Si chiama Margherita Cassano, nella foto, fiorentina 67enne, con origini lucane, della provincia di Matera, la prima donna in Italia che, a Roma, guiderà la “Suprema Corte di Cassazione“.
Ha iniziato il suo attento lavoro, nel 2016, alla Procura della Repubblica di Firenze, dove, per circa 4 anni, si è occupata anche di questioni relative alle tossicodipendenze e al traffico di droga, temi che ha continuato a seguire in tutta la sua carriera.
A Firenze ha lavorato con il procuratore Pier Luigi Vigna.
Dal 1982 è stata componente del gruppo specializzato nelle indagini in materia di stupefacenti e di criminalità organizzata.
Dal 1991 al 1998 è stata assegnata della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Firenze.
Esponente di magistratura indipendente, la corrente delle toghe che si definisce più “moderata”, è stata consigliere del Csm dal 1998 per 4 anni, dal 2003 è approdata alla Cassazione, dove è stata anche presidente della prima sezione penale, ruolo in cui si è occupata di reati di omicidio e violenze.
Ad indicarla, Fabio Pinelli, vicepresidente del CSM appena insediatosi, con il voto finale previsto per il prossimo 1 marzo.
Redazione