200 m., ampie schiarite altrove. Piogge e qualche temporale sparso sulle regioni peninsulari e sul Nord Sicilia, in esaurimento serale, schiarite in Sardegna. Le temperature saranno stabili, tra i 10 e 17 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale