CRONACA – SONDRIO, ESEGUITA DALLA GDF UN‘ORDINANZA DI OBBLIGO DI DIMORA NEI CONFRONTI DI UN AVVOCATO. SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 375MILA EURO. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sondrio, nell’ambito di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di obbligo di dimora disposta dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti di un avvocato del Foro di Como e ad un decreto di sequestro preventivo e per equivalente nei confronti dello stesso professionista, indagato per truffa e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, unitamente ad una sua stretta collaboratrice, indagata anch’essa per truffa. L’attività di Polizia Giudiziaria trae origine da un risarcimento assicurativo per un incidente stradale mortale a seguito del quale il legale designato dai familiari della vittima avrebbe incassato dalla società assicurativa il compenso previsto per le spese legali, nascondendo l’avvenuto pagamento e richiesto un ulteriore compenso di oltre 300mila euro. Questa condotta veniva replicata con le medesime modalità nei confronti di altri familiari del deceduto, anch’essi beneficiari del risarcimento, che hanno denunciato il professionista. Le indagini condotte dai militari della Compagnia di Tirano della Guardia di Finanza hanno permesso di appurare che i compensi illecitamente richiesti erano confluiti su un conto corrente nella sua disponibilità del professionista ma intestato ad una sua collaboratrice; nonché di accertare l’esistenza di un pregresso ingente debito dell’avvocato nei confronti del fisco, mai onorato. Oltre all’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, l’Autorità Giudiziaria, sulla base degli accertamenti patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle, ha disposto il sequestro delle somme e dei beni intestati all’avvocato ed alla sua collaboratrice per un valore complessivo di oltre 375mila euro. L’azione di servizio, svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Sondrio, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo quale presidio della sicurezza economico-finanziaria per la repressione di indebite condotte di appropriazione di denaro e della conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati. CREMONA, ARRESTATO UN CITTADINO ALBANESE ESPULSO DALL’ITALIA NELL’APRILE 2022 E CON DIVIETO DI RIENTRO NEL TERRITORIO NAZIONALE. Nei giorni scorsi, un cittadino albanese, già detenuto a Cremona fino ad aprile 2022 per scontare un cumulo di pena per reati relativi agli stupefacenti, all’immigrazione clandestina e al possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi, espulso dal territorio italiano quale misura alternativa alla detenzione e con l’obbligo di non fare rientro clandestinamente in Italia per i successivi 10 anni, è stato individuato e tratto in arresto nel corso di un normale servizio di controllo economico del territorio nel centro di Cremona, da una pattuglia di finanzieri del locale Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria. La persona, che alla presenza dei militari denotava evidenti segni di nervosismo ed insofferenza al controllo, riferiva di trovarsi temporaneamente sul territorio nazionale da circa un mese e di non svolgere alcuna attività lavorativa. A richiesta degli operanti, aveva fornito esclusivamente i nominativi dei genitori riferendo, però, di non ricordare i loro dati anagrafici. Ritenute poco plausibili queste ultime affermazioni e le ragioni del proprio soggiorno in Italia, la persona sottoposta a controllo è stata accompagnata presso gli uffici del Reparto per eseguire i necessari rilievi fotodattiloscopici, all’esito dei quali sono risultati a suo carico altri foto-segnalamenti, con 4 “ALIAS” diversi, uno dei quali relativo proprio al provvedimento di espulsione eseguito nel 2022. Rilevata la violazione nella parte in cui, per lo straniero già espulso che faccia reingresso clandestinamente sul territorio nazionale, è previsto l’arresto obbligatorio ed il successivo rito direttissimo, i finanzieri hanno eseguito il provvedimento restrittivo e condotto lo straniero davanti al Tribunale di Cremona per il giudizio direttissimo, la cui udienza è stata aggiornata al prossimo 5 aprile. Al termine dell’udienza, il cittadino albanese è stato tradotto presso la casa Circondariale di Cremona per l’esecuzione della pena residua, interrotta, ad aprile 2022, quando era stato espulso dal territorio nazionale con l’impegno di non farvi rientro clandestinamente. FERMO, 4 ARRESTI DELLA GDF, SEQUESTRATI OLTRE 16 KG. DI STUPEFACENTI, 4 AUTO E CIRCA 53MILA EURO IN CONTANTI. Continua incessante l’attività di contrasto allo spaccio e traffico di sostanze stupefacenti a cura del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Fermo. I militari hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Fermo nell’ambito di un’operazione antidroga che ha portato all’arresto del fulcro di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti su tutta la provincia di Fermo, un uomo di 36 anni, di origini albanesi. Quando i militari hanno fatto scattare il blitz, coadiuvati dalle unità cinofile del Gruppo della Guardia di Finanza di Fermo e dal “cash-dog” della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Ancona, hanno rinvenuto all’interno dell’abitazione dell’uomo, ubicata in Porto Sant’Elpidio, un rilevante quantitativo di denaro contante, parti a 52.730 euro, subito sottoposto a sequestro quale provento derivante dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli operanti hanno provveduto anche a cautelare, nell’occasione, 2 auto di grossa cilindrata, nella disponibilità dell’uomo, oltre ad un furgone, 6 cellulari e varia documentazione, al momento sottoposta al vaglio degli inquirenti. Nella circostanza, oltre al supporto delle unità cinofile antidroga del Gruppo di Fermo, si è rivelato determinante l’impiego dell’unità cinofila antivaluta, un cane di razza pastore tedesco che, a seguito di addestramento specifico, è in grado di affinare l’olfatto onde riconoscere l’odore promanante dalle banconote. RAVENNA, CONFISCATO DALLA GDF UN APPARTAMENTO AD UN’IMPRENDITRICE CINESE CHE PATTEGGIA LA PENA AD 1 ANNO DI RECLUSIONE PER FRODE FISCALE. L’IMMOBILE SARÀ ORA VENDUTO PER RECUPERARE LE TASSE EVASE I finanzieri della Compagnia di Faenza hanno confiscato un appartamento di proprietà di una donna di origine cinese ivi residente, a suo tempo accusata, in qualità di amministratrice di fatto di un laboratorio artigianale di maglieria in conto terzi con sede sempre in Faenza, di aver contabilizzato fatture false per oltre 300mila euro. L’indagine penale era scaturita da un controllo sul lavoro sommerso e, quindi, da una più estesa verifica fiscale eseguita dalle Fiamme Gialle faentine da cui sono emerse una serie di irregolarità tra cui la contabilizzazione di 17 fatture passive emesse da un altro laboratorio cinese della provincia di Reggio Emilia, risultato, però, del tutto inesistente, in quanto chiuso ben 4 anni prima, rispetto al periodo di riferimento delle fatture fittizie. Sulla base dell’analitico quadro indiziario raccolto dai finanzieri, l’indagata ha, quindi, deciso di patteggiare la pena, sospesa, ad un anno di reclusione per la violazione. Tale proposta è stata, poi, accolta dal G.U.P. del Tribunale di Ravenna, che ha disposto nel contempo la confisca per la successiva vendita dell’immobile, del valore di 160mila euro, già sottoposto a sequestro preventivo. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, CONTROLLI DEI CARABINIERI PRESSO I LUOGHI DI MAGGIORE AFFLUENZA DEI TURISTI, FERMATE METRO E MONUMENTI. 9 PERSONE ARRESTATE E 6 DENUNCIATE. Nell’ambito dei servizi volti alla prevenzione dei furti per l’afflusso dei turisti giunti a Roma per la maratona, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno arrestato 9 persone in tutto il centro storico, gravemente indiziate del reato di furto. Tre uomini di origini bosniache di 50, 44 e 33 anni, già noti alle forze dell’ordine, provenienti dal campo nomadi di via Pontina, sono stati sorpresi da una pattuglia dei Carabinieri del Comando di Piazza Venezia, in via del Fagutale, subito dopo aver infranto il vetro posteriore sinistro di un’autovettura con targa tedesca ed aver asportato uno zaino di pronto soccorso di emergenza, con relativo materiale di primo intervento. I tre sono stati arrestati perchè gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso. La refurtiva molto particolare è stata restituita al proprietario, un infermiere tedesco che accompagna a Roma un paziente. In due diversi episodi i Carabinieri del Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un giovane di 24 anni, originario della Libia, senza fissa dimora e un ragazzo di origini georgiane di 34 anni, sorpresi entrambi mentre cercavano di portare via della merce senza pagarla da un negozio in zona Termini. Sempre perchè indiziate del reato di furto, due ragazze originarie del sud America, di 25 e 19 anni, sono state arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Roma Centro dopo aver tentato di asportare merce da un negozio di via Nazionale. In ultimo, i Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato un 34enne algerino, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso ad impossessarsi di un portafogli, poi, recuperato, di una giovane turista, in via dei Pastini. L’indagato è stato arrestato e condotto in caserma. Le vittime dei furti hanno tutte presentato regolare denuncia e nel corso delle udienze tenutesi presso le aule di piazzale Clodio, gli arresti sono stati convalidati. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, cielo in prevalenza poco nuvoloso salvo addensamenti sulla bassa Val Padana e residue piogge al mattino in Emilia Romagna. Piogge sparse al mattino su Toscana, Umbria, Marche e alto Lazio, in estensione in giornata ad Abruzzo e basso Lazio. Addensamenti a tratti compatti sulle isole maggiori con locali piovaschi, nubi irregolari e schiarite altrove. Temperature in lieve aumento, tra i 16 e 21 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale