Sul disagio giovanile, nella mattinata di oggi, mercoledì 22 febbraio, in Campania, a Salerno, è stato presentato il progetto denominato “Pre.di.gio” (Prevenzione disagio giovanile), finanziato dall’Unione Province d’Italia, nell’ambito dell’Azione provincEgiovani, anno 2021.
L’evento, si è tenuto nella sala Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino ed ha visto, soprattutto, una grande partecipazione di giovani, provenienti da diversi istituti scolastici salernitani, e appartenenti alla categoria Neet, cioè persone che attualmente non studiano, neanche lavorano e nemmeno ricevono una formazione.
Tra i relatori presenti vi erano Giovanni Guzzo, vice presidente della Provincia di Salerno e Gioita Caiazzo, dirigente del settore Pianificazione strategica.
Durante la conferenza stampa, sono intervenuti anche i partner del progetto, la Cooperativa Sociale “Un tetto per tutti“, la Fondazione Casamica, la Fondazione Comunità Salernitana Onlus, Moby Dick Ets, l’Asd Guiscards Salerno, la Cosvitec e la Fondazione Banco di Napoli, sponsor cofinanziatore.
“Questo è un progetto con un finanziamento di 60mila euro – ha dichiarato il vice presidente Guzzo – quando abbiamo partecipato a questo finanziamento, abbiamo fatto una manifestazione d’interesse attraverso la quale abbiamo individuato 7 partner esterni, il cui contributo oscilla intorno ai 17mila euro. È un progetto che mira essenzialmente su 2 misure fondamentali, una è quella di prevenire il disagio giovanili, l’altra è quella di aumentare la socialità e la socializzazione tra ragazzi. Abbiamo ritenuto fondamentale – ha aggiunto Guzzo – investire su queste 2 azioni, perchè all’indomani di quello che è stato il “Covid–19“, il disagio giovanile e la mancata socializzazione, ha rappresentato qualcosa su cui dover intervenire subito. Il progetto ha 2 beneficiari, diretti e indiretti, i primi, sono i giovani della nostra Provincia dai 14 ai 31 anni, mentre, i secondi, sono le famiglie e i docenti che svolgono un ruolo importante al fianco dei ragazzi”.
Nel corso della conferenza stampa, il vice presidente Guzzo ha portato ai giovani presenti, alla platea tutta, alla stampa e ai partner del progetto, il saluto del presidente della Provincia di Salerno, l’avvocato Franco Alfieri, che non ha partecipato, per sopraggiunti motivi istituzionali.
In video-collegamento, invece, l’intervento della dott.ssa Claudia Giovannini, vice direttore dell’Unione Province d’Italia che ha ribadito e sottolineato “piena collaborazione tra l’Upi, la Provincia di Salerno e i partner del progetto”.
Tra le priorità, vi è, senza alcun dubbio, quella di favorire il dialogo costante con tutti i 158 Comuni di competenza, primi interlocutori nella individuazione di un’efficace strategia, per contrastarne il disagio giovanile attraverso varie iniziative.
Alla manifestazione, hanno aderito 11 Comuni che ospiteranno iniziative sul proprio territorio e 7 istituti scolastici.
Nella fase iniziale, il tutto si caratterizzerà in questi Comuni e in queste scuole e, poi, sarà aperto a tutto il territorio provinciale.
“L’idea del progetto è nata perchè abbiamo capito e soprattutto avvertito l’esigenza dal mondo giovanile acuita dal problema della pandemia – ha aggiunto la dott.ssa Gioita Caiazzo, dirigente del settore Pianificazione strategica della Provincia di Salerno.
Abbiamo analizzato un aspetto un pò più largo, più importante, perchè il disagio giovanile non è scaturito solo dalla pandemia, ma abbiamo pensato al disagio, come il fatto che i ragazzi possano non sentirsi al loro agio in questo contesto, in questo mondo, che noi adulti e istituzioni gli stiamo prospettando. Abbiamo immaginato quali sono gli ambienti che i giovani vivono, quindi, sicuramente la scuola, il mondo delle associazioni e il lavoro. Il nostro vuole essere un percorso non per i giovani ma con i giovani, un accompagnamento nel loro percorso di vita”.
Ad informarlo è Luigi Martino.
Redazione