In Croazia, conclusa la “European Cup Open 2023” di Kickboxing
Un appuntamento molto importante per gli appassionati di questa disciplina dove gli atleti possono testare la propria preparazione fisica, atletica e tecnica.
Le iscrizioni sono state chiuse con una settimana di anticipo.
Infatti, si era raggiunto il numero massimo di partecipanti ben 1.200 atleti, suddivisi nelle varie specialità e pesi.
Alla competizione ha partecipato anche una piccola delegazione di atleti della Basilicata, accompagnati dal Presidente Regionale della Federkombat, Biagio Tralli, il vice presidente Serena Lamastra e il maestro, Alfredo Falconieri.
Gli atleti, così, schierati sono stati, per il contatto pieno Bozza Gabriel – 63.500 Junior Low Kick Dynamic Center Matera,
Fuoco Romualdo – 63.500 Junior Low Kick Athena Club Montescaglioso, Musto Antonio – 63.500 Senior Low Kick Dynamic Center Matera e Musto Donatello – 71.000 Senior Low Kick Dynamic Center Matera.
Per il contatto leggero,
Viola Monaco – 60 kg. Old Cadet – 60 kg. Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento Potenza
Antonella Veneri – 50 kg. Junior Elite Kickboxing Matera (Putignano).
Il primo a salire sul ring, negli ottavi di finale, è stato Antonio Musto contro il campione Polacco, Muzyk Hubert.
Al suono della campanella il Musto ha fatto vedere subito la sua grandissima determinazione, portando a casa la prima vittoria.
Dopo è stata la volta del Montese Romualdo che, nei quarti di finale, trova il Moldavo Raischi Ivan.
Al via dell’arbitro centrale il match si avvia in maniera molto equilibrata con Romualdo che lascia un pò più distanza al suo avversario nella prima e nella seconda ripresa, permettendogli di sfruttare al meglio la sua struttura fisica più longilinea.
Alla terza ripresa, inizia ad accorciare la distanza, ma il moldavo è molto bravo a gestire il vantaggio acquisito vincendo così l’incontro.
Successivamente tocca di nuovo ad Antonio Musto che si vede opposto nei quarti di finale allo slovacco Zupanc Filip.
Non appena comincia il match Musto inizia immediatamente a tempestare il suo avversario con potenti colpi alle gambe, destabilizzando gli appoggi del suo avversario e subito dopo anche a boxare, costringendo l’arbitro centrale a contare lo slovacco, accedendo, così, alla semifinale.
L’ultimo a salire sul ring e Donatello Musto, opposto all’atleta israeliano Aloosh Mohammad che, molto motivato, costringe l’arbitro a contare il suo avversario.
Il secondo giorno di gare il primo a salire sul ring è il giovane Gabriel Bozza contro il campione Rumeno Ionut Pavel che, al suono della campanella, cerca di colpire duro il fighter italiano, ma Gabriel usa i movimenti delle sue gambe per mandare a vuoto l’avversario per rientrare velocemente su di lui, senza evitare i colpi del fighter materano.
Subito dopo è la volta di Antonio Musto opposto al cecoslovacco Bares Lucas, atleta molto quotato, che parte convinto e inizia a imporre il proprio ritmo alla gara.
Lucas cerca di tenere il passo ma, alla terza ripresa subisce l’ennesimo Low Kick sulla coscia che cede e lo manda al tappeto.
Anche Antonio, così, come Gabriel approda in finale.
L’ultimo a combattere è Musto Donatello opposto al pluricampione ucraino Klymenko Yevhen che pur sapendo la caratura del suo avversario parte deciso, ma l’ucraino sfoggia subito il suo ricco bagaglio tecnico.
Donatello scende dal ring con la medaglia di bronzo e con la consapevolezza di aver incrociato i guantoni con un top fighter e di non averlo temuto.
Nell’ultimo giorno di gare, ad iniziare è di nuovo Gabriel Bozza opposto al Rumeno Valentin Ionut Stan.
Non appena parte la competizione Bozza parte immediatamente, senza lasciare nessun margine al suo avversario e alla fine della prima ripresa riesce a piazzare un potente circolare sinistro al fegato del suo avversario che viene contato dal giudice centrale.
Al suono della seconda ripresa Gabriel parte ancora più motivato e non appena parte, centra il suo avversario con un potente circolare alla testa e l’arbitro centrale ferma il match per ko tecnico.
Subito dopo sale il fighter ginestrino Antonio Musto opposto al bosniaco Rijad Kasapovic, il fighter italiano inizia a pressare da subito il suo avversario, partendo prima con le braccia e chiudendo ogni azione con dei potentissimi low kick sulle gambe del suo avversario che nel corso dell’incontro faranno la differenza appesantendo l’andatura del suo avversario.
In questa maniera il Musto conquista l’Europan Cup.
L’ultima giornata di gara vede anche l’esordio di Viola Monaco nel panorama internazionale nelle cinture blu.
In mattinata disputa il match nella specialità Light contact incontrando la tedesca Witting Zoe che mette in difficoltà la giovane atleta con un colpo al naso, facendole perdere l’incontro.
Ottima performance, seppure senza risultato, nel match disputato successivamente da Viola nella kick light con l’israeliana Serebryanikov Deniz.
La nostra giovane atleta torna comunque a casa con due bronzi.
Anche per Antonella Venneri nella kick light match ha disputato e combattuto fino alla fine con l’ungherese che, purtroppo, vince ai punti e non permette alla nostra atleta di conquistare il podio.
“Sono molto contento di questa spedizione in Croazia dove abbiamo testato i nostri ragazzi. Torniamo a casa con un bronzo conquistato da Donatello Musto e 2 medaglie d’oro conquistate da Gabriel Bozza e Antonio Musto. Tutti gli atleti hanno fatto svariati match prima di giungere sul podio ed è quello che volevo. Che dire, ancora di questi ragazzi, sono stati tutti bravi e all’altezza della situazione, hanno lavorato bene, ma domani si ritorna in palestra per continuare a lavorare per le prossime competizioni”.
È quanto commentato a fine gara dal Direttore Tecnico della Nazionale Italiana.
Redazione