CRONACA – MILANO, CONTROLLI FISCALI DELLA GDF IN MATERIA DI CORRISPETTIVI TELEMATICI, SOMMERSO DA LAVORO E STUPEFACENTI – I finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito, nel fine settimana, mirati servizi di prevenzione e controllo nei confronti di esercizi commerciali e di pubblico spettacolo, in attuazione delle determinazioni assunte nel corso del Comitato Provinciale dell’Ordine e Sicurezza Pubblica tenutosi nella città di Legnano, per intensificare le attività alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità da parte delle forze dell’ordine. I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Legnano, in collaborazione con il locale Commissariato della Polizia di Stato, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro Nord – Ovest di Milano ed il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano, hanno eseguito interventi nei confronti di bar, pub e discoteche della cittadina, finalizzati al riscontro di eventuali violazioni alla normativa in materia di regolare emissione di documenti fiscali, di sommerso da lavoro, con particolare riferimento all’impiego di personale in nero, di imposta sugli intrattenimenti ed IVA sugli spettacoli, questi ultimi mediante il controllo sul corretto rilascio dei titoli di accesso, anche con l’apporto di personale della S.I.A.E.. Le attività, svolte nei confronti di esercizi commerciali e di pubblico spettacolo anche mediante l’impiego di unità cinofile del Corpo, hanno permesso, complessivamente, di rilevare violazioni in materia giuslavoristica, essendo stato rinvenuto, durante i controlli, personale che prestava la propria attività lavorativa, sulla regolare certificazione dei corrispettivi, scontrini fiscali, nonchè in materia di IVA sugli spettacoli in considerazione della presenza di avventori senza il prescritto titolo di accesso, cui conseguiranno le relative sanzioni amministrative previste dalla normativa sul lavoro e da quella tributaria. PADOVA, SEQUESTRATE DALLA GDF OLTRE 2 TONNELLATE DI PRODOTTI ALIMENTARI NON TRACCIABILI. Nell’ambito dell’attività di contrasto ai traffici illeciti e di controllo economico del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sottoposto a sequestro, a seguito di un controllo su strada effettuato nel territorio del Comune di Piove di Sacco (PD), oltre 2mika kg. di prodotti alimentari tra carne, avicola, bovina e suina, derivati del latte e prodotti vegetali, trasportati in borsoni, valigie e buste di plastica, a bordo di un mezzo commerciale non refrigerato con targa straniera. Il controllo, effettuato su una delle principali arterie stradali del Veneto, ha permesso di accertare che la merce, del valore commerciale di 20mila euro circa, veniva trasportata con modalità non idonee e in carenza di ogni indicazione sulla tracciabilità prevista dalla normativa nazionale ed europea vigente in materia. A seguito dell’intervento di personale specializzato del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio, che ha riclassificato la merce come sottoprodotto di origine animale non destinabile al consumo umano per le irregolarità rilevate, i finanzieri della Compagnia di Piove di Sacco hanno sottoposto a sequestro l’intero carico ai fini dello smaltimento. La condotta del trasportatore, pertanto, è stata segnalata agli organi competenti per l’irrogazione della relativa sanzione amministrativa. VICENZA, INDIVIDUATO DALLA GDF UN TERRENO TRA I COLLI BERICI TRASFORMATO IN DISCARICA ABUSIVA A CIELO APERTO. La Guardia di Finanza di Vicenza, nell’ambito degli ordinari servizi di controllo economico del territorio, ha portato a termine un’operazione di servizio in materia di Polizia Ambientale. In particolare, nel corso di un recente intervento eseguito dai finanzieri della Tenenza di Noventa Vicentina nei Colli Berici, al confine tra i Comuni di Zovencedo e Barbarano Mossano, è stato individuato un terreno di circa 400 mq. dove erano stati abbandonati rifiuti di vario genere quali rottami ferrosi, materiale plastico, pneumatici usati di vario genere, scarti edilizi, vetri e persino vecchio mobilio, trasformando la zona in una vera e propria discarica a cielo aperto. Era, infatti, evidente che l’abbandono dei rifiuti era avvenuto ripetutamente da parte di diverse persone e nel corso del tempo, vista la quantità di sterpaglie cresciuta tra i rifiuti, probabilmente approfittando del fatto che la zona, accessibile solo tramite una cosiddetta “strada bianca”, è abbastanza isolata e alquanto lontana dalle principali vie di comunicazione. Immediatamente allertato, il sindaco di Barbarano Mossano ha subito emesso apposita ordinanza affinchè il proprietario del fondo, residente a Vicenza, avvii prontamente, e a sue spese, le necessarie procedure di rimozione, smaltimento dei rifiuti e ripristino dello stato dei luoghi. MACERATA, SEQUESTRATI DALLA GDF 6 OROLOGI D’ORO ROLEX, OMEGA E LONGINES, COMMERCIALIZZATI IN ASSENZA DELLE PRESCRITTE AUTORIZZAZIONI. DENUNCIATE 4 PERSONE. Con l’obiettivo di assicurare un efficace presidio nei confronti di una serie di operatori economici, tra cui i cosiddetti “compro oro”, sottoposti all’osservanza di specifici adempimenti antiriciclaggio, dato l’elevato rischio che tali soggetti, particolarmente sensibili a fenomeni di infiltrazione criminale e di reimpiego di risorse illecite, possano essere utilizzati per condotte di “ripulitura” di proventi criminali, i finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno effettuato due interventi presso altrettante gioiellerie del tratto costiero maceratese. In particolare, dalla preliminare analisi dei profili social riconducibili alle suddette attività commerciali, nonché dallo screening dei principali siti di vendita online, le Fiamme Gialle hanno individuato le suddette gioiellerie che, a fronte della pubblicizzazione sul web della vendita di orologi di secondo polso in oro, non sono risultate al contempo iscritte presso il Registro degli operatori compro oro, tenuto e gestito dall’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (O.A.M.), istituito con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 92 del 2017. Il succitato provvedimento normativo, diretto a regolamentare il commercio di oro attraverso un sistema di prevenzione finalizzato a garantire una puntuale identificazione della clientela e una compiuta tracciabilità delle operazioni riguardanti l’acquisto e la cessione di monili usati, ha infatti inteso consentire esclusivamente agli esercenti iscritti nel predetto registro l’effettuazione delle operazioni compro oro, ossia le operazioni di compravendita ovvero di permuta di oggetti usati contenenti metalli preziosi oro, argento, palladio e platino. Sulla base degli elementi di rischio così individuati, i militari della Compagnia di Civitanova Marche hanno dato esecuzione a due attività ispettive, che hanno consentito di individuare, esposti in vetrina, in un caso, un orologio in oro usato, con il marchio Rolex, e, nell’altro caso, 5 orologi in oro usati, 3 con il marchio Rolex, 1 con il marchio Longines e 1 con il marchio Omega. Attesa la mancata iscrizione presso il Registro O.A.M. dei due esercizi commerciali sottoposti a controllo, rilevata attraverso la consultazione del citato portale, è stato così accertato l’esercizio abusivo dell’attività di “compro oro” da parte dei legali rappresentanti dei medesimi, i quali, pertanto, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, rischiano la multa fino a 10mila euro e la reclusione fino a 4 anni. Gli orologi, dal valore complessivo di oltre 50mila euro, sono stati sottoposti a sequestro probatorio. PISTOIA, BANCAROTTA FRAUDOLENTA E REATI TRIBUTARI. SEQUESTRATI DALLA GDF BENI E VALORI PER OLTRE 324MILA EURO. I militari della Compagnia Guardia di Finanza di Montecatini Terme hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, in forma diretta e per equivalente, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia, su richiesta della Procura della Repubblica di Pistoia, nei confronti di 3 persone fisiche e di 5 imprese, per bancarotta fraudolenta e reati tributari per omessa o infedele dichiarazione, omesso versamento di ritenute e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Sono, così, stati sequestrati e recuperati, a favore dei creditori e dell’Erario, quindi della collettività, somme di denaro e beni per un valore complessivo di € 324.750. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pistoia, hanno avuto origine da un controllo fiscale condotto dalle Fiamme Gialle, nei confronti di una società della Valdinievole, attiva nel settore metalmeccanico, durante il quale erano emerse gravi irregolarità tributarie, tra cui la mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali, per gli anni 2017 e 2018. Allo stato del procedimento e fatte salve le successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità, le investigazioni hanno consentito di far emergere che dall’azienda, poi, fallita nel febbraio 2020, erano fuoriuscite consistenti liquidità, verso le persone fisiche e le imprese destinatarie dell’attuale provvedimento di sequestro, attraverso il reiterato prelievo di cospicue somme di denaro contante e l’emissione di assegni, dai conti societari, senza che sia stato possibile trovare giustificazioni contabili, ragioni economiche o utilità imprenditoriali. Analogamente, i beni aziendali erano stati ceduti, senza alcuna evidente effettiva contropartita monetaria, ad altra società collegata, alla quale erano stati trasferiti, anche, il portafoglio clienti e gran parte della forza lavoro. Con questa serie di operazioni, si erano anche rese infruttuose le procedure coattive di riscossione delle imposte non versate dall’azienda, che aveva accumulato cartelle esattoriali, relative al periodo 2013/2018, per oltre 5,3 milioni di euro. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. PALERMO, CATTURATO DAI CARABINIERI DEL ROS, IL SUPER LATITANTE MATTEO MESSINA DENARO. Dopo circa 30 anni di latitanza l’ultimo super latitante di “Cosa Nostra“, Matteo Messina Denaro, nella foto segnaletica della Polizia di Stato, è stato catturato nella mattinata di oggi, lunedì 16 gennaio. Il boss di Castelvetrano, in provincia di Trapani, era ricercato dall’estate del 1993. L’arresto è stato portato a termine dai Carabinieri del Ros, come segnalato dal Comandante, il Generale Pasquale Angelosanto. Finisce, così, la lunga latitanza del padrino più potente della mafia siciliana. L’inchiesta, è stata coordinata dal Procuratore di Palermo, dott. Maurizio de Lucia e dal Procuratore Aggiunto, dott. Paolo Guido. L’arrestato, gravemente ammalato, per sottoporsi ad alcune terapie, per un tumore al colon, ovviamente sotto falso nome, si trovava in day hospital alla clinica “La Maddalena Spa“, a Palermo, nel quartiere San Lorenzo, quindi, a casa sua, come da copione mafioso e, forse, c’è davvero poco da festeggiare da parte dei politici. In merito all’operazione, il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, dott. Lamberto Giannini, esprime le sue congratulazioni all’Arma dei Carabinieri e alla Procura della Repubblica di Palermo per lo storico arresto, una vittoria per tutte le forze dell’ordine che in questi lunghi anni hanno collaborato per assicurare alla giustizia il pericoloso latitante. Su quanto avvenuto oggi, una conferenza stampa si terrà nel pomeriggio, alle ore 17:00, presso il Comando Legione Carabinieri “Sicilia” di Palermo, in via Vittorio Emanuele 475.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, molte le nubi con piogge diffuse, specie tra pomeriggio e sera, su Triveneto, Lombardia ed Emilia Romagna, nevicate fin verso quota di pianura. Piogge e rovesci diffusi dal pomeriggio, anche temporaleschi, con neve in Appennino dai 1.000 ai 1.400 m. Instabile con rovesci e temporali su Sardegna, Campania, Molise, alta Puglia e Basilicata, maggiori schiarite tra Calabria e Sicilia. Le temperature saranno stabili, tra i 3 e 18 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale