CRONACA – PRATO, CONTINUANO I CONTROLLI DELLA GDF NEL SETTORE DEI “PRONTO MODA”, ESEGUITI NUMEROSI SEQUESTRI -Prosegue, senza sosta l’azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato a tutela dell’imprenditoria onesta della provincia, diretta al contrasto delle fenomenologie illecite storicamente radicate nel distretto industriale pratese. Oltre ai 12 esercizi commerciali del settore del “Pronto Moda” controllati pochi giorni fa, a seguito dei quali sono stati gli sottoposti a sequestro oltre 100mila articoli, costituiti da capi d’abbigliamento del tutto finiti, ma privi dell’indicazione dei dati del produttore sia in etichetta che sul cartellino di accompagnamento in violazione di quanto previsto dal “Codice del Consumo”, questa volta sono finiti sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle ulteriori 9 imprese, sempre situate nella zona industriale della città. I controlli sono stati indirizzati a verificare il rispetto della normativa prevista in materia di tracciabilità della filiera di produzione e commercializzazione degli articoli di abbigliamento pratesi, con specifico riferimento alle etichette riportate su ogni capo di abbigliamento esposto per la vendita, con l’obiettivo di rilevare irregolarità nell’indicazione del produttore o della composizione tessile dei prodotti, elementi fondamentali per garantire non solo gli standard qualitativi della produzione tessile. Anche stavolta gli obiettivi controllati non sono risultati in regola con i requisiti richiesti dal “Codice del Consumo”, posto che sono stati sottoposti a sequestro altri 130mila articoli costituiti da capi d’abbigliamento, del valore commerciale stimabile in oltre 500mila euro, privi dell’indicazione dei dati del produttore sia in etichetta che sul cartellino di accompagnamento. Complessivamente sono, quindi, oltre 230mila i capi sequestrati, per un valore totale stimato in circa 1.000.000 di euro. Il “Codice del Consumo”, che riconosce e garantisce la sicurezza e la qualità dei prodotti e una adeguata informazione, stabilisce infatti quali debbano essere le indicazioni minime e fondamentali riportate sui prodotti destinati al consumatore e messi in vendita sul territorio nazionale, fornendo, così, tutte le informazioni utili per poter valutare e scegliere in maniera consapevole, onde evitare di venire in contatto improprio e/o utilizzare in maniera errata i prodotti acquistati. FERRARA, OPERAZIONE “AL CAPONE” DELLA GDF. PAKISTANO DENUNCIATO PER LO SFRUTTAMENTO DI 50 CONNAZIONALI IMPIEGATI COME BRACCIANTI AGRICOLI. I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara hanno concluso un’articolata indagine di polizia giudiziaria, sotto lo stretto coordinamento della Procura Estense, che ha portato all’individuazione di un “caporale” di nazionalità pakistana, il quale approfittando dello stato di bisogno dei suoi connazionali, una cinquantina, si è reso responsabile del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, accumulando, illecitamente, nel periodo 2019-2022, somme di denaro per oltre 170.000 €. Gli approfondimenti investigativi condotti dalle Fiamme Gialle di Comacchio, hanno consentito di risalire alle responsabilità di un soggetto extracomunitario residente nel Comune di Argenta, il quale “arruolava” su richiesta di aziende agricole del ferrarese e del bolognese la manodopera necessaria ad assicurare lo svolgimento delle attività agricole stagionali, dalla potatura degli alberi, alla semina, alla raccolta dei prodotti della terra. In cambio “il caporale” non chiedeva soldi alle aziende bensì ai lavoratori costretti a riconoscergli una sorta di “tangente”, quantificata dagli investigatori fra il 40% e il 50% della paga mensile, in media, dagli 800 € ai 1.200 €, a fronte dell’illecita attività di intermediazione per la loro collocazione nelle diverse aziende, per il trasporto dal domicilio ai luoghi di lavoro e per l’affitto di una stanza in abitazioni, il più delle volte fatiscenti e prive dei minimi standard igienici, messe a disposizione dallo stesso “caporale”, nei comuni di Portomaggiore e Argenta. Dunque un sistema perfettamente organizzato quello adottato dallo “sfruttatore” che grazie alla sua posizione dominante monopolizzava il mercato del lavoro dei braccianti agricoli assoldati. Solo nel periodo 2019-2022, aveva accumulato illecitamente somme di denaro per oltre 170.000 €. Per assicurarsi di ricevere puntualmente a fine mese il corrispettivo estorto ai lavoratori, lo sfruttatore accompagnava personalmente i propri connazionali ai bancomat degli istituti di credito del ferrarese, dove faceva prelevare le somme di denaro verbalmente pattuite. Le ricostruzioni investigative svolte hanno permesso di accertare l’effettivo sfruttamento dei lavoratori arruolati che vivendo in condizioni economiche precarie e dovendo mantenere nel Paese di origine le proprie famiglie bisognose, hanno dovuto accettare le condizioni imposte loro, finanche sottostare a turni di lavoro straordinari per incrementare la quota destinata all’intermediario. Le prove del reato contestato sono state raccolte dagli investigatori delle Fiamme Gialle comacchiesi attraverso una costante attività di osservazione, pedinamento e controllo, dall’esame della documentazione rinvenuta e sottoposta a sequestro nel corso della perquisizione dell’abitazione dell’indagato e dall’esame dei conti correnti bancari acquisiti e analizzati. Particolarmente interessante e risolutivo ai fini della qualificazione. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, MAMMA DENUNCIA MOLESTIE ALLA SUA BAMBINA DI 10 ANNI. I CARABINIERI ARRESTANO UOMO. Nella mattinata di sabato 18 marzo, i Carabinieri della Stazione di Roma Prenestina e di Roma Casalbertone hanno arrestato un uomo di 37 anni, gravemente indiziato del reato di violenza sessuale su minore. Una mamma ha denunciato ai Carabinieri che, mentre si trovava in compagnia della figlia di 10 anni, in via Paolina è stata affiancata da un uomo che approfittando della sua distrazione ha toccato la sua bambina, dandosi poi alla fuga. I Carabinieri acquisita la descrizione dell’uomo sono riusciti ad individuarlo e a bloccarlo poco distante dal luogo dove si sarebbe verificata la vicenda. L’indagato, riconosciuto dalla donna, è stato arrestato e successivamente condotto in carcere dove il Gip del Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e l’uomo è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G., in caserma. NUMEROSI ANZIANI NARCOTIZZATI A ROMA, COORDINATI DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO 2 DONNE, GRAVEMENTE INDIZIATE DI AVER COMPIUTO 11 EFFERATE RAPINE. I Carabinieri della Compagnia di Roma Trastevere, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 donne, gravemente indiziate di aver compiuto 11 episodi di rapina aggravata e 1 episodio di furto in abitazione, commesse a Roma tra settembre 2022 e marzo 2023, in danno di persone anziane di età compresa tra gli 80 e 90 anni dopo averle narcotizzate. L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è stata avviata a seguito di una rapina avvenuta il 9 settembre 2022 nei confronti di un novantenne, in zona Bravetta. Nella circostanza una donna, dopo aver avvicinato con una scusa l’anziano in strada ed averlo convinto a rientrare a casa in sua compagnia, lo avrebbe narcotizzato con una bevanda contenente, probabilmente stupefacente o altro narcotico, e, approfittando del suo stato di confusione gli portava via il bancomat, i soldi in contante e il cellulare, per evitare potesse chiamare i soccorsi. Nella circostanza l’anziano, probabilmente a causa dell’età e dell’eccessivo uso di narcotico rimaneva assopito a letto per circa due giorni. A dare l’allarme ai Carabinieri sono stati i familiari, preoccupati poiché non riuscivano in alcun modo a contattarlo. All’interno dell’abitazione della vittima, trovata in completo stato confusionale al punto di non essere in grado di interloquire o riferire circostanze utili alle indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere e della Stazione Carabinieri di Roma Bravetta hanno rinvenuto una ricetta medica e lo scontrino di una farmacia della zona dove l’anziano era stato in precedenza. Passando al setaccio le immagini delle telecamere della farmacia e di altri esercizi commerciali del quartiere i Carabinieri sono riusciti a ricostruire la fase di adescamento della vittima e ad individuare il veicolo in uso alle indagate. La successiva fase di indagine, consistita in attività tecniche, analisi del traffico telefonico e telematico, analisi dei sistemi di video sorveglianza degli istituti di credito e attività di osservazione e pedinamento, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico delle due donne indagate in ordine a ulteriori 10 casi di rapina ed 1 caso di furto in abitazione, tutti oggetto di contestazione e posti a fondamento del provvedimento cautelare che è stato a loro notificato, tutti con il medesimo modus operandi. La parte fondamentale dell’azione criminale, come riscontrato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere, era quella dell’adescamento della vittima, attraverso un’attenta attività che poteva durare anche settimane e che spesso si concretizzava con l’offerta di doni, ad esempio durante il mese di dicembre la stella di Natale, finalizzata a carpire la fiducia dell’anziano ed ottenere l’accesso all’interno della sua abitazione. Le indagate prestavano molta attenzione a far sparire qualsiasi traccia del loro passaggio, compresi i contenitori nei quali veniva disciolto il narcotico somministrato alla vittima. Il valore complessivo dei gioielli e denaro asportato alle vittime ammonta, complessivamente, a circa 160mila euro. In una delle rapine i Carabinieri sono riusciti a recuperare anche le fedi nuziali sottratte ad una signora 80enne, che le custodiva gelosamente in ricordo del marito defunto. MARINO, RISSA IN PIAZZA SU APPUNTAMENTO. I CARABINIERI ARRESTANO 4 GIOVANI E DENUNCIANO UN MINORENNE. Quattro maggiorenni sono stati arrestati in flagranza di reato e un minorenne è stato denunciato a piede libero dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria delle Mole, perchè gravemente di indiziati del reato di rissa aggravata, dopo essersi dati appuntamento per poi picchiarsi in una piazza di Marino, alle porte di Roma. I fatti risalgono allo scorso 9 marzo quando per futili motivi è scoppiata una lite verbale in un bar tra un giovane 20enne ed un minorenne, subito placata dall’intervento di uno dei fratelli maggiori del minore. Questo però non è bastato, infatti, le parti hanno, poi, riferito l’accaduto ad altri loro amici e parenti, che si sono interessati direttamente per chiarire la faccenda. Alcuni di loro hanno iniziato, così, a scambiarsi messaggi via social network per darsi appuntamento in una piazza di Marino in piena notte, facendo chiaramente intendere che sarebbero passati alle vie di fatto, troppo grave lo smacco di essersela presa con un minore. Ebbene, all’appuntamento si sono presentati tutti in perfetto orario, tanto che non appena si sono incontrati è scoppiata la rissa a colpi di calci e pugni tra 4 giovani, di età compresa tra i 20 e i 27 anni, ed il minore coinvolto poco prima. Alla scena ha assistito in disparte la fidanzata di uno dei fratelli maggiori e addirittura qualcuno sarebbe stato visto impugnare un tirapugni ed un altro un cacciavite. Dopo alcuni colpi uno di loro è rimasto ferito cominciando a perdere sangue e così i gruppi si sono dileguati. In quei frangenti è transitata una pattuglia dei Carabinieri impegnata in un servizio di controllo del territorio, che immediatamente ha prestato soccorso al giovane ferito, ricorso alle cure da un’ambulanza del “118“, e ha identificato i presenti. Acquisite le prime informazioni, i Carabinieri si sono messi alla ricerca degli altri partecipanti riuscendo a rintracciarli a poca distanza dal luogo del fatto. Da subito la dinamica è apparsa chiara anche grazie all’acquisizione delle chat e i messaggi audio con cui si erano dati appuntamento. Gli arresti dei 4 maggiorenni sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria di Velletri che li ha condannati a 6 mesi di reclusione, pena sospesa, e rimessi in libertà. Il minore, invece, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Roma. CASTELNUOVO DI PORTO, CONTROLLI DEI CARABINIERI. IN MANETTE 31ENNE TROVATO CON DOSI DI DROGA OCCULTATA NEGLI SLIP. Sabato sera, i Carabinieri di Castelnuovo di porto hanno arrestato un 31enne romano nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio finalizzato alla repressione dei reati inerenti agli stupefacenti. L’uomo, notato a bordo di un’autovettura, risultata noleggiata, mentre percorreva a velocità sostenuta via Flaminia e via Campagnanese. Una volta intercettato, i Carabinieri gli hanno intimato l’alt e lo hanno sottoposto ad un controllo. Sul posto, i militari hanno rinvenuto 21 grammi di cocaina, che il 31enne nascondeva negli indumenti intimi, suddivisi in circa 30 dosi. Successivamente i militari hanno deciso di estendere la perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, dove hanno rinvenuto circa 4 grammi di marijuana, conservati in una busta di plastica nascosta in un mobile della camera da letto. L’arresto è stato convalidato presso il Tribunale di Tivoli, ed ha disposto l’obbligo di presentazione in caserma. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, cielo inizialmente poco nuvoloso salvo foschie dense sulle pianure orientali, poi, entro sera, nubi in aumento su Liguria e Friuli Venezia Giulia. In prevalenza soleggiato, salvo nubi basse al mattino su Toscana e Umbria e, poi, velature di passaggio dal pomeriggio, in ispessimento. Nubi su Campania, Calabria tirrenica e Nord Sicilia, ma senza fenomeni, più soleggiato altrove. Temperature stabili, tra i 15 e 21 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale