SCIOPERO DEI BENZINAI AL VIA IN ITALIA, DA NORD A SUD – In Italia, al via allo sciopero dei benzinai, come deciso nei giorni scorsi dai sindacati di categoria. Lo stop è iniziato dalle ore 19:00 circa, sulla rete ordinaria, e dalle ore 22:00, toccherà alle autostrade, con lunghe file di veicoli, già ai distributori di benzina e gasolio. È il primo sciopero con il governo Meloni, con lavoratori che su un prezzo al di sopra dei 2,00 euro, a litro guadagnano circa 4 centesimi. È bene che, questo, lo sappiate ed è proprio per ciò che le organizzazioni Faib, Fegica e Figisc–Anisa hanno deciso la chiusura degli impianti per protestare contro le misure del “Decreto Trasparenza” sui prezzi dei carburanti.
CRONACA – TRENTO, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 4,5 CHILI DI DROGA, 1 PISTOLA E DENARO CONTANTE PER 46MILA EURO. ARRESTATE 5 PERSONE – Nell’ambito dei consueti servizi di controllo del territorio finalizzati alla sicurezza pubblica ed alla prevenzione dei reati in genere, i finanzieri del Gruppo di Trento hanno sequestrato oltre 4,5 kg. di droga (1,5 kg. di cocaina e 3 kg. di eroina), denaro contante per 46.000 euro, 12,5 kg. di sostanza da taglio, 1 pistola con cartucce ed arrestato 5 persone in flagranza di reato. Nel corso dei controlli stradali di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle hanno notato un’auto sospetta, con a bordo due persone, percorrere ripetutamente un tragitto tra il centro storico e la stazione di Trento. Nell’immediatezza, avvalendosi dei tablet portatili collegati alle banche dati in uso al Corpo, i militari hanno rilevato che l’automezzo era intestato ad una donna di origini portoghesi di 46 anni residente in provincia di Reggio Emilia, la quale, benché incensurata, era stata, in passato, sottoposta a controlli di polizia con soggetti dediti al traffico di sostanze stupefacenti. I finanzieri hanno quindi proceduto a pedinare, a debita distanza, l’autovettura, così, rilevando che il conducente ed passeggero, parcheggiata l’auto nei pressi della stazione di Trento, si dirigevano frettolosamente verso altri 3 individui, uno di questi già noto per precedenti in materia di sostanze stupefacenti, che contestualmente stavano giungendo sul posto. Accortisi della consegna di un plico, rivelatosi poi contenere denaro contante, gli uomini delle Fiamme Gialle sono prontamente intervenuti, procedendo al fermo dei 5 persone ed alla loro identificazione. L’approfondito controllo delle persone e dell’automobile ha permesso di rinvenire circa 1 kg. di cocaina, occultata nel sedile posteriore dell’autovettura in uso alla donna portoghese e al suo compagno di origini albanese di 35 anni, oltre a 30mila euro in contanti, di cui 13mila ancora nascosti all’interno di uno zaino nella disponibilità di altre petsone, di origini tunisine ma dimoranti a Trento da diversi anni, di età compresa tra 25 ed i 30 anni. Il denaro era destinato alla coppia proveniente dalla città emiliana come prezzo per l’acquisto dello stupefacente. Dopo aver tratto in arresto i cinque fermati, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria di Trento, i finanzieri hanno esteso i controlli anche presso le rispettive abitazioni, situate a Trento e in provincia di Reggio Emilia. PORDENONE, SUPERA I QUIZ PER LA PATENTE CON MICROCAMERA E AURICOLARE. ARRESTATO DALLA GDF UN CITTADINO AFGHANO. I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone hanno arrestato, in flagranza di reato, uno straniero che, con una microcamera nascosta e un piccolissimo auricolare, aveva appena superato la prova teorica per il conseguimento della patente di guida. L’informazione, acquisita nel corso del costante controllo del territorio attuato dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale, dava per certa, tra le file degli esaminandi, la presenza di un candidato straniero, in realtà impreparato, che avrebbe superato la prova teorica grazie ad un raffinato meccanismo truffaldino, attraverso il quale un suggeritore, esterno all’aula d’esame, gli avrebbe fornito tutte le risposte esatte. Il giorno della prova, in piena sintonia con i vertici della Motorizzazione Civile, i finanzieri del Gruppo di Pordenone hanno, quindi, monitorato i vari candidati, individuandone uno particolarmente sospetto, che rispondeva ai singoli quesiti solo dopo aver compiuto dei movimenti impercettibili, tra cui aggiustarsi spesso il collo della maglia. Al termine della prova, superata dal candidato con il massimo dei voti, l’uomo, un 33enne afghano, è stato fermato e controllato dalle Fiamme Gialle che, gli hanno rinvenuto e sequestrato un apparato trasmittente munito di una microcamera, nascosta negli indumenti. L’indagato, dopo aver estratto a fatica il microauricolare con cui ascoltava le risposte corrette, è stato tratto in arresto per aver tentato di indurre in errore il pubblico ufficiale della MCTC nella formazione di un atto pubblico che, se tutto fosse andato come previsto, sarebbe alfine risultato falso. Nel verificarne la possibile traduzione agli arresti domiciliari, inizialmente concessa dal Pubblico Ministero, i finanzieri hanno, tuttavia, scoperto che la residenza dichiarata dall’afghano altro non era che un recapito concessogli, dietro corrispettivo, da un cittadino della provincia, al solo fine di accedere agli esami di guida. Per il concorso attivo nel reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, l’italiano è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Pordenone e l’afghano, a questo punto formalmente privo di un domicilio certo, è stato tradotto presso il carcere di Udine. VENEZIA, CORTE DEI CONTI CONDANNA AD OLTRE 5 MILIONI DI EURO DUE FUNZIONARI INFEDELI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE. I giudici contabili della Corte dei conti di Venezia hanno condannato un ex Dirigente dell’Agenzia delle Entrate di Venezia e un ex Direttore Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Venezia, in solido tra loro e disgiuntamente, al risarcimento complessivo di oltre 5 milioni di euro. L’istruttoria erariale, cui la sentenza si riferisce, è conseguente alla condotta criminale che avevano portato agli arresti e successivamente alle condanne penali dei due dirigenti delle Entrate nel 2018 con l’accusa, a vario titolo, di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, con la preziosa collaborazione della stessa Agenzia delle Entrate, ha svolto gli accertamenti contabili che hanno consentito di ricostruire compiutamente il giro vorticoso di tangenti e favori illecitamente acquisiti. La responsabilità dei due ex Dirigenti, acclarata dai finanzieri veneziani prima in sede penale e, successivamente, con specifica delega della Procura Regionale della Corte dei Conti, in sede amministrativocontabile, è emersa dall’accertamento dell’attività corruttiva che ha condizionato il perfezionamento delle conciliazioni stragiudiziali tra l’Agenzia delle Entrate ed un gruppo di imprese, conducendo ad una notevole quanto illecita diminuzione delle imposte contestate. La Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per il Veneto ha, da ultimo, accolto le richieste della Procura Regionale della Corte dei Conti, condannando in solido i due ex funzionari pubblici al pagamento, in favore dell’Agenzia delle Entrate, di euro 4.768.000,00, a titolo di risarcimento del danno patrimoniale diretto. Ha, altresì, condannato uno degli ex dirigenti al pagamento, in favore dell’Agenzia delle Entrate, di ulteriori euro 180.000,00 a titolo di risarcimento per danno all’immagine e di euro 43.000,00 per danno da disservizio, nonchè l’altro dirigente al pagamento, sempre in favore dell’Agenzia delle Entrate, di ulteriori euro 100.000,00 a titolo di risarcimento per danno all’immagine e di euro 30.000,00, per danno da disservizio. Ai due dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, che si sono costituiti in giudizio con delle memorie depositate dai propri legali di fiducia, non resta che valutare l’eventuale appello. ROMA, INDAGINI DELLA GDF COORDINATE DALLA LOCALE PROCURA DELLA REPUBBLICA, 4 ARRESTI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALL’USURA, ESTORSIONE E ABUSIVA ATTIVITÀ FINANZIARIA. A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato esecuzione all’ordinanza con la quale il G.I.P. del locale Tribunale ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di 4 indagati per associazione a delinquere finalizzata all’usura, estorsione e abusiva attività finanziaria. Il provvedimento è stato adottato all’esito mirate investigazioni svolte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, che hanno consentito di delineare l’operatività di un sodalizio criminale dedito alla concessione di prestiti usurai nei confronti di persone in difficoltà. Dalle attività delle Fiamme Gialle è emerso che gli indagati avrebbero concesso credito ad almeno 10 persone, tra cui anche imprenditori, facendosi, da un lato, dare o promettere interessi usurai fino al 240% annuo e, dall’altro, esercitando azioni volte al recupero di crediti nei confronti dei debitori in ritardo con i pagamenti. Tali attività si realizzavano anche attraverso minacce o l’esecuzione di vere e proprie spedizioni punitive, per evitare le quali, in talune occasioni, gli usurati si sarebbero resi disponibili a inscenare falsi incidenti stradali, così, da poter percepire indebiti indennizzi assicurativi piuttosto che mettere a disposizione degli indagati autovetture di dubbia provenienza, scalando poi dal debito residuo il valore delle stesse. Sulla base degli elementi di prova raccolti, il G.I.P. ha ritenuto raggiunta la gravità indiziaria in ordine ai delitti contestati, a testimonianza dell’efficacia dell’azione svolta dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di finanza di Roma a contrasto del fenomeno dell’usura. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, CARABINIERI INDIVIDUANO TRE CITTADINI GEORGIANI RITENUTI RESPONSABILI DI FURTO IN ABITAZIONE. I Carabinieri della Stazione di Roma Madonna del Riposo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 31enne georgiano con le accuse di furto in abitazione in concorso, ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Denunciato a piede libero, con le stesse accuse, altri 2 connazionali di 37 e 49 anni. Ieri sera, transitando in via Baldo degli Ubaldi, i militari avevano notato i tre, tutti senza fissa dimora e con precedenti, entrare e uscire, con fare sospetto, da alcuni condomini ubicati sulla via ed hanno deciso di eseguire un controllo, sorprendendoli all’interno di uno stabile. Due erano chinati davanti ad una porta di un’abitazione nel tentativo di forzare la serratura e il terzo a fare da palo. I Carabinieri della Stazione di Roma Madonna del Riposto li hanno bloccati e li hanno trovati in possesso di chiavi alterate, grimaldelli, vari oggetti atti allo scasso e 3 coltelli. Il 31enne, trovato anche in possesso di un portafoglio, che è risultato rubato nel corso di un furto in un’altra abitazione, lo scorso 25 dicembre 2022, è stato sottoposto a fermo che il Tribunale di Roma ha convalidato, disponendo la custodia cautelare in carcere. Le altre 2 persone sono state denunciate a piede libero per lo stesso reato. Il proprietario dell’abitazione ha presentato regolare denuncia querela. TIVOLI, I CARABINIERI ESEGUONO UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE A CARICO DI SEI PERSONE, GRAVEMENTE INDIZIATE DEL REATO DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI AVVENUTO A GUIDONIA MONTECELIO. Nelle prime ore di stamattina, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia che dispone misure cautelari a carico di sei persone, gravemente indiziate del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, avviata nell’ottobre del 2020 a seguito del ferimento con colpi di arma da fuoco di un pusher nella località di Favale, ha consentito di accertare l’esistenza di un diffuso fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti radicato nelle località tra i comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli. Gli indagati sono gravemente indiziati di aver illecitamente operato all’interno di un’area da loro considerata sicura, poichè al di fuori dei centri abitati di maggior consistenza, defilata tra alcune palazzine della frazione di Villanova di Guidonia, dove tra l’altro, si concretizzavano incessantemente le cessioni anche in periodo di limitazioni alla libertà di circolazione dovuta all’emergenza “Covid–19“. Il cospicuo giro di affari aveva consentito lo smercio grandi quantità di hashish, marijuana e cocaina. Durante le indagini i Carabinieri di Tivoli hanno arrestato, a riscontro dell’attività investigativa, 10 persone e denunciato in stato di libertà altre 5 per violazione della legge sugli stupefacenti, con il conseguente sequestro di complessivi 3,5 kg. di droga di diversa natura. L’indagine, condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli, ha consentito alla Procura della Repubblica di Tivoli di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare per sei dei principali indagati, 4 dei quali sono stati associati in carcere e 2 sottoposti agli arresti domiciliari. OSTIA, WEEK END DI CONTROLLI DEI CARABINIERI SUL LITORALE. UN ARRESTO E 5 DENUNCE. Lo scorso fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Ostia, coadiuvati dal personale del N.I.L. di Roma, hanno eseguito un servizio coordinato di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori, in materia di stupefacenti e armi. Ad esito delle attività una persona è stata arrestata e altre 5 sono state denunciate a piede libero. Identificate, in totale 167 persone e eseguite verifiche su 100 veicoli. In manette è finito un 45enne romano, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento e sostituzione della misura in atto con quella degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Roma. Il provvedimento scaturisce a seguito delle reiterate violazioni alle prescrizioni imposte all’uomo, esercitate nei confronti della ex compagna. I militari hanno, poi, denunciato un 44enne controllato in via Ildebrando della Giovanna alla guida della sua auto e trovato in possesso di 3 coltelli. Denunciato a piede libero anche un 35enne del Marocco che alla guida della sua autovettura non si è fermato all’alt impostogli dai Carabinieri in viale Focene e, dopo un breve inseguimento, è stato fermato e sottoposto ad accertamenti con etilometro, risultando positivo con un tasso alcolemico superiore al consentito. Un 40enne romano è stato denunciato perchè trovato in possesso di diverse dosi di cocaina a bordo della sua autovettura. La successiva perquisizione nella sua abitazione ha permesso di rinvenire ulteriori 8 gr. di hashish. Eseguiti controlli anche a diverse attività commerciali. Il gestore di un centro benessere ubicato a Fiumicino è stato denunciato per l’assenza di autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro circa l’installazione del sistema di videosorveglianza interna. Poi, all’interno di un’attività di parrucchiere, i Carabinieri hanno accertato la presenza di lavoratori non contrattualizzati in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti ed hanno quindi sanzionato la titolare per 44.300 euro e richiesto provvedimento di sospensione dell’attività. In via delle Ibridi, i Carabinieri hanno sanzionato, per 1.600 euro, il gestore di una rivendita di casalinghi per inadeguatezze strutturali e violazioni circa la sicurezza e la salute dei lavoratori. Infine, 6 giovani sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
POTENZA, ORDINANZA DI SGOMBERO ABITAZIONI IN LOCALITÀ CERRETA. A seguito delle abbondanti piogge dei giorni precedenti è in atto un fenomeno franoso dal 19 gennaio scorso in località Cerreta che ha provocato, dai civici n. 245 e successivivi, un notevole smottamento di terreno con scivolamento di detriti riversatisi lungo la strada privata ad uso pubblico e la Strada Provinciale n. 84 per il comune di Ruoti. Per questo motivo, il sindaco della citta, Mario Guarente, ha ordinato lo sgombero immediato delle persone e nuclei familiari da tutte le unità immobiliari interessate, ubicate in via Cerreta, oltre al divieto di utilizzo delle stesse sia ai proprietari che a chiunque, a qualunque titolo, occupi le unità immobiliari in questione e/o abbia titolo a transitare in tali immobili.
METEO Come segnalato da “3B Meteo“, per domani, in Italia, tempo nuvoloso su Val Padana e Ovest Alpi con deboli piogge e un poco di neve dai 500 m., altrove schiarite anche ampie in avanzamento dal Triveneto verso Ovest. Addensamenti e piogge sparse sulle regioni adriatiche, più frequenti sulle coste, ampie schiarite sulle tirreniche. Instabile su Isole, Basilicata, Calabria e Puglia con rovesci anche temporaleschi e neve dai 900 m. Le temperature saranno in lieve calo, tra i 7 e 12 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale