CRONACA – COMO, CONTROLLI DELLA GDF IN MATERIA DI LAVORO SOMMERSO. SCOPERTI 6 LAVORATORI IMPIEGATI IN “NERO” E 1 LAVORATORE IRREGOLARE. Prosegue incessante l’impegno della Guardia di Finanza di Como, volto alla tutela della collettività e della legalità economico-finanziaria nonchè alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di lavoro sommerso. Le Fiamme Gialle lariane, nei giorni scorsi, hanno scoperto 6 lavoratori impiegati in nero, di cui uno extracomunitario clandestino sul territorio dello Stato e 1 lavoratore irregolare. Le Fiamme Gialle del Gruppo Como hanno effettuato un accesso in un ristorante pizzeria, situato in una delle più prestigiose vie di accesso per il centro del comune di Como, dove sono stati scoperti, complessivamente, 6 lavoratori in nero di cui 5 di origine turca e 1 di nazionalità somala ed 1 lavoratore irregolare di origine italiana. Per l’esercizio commerciale è stato richiesto, al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Como, un provvedimento di sospensione dell’attività poichè è stato riscontrato che più del 10 per cento dei lavoratori presenti sul luogo di svolgimento dell’attività risultava occupato, al momento dell’accesso ispettivo, senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Il provvedimento sospensivo sarà revocato quando il datore di lavoro avrà provveduto a sanare la posizione dei lavoratori trovati intenti a prestare la loro opera in nero con l’assunzione degli stessi e a pagare le sanzioni previste dalla normativa vigente. Inoltre, il datore di lavoro è stato denunciato, alla locale Procura della Repubblica, per la violazione, mentre il lavoratore è stato segnalato per il reato di ingresso irregolare sul territorio dello Stato. L’attività delle Fiamme Gialle s’inquadra, in particolare, in due dei principali obiettivi perseguiti dal Corpo: arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, ovvero i lavoratori. Questi ultimi, infatti, lavorando in nero o in maniera irregolare, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di infortuni sul lavoro. TORINO, INDIVIDUATA DALLA GDF UNA DISCARICA ABUSIVA DI 7MILA METRI QUADRI. SEQUESTRATI 220 AUTOVEICOLI ABBANDONATI E 6 PERSONE DENUNCIATE. Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino, durante le attività di controllo economico-finanziario del territorio, ha individuato, nel quartiere Villaretto, grazie anche alla collaborazione della Sezione aerea della Guardia di Finanza di Varese che ha effettuato rilevamenti dall’alto mediante specifici sorvoli, una vasta area degradata, in evidente stato di abbandono, ove erano custoditi, ammassati, disomogenei cumuli di rifiuti. Le riprese eseguite dall’elicottero delle Fiamme Gialle hanno consentito di acclarare il descritto contesto ambientale, fornendo un quadro d’insieme allarmante dal punto di vista della tutela dell’ambiente. Di conseguenza, i finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, che hanno condotto l’attività coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, hanno perquisito l’intero sito, vasto oltre 7mila metri quadri, dove sono stati rinvenuti 220 autoveicoli, un rimorchio contenente 35mila litri di olii esausti e idrocarburi, con percolamenti e abbruciamenti potenzialmente pericolosi per il suolo e la salute pubblica, nonchè 400 tonnellate di rifiuti eterogenei, speciali e non, di origine automotive, tutti in evidente stato di abbandono e a diretto contatto con il terreno. Due le imprese coinvolte nella presunta gestione della discarica a cielo aperto, entrambe attive nel settore dell’autodemolizione. I militari, hanno proceduto al sequestro dell’intera area e, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 6 persone le quali dovranno rispondere del reato di gestione di discarica non autorizzata. Sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati alla messa in sicurezza del sito e alla verifica dell’eventuale contaminazione ambientale causata dallo sversamento dei prodotti, in collaborazione con personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (A.R.P.A.). VARESE, CANCELLATI DAL P.R.A. 370 VEICOLI INTESTATI A DITTE FITTIZIE ED UTILIZZATI PER LA COMMISSIONE DI REATI CONTRO IL PATRIMONIO. INDAGATE 15 PERSONE CHE NON HANNO VERSATO IMPOSTA DI TRASCRIZIONE E BOLLO AUTO PER 240MILA EURO. Finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno notificato la chiusura delle indagini preliminari a 15, indagati in concorso, a vario titolo, per i reati di truffa aggravata, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e favoreggiamento personale nel fenomeno del trapasso di auto tramite formalità agevolate che non prevedono pagamenti di tasse ed imposte. In particolare, a seguito di indagini di polizia giudiziaria delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese, è stato individuato dalle Fiamme Gialle un sodalizio criminale per lo più di origine rumena dedito all’attività di compravendita di autoveicoli mediante l’intestazione fittizia dei medesimi a prestanomi, assegnatari di partita iva avente quale attività il commercio di autoveicoli. Tale fittizia condizione di commercio autoveicoli ha consentito agli indagati di usufruire delle agevolazioni previste dalla legge, in tema di tasse automobilistiche, sottraendosi con artifizi e raggiri, al versamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione per il trasferimento di proprietà delle auto in considerazione che i veicoli che hanno usufruito di questa agevolazione sono destinati alla vendita e non possono essere utilizzati. Denunciata anche la titolare di una agenzia di disbrigo pratiche auto che ha registrato plurimi acquisti e passaggi di proprietà a terzi soggetti intestatari fittizi ed ha contribuito a garantire, ai reali possessori, l’ottenimento di altri indebiti vantaggi quali la possibilità di utilizzare gli automezzi in maniera del tutto anonima, ed infatti è emerso che buona parte di tali veicoli sono stati utilizzati per la commissione di reati contro il patrimonio, nonchè la possibilità di non adempiere al pagamento anche dei pedaggi autostradali, né di multe e sanzioni nonchè di potersi muovere senza copertura assicurativa. L’attività d’indagine è stata condotta mediante l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo e attraverso l’esame della documentazione sequestrata nel corso delle perquisizioni locali effettuate presso le abitazioni degli indagati. Allo stato attuale, relativamente alle auto fittiziamente intestate ai soggetti prestanome, è stata quantificata, una fraudolenta sottrazione del pagamento dell’I.P.T. pari a circa 120mila euro e a titolo di sottrazione al pagamento del bollo auto per ulteriori 120mila euro. VICENZA, OPERAZIONE DELLA GDF “PIAZZE PULITE” CONTRO LO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. A pochi giorni dall’arresto di tre spacciatori nigeriani in città, prosegue senza sosta il dispositivo antidroga delle Fiamme Gialle beriche volto a contrastare lo spaccio di stupefacenti nelle piazze e nelle strade della provincia. Lo scorso week end, gli investigatori della Sezione Mobile del Nucleo p.e.f. Vicenza della Guardia di Finanza hanno arrestato due albanesi, in flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Le investigazioni, scaturite dall’attività d controllo economico del territorio, hanno permesso di ricostruire l’operatività dei due giovani complici, rispettivamente di 22 e 21 anni, dediti alla vendita, prevalentemente di hashish e cocaina, alla clientela proveniente dai comuni della cintura nord-est del capoluogo. Gli arrestati, che avevano la propria base logistica a Bressanvido nell’area di via Longhella sita tra due bar, dove c’era un incessante via vai di persone, erano soliti occultare di volta in volta la droga da spacciare nella cavità di un albero, in una cassetta elettrica e presso il giardino estivo di uno dei due bar. Grazie alle attività di osservazione, controllo e pedinamento, a metà pomeriggio è stato controllato il primo albanese mentre si accingeva a recarsi a lavoro con le tasche piene di dosi di cocaina da smerciare, mentre il secondo albanese veniva sottoposto a controllo verso sera, con il rinvenimento di ulteriori dosi di cocaina e hashish e di una pistola beretta rubata occultata all’interno di una intercapedine sita in prossimità di un gazebo collocato nel giardino estivo di un bar. Le operazioni di perquisizione, svolte con il costante ausilio delle unità cinofili “Zack” e “Ray” del Gruppo Vicenza, sono state estese ad un agriturismo di Quinto Vicentino ove dimora il primo pusher e all’abitazione di Poianella di Bressanvido ove dimora il secondo pusher, con il rinvenimento e sequestro da parte delle Fiamme Gialle anche di vario materiale per il taglio e confezionamento dello stupefacente, di 1 bilancino e 9 smartphone, nonchè di quasi 19mila euro in contanti. Stante la flagranza del reato di spaccio di stupefacenti e, nel caso del secondo albanese, anche del reato di detenzione illegale di arma da sparo, dopo aver notiziato il pm di turno della Procura della Repubblica di Vicenza, i due complici albanesi sono stati deferiti, in stato di arresto, all’Autorità Giudiziaria ed associati al carcere “San Pio X“. Rimesso in libertà, il secondo albanese è stato nuovamente arrestato dai finanzieri perché sorpreso a spacciare 3 dosi di cocaina ad un 20enne di Pradipaldo di Marostica, nel parcheggio antistante il bar di Bressanvido ove era stata rinvenuta la pistola rubata. Sottoposto nuovamente a perquisizione, gli sono stati rinvenuti addosso e sequestrati ulteriori 5 dosi di cocaina, € 1.500,00 in contanti ed uno smartphone. BOLOGNA, DENUNCIATA DALLA GDF UNA DONNA PER VENDITA ONLINE DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO E PRODOTTI CONTRAFFATTI. PERCEPIVA ANCHE IL “REDDITO DI CITTADINANZA“. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno individuato una signora, residente ad Imola, che avrebbe posto in essere, in via continuativa, un’attività di vendita online di prodotti, anche contraffatti, attraverso Facebook e i servizi di messaggistica istantanea WhatsApp e Telegram, di fatto comportandosi da vera e propria imprenditrice, senza adempiere, tuttavia, ai previsti obblighi contabili, contributivi e dichiarativi. I prodotti, oggetto di commercializzazione, erano costituiti prevalentemente da capi d’abbigliamento, accessori vari e profumi, riportanti marchi e loghi di note case di moda contraffatti; i capi rinvenuti presso lo stabile risultato essere il luogo d’esercizio dell’attività commerciale sono stati sottoposti a sequestro, mentre la responsabile è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Bologna per i reati di contraffazione e ricettazione. Nello stesso contesto e nel corso delle indagini, sono stati identificati e poi sanzionati amministrativamente gli acquirenti, via e-commerce, dei prodotti contraffatti. I finanzieri della Compagnia di Imola, oltre a procedere alla ricostruzione della posizione fiscale della signora, del tutto sconosciuta al fisco, hanno altresì denunciato quest’ultima per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza, con contestuale segnalazione all’INPS di Imola che ha proceduto al recupero di quanto già percepito e alla revoca del suddetto sussidio, in merito è stato riscontrato come la denunciata avesse già incassato circa 6mila euro di indennità non spettanti ed avesse richiesto, ma non ancora riscosso, un’ulteriore somma pari a circa 11mila euro. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, I CARABINIERI CONTRO LE OCCUPAZIONI ABUSIVE NEL CENTRO STORICO E NELLE PERIFERIE, 18 PERSONE DENUNCIATE. Resta sempre alta l’attenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma sul tema delle occupazioni abusive nella Capitale, dal centro storico alle periferie. Nella sola giornata di ieri, in poche ore, infatti, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero 18 persone. Nel pomeriggio, a seguito della segnalazione di una occupazione abusiva di un appartamento di proprietà della società “Aequa Roma“, assegnato ad una persona deceduta lo scorso mese di novembre, i Carabinieri sono intervenuti nello stabile in via del Forte Tiburtino e hanno sorpreso all’interno dell’immobile tre cittadini egiziani, di l 65, 52 e 50 anni, che ne avevano preso possesso, dopo averne forzato la porta, senza alcun titolo o autorizzazione. Al termine delle attività, i Carabinieri hanno liberato l’immobile poi restituito all’Ente proprietario. Sempre nel pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Roma Prima Porta sono intervenuti presso un’area in via Tiberina, di proprietà di una società di commercio tabacchi all’ingrosso, che 15 cittadini romeni, tra cui un minore, avevano occupato abusivamente costruendo alloggi di fortuna con legno e lamiere. Le 18 persone sono state denunciate a piede libero per invasione di terreni e/o edifici. BRACCIANO, TRUFFA AD ANZIANA SCOPERTA DAI CARABINIERI. 41ENNE CAMPANA DENUNCIATA. Al termine di una complessa attività d’indagine, nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Operativa di Bracciano e della Stazione di Anguillara Sabazia hanno deferito in stato di libertà una 41enne campana, gravemente indiziata di essere l’autrice di una truffa ai danni di un’anziana donna, perpetrata ad Anguillara Sabazia nell’ottobre scorso. La vittima era stata contattata al telefono dalla donna che, spacciandosi per la nipote, aveva chiesto di corrispondere all’ufficio postale una somma pari a 4mila euro a titolo di garanzia per una borsa di studio che aveva vinto. Subito dopo la vittima aveva ricevuto un’altra telefonata da un uomo che, fingendosi dipendente dell’ufficio postale, confermava quanto detto dalla presunta nipote e riferiva che un’addetta si sarebbe presentata presso l’abitazione della donna per ritirare la somma pattuita, anche sotto forma di gioielli. Approfittando dell’evidente buona fede dell’anziana vittima, che ritenendo di aiutare la nipote in difficoltà era completamente asservita alle insistenti richieste dei truffatori, l’indagata si sarebbe presentata presso l’abitazione della donna, ritirando la somma di euro 4mila tra contanti e gioielli. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma. ROMA, ASSASSINATO LO CHEF EMANUELE COSTANZA, CONOSCIUTO COME “MANUEL COSTA“. Ancora un omicidio a Roma, nella serata di ieri, intorno alle ore 19:30, in via Germano Sommeiller, al civico 8, nel quartiere Esquilino. Il proprietario e chef dell’Osteria degli Artisti, Emanuele Costanza, conosciuto come “Manuel Costa“, cugino di Floriana Secondi, vincitrice della terza edizione del “Grande Fratello” e concorrente dell’Isola dei Famosi 2022, è stato ucciso con una pistola da un suo socio, napoletano, il 43enne F.G. Il corpo è stato rinvenuto nella sua auto, nei pressi del ristorante. Secondo le ultime informazioni, il presunto assassino si è costituito subito dopo l’omicidio. Sul caso indaga la Squadra Mobile della Capitale, giunta sul posto con gli agenti della Polizia Scientifica, che hanno esaminato la scena del crimine per acquisire ulteriori informazioni su quanto accaduto. GINOSA, PER RAPINA, DUE PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI. A Ginosa e Vicenza, i Carabinieri del NOR Aliquota Operativa della Compagnia di Castellaneta e della Stazione Carabinieri di Ginosa, coadiuvati nella fase esecutiva dai colleghi della Compagnia di Vicenza, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Taranto e richiesta dalla locale Procura, hanno arrestato due giovani di Ginosa, un 36enne e un 27enne, il primo domiciliato a Vicenza, presunti responsabili di rapina impropria e utilizzo fraudolento di carta postale “Postamat”, a danno di una pensionata 80enne. I fatti si riferiscono il 22 ottobre scorso. I due, per strappare la borsa all’anziana, l’avrebbero strattonata facendola cadere in terra e urtare violentemente il capo sull’asfalto. Entrambi, dopo essersi impossessati della carta di credito, custodita all’interno della borsa, poi, subito utilizzata, per effettuare vari acquisti in esercizi pubblici non lontani dal posto. Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa dei militari dell’Arma, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto, nel corso della quale hanno raccolto numerosi elementi indiziari a carico dei due, individuati grazie all’analisi delle operazioni di acquisto effettuate, oltre che dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno contribuito a delineare a loro carico un grave quadro indiziario, che ha consentito l’emissione della misura cautelare per entrambi, in carcere. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Taranto.
METEO Per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, tempo poco o parzialmente nuvoloso, salvo annuvolamenti in Emilia Romagna e sulle Alpi, con residui fenomeni. Instabile sulle adriatiche con rovesci al mattino, seguiti da ampie schiarite, poche nubi altrove. Qualche piovasco su Puglia, Basilicata, Appennino campano, Calabria e Nord Sicilia, in esaurimento entro sera, altrove ampi spazi soleggiati. Le temperature in calo, massime tra i 13 e 20 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale