CRONACA – PRATO, CONTROLLI DELLA GDF NELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEL SETTORE “PRONTO MODA“. SEQUESTRATI ALTRI ARTICOLI NELLE ULTIME SETTIMANE – Ancora in azione i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato a tutela dell’imprenditoria onesta della Provincia, diretta al contrasto delle fenomenologie illecite storicamente radicate nel distretto industriale pratese. Oltre ai 32 esercizi commerciali del settore dei “Pronto Moda” controllati nel mese di marzo, a seguito dei quali sono stati gli sottoposti a sequestro oltre un milione di capi d’abbigliamento finiti, privi dell’indicazione dei dati del produttore sia in etichetta che sul cartellino di accompagnamento in violazione di quanto previsto dal “Codice del Consumo”, questa volta sono stati oggetto di mirati controlli delle Fiamme Gialle ulteriori 10 imprese, sempre situate nella zona industriale della città. Come nei precedenti controlli le attività sono state indirizzate a verificare il rispetto della normativa prevista in materia di tracciabilità della filiera di produzione e commercializzazione degli articoli di abbigliamento pratesi, con specifico riferimento alle etichette riportate su ogni capo di abbigliamento esposto per la vendita, con l’obiettivo di rilevare irregolarità nell’indicazione del produttore o della composizione tessile dei prodotti, elementi fondamentali per garantire non solo gli standard qualitativi della produzione tessile. Gli obiettivi controllati non sono risultati in regola e sono stati sottoposti a sequestro circa 1.300.000 articoli costituiti da capi d’abbigliamento, del valore commerciale stimabile in oltre €. 4.000.000, privi dell’indicazione dei dati del produttore sia in etichetta che sul cartellino di accompagnamento. Complessivamente sono, quindi, oltre 2.400.000 i capi sequestrati, per un valore totale stimato in circa 8.000.000 di euro. MANTOVA, INDAGINI IN MATERIA DI FALLIMENTI, 2 DENUNCIATI DALLA GDF PER BANCAROTTA ED ALTRI REATI FISCALI. EFFETTUATO SEQUESTRO PER 700MILA EURO. La Guardia di Finanza di Mantova ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, emesso dal GIP del Tribunale di Mantova, su richiesta della locale Procura, nei confronti di due persone, amministratori di una società di capitali mantovana operante nel settore del commercio all’ingrosso di computer e software, ai quali sono contestati, allo stato delle ipotesi investigative, i reati di bancarotta fraudolenta impropria, indebite compensazioni e omessi versamenti d’imposta e contributi di legge. In particolare, sono stati sequestrati fabbricati, terreni edificabili, disponibilità liquide e finanziarie per oltre 700mila euro. Si tratta di un provvedimento cautelare reale riferito alle ipotesi di reato di omesso versamento IVA e indebite compensazioni d’imposta, emesso al termine di una attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Mantova, condotta tra il 2020 e il 2021 dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Mantova e originata dal fallimento della società. Secondo l’ipotesi accusatoria, ancora da accertare, il fallimento della società sarebbe stato cagionato dagli indagati che avrebbero riportato fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società nei bilanci degli anni precedenti al fallimento, mantenendo in bilancio crediti inesigibili e non esponendo debiti, anche erariali ed oggetto dell’eseguito provvedimento cautelare, così, da occultare rilevanti perdite d’esercizio, al fine di simulare lo stato di floridità dell’impresa mentre se ne aggravava progressivamente il dissesto. In particolare, la società avrebbe indebitamente utilizzato, in compensazione, un credito d’imposta inesistente, solo apparentemente originato dall’acquisto di beni strumentali nuovi, poichè si è rilevato che le fatture che ne comprovavano l’acquisizione erano state stornate mediante l’emissione di note di credito e che i beni non erano stati consegnati. FERMO, ENNESIMO COLPO DELLA GDF ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. Continuano senza sosta le operazioni della Guardia di Finanza di Fermo dirette a contrastare, con sempre maggiore incisività, ogni illecito insistente sul territorio provinciale relativo alla detenzione, al consumo ed al traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso delle ultime due settimane i militari del Gruppo, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno portato a termine 3 interventi, uno nei pressi di noti istituti scolastici della città di Fermo e due nel comune di Porto Sant’Elpidio, che hanno permesso il rinvenimento ed il conseguente sequestro di importanti quantitativi di sostanza stupefacente. La prima operazione effettuata a Fermo ha permesso, nel corso delle perlustrazioni effettuate in alcuni parchi, nelle immediate adiacenze degli istituti scolastici, di individuare circa 130 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish occultata in una buca, appositamente scavata nel terreno per consentire l’occultamento della sostanza. Il secondo intervento, effettuato nell’entroterra del comune di Porto Sant’Elpidio, ha consentito, nel corso di un’attività di appostamento mirata, di cogliere in flagranza di reato una persona intenta a cedere una dose di eroina. Le successive attività di perquisizione domiciliare hanno permesso il rinvenimento e il sequestro di oltre 60 grammi di eroina, oltre 20 grammi di hashish e circa 2 grammi di cocaina, oltre a un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi. L’indagato, di origini extracomunitarie, ma stabilmente e legittimamente sul territorio italiano, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo per la violazione del reato. L’ultimo rilevante risultato è stato conseguito nei giorni scorsi nei pressi della stazione ferroviaria di Porto Sant’Elpidio, nel corso dei consueti controlli effettuati sui passeggeri in arrivo e in partenza. I militari del Nucleo Mobile, dopo aver notato un soggetto che, alla vista degli operanti, risultava in evidente stato di agitazione e nervosismo, procedevano ad effettuare una perquisizione personale al termine della quale venivano rinvenuti circa 130 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina e una dose di sostanza stupefacente, di tipo cocaina, abilmente occultati sulla persona, poi, arrestata. Le successive operazioni di servizio, estese anche presso il domicilio dell’arrestato, permettevano di disvelare l’esistenza di un vero e proprio laboratorio. CASSINO, ESEGUITA DALLA GDF MISURA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI TRE IMPRENDITORI. Disposto il sequestro per abuso edilizio di un complesso immobiliare del valore stimato di 26 milioni di euro e il sequestro preventivo di circa 3 milioni di euro. Una importante operazione di servizio è stata eseguita dalla Guardia di Finanza a contrasto della corruzione, del peculato e dell’autoriciclaggio, nonchè della truffa e dell’indebita percezione di erogazione pubbliche derivanti dal “sisma bonus acquisti”. Nelle ultime ore, i finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, al temine di articolate indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale a quella sede nei confronti di tre persone, indiziate a vario titolo dei delitti di istigazione alla corruzione, peculato, autoriciclaggio, truffa, abusivismo edilizio e indebita percezione di erogazione pubbliche derivanti dal “sisma bonus acquisti”. In particolare, nei confronti di 2 persone è stato disposto il divieto di dimora nel territorio del Comune di Cassino, l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e il divieto di esercitare per un anno qualsivoglia attività d’impresa, mentre nei confronti della terza persona è stato disposto il divieto di esercitare per un anno qualsivoglia attività d’impresa. Nello specifico, le indagini di Polizia Giudiziaria eseguite dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino nei confronti degli investigati hanno consentito di acquisire elementi circa l’ipotizzata condotta di istigazione alla corruzione perpetrata nei confronti di un consigliere di maggioranza del Comune di Cassino, all’epoca anche Presidente della Commissione consiliare lavori pubblici, allo scopo di indurlo ad attivarsi, anche presso il sindaco, affinchè fosse affidato ad una società l’appalto per l’efficientamento energetico da parte del Comune. Al fine di ottenere quanto richiesto, al consigliere comunale sarebbe stata offerta, ma rifiutata, una remunerazione in denaro, non meglio quantificata, ovvero la possibilità di gestire le assunzioni di personale locale da destinare ai lavori di efficientamento energetico. ROMA, SEQUESTRATI DALLA GDF BENI PER CIRCA 2,5 MILIONI PER GIRO DI FATTURE FALSE. Beni mobili e immobili, nonchè disponibilità finanziarie, sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nell’ambito di indagini su un’articolata frode fiscale diffusa in tutto il territorio nazionale. Le indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Nettuno avevano preso le mosse nei mesi scorsi da una società del posto formalmente attiva nel commercio di articoli medicali, risultata essere una “cartiera”, in quanto priva di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze che veniva fittiziamente interposta negli acquisti di merce da Paesi dell’Unione Europea da parte di imprese nazionali, assumendosi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario. Gli accertamenti si erano, poi, estesi a macchia d’olio, appurando il coinvolgimento di altre società italiane, con sede a Caserta, Napoli, Nettuno, Perugia, Pisa, Tropea e Varese, che avrebbero conseguito un consistente risparmio dell’IVA, grazie all’interposizione cartolare della società nettunese, negli acquisti di merci da soggetti economici operanti in Lettonia, Lituania e Regno Unito. Tra i destinatari delle fatture false un imprenditore della provincia di Varese, che avrebbe evaso imposte per quasi 2,5 milioni di euro, indagato per l’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Gli elementi raccolti dai militari hanno consentito alla Procura della Repubblica di ottenere dal G.I.P. l’emissione del decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, del valore corrispondente alle imposte evase che ha riguardato sette immobili fra case e locali commerciali ubicati nella provincia di Varese, nonchè i saldi attivi di conti correnti bancari e di polizze assicurative per quasi 700mila euro. Durante le perquisizioni presso le sedi delle società e l’abitazione dell’imprenditore è stato rinvenuto denaro contante per circa 17mila euro e 60 orologi di lusso Rolex, Audemars Piquet, Cartier, Omega, Panerai, Breitling, IWC ed altri. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza. ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO UOMO CHE DETENEVA ILLEGALMENTE UNA PISTOLA, MUNIZIONI E DROGA. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Eur hanno arrestato e condotto nel carcere “Regina Coeli” un 60enne, già noto alle forze dell’ordine per pregresse violazioni della normativa sugli stupefacenti, perchè gravemente indiziato dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, possesso illegale di munizioni e arma clandestina. Nello specifico, nei pressi di via delle Vigne, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, i militari hanno fermato l’uomo alla guida di un’utilitaria. Durante la verifica, i Carabinieri si sono insospettiti per l’atteggiamento molto nervoso dell’indagato ed hanno deciso di approfondire il controllo che ha portato al sequestro di due dosi cocaina. La successiva perquisizione effettuata presso il suo domicilio ha permesso di rinvenire e sequestrare, circa 3,8 chili di cocaina, 170 grammi di una sostanza resinosa trasparente risultata essere un composto vegetale cannabinoide ad altissimo contenuto di THC, in gergo chiamata Shatter, una pistola a tamburo calibro 38 Special con matricola abrasa, 57 cartucce calibro 9×21, 34 cartucce calibro 9×19, 5 cartucce calibro 38 special e la somma in contante di 1.000 euro, oltre a tutto il materiale utile per il confezionamento e la pesatura delle dosi. ROMA, CONTROLLI DEI CARABINIERI NELLA CAPITALE DURANTE IL FINE SETTIMANA. 4 ARRESTI E 5 DENUNCE. Nel fine settimana, i Carabinieri del Gruppo di Roma hanno effettuato un servizio straordinario di controllo nelle zone maggiormente frequentate durante la movida, per garantire serenità ai residenti e un sano divertimento ai frequentatori. Sono stati messi in campo servizi mirati al contrasto dei reati secondo una logica che tiene conto di una attenta analisi delle aree maggiormente colpite da fenomeni di devianza criminale tra i giovani. Le attività hanno portato all’arresto di 4 persone e alla denuncia a piede libero di altre 5. Nelle aree tra Esquilino e Termini, i militari hanno arrestato un cittadino libico e un cittadino nigeriano sorpresi a cedere dosi di hashish ad un altro straniero; un tunisino che ad esito dell’identificazione è risultato colpito da un ordine di carcerazione, emesso dalla Corte d’Appello di Roma in data 26 settembre 2022, dovendo espiare la pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di atti persecutori e violenza sessuale; un algerino, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma, risultato colpito da un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Napoli – Ufficio Esecuzioni Penali in data 9 febbraio 2021, dovendo espiare la pena di 10 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio. È stato, poi, denunciato un 23enne romano e un 25enne tunisino per ricettazione. I militari sono stati fermati da un passante in via Gioberti che ha riferito di aver notato i due derubare un turista, fornendo le loro descrizioni che sono servite per rintracciarli, appena dopo, in via Filippo Turati. Infine, hanno recuperato un computer su cui sono in corso accertamenti per identificare il proprietario, che si era allontanato ignaro del furto subito. Due stranieri, un 27enne cileno e un 37enne marocchino, sono stati denunciati per ricettazione perchè trovati, in piazza Vittorio Emanuele II, in possesso di 3 smartphone di dubbia provenienza. Il personale dell’Arma, con il supporto dei colleghi del Gruppo Tutela Lavoro e del Gruppo Tutela Salute, hanno sanzionato i gestori di tre bar, uno per la mancata elaborazione del documento valutazione rischi, un altro per la mancata applicazione procedure autocontrollo alimenti e l’ultimo per la mancata applicazione del piano di autocontrollo alimenti e violazione delle pratiche leali di informazione. In zona piazza Bologna, i Carabinieri hanno sanzionato un 32enne romano sorpreso alla guida del proprio veicolo con tasso alcolemico superiore al consentito, un 16enne italiano e un 34enne turco trovati in possesso di alcune dosi di hashish. Nel corso delle verifiche, i militari hanno sanzionato anche il titolare di un bar in viale delle Province per somministrazione di alcolici a minori e una 17enne per il consumo di alcoliche da asporto in luogo pubblico dopo le ore 23:00. In totale sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di circa 12mila euro. Le attività svolte dai Carabinieri, in totale hanno portato all’identificazione di circa 260 persone, al controllo di 104 veicoli e ad accertamenti presso 12 esercizi commerciali. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, tempo sterile sul Triveneto al mattino, pomeriggio sera con isolate piogge sul Piemonte occidentale. Sole altrove. Ancora molto instabile sul versante adriatico e nel pomeriggio sul basso Lazio, ampie schiarite altrove. Molto nuvoloso con piogge, rovesci e locali temporali a carattere intermittente, più diffusi nelle ore centrali della giornata. Le temperature saranno tra i 15 e 21 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale