CRONACA – ORBASSANO, LA POLIZIA DI STATO SEQUESTRA OLTRE 1.700 CHILOGRAMMI DI HASHISH. IN MANETTE UNO STRANIERO – Nel corso delle attività investigative condotte dalla Polizia di Stato, al contrasto del traffico internazionale di stupefacenti, nella mattinata del 21 febbraio scorso, a Torino è stato arrestato un uomo di origine maghrebina, regolare sul territorio nazionale, responsabile dell’illecita detenzione di circa 190 chilogrammi di sostanza stupefacente, di tipo hashish. Ad eseguire il fermo, gli investigatori della Sezione Antidroga della locale Squadra Mobile che, presso l’interporto “Sito” di Orbassano, hanno rinvenuto un ingente quantitativo di hashish, proveniente dalla Spagna, destinato anche al mercato di questo capoluogo, del valore stimato sui 6 milioni di euro. La droga, era su di un furgone, suddivisa in panetti da 50 e 100 gr. ognuno. A comunicarlo è la Polizia di Stato. VENEZIA, MAXI SEQUESTRO DEL SERVIZIO NAVALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DEL VENETO. Il Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, nell’ambito di un servizio di controllo in laguna, ha sottoposto a sequestro diverse partite di vongole, per un ammontare complessivo pari a circa 5 tonnellate. Nello specifico, l’attività ispettiva, condotta dal servizio navale della Guardia di Finanza del Veneto, che ha interessato sia la provincia di Venezia che di Rovigo, si è conclusa con il rinvenimento a bordo di due automezzi commerciali del prefato prodotto ittico, successivamente sottoposto a sequestro per la violazione della normativa europea e nazionale di settore. Il citato risultato è frutto del diuturno impegno del comporto navale nel pattugliamento lagunare e lungo la fascia costiera per la tutela degli interessi economico finanziari e della pubblica incolumità. PADOVA, SEQUESTRATI DALLA GDF OLTRE 420 COSMETICI CONTENENTI UNA SOSTANZA VIETATA E 1.600.000 ARTICOLI IRREGOLARI – Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato oltre 420 prodotti per la cura della persona e l’igiene contenenti una sostanza vietata dalla specifica normativa di settore e ben 1.600.000 articoli per negozi irregolari, potenzialmente pericolosi per i consumatori. Gli interventi eseguiti traggono origine da una capillare attività info-investigativa svolta sul territorio provinciale che ha consentito di individuare due esercizi commerciali, operanti nel settore della vendita di prodotti non specializzati per la casa, l’ufficio e la persona, in cui veniva posta in vendita la merce in rassegna. Nel dettaglio, in un primo intervento la Compagnia di Piove di Sacco ha controllato un esercizio commerciale che poneva in vendita cosmetici contenenti, secondo l’indicazione delle confezioni ed etichette, una molecola, nota anche come Lilial, inserita, a partire dal 1° marzo 2022, tra le sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, ossia vietate, in quanto messe al bando sul mercato europeo. Attesa la predetta irregolarità, i prodotti rinvenuti, tra cui profumi, deodoranti, creme viso-corpo e prodotti per l’igiene personale, sono stati sottoposti a sequestro probatorio e, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a compiuto accertamento della responsabilità qualora intervenga sentenza irrevocabile di condanna, il rappresentante legale della società, alla quale fa capo il punto vendita controllato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Padova per la suddetta violazione penalmente rilevante. Nel corso di un altro servizio, il Gruppo Padova ha eseguito un controllo presso un’attività commerciale, operante nella zona industriale del capoluogo, dedita alla distribuzione all’ingrosso di articoli per l’ufficio e per negozi. All’atto dell’accesso i militari hanno rinvenuto 600mila articoli di vario genere, espositori di monili, parti di manichini e blister, potenzialmente pericolosi, in quanto privi di indicazioni utili alla valutazione e alla prevenzione dei rischi derivanti dall’utilizzo del prodotto, in violazione delle disposizioni del “Codice del Consumo”. I successivi accertamenti permettevano di scoprire un magazzino, del quale il commerciante aveva taciuto l’esistenza, dove erano stoccati un ulteriore milione di prodotti con le medesime irregolarità. All’esito dei controlli espletati si provvedeva a segnalare il titolare della ditta individuale alla Camera di Commercio di Padova e a sottoporre a sequestro amministrativo complessivamente 1.600.000 prodotti. FERRARA, SEQUESTRATE DALLA GDF OLTRE 3.700 ETICHETTE E NUMEROSI CAPI DI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTI. I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, nell’ambito di un piano d’intervento in materia di contraffazione e di abusivismo commerciale, hanno rinvenuto e sequestrato sui lidi ferraresi oltre 3.700 tra etichette e articoli di abbigliamento risultati contraffatti. I militari della Tenenza di Comacchio, in due distinte operazioni, hanno sottratto al mercato del falso un ingente quantitativo di articoli che, secondo una stima per difetto, avrebbe fruttato sul mercato illegale una cifra che si aggirerebbe attorno ai 15mila euro. In una prima operazione, è stato intercettato, a Lido degli Scacchi, un cittadino extracomunitario con un trolley al seguito, il quale, alla vista dei militari, si è dato ad una precipitosa fuga abbandonando il bagaglio che è risultato contenere alcuni articoli di abbigliamento ma, soprattutto, un rilevante numero di etichette, oltre 3.700, riproducenti i segni distintivi contraffatti di note griffe della moda, Gucci, Prada, Diesel, Burberry, D&G, Peuterey, Blauer, Adidas, Stone Island, Lacoste, Fred Perry, Nike, Moncler, Colmar, Woolrich e Armani. In una successiva operazione, i finanzieri di Comacchio, nel corso di attività di perlustrazione e di osservazione del litorale, hanno rinvenuto, nei pressi di alcuni stabilimenti balneari di Porto Garibaldi, un borsone e dei bustoni di plastica, nascosti alla vista dei passanti per la presenza di dune artificiali, risultati anch’essi contenere decine di articoli di abbigliamento contraffatti, tra cui giubbotti, felpe e maglie, destinati al mercatino domenicale. L’intera merce è stata posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. TREVISO, TRUFFA DEL “BONUS FACCIATE” SCOPERTA DALLA GDF, SEQUESTRATI CREDITI FISCALI, DISPONIBILITÀ FINANZIARIE E ALTRI BENI PER 85 MILIONI DI EURO. I finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito di un’indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al “Bonus Facciate”, agevolazione fiscale correlata agli interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici, che consentiva il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 90% dell’importo dei lavori realizzati, hanno dato esecuzione a una serie di perquisizioni e sequestri, delegati dall’Autorità Giudiziaria di Treviso, su 49 milioni di euro di crediti d’imposta e oltre 2 milioni di euro fra somme di denaro e altri beni nella disponibilità di 20 indagati. Nell’ambito dello stesso fascicolo processuale, nel mese di gennaio del 2022 il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso aveva già sequestrato agli indagati crediti fiscali per 31,5 milioni di euro e disponibilità liquide per 2,5 milioni di euro. Nel complesso, quindi, le indagini hanno permesso finora di assicurare al patrimonio pubblico circa 85 milioni di euro in crediti fiscali, disponibilità finanziarie e altri beni illecitamente detenuti. I reati per cui si procede riguardano ipotesi di truffa e indebite percezioni a danno dello Stato nonché riciclaggio, reimpiego in attività economiche e autoriciclaggio dei proventi illeciti da parte di venti indagati, perlopiù giovani originari di Paesi dell’Est-Europa, residenti tra le province di Bolzano, Venezia, Catania, Treviso, Rovigo, Padova, Bari e Pesaro Urbino che, per realizzare il meccanismo di frode, nel 2021 avevano strumentalmente attivato partite Iva per ditte edili, attestando falsamente di aver compiuto i lavori che davano diritto a generare questa particolare tipologia di crediti. Tra gli indagati figura, poi, il titolare di uno studio di consulenza fiscale di San Biagio di Callalta, che ha curato la costituzione delle aziende intestate agli stranieri e che, dai riscontri investigativi, emerge quale ideatore dell’intero disegno criminoso. I crediti d’imposta, ottenuti fraudolentemente e all’insaputa dei proprietari degli immobili, che hanno negato di aver intrattenuto qualsiasi rapporto con gli indagati, sono stati in parte monetizzati mediante cessione a istituti di credito, in parte ceduti a ditte individuali create ad hoc ovvero a società terze. Le indagini proseguono, anche per ricostruire compiutamente tutti i passaggi di denaro successivi alla monetizzazione dei crediti fittizi e, a tale scopo, sono già stati attivati i canali di cooperazione internazionale. GROSSETO, LA COMPAGNIA DELLA GDF DI FOLLONICA HA SEQUESTRATO 65 KG DI RICCI DI MARE. I militari della Guardia di Finanza di Follonica, nel corso di un servizio notturno di controllo economico del territorio sul litorale di Pratoranieri, hanno individuato 3 persone in possesso di circa 65 chilogrammi di ricci di mare, per la maggior parte pescati di frodo. I tre sono stati colti mentre in piena notte caricavano sull’auto due vasche nelle quali erano stipati oltre 1.600 esemplari ancora vivi. Nel bagagliaio era contenuta anche l’attrezzatura per la pesca subacquea utilizzata per la raccolta in mare dei ricci. La pesca dell’Echinoidea, comunemente detto riccio di mare, è rigorosamente regolamentata sia riguardo al periodo di pesca che alla quantità di raccolta consentita, che non può superare i 50 esemplari a persona, ben inferiore quindi al quantitativo rinvenuto in possesso dei tre pescatori. Il pescato illecito era destinato al mercato pugliese dove avrebbe fruttato un guadagno in nero di circa 2mila euro. I ricci sono stati immediatamente sequestrati e subito rigettati in mare con l’ausilio della locale Guardia Costiera, scongiurando ulteriori danni al delicato ecosistema della costa e contribuendo alla ripopolazione delle colonie marine. Ai responsabili della pesca di frodo, oltre al sequestro delle attrezzature da pesca, sono state contestate sanzioni amministrative per un totale di 6mila euro. L’attività, svolta a tutela dell’ambiente e della salute del consumatore, contribuisce a salvaguardare l’economia legale della filiera della pesca marittima regolare e la biodiversità dell’ecosistema marino. NAPOLI, FURTO DI PRODOTTI IN UN SUPERMERCATO, PREGIUDICATO ARRESTATO DALLA GDF. Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno tratto in arresto un extracomunitario, autore del furto di numerosi prodotti all’interno di un supermercato di Nola. L’operazione è stata condotta dai finanzieri del Gruppo di Nola che, in seguito all’attivazione della Sala Operativa del Comando Provinciale, sono intervenuti in un supermercato di una nota catena di distribuzione dove era in corso una vera e propria razzia da parte di alcune persone che sottraevano e occultavano rapidamente beni in vendita sugli scaffali. Uno dei ladri è stato bloccato prima dagli addetti al supermarket e, subito dopo, dai finanzieri. I militari, avvalendosi anche del servizio di videosorveglianza hanno constatato le modalità con cui era stato perpetrato il furto. Il giovane fermato, un 21enne di etnia rom, indossava una maglietta intima con un’apertura all’altezza dell’addome creata appositamente per occultare refurtiva in grande quantità. Lo straniero, già colpito da precedenti penali per episodi della specie, è stato tratto in arresto e giudicato con rito direttissimo. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, CITTADINO BENGALESE RAPINATO E AGGREDITO PER RAZZISMO SUL BUS. I CARABINIERI ARRESTANO 3 GIOVANI. I Carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia hanno arrestato due minori e una maggiorenne, gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata, lesioni personali commesse con finalità di discriminazione o odio razziale e interruzione di pubblico servizio, a seguito di una brutale aggressione consumata, il 13 novembre 2022, ai danni di un cittadino bengalese mentre viaggiava a bordo di un autobus di linea del centro di Roma. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, intraprese immediatamente dopo essere intervenuti in Piazza d’Aracoeli in soccorso di un uomo di origini bengalesi che senza un apparente motivo era stato dapprima offeso, poi, picchiato ed infine derubato da un gruppo di giovanissimi, che si trovavano con lui a bordo del bus N.201, hanno consentito ai Giudici per le Indagini preliminari presso il Tribunale Ordinario ed il Tribunale per i Minorenni di Roma di emettere 3 ordinanze che dispongono la custodia cautelare in carcere per il maggiorenne, di 23 anni; la custodia in un istituto penale minorile per uno dei due minorenni, di 17 anni e della permanenza in casa per il secondo minorenne, sempre di 17 anni. La vittima, salita sull’autobus alla fermata Zanardelli, intorno alle ore 2.00, a termine di una giornata di lavoro in un ristorante, si era seduta, ignara, di fronte ad alcuni ragazzi che dopo aver infastidito vari passeggeri avevano indirizzato su di lui le loro attenzioni iniziando dapprima ad insultarlo con frasi offensive e denigratorie sulle sue origini per poi, all’improvviso, sputargli in faccia e colpirlo con un pugno al volto. Giunti alla fermata Aracoeli, l’autista del mezzo era stato costretto ad interrompere la corsa ed aprire le porte per far scendere i ragazzi violenti i quali, però, avevano spinto fuori la vittima e continuato ad accanirsi contro di lui colpendolo con calci e pugni nonostante fosse caduto inerme a terra, mentre uno di loro, prima di scappare, aveva frugato nel suo giubbino sottraendogli il cellulare. I Carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia dopo aver ascoltato la vittima, che soccorsa dal “118” riportava 7 giorni di prognosi, hanno raccolto le testimonianze dei presenti ed acquisito le telecamere di videosorveglianza interne al bus attraverso cui hanno ricostruito minuziosamente tutte le fasi dell’aggressione ed estrapolato alcuni nitidi fotogrammi indispensabili al prosieguo delle indagini che, attraverso l’impiego di avanzati sistemi di comparazione, l’analisi dei profili social ed i più tradizionali metodi di osservazione e pedinamento, hanno consentito in breve tempo di identificare compiutamente gli indagati. Agli arrestati, ai quali nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti e sequestrati gli indumenti indossati la notte dell’aggressione nonchè il cellulare sottratto alla vittima, viene contestato, come anticipato, di aver agito con finalità di discriminazione e odio etnico, nazionale e religioso. A casa di uno dei minorenni, inoltre, sono stati rinvenuti anche 18 gr. di hashish, alcuni gr. di metadone e ketamina e un bilancino di precisione. ROMA, QUARTIERE ESQUILINO SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DEI CARABINIERI. PERSONE ARRESTATE E DENUNCIATE. Nella giornata di ieri, il quartiere Esquilino è finito sotto la lente d’ingrandimento dei Carabinieri del Gruppo di Roma. Nella rete dei controlli, eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, insieme ai Carabinieri del Gruppo Tutela Lavoro e quelli del Nucleo Cinofili Santa Maria di Galeria, sono finiti i giardini e le aree sotto i porticati di piazza Vittorio Emanuele II e le vie adiacenti. Le attività, mirate al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado, hanno portato all’arresto di 5 persone e alla denuncia a piede libero di altre 2. In manette sono finiti un cittadino straniero risultato colpito da un provvedimento di espulsione con divieto di reingresso sul territorio nazionale per 10 anni. L’uomo, per eludere i controlli ha esibito ai militari una carta di identità e patente di guida greche risultate false. Arrestati anche un cittadino italiano e un cittadino senegalese trovati in possesso di 23 gr. di marijuana e 8 cellulari risultati denunciati rubati. Altri due cittadini stranieri sono stati arrestati, per detenzione di alcune dosi di hashish. I Carabinieri hanno poi denunciato un 23enne del Gambia, senza fissa dimora e con precedenti, sorpreso a cedere una dose di hashish ad un cittadino straniero, successivamente segnalato quale assuntore, e un 34enne argentino per tentato furto in un negozio. La titolare di un ristorante cinese è stata sanzionata per oltre 20.000 euro per avere omesso di predisporre procedure di autocontrollo basate sul sistema Haccp, comprese le procedure in materia di informazioni sulla catena alimentare che hanno portato al sequestro di 20 kg. di alimenti, oltre che per violazione normativa circa la sicurezza degli ambienti di lavoro, per omessa comunicazione degli impianti di video-sorveglianza nei luoghi di lavoro e per la presenza di 3 lavoratori in nero, sanzione che ha portato anche alla proposta di chiusura dell’attività, all’autorità amministrativa. Nel corso del servizio, i Carabinieri hanno complessivamente identificato 154 persone e eseguito verifiche su 85 veicoli. TIVOLI, I CARABINIERI ESEGUONO L’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE A CARICO DI DUE PERSONE, PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. Nelle prime ore di stamattina, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia che dispone misure cautelari a carico di due persone, marito e moglie, gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, partita da diverse segnalazioni dei cittadini residenti del quartiere Borgonovo di Tivoli Terme, ha consentito di accertare l’esistenza di un diffuso fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli indagati sono gravemente indiziati di aver operato all’interno di un’area occupata da roulotte e container riconducibili a nuclei familiari di esercenti di spettacoli viaggianti, in una zona adiacente ad una scuola primaria e di aver, nel breve periodo di svolgimento dell’attività di indagine, circa 20 giorni, effettuato oltre 50 incontri con altrettanti acquirenti. I Carabinieri sono riusciti a documentare numerosi incontri ed a trarre in arresto due clienti che avevano acquistato quantità importanti di sostanza stupefacente di tipo hashish e cocaina. L’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Tivoli Terme, ha consentito alla Procura di Tivoli di richiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare custodiale degli arresti domiciliari per entrambi gli indagati. SUBIACO, ANZIANA RAGGIRATA CON LA STORIA DEL FINTO INCIDENTE, CONSEGNA ORO, GIOIELLI E DENARO A FALSO AVVOCATO, 2 ARRESTI DEI CARABINIERI. Sono stati traditi dalla velocità troppo alta nelle stradine del piccolo centro di Subiaco, alle porte di Roma, due uomini, 42 e 24 anni, gravemente indiziati di aver estorto oro, gioielli e denaro a una donna anziana e di avere opposto resistenza. Ad interrompere la loro fuga, i Carabinieri della Stazione di Subiaco che avuta notizia di alcuni tentativi di truffa in atto nella zona, hanno intercettato un’auto, con due persone a bordo che, alla loro vista, hanno dapprima accelerato, poco dopo hanno forzato un posto di controllo, tentando di investire i militari, per essere infine bloccati all’interno di una strada poderale dove avevano tentato di nascondersi. A farne le spese una signora residente a Subiaco. La vittima, dopo aver ricevuto una telefonata da un fantomatico Carabiniere di Subiaco ed informata che il figlio era stato arrestato per aver investito una donna e la sua bambina, in pericolo di vita, che le prospettava la necessità di reperire del denaro per farlo uscire dal carcere ove era a rischio la sua stessa incolumità, aveva consegnato l’oro, il denaro e i gioielli ad un falso avvocato presentatosi a casa. A tradire i truffatori questa volta è stato l’aver tentato di eludere il controllo dei Carabinieri di Subiaco e la folle corsa per le strade del paese. Nella loro auto i Carabinieri hanno rinvenuto il denaro e i gioielli portati via alla vittima. Entrambi i fermati sono stati arrestati con l’accusa di estorsione e resistenza a pubblico ufficiale e sono stati condotti in carcere. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, molte nubi su Alpi occidentali e Valle d’Aosta, con piogge diffuse e neve oltre 1.700 m., poco nuvoloso altrove. Nubi irregolari alternate a schiarite, poi addensamenti più consistenti entro sera, con deboli piogge sul versante adriatico e in Umbria. Molte nubi sulle coste tirreniche e la sera tra Molise e Puglia con qualche piovasco, maggiori schiarite altrove. Le temperature saranno in aumento, tra i 17 e 22 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale