CRONACA – IN ITALIA, AL VIA LO SCIOPERO CONTRO IL CARO BENZINA, DEGLI ADDETTI AI LAVORI – Da oggi, in Italia, da Nord a Sud, al via la protesta dei benzinai. Lo sciopero sulle tante problematiche del settore, è stato confermato dalle organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc–Anisa, al termine dell’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Lo sciopero dei distributori di carburanti, dal 24 al 26 gennaio prossimo, riguarderà anche anche gli impianti self-service, ma assicurerà i servizi minimi essenziali, comunicano gli organizzatori. Potrebbero restare aperti, gli impianti self gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere. BUSTO ARSIZIO, ESEGUITA DALLA GDF UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE PER PECULATO NEI CONFRONTI DI UN DIPENDENTE DI UNA MUNICIPALIZZATA. SEQUESTRATI CONTANTI PER OLTRE 95MILA EURO – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Varese hanno dato esecuzione, in data odierna, ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP di Busto Arsizio nei confronti di una dipendente di una società municipalizzata che, nel periodo da novembre 2021 a settembre 2022, si è indebitamente appropriata di somme di denaro dell’ente, derivante dagli incassi della gestione dei parcheggi pubblici. Nel corso della medesima operazione è stato altresì eseguito un sequestro preventivo, per equivalente, finalizzato alla confisca di beni nella disponibilità dell’indagata attinta dalla misura cautelare, fino alla concorrenza del danno arrecato alla Pubblica Amministrazione, accertato, allo stato, in oltre 95mila euro. L’attività di P.G., in particolare, ha consentito di far emergere, anche attraverso pedinamenti e intercettazioni ambientali, le attività illecite poste in essere dalla principale indagata, addetta al settore parcheggi della S.r.l. municipalizzata ed incaricata di pubblico servizio. In dettaglio, le indagini della GdF di Busto Arsizio hanno permesso di ricostruire le condotte di peculato perpetrate dall’incaricata pubblica che, in quanto addetta al servizio di controllo ed assistenza dei parcometri ed alla tenuta delle relative somme di denaro incassate attraverso detto sistema, si è indebitamente appropriata di somme di denaro pubblico attraverso la manomissione dei macchinari rendiresto di tutti i 38 parcometri situati nel territorio del comune bustocco. Con l’ausilio di un tastierino elettronico, acquistato online dall’estero, l’indagata era in grado di modificare i plafond massimi preimpostati dei parcometri senza che quest’ultimi segnalassero in alcun modo l’avvenuta sofisticazione. La Polizia Economico Finanziaria ha appurato che le ingenti disponibilità di denaro contante accumulato illegalmente venivano poi reimpiegate per costosi trattamenti estetici del valore di oltre 5mila euro, iscrizioni a villaggi fitness del valore di oltre 3mila euro, l’acquisto di 2 cellulari in contemporanea del valore totale di 2.600 euro e numerosissime altre spese personali. BOLOGNA, LA GDF CON LA POLIZIA DI STATO ESECUZIONE DI UN DECRETO EMESSO DAL TRIBUNALE, RELATIVO AL SEQUESTRO DI BENI PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 1 MILIONE DI EURO – I finanzieri del Comando Provinciale della GdF di Bologna e i poliziotti della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato della Questura di Bologna nella mattina odierna stanno eseguendo un Decreto emesso dal Tribunale di Bologna – Sez. Misure di Prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, su proposta congiunta del Procuratore di Bologna, dott. Giuseppe Amato e del Questore di Bologna, dott.ssa Isabella Fusiello, relativo al sequestro di beni mobili, immobili e societari, nonché di conti correnti per un valore complessivo di oltre un milione di euro, tutti riconducibili ad un soggetto noto pregiudicato bolognese. Ulteriori dettagli sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso la Questura di Bologna, alle ore 12:00. PADOVA, SEQUESTRATI DALLA GDF 15,6 MILIONI DI ARTICOLI DI BIGIOTTERIA NON SICURI. I finanzieri del Comando Provinciale di Padova, in occasione delle vendite in saldo della collezione invernale, hanno intensificato le attività volte alla tutela del mercato dei beni e dei servizi, spesso minacciato dall’immissione in commercio di prodotti non sicuri o recanti marchi mendaci. Un’approfondita analisi del tessuto economico patavino, integrata da un’accurata attività informativa e di osservazione, ha permesso ai Baschi Verdi del Gruppo di selezionare un operatore specializzato nel settore, operante nella zona industriale del capoluogo, presso il quale, nei giorni scorsi, veniva individuato e sottoposto a sequestro un intero carico di articoli di bigiotteria importati direttamente dalla Cina per un totale di 15,6 milioni di prodotti tra collane, anelli, braccialetti e catenine. La merce non recava alcuna indicazione circa la denominazione legale o merceologica, il paese di produzione e la presenza di eventuali sostanze o materiali potenzialmente pericolosi, come previsto dal “Codice del Consumo”. Per tali motivi, tutti i prodotti venivano ritirati dal mercato e messi a disposizione della Camera di Commercio di Padova per le determinazioni di propria competenza. Gli articoli sarebbero stati commercializzati a prezzi particolarmente vantaggiosi, attraendo l’interesse di una clientela giovane. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato anche segnalato all’Ente pubblico per le valutazioni in ordine all’irrogazione della prescritta sanzione amministrativa, il cui importo massimo può arrivare fino a oltre 25mila euro. PERUGIA, GIRO DI FATTURE PER OPERAZIONI INESISTENTI SCOPERTO DALLA GDF. DISPOSTA LA SOSPENSIONE DALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE NEI CONFRONTI DI UN COMMERCIALISTA E SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 400MILA EURO. I finanzieri del Comando Provinciale di Perugia hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione della misura cautelare del divieto di esercizio della professione nei confronti di un commercialista e contestuale decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, emessi dal GIP del Tribunale di Spoleto, a carico di sei imprenditori, indagati, a vario titolo, per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento di documenti contabili. L’attività trae origine da una verifica fiscale eseguita dai militari della Compagnia di Spoleto nei confronti di una società, con sede a Norcia ed operante nel settore dei trasporti di merci su strada, caratterizzata da elevati profili di rischio atteso che, da un decennio, non presentava dichiarazioni fiscali, non aveva lavoratori dipendenti né una sede operativa o una benché minima struttura aziendale. Ancora, nel periodo alla messa in liquidazione, si erano susseguiti avvicendamenti nella carica di amministratore unico e cessioni di quote societarie tra persone prive di disponibilità economiche e con precedenti penali specifici, meri “prestanome”, l’ultimo dei quali era, addirittura, deceduto dieci anni prima dell’acquisizione della società. Dalle successive indagini, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, sono emersi sufficienti indizi relativi alla natura di cartiera della società, utilizzata esclusivamente per emettere fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, utilizzate da altre imprese laziali e marchigiane per abbattere i costi e ridurre il carico fiscale. In tale contesto, particolare rilievo ha assunto la figura di un commercialista, presso il cui studio, in sede di perquisizione, sono stati rinvenuti alcuni bilanci della società cartiera, mai depositati e non esibiti in occasione dell’apertura della verifica fiscale, fatture ed altra documentazione attinente alla gestione, unitamente alla “Carta nazionale dei servizi delle Camere di Commercio”, con i relativi codici PIN e PUK con cui, verosimilmente, il professionista poteva effettuare transazioni telematiche in nome e per conto degli amministratori formalmente in carica. Ritenuto fondato il provvisorio impianto accusatorio, il Giudice per le Indagini Preliminari, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari connesse al pericolo di reiterazione dei reati, ha disposto la misura del divieto di esercizio della professione a carico del commercialista per un periodo di 12 mesi ed il sequestro del profitto dei reati derivante dall’indebito risparmio di imposta per un importo di otre 400mila euro. VENTOTENE, SCOPERTO DALLA GDF ABUSIVISMO EDILIZIO SULL’ISOLA DI VENTOTENE. SEQUESTRATO FABBRICATO AD USO RESIDENZIALE. È quanto scoperto dai militari della Guardia di Finanza che, nel corso del costante monitoraggio del territorio, hanno sottoposto a controllo un terreno privato nel Comune di Ventotene, in località Calanave, sul quale era in corso di costruzione un manufatto ad uso abitativo, di circa 85 mq., all’interno di un terreno agricolo, le cui opere edili erano state avviate in assenza di permesso di costruire e, peraltro, eseguite senza le previste autorizzazioni in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in violazione del “Codice Penale”. Le attività sono state svolte di concerto tra i militari della Tenenza di Ventotene e quelli della Sezione Operativa Navale di Gaeta che, in stretta sinergia operativa e supportati dal prezioso ausilio fornito da un elicottero della Sezione Aerea di Pratica di Mare, hanno potuto riscontrare gli illeciti in atto. Infatti, a causa del luogo impervio di accesso all’area interessata dal controllo, l’intervento dell’elicottero ha reso possibile eseguire precisi rilievi dall’alto. Le successive attività investigative svolte a terra dai militari operanti, sviluppate con l’apporto fornito dalle banche dati in uso al Corpo, hanno consentito di accertare, grazie all’ausilio qualificato del personale tecnico del comune di Ventotene intervenuto su posto, che le opere edili in corso di realizzazione erano state eseguite in totale assenza di titoli autorizzativi, inclusi quelli paesaggistici. L’autore dell’illecito è stato, quindi, deferito alla competente Autorità Giudiziaria per reati di abusivismo edilizio in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, nonchè per la distruzione e il deturpamento di bellezze naturali. Peraltro, da una stima realistica del valore dell’immobile, è stato valutato che lo stesso, una volta ultimato, avrebbe acquisito un valore di mercato di circa € 500.000,00 attese le rinomate peculiarità dell’Isola sia per quanto riguarda il suo patrimonio naturalistico. Sia dal punto di vista turistico, attesa la notevole domanda di viaggi e soggiorni nella rinomata isola pontina. ROMA, EVASIONE D’IMPOSTA, SEQUESTRI DELLA GDF PER OLTRE 20 MILIONI DI EURO. A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, i finanzieri del Comando Provinciale della Capitale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni per un valore superiore a 20 milioni di euro, pari all’imposta evasa derivante dal reato di dichiarazione fiscale infedele, contestato a 3 persone. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale capitolino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, al fine di assicurare il profitto del reato tributario contestato, a fronte di ricavi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro da un Ente non statale attivo nella formazione universitaria. Dalle indagini, sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, è emerso che l’Ente universitario avrebbe abusato del regime di esenzione dalle imposte sui redditi previsto per tali contribuenti. È stato accertato che l’Ateneo avrebbe, infatti, svolto attività commerciali in misura prevalente rispetto all’attività istituzionale, investendo circa l’80% del proprio patrimonio in società commerciali attive in diversi settori, dalla compravendita immobiliare al confezionamento di generi alimentari, dal trasporto aereo charter alla gestione di centri benessere. Tra i vari investimenti svolti, l’Università ha acquistato, per finalità non strumentali alla formazione universitaria, un elicottero e 4 autovetture di lusso, delle quali due sono oggetto del provvedimento di sequestro. Per gli stessi motivi, l’Ente ha anche acquisito la gestione di una società calcistica, non oggetto della misura cautelare. Sarebbero state addebitate all’Ateneo anche spese personali dell’imprenditore per circa 1,9 milioni di euro, consistenti perlopiù in biglietti aerei, soggiorni presso strutture alberghiere per motivi estranei all’attività istituzionale ovvero per seguire le trasferte della squadra di calcio controllata. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. FRODI ASSICURATIVE CON FALSI INCIDENTI, INDAGINE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA. I CARABINIERI ARRESTANO 4 PERSONE E NOTIFICANO SOSPENSIONE A 4 MEDICI. In data odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica, per i reati di associazione per delinquere, frodi ai danni di assicurazioni, corruzione. L’ordinanza dispone la misura degli arresti domiciliari per 4 persone e per 4 medici, la misura della sospensione dal pubblico servizio per per un periodo dai 6 ai 12 mesi. L’indagine, che si è avvalsa dell’indispensabile strumento delle intercettazioni telefoniche, ha consentito di raccogliere gravi indizi a carico di alcuni avvocati e medici di Pronto Soccorso in servizio presso alcuni dei principali ospedali della Capitale, che sarebbero stati disposti a certificare falsamente gravi lesioni patite dalle persone coinvolte, su cui l’organizzazione poteva contare. La consistenza dei proventi derivanti dagli incidenti stradali, generata in massima parte dai risarcimenti delle lesioni riportate dagli infortunati, dava luogo a liquidazioni comprese tra i 10mila ed i 20mila euro. I vari membri del sodalizio, inclusi medici e attori, venivano remunerati, anche in base ad un tariffario, con compensi variabili dai 300 ai 500 euro per sinistro. L’indagine ha consentito di raccogliere elementi indiziari circa la falsità di oltre 50 incidenti stradali, ai quali avrebbero preso parte, anche occasionalmente, più di 250 persone. Il danno economico che si stima sia stato arrecato alle Compagnie assicurative, che hanno fornito piena collaborazione nell’indagine per le truffe ai loro danni, è quantificabile, per difetto, è di oltre 2 milioni di euro. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Come segnalato da “3B Meteo“, in Italia, per domani, cielo sereno o poco nuvoloso, ad esclusione dell’Emilia Romagna, dove sono attese ancora nevicate fino in pianura. Ancora instabile con piogge e rovesci sparsi sul versante adriatico e neve dai 200-400 m., maggiori schiarite sulle regioni tirreniche. Piogge, rovesci e temporali con neve dai 700-800 m., ma a quote più basse in Sardegna e in serata, su Campania e Molise. Le temperature saranno in calo, tra i 2 e 12 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale