Come da locandina, qui pubblicata, in Basilicata, a Lagonegro, nel potentino, si è concluso, da poco, l’evento denominato “Giornata Internazionale della Donna 2023“, presentato dalla giornalista Maria Rosaria Cianciulli e dalla prof.ssa Stefania Buldo, svoltosi presso la storica location di Palazzo Corrado, nel nome della poetessa lagonegrese, Donata Doni, a cinquant’anni dalla sua morte.
Marzo è il mese per ricordare le donne, ma l’impegno dell’associazione non si arresta e continua con la campagna sociale contro la violenza di genere e il femminicidio, in collaborazione con l’amministrazione conunale, con associazioni di diverse regioni d’Italia, Stati Generali di Pavia, uniti per condividere un’iniziativa da vivere con gli studenti e tutti i cittadini.
Si tratta di un festival tanto atteso, con un premio giunto alla sua decima edizione, che valorizza coloro che si sono distinti nella scrittura, giornalismo e nel sociale, con la “Mostra Volto di Donne“, coordinata da Aurora Di Sipio.
Tra gli obiettivi, che riguarda il progetto, quello di coltivare la speranza nel nome della poesia dedicata a Donata Doni, poetessa annoverata tra le grandi voci poetiche del ‘900, ai suoi tempi, impegnata nel sociale che, vissuta tra le guerre mondiali, ha lasciato traccia si sé non solo nei suoi quaderni fitti di parole e versi, ma anche grazie al suo impegno nel volontariato a favore dei più deboli.
La poesia e la donna, rappresentano insieme la bellezza, l’amore e la speranza che danno significato alla vita, oltre la morte.
Le attività nel mese di marzo, in questa occasione, serviranno anche a contrastare la violenza di genere che attanaglia la nostra società del benessere.
Le iniziative nella cittadina lucana, sono state avviate nel mese di novembre e si concluderanno a fine mese, con “La Giornata Mondiale della Poesia“.
Le manifestazioni sono incentrate particolarmente alla giornata dedicata alla lettura di poesie, rivolta agli studenti per avvicinarli all’arte, alla scrittura, attraverso iniziative di lettura e lezioni tenute nei mesi scorsi dai docenti attraverso laboratori informativi nella scuola dalla primaria fino alle superiori per promuovere la cittadinanza attiva e l’inclusione.
Al centro di tutto questo, sono le donne che, da sempre, sono andate avanti senza fermarsi mai, sono stare tenaci, combattive, lavoratrici instancabili, studiose, mamme, casalinghe, impiegate, contadine, operaie, commercianti e imprenditrici, perno della società e della famiglia.
“Mi piace considerare il mese di marzo, come la Primavera delle donne e “Il Salotto Doni” diventi officina di poesia”.
È quanto commentato dalla prof.ssa Agnese Belardi, nella foto, presidente dell’associazione e ideatrice della manifestazione, giunta alla sua decima edizione.
“Lasciare un messaggio e urlare il No alla violenza di genere, sulle donne che non si arresta. Abbiamo puntato alla bellezza e allo stile e nella carrellata delle donne più importanti del secolo scorso per citarne qualcuna Madre Teresa di Calcutta, Michelle Obama, Coco Chanel, Marilyn Monroe, Frida Kahlo, Maria Montessori, donne che hanno fatto la storia da prendere a modello. Possiamo dire con orgoglio che l’anno 2022 nonostante tutto è stato l’anno delle donne esse sono state le vere protagoniste e vincitrici a livello sociale, economico, politico e alle donne noi riconosciamo una forza eterna anche nella città di Lagonegro. Voglio raccontare del ruolo delle donne nella mia città. Esse in passato sono state le protagoniste in vari ambiti. Il 1920 è stato l’inizio di un secolo al “Femminile” riferito al progresso, all’emancipazione, alla evoluzione, al mondo del lavoro in un paese che muoveva i primi passi verso il cambiamento a livello nazionale: sono state tra le prime a conseguire la laurea in medicina in economia, le prime operaie nelle aziende e nel commercio, donne medico, ostetriche, biologhe, atleta si sono cimentate in ogni campo. Voglio soffermarmi con gratitudine, sulle benefattrici Lagonegresi”.
È quanto aggiunto, in un comunicato stampa inviato in redazione, dall’instancabile prof.ssa Belardi.
Lo storico Palazzo Corrado, oggi sede di numerosi eventi culturali e museo degli artisti, nel cuore della città e all’inizio del centro storico, fu donato da due sorelle, Costanza ed Olimpia Corrado, le quali appartenevano a una ricca e nobile famiglia di Lagonegro sin dal XVII° secolo.
Esse erano anche le proprietarie di una serie di palazzi nella piazza grande della città.
Costanza con testamento del 1848 lascia al clero oltre ad altri beni anche il palazzo sito in via Tribunale in prossimità della villetta comunale, già sede degli uffici giudiziari e oggi sede degli uffici finanziari.
Dopo l’Unità d’Italia, a seguito della soppressione degli enti ecclesiastici, i beni del clero passano allo Stato nel 1876 e successivamente al Comune che acquista.
Un pensiero oggi che va a queste benefattrici.
Oggi, è stata anche svelata la scultura allocata nel giardino che è dedicata alla prima donna poeta di Lagonegro, Santina Maccarone, pseudonimo di Donata Doni .
Oltre alle nobildonne, con la società che cambiava nel tempo, cedendo il posto all’industria e all’artigianato, mi viene in mente ricordare, anche la fabbrica delle lampadine o meglio denominata SIEL che grazie alla testimonianza di Antonio Lagala, direttore dello stabilimento, sono riuscita a ricostruire, uno spaccato della Lagonegro industrializzata le cui protagoniste sono le donne.
Meglio parlare di ragazze perchè erano allora adolescenti che dopo la scuola media o la licenza elementare ancora minorenni venivano assunte nella neonata fabbrica, in via San Giuseppe nel rione nuovo alla periferia della città.
Erano 22, inizialmente, e, poi, con l’incremento della produzione diventarono 46. I turni lavorativi si svolgevano dalle ore 6:00 alle 14:00 e dalle 14:00 alle 22:00.
La manodopera prevalentemente femminile formata da operaie ed apprendiste veniva regolarmente retribuita applicando il C.C.N.L.
Per le assunzioni venivano fatte richieste all’ufficio di collocamento che allora aveva sede a Lagonegro.
Dopo un breve periodo di prova, se superato, venivano confermate a tempo indeterminato, dal Direttore dello stabilimento che era il Lagala dal 1969, dopo l’uscita del prof. Angelo Alagia, promotore dell’iniziativa.
Certamente il funzionamento della Siel a Lagonegro per 18 anni, senza aggiungere gli anni di CIGS, ha portato progresso.
Il palazzo Corrado, per l’occasione si è rivitalizzato con i colori, dove ha predominato il giallo, con tanti fiori, mimose, arricchito di una mostra pittorica di artisti provenienti da tutt’Italia dedicata ai volti di donne, l’albero e il mappamondo della pace e la musica del sax di Vincenzo Arbia.
Lagonegro, che ha vissuto negli ultimi tempi una grave crisi in tutti i campi, deve riprendersi e risplendere.
Le donne hanno fatto la storia, lotteranno per la rinascita e saranno sempre in prima linea.
Tra i premiati, alla giornata conclusasi in serata, dal Commissario Gerardo Quaranta e sua eccellenza il Vescovo Vincenzo Orofino, alla presenza di numerosi partecipanti all’evento, lo scrittore Michelangelo Volpe, la giornalista Maria Paola Vergallito e l’associazione “AVIS Comunale Lagonegro“.
Tra gli intervenuti, erano, inoltre, presenti, il dott. Gerardo Quaranta, Commissario Prefettizio, il dott. Luigi Pentangelo, Presidente del Tribunale di Lagonegro, il Tenente Virginio Gaeta, Comandante Carabinieri di Lagonegro, Maria Anna Fanelli, Referente Stati Generali delle Donne, Vito Carlomagno, Dirigente Scolastico Lagonegro e Serena Trotta, Dirigente Scolastico Latronico.
Rocco Becce
Direttore Editoriale