Nelle province di Taranto, Brindisi, Lecce, Bari e Nuoro, nella mattinata di oggi, lunedì 27 marzo, vasta operazione, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, che ha coordinato le indagini.
19 sono gli indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo e ricettazione, nei Comuni di Sava (TA) e Torricella (TA).
All’attività hanno preso parte circa 130 Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, con l’ausilio dei Nuclei Cinofili di Modugno e Tito, dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia” e delle Aliquote di Primo Intervento della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Brindisi.
L’indagine, coordinata della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stata condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, con sistemi tradizionali, come servizi di osservazione e pedinamento, e mediante sofisticate attività tecniche.
Così, come anche indicato nell’ordinanza del Gip, lo stupefacente sarebbe provenuto dal territorio di Francavilla Fontana, da persone inserite nel settore dei narcotici.
La droga, sarebbe terminata, poi, nelle piazze, grazie ad un numerose gruppo di pusher.
Le indagini degli investigatori, principalmente, si sono concentrate nella parte iniziale su di uno degli indagati, il quale, come affermato nell’ordinanza, dopo un lungo periodo di detenzione, subito dopo aver riacquistata la libertà, avrebbe preso in mano le redini dell’attività malavitosa, grazie al suo elevato carisma criminale.
Due dei fermati, avrebbero, addirittura, occultato armi illegalmente detenute, all’interno di un loculo vuoto, di proprietà di una ignara famiglia savese, all’interno del quale, durante le indagini, sono stati rinvenuti 3 fucili, di cui uno a pompa, e vario munizionamento, anche per pistole, che da successivi accertamenti sono risultati rubati.
Gli indagati e gli assuntori di droghe avrebbero continuato imperterriti nelle loro attività illecite anche durante l’emergenza sanitaria da “Covid–19” e i periodi di lockdown.
Questa notte, nel corso delle perquisizioni, presso l’abitazione di uno degli indagati è stato rinvenuto e sequestrato un fucile a canne mozze con matricola abrasa, munizionamento vario, alcune “cipollette” di sostanze stupefacenti del tipo verosimilmente cocaina e hashish, oltre ad un paio di manette.
Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Taranto.
Rocco Becce
Direttore Editoriale