CRONACA – LECCO, OLTRE 10 MILIONI DI EURO CONGELATI DALLA GDF IN UN’INDAGINE DI EVASIONE FISCALE – L’11 gennaio scorso, nell’ambito di un’indagine sull’evasione fiscale condotta dalla Procura Europea (EPPO), il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecco ha dato esecuzione ad un provvedimento di congelamento di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Lecco, a seguito di una richiesta dei Procuratori europei delegati. L’indagine è iniziata nel 2019, a seguito di una verifica fiscale nei confronti di una società con sede nella Brianza lecchese. Questa società era il rappresentante fiscale ai fini IVA di una persona giuridica di diritto olandese, con sede legale ad Amsterdam. Secondo le indagini, l’azienda brianzola commercializzava i propri prodotti, componenti elettrici per l’automazione, all’interno del territorio italiano, fingendo fraudolentemente che la merce fosse destinata ad altri Stati membri dell’UE e, quindi, esente da IVA, abusando della sede estera fittizia della società. L’indagine ha dimostrato che la sede reale della società, cioè la cosiddetta “sede di direzione effettiva”, si trovava in provincia di Lecco e non nei Paesi Bassi. La società è sospettata di utilizzare un meccanismo di evasione fiscale internazionale, noto anche come “tax inversion”. Inoltre, si ritiene che la società con sede fittizia nei Paesi Bassi abbia creato un sistema societario complesso, in cui era controllata da una holding registrata nelle Antille olandesi, in un regime fiscale preferenziale, e, poi, da un’altra società anch’essa apparentemente con sede nei Paesi Bassi. Questo schema è noto come “Dutch sandwich”, una forma di tecnica di evasione fiscale che prevede l’utilizzo di società madri in Paesi diversi per spostare i profitti in paradisi fiscali. Gli amministratori della società, entrambi di nazionalità italiana, sono indagati per frode all’IVA dal 2013 al 2018. L’indagine ha accertato un fatturato effettivo in Italia di circa 50 milioni di euro e un’IVA non versata di oltre 10 milioni di euro. L’esecuzione delle ricerche, del sequestro e del congelamento dei beni è ancora in corso. PORDENONE, INDIVIDUATI DALLA GDF 8 LAVORATORI IN NERO, SANZIONATE E SOSPESE 3 IMPRESE – I controlli effettuati dai finanzieri di Pordenone e San Vito al Tagliamento nello scorso fine settimana hanno consentito di individuare ben 8 lavoratori in nero, 1 in un ristorante etnico del capoluogo, 4 presso un’attività imprenditoriale partecipante alla rassegna fieristica “Gli ambulanti di Forte dei Marmi” tenutasi domenica scorsa presso la Fiera di Pordenone e 3 impiegati da una società per lavorazioni agricole nella zona di Vivaro. In quest’ultimo caso, il controllo è scaturito dalla segnalazione di un finanziere che, libero dal servizio, aveva avvistato un folto gruppo di braccianti intenti a lavorare un campo, in parte, però, dileguatisi all’arrivo delle pattuglie in uniforme. Nei confronti dei 3 imprenditori, oltre alle sanzioni amministrative ed alla maxisanzione per l’impiego di manodopera senza la regolare assunzione, è stata disposta la sospensione dell’attività per l’utilizzo di personale in nero, in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori regolari. Nel corso dei controlli effettuati presso la rassegna fieristica sono, inoltre, state contestate, nei confronti di 3 attività commerciali, 4 violazioni per la mancata memorizzazione dei corrispettivi. LA SPEZIA, OPERAZIONE “FRODE AD ARTE“. DENUNCIATI PER TRUFFA 5 ASSEGNATARI DI CASE POPOLARI. La Guardia di Finanza della Spezia ha concluso un’articolata attività di indagine a tutela del bilancio degli Enti locali, nei confronti di assegnatari di alloggi residenziali pubblici gestiti dall’Azienda Regionale Territoriale Edilizia (A.R.T.E.), individuando diversi soggetti assegnatari del beneficio senza averne i requisiti. I responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria della Spezia per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e segnalati all’Autorità di gestione per la revoca del contratto d’affitto agevolato. I furbetti della casa, in base alle contestazioni dei finanzieri spezzini, hanno ottenuto il beneficio, fruendone anche per diversi anni in danno a chi realmente ne aveva bisogno, ricorrendo alla condotta artificiosa di omettere l’indicazione, all’interno della dichiarazione ISEE presentata in seno all’istruttoria, di parte del proprio patrimonio ovvero di quello dei familiari conviventi. Tra i casi fraudolenti accertati, grazie all’incrocio massivo di dati anagrafici ed economico patrimoniali, uno dei più clamorosi riguarda un individuo che, sebbene assegnatario di alloggio popolare, risultava titolare di un’avviata struttura turistico ricettiva in città, proprietaria di unità immobiliari di pregio. Ma non solo, il nucleo familiare dell’assegnatario vantava anche la proprietà di un immobile di interesse storico culturale, ubicato sull’isola della Palmaria, con annesso posto barca privato, nonchè la quota di una lussuosa villa e di una tenuta agricola concessa in locazione per l’esercizio di attività agrituristica, situate entrambe in Val di Vara. Non da meno, poi, l’assegnatario che, presso l’alloggio pubblico, aveva istituito la sede di una scuola di musica e canto, nonostante il relativo nucleo familiare disponesse della proprietà di vari immobili, tra i quali una villa con piscina ubicata sui colli nel Comune della Spezia. Nei confronti delle persone indagate i militari del Gruppo Guardia di Finanza La Spezia hanno calcolato l’indebito beneficio ottenuto, quantificando il profitto conseguito che è stato sottoposto a sequestro preventivo disposto dal Giudice per le Indagini preliminari della Spezia su richiesta della locale Procura. Peraltro, in un caso, dove l’indagato è ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere la restituzione delle somme sequestrate, è già intervenuta la Corte di Cassazione che si è pronunciata confermando le modalità di quantificazione del profitto correlato alla condotta contestata. ROVIGO, GIRO DI VITE DELLA GDF SULLE ATTIVITÀ ABUSIVE. In un momento complesso, in cui è sempre più necessario tutelare il mercato e il rispetto delle regole nel mondo economico e imprenditoriale, e anche a seguito di preoccupazioni espresse dagli Enti e dalle Associazioni di Categoria del territorio, dei cui interessi generali, spesso, la Guardia di Finanza si fa interprete, il Comando Provinciale di Rovigo ha pianificato un’intensificazione dei controlli nei confronti delle attività sommerse, ovvero quelle attività commerciali in materia di beni e servizi che potrebbero operare senza rispettare le norme in materia fiscale o autorizzativa. A seguito di tali indicazioni, il Gruppo di Rovigo ha pertanto avviato, in una prima fase, una serie di controlli in tutta la provincia nei confronti di fornitori di servizi alla persona, in particolare parrucchieri ed estetisti, sospettati di svolgere la propria attività in maniera irregolare. In tale ambito, grazie a un capillare controllo condotto dai propri Reparti, è stato possibile individuare ben 4 parrucchiere ed estetiste che svolgevano l’attività presso il proprio domicilio prive delle necessarie autorizzazioni e che sono state colte sul fatto mentre rendevano il servizio di cura alla persona nei confronti delle proprie clienti, senza essere per questo autorizzate e senza che i ricavi derivanti dalla propria attività venissero dichiarati al Fisco. Nel corso dei controlli, eseguiti mediante veri e propri accessi domiciliari autorizzati dalla Procura della Repubblica, si è proceduto, pertanto, a rilevare la condotta abusiva, ricostruire l’ammontare dei redditi e delle conseguenti imposte non dichiarate, sequestrare attrezzatura professionale, materiale di consumo e attrezzature specifiche necessarie allo svolgimento della attività (caschi, sedute, specchiere, congegni elettronici e centinaia di confezioni di prodotti necessari per la ricostruzione di unghie o interventi estetici). Infatti, la condotta accertata, oltre che assumere rilievo fiscale, è sanzionata dal punto di vista amministrativo con pene pecuniarie fino a 5mila euro e consente il sequestro delle attrezzature impiegate nell’illecita attività. La documentazione sequestrata ha rivelato una consistente e continuativa attività da parte di tutti i controllati. PISA, FINANZIAMENTI GARANTITI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. DENUNCIATO IMPRENDITORE NEL SETTORE DELLA RISTORAZIONE E SEQUESTRATI BENI PER 50MILA EURO. I finanzieri della Tenenza Guardia di Finanza di Volterra, coordinati dalla Procura della Repubblica di Livorno, hanno effettuato una articolata indagine nell’ambito della Tutela della Spesa Pubblica. L’operazione è stata eseguita nel settore dei finanziamenti coperti da garanzia statale a favore delle Piccole e Medie Imprese, previsti nel “Decreto Liquidità”, emanato a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid–19. Sulla base delle indagini espletate dalla Polizia Giudiziaria, si prospetta che l’Impresa, beneficiaria del finanziamento garantito dallo Stato per oltre 370.000,00 euro, avrebbe distratto la somma di 50.000,00 euro, destinandola ad interessi meramente privati, rispetto alle finalità aziendali previste dalla normativa di riferimento e giustificative dell’accesso al credito. I finanzieri hanno denunciato l’imprenditore alla Procura della Repubblica di Livorno per il reato di malversazione a danni dello Stato, che prevede, tra l’altro, la pena della reclusione da 6 mesi a 4 anni per gli, estranei alla Pubblica Amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o da altro Ente Pubblico o dalla Comunità Europea contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, destinati alla realizzazione di una o più finalità, non li destinano alle finalità previste. Nel corso delle indagini, i finanzieri della Guardia di Finanza di Volterra, coordinati dall’Autorità Giudiziaria di Livorno, hanno eseguito a carico dell’imprenditore indagato un sequestro di beni, anche per equivalente, per un valore di 50.000,00 euro. In particolare, l’attività espletata ha permesso di porre sotto il vincolo del sequestro, le somme di denaro depositate sui conti correnti intestati all’imprenditore, nonchè l’immobile di proprietà dello stesso destinato ad esercizio commerciale dell’impresa, impegnata nel settore della ristorazione. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, CONTROLLI ANTIDROGA DEI CARABINIERI. 4 ARRESTI E 2 DENUNCE. SEQUESTRATI OLTRE 10 CHILI DI STUPEFACENTE, UNA PISTOLA CON 15 COLPI, UNA BALESTRA CON 39 FRECCE E UN’ARMA AD IMPULSI ELETTRICI. Oltre 10 chili di stupefacente sequestrato, una pistola con 15 colpi, una balestra con 39 frecce, un’arma ad impulsi elettrici, un tirapugni, oltre mille euro in contanti e poi bilancini di precisione e materiale vario, sono il frutto dei controlli antidroga effettuati nella Capitale, nella sola giornata di ieri, dai Carabinieri del Gruppo di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma. Nel corso delle diverse attività antidroga i Carabinieri hanno arrestato 4 persone gravemente indiziate del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti mentre, altre 2 sono state denunciate. Ieri sera, nel quartiere Trullo, i Carabinieri della Stazione Roma Trullo e quelli del Nucleo Operativo della Compagnia EUR hanno arrestato in flagranza, un 48enne romano, con precedenti. L’uomo a seguito di un controllo, ha cercato di disfarsi di un involucro contenente dello stupefacente, che è stato, poi, rinvenuto e sequestrato, mentre si trovava in compagnia di un romano di 43 anni. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito ai militari di sequestrare a casa del 48enne, ben 10,5 chilli di hashish, suddivisa in 11 involucri sigillati mentre, a casa dell’altra persona, i militari hanno rinvenuto 1.3 gr. della medesima sostanza e una balestra con 39 frecce abusivamente detenuta. L’uomo è stato denunciato per detenzione abusiva di armi o munizioni. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro hanno invece arrestato un 55enne romano, sorpreso, mentre stava cedendo alcuni gr. di cocaina in cambio di 150 euro, ad un individuo che è stato identificato e segnalato alla locale Autorità. A seguito della perquisizione personale, veicolare e domiciliare i militari hanno rinvenuto complessivamente 87 gr. di cocaina, oltre a materiale utile a tagliare e confezionare la droga e nel contesto dell’attività hanno denunciato un uomo, per concorso nel reato poichè è stato sorpreso mentre si allontanava con fare nervoso, dall’abitazione dell’arrestato con addosso le chiavi d’ingresso dell’appartamento. Nel corso di un controllo, i Carabinieri della Stazione di Roma Prima Porta, in via Frassineto, hanno arrestato un 19enne, con precedenti, con addosso 1.3 gr. di hashish, di un bilancino di precisione e della somma contante di 195 euro, ritenuta provento della pregressa attività. Nei pressi di piazzale Aurelio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere hanno arrestato un romano di 56 anni, già con precedenti, sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina dietro il corrispettivo di 50 euro ad un assuntore, successivamente identificato e segnalato al Prefetto. La successiva perquisizione personale ha permesso ai militari di rinvenire all’interno dello zaino dell’uomo ulteriori 3 involucri di cellophane contenenti medesima sostanza, del peso di circa 20 gr. e di una pistola con 15 colpi calibro 40 mentre, a casa hanno rinvenuto ulteriori 15 gr. circa di cocaina, altri due involucri contenenti complessivamente 115 gr. di hashish, un secondo caricatore compatibile con l’arma rinvenuta precedentemente nello zaino, un tirapugni, un arma ad impulsi elettrici, un bilancino di precisione e la somma contante di 275 euro, ritenuta provento dell’attività illecita. Tutti gli arresti sono stati convalidati. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, segnalato da “3B Meteo“, nevicate fino in pianura su Triveneto, bassa Lombardia ed Emilia Romagna, ampie schiarite al Nord Ovest. Tempo instabile con piogge e rovesci sparsi, neve a bassa quota in Appennino, fin verso i 300-500 m., su Toscana e Umbria. Molto instabile con rovesci e qualche temporale sul versante tirrenico, nubi sparse e schiarite su Molise, Puglia e Sicilia jonica. Le temperature saranno in calo, tra gli 1 e 14 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale