Per un’aggressione razzista, ad un cittadino bengalese, 3 giovani, due minori ed una maggiorenne, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia.
I tre, sono gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata, lesioni personali commesse con finalità di discriminazione o odio razziale e interruzione di pubblico servizio, a seguito di una brutale aggressione consumata, il 13 novembre dello scorso anno, ai danni dello straniero.
È accaduto bordo di un autobus di linea del centro di Roma.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e il Tribunale per i Minorenni, sono state avviate immediatamente dopo l’intervento dei militari, in piazza d’Aracoeli, in soccorso dell’uomo.
I tre indagati, senza un apparente motivo, avevano offeso, poi, picchiato ed infine derubato lo straniero, mentre si trovavano con lui a bordo di un bus.
Le attente indagini hanno consentito ai Giudici per le Indagini preliminari presso il Tribunale Ordinario ed il Tribunale per i Minorenni di Roma di emettere 3 ordinanze che dispongono la custodia cautelare in carcere per il maggiorenne, di 23 anni, la custodia in un istituto penale minorile per uno dei due minorenni, di 17 anni e della permanenza in casa per il secondo minorenne, sempre di 17 anni.
La vittima, salita sull’autobus alla fermata “Zanardelli”, intorno alle ore 2.00, a termine di una giornata di lavoro in un ristorante, si era seduta, ignara, di fronte ad alcuni ragazzi che dopo aver infastidito vari passeggeri avevano indirizzato su di lui le loro attenzioni iniziando dapprima ad insultarlo con frasi offensive e denigratorie sulle sue origini per poi, all’improvviso, sputargli in faccia e colpirlo con un pugno al volto.
Giunti alla fermata “Aracoeli”, l’autista del mezzo era stato costretto ad interrompere la corsa ed aprire le porte per far scendere i violenti i quali, però, avevano spinto fuori l’extracomunitario e continuato ad accanirsi contro di lui colpendolo con calci e pugni nonostante fosse caduto inerme a terra, mentre uno di loro, prima di scappare, aveva frugato nel suo giubbino sottraendogli il cellulare.
I Carabinieri del Comando di Roma Piazza Venezia dopo aver ascoltato la vittima, che soccorsa dal “118” aveva riportato 7 giorni di prognosi, hanno raccolto le testimonianze dei presenti ed acquisito le telecamere di videosorveglianza interne al bus attraverso cui hanno ricostruito minuziosamente tutte le fasi dell’aggressione ed estrapolato alcuni nitidi fotogrammi indispensabili al prosieguo delle indagini che, attraverso l’impiego di avanzati sistemi di comparazione, l’analisi dei profili social ed i più tradizionali metodi di osservazione e pedinamento, hanno consentito in breve tempo di identificare tutti i componenti del gruppo.
Agli arrestati, ai quali nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti e sequestrati gli indumenti indossati la notte dell’aggressione, oltre al cellulare, sottratto al derubato, viene contestato, come anticipato, di aver agito “con finalità di discriminazione e odio etnico, nazionale o religioso”.
A casa di uno dei minorenni, inoltre, sono stati rinvenuti anche 18 gr. di hashish, alcuni gr. di metadone e ketamina e un bilancino di precisione.
È quanto informato dal Comando Provinciale CC di Roma.
Rocco Becce
Direttore Editoriale