POLITICA – A POTENZA CONVOCATO IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA – Il Consiglio regionale della Basilicata, presieduto da Carmine Cicala, con diversi argomenti all’ordine del giorno, alle ore 10:30, tornerà a riunirsi, in seduta ordinaria, a Potenza, in viale Vincenzo Verrastro 4, nell’Aula Dinardo, martedì prossimo 16 maggio. I lavori dell’Assemblea, come sempre, saranno tradotti nella lingua dei segni italiana, trasmessi in web streaming, su pc, smartphone e tablet, dai siti internet www.consiglio.basilicata.it e www.regione.basilicata.it e potranno essere seguiti attraverso il profilo Twitter @CRBasilicata.
CRONACA – NOVARA, ARRESTATI DALLA GDF DUE SPACCIATORI E SEQUESTRATA DROGA. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Borgomanero, nell’ambito di una più ampia attività di monitoraggio del territorio, ha arrestato in flagranza due persone per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. A seguito della valorizzazione delle risultanze agli atti del Reparto e dell’attività info-investigativa svolta, le Fiamme Gialle di Borgomanero hanno sottoposto a controllo un italiano che, visto uscire da un’abitazione, attirava l’attenzione dei militari per un rigonfiamento all’altezza del ventre. Durante le operazioni di controllo, i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 100 grammi di marijuana. Durante la perquisizione domiciliare, all’esito delle operazioni di Polizia Giudiziaria, inoltre, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro circa 300 grammi di marijuana, circa 130 grammi di hashish, due piantine di marijuana, attrezzatura varia per la produzione della sostanza stupefacente, oltre a 7 lampade, 1 ventilatore, 1 deumidificatore, varie confezioni di concime, 1 bilancia digitale e varie confezioni di semi di cannabis e 330 euro in denaro contante. Ritenuti sussistenti i presupposti, i militari operanti hanno prceduto all’arresto, poi convalidato dal Giudice presso il Tribunale di Novara, di due persone, per i reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. MONZA, SEQUESTRATI DALLA GDF DENARO CONTANTE ED OROLOGI ROLEX PER OLTRE 225MILA EURO – I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo brianzolo, hanno sequestrato denaro contante ed orologi di lusso del noto marchio Rolex per un valore di oltre 225mila euro, nei confronti di un 49enne residente in provincia, dedito alla commissione di presunte condotte di usura. L’indagine, sviluppata dai militari del Gruppo di Monza, è stata avviata a seguito dell’ordinaria attività d’istituto svolta a tutela del mercato dei capitali, nel cui ambito è stato identificato un indiziato di concedere credito a tassi d’interesse usurari. In particolare, tenuto conto dei plurimi precedenti di Polizia, anche per estorsione, i militari hanno eseguito pertinenti accertamenti patrimoniali sul conto dell’indagato e del proprio nucleo familiare, nonchè attività di osservazione e pedinamento, realizzate anche mediante il monitoraggio dei social network in uso, rilevando uno stile di vita assolutamente sproporzionato rispetto a quanto ufficialmente dichiarato al Fisco ed alla reale ricchezza disponibile, tra cui autovetture di grossa cilindrata e altri beni di lusso. Gli elementi indiziari raccolti sono stati corroborati dalle risultanze delle indagini finanziarie delegate dalla Procura della Repubblica di Monza, in esito alle quali è stata rilevata un’anomala operatività finanziaria, caratterizzata da frequenti versamenti di denaro contante e ripetuti accessi presso una cassetta di sicurezza detenuta presso un istituto bancario. All’esito degli accertamenti bancari, le Fiamme Gialle monzesi hanno ricostruito fatti di usura in danno di un commercialista brianzolo, che a fronte di un prestito di 45mila euro, avrebbe restituito in due anni a solo titolo di interesse circa 73mila euro, con un saggio di quasi il 190% annuo. A seguito di appositi provvedimenti di perquisizione emessi dall’A.G. inquirente, il personale della GdF ha sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza, successivamente convalidato sia dal pm titolare delle indagini, sia dal GIP, presso il Tribunale di Monza, oltre che vagliato positivamente dal Tribunale del Riesame, denaro contante per 130mila euro e 7 orologi Rolex, dal valore complessivamente stimato di oltre 95mila euro. PRATO, FRODE FISCALE NEL PRONTO MODA SCOPERTA DALLA GDF. Scoperta dalla Guardia di Finanza di Prato una ingente frode fiscale nel settore del cosiddetto “Pronto Moda”, perpetrata mediante l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 40 milioni di euro ed IVA per circa 9 milioni di euro da parte di società, riconducibili a stranieri. I finanzieri del Gruppo di Prato, con il coordinamento della locale Autorità Giudiziaria, hanno individuato 7 imprese operanti nel settore dell’abbigliamento, collegate tra loro in un complesso sistema di frode fiscale, ricostruito attraverso un’approfondita analisi dei movimenti bancari e finanziari oltre che del fatturato delle imprese coinvolte. Gli imprenditori indagati si avvalevano di imprese cartiere, di fatto inesistenti, prive di struttura operativa e intestate a meri prestanome compiacenti, persone indigenti e disposte a farsi carico delle eventuali responsabilità derivanti dalla loro amministrazione, per l’emissione di fatture false nei confronti di una società di Prato, consentendo a quest’ultima di detrarsi indebitamente l’Iva e praticare conseguentemente prezzi inferiori a quelli di mercato, con un evidente effetto distorsivo della concorrenza. Tutti i proventi illeciti frutto dell’evasione fiscale sono stati sistematicamente trasferiti all’estero, in modo da essere “ripuliti” e reimmessi nel circuito dell’economia legale. L’indagine ha consentito di ricondurre la gestione di fatto di 4 imprese a due stranieri, residenti nella provincia di Firenze, ma con interessi a Prato. In questo modo le Fiamme Gialle hanno segnalato gli imprenditori coinvolti alla locale Autorità Giudiziaria per svariati reati tributari, quali l’omessa e infedele dichiarazione oltre all’emissione e utilizzo di fatture false, nonchè per il trasferimento fraudolento di valori fuori dall’Italia, a scopo di riciclaggio, per oltre 44.500.000 di euro. A margine dell’attività d’indagine, e a riprova dell’approccio integrato adottato dai finanzieri per il contrasto della criminalità economico-finanziaria, i militari del Gruppo di Prato hanno portato anche a termine dei controlli fiscali nei confronti delle imprese coinvolte, ricostruendo e segnalando all’Agenzia delle Entrate un fatturato complessivo di oltre 33 milioni di euro, ed IVA dovuta per oltre 7 milioni di euro. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, CONTROLLI E ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI NELL’AREA DELLA STAZIONE TERMINI. Nelle ultime ore, il rafforzamento dei controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con il supporto dei colleghi del Gruppo Tutela Salute, del Gruppo Tutela Lavoro e del Nucleo Cinofili Santa Maria di Galeria, mirati a prevenire e reprimere reati di natura predatoria e a contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità nell’area della stazione Termini, ha permesso di arrestare 4 persone e denunciarne altre 15. In manette, arrestati dai Carabinieri della Compagnia Roma Centro, sono finiti un cittadino straniero che ha tentato di rubare due cellulari appoggiati sul sedile di un taxi fermo in piazza dei Cinquecento; una cittadina straniera sorpresa, da un addetto alla sicurezza di un negozio all’interno del Forum Termini, a rubare diversi capi di abbigliamento; due giovani nomadi bloccate mentre sfilavano il telefonino dalla borsa di una turista. Sempre i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi denunciato un 45enne romano, per l’inosservanza delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale a cui era sottoposto; un 40enne originario della provincia di Lecce, per l’inosservanza al divieto di ritorno nel Comune di Roma, con foglio di via obbligatorio, emesso dalla Questura di Roma; 7 cittadini senza fissa dimora destinatari e non ottemperanti al provvedimento emesso dal Questore di Roma; un 20enne cileno, per non aver ottemperato al decreto di espulsione dal territorio nazionale notificatogli lo scorso 14 marzo e un 24enne egiziano trovato in possesso di alcune dosi di hashish. I Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, invece, hanno denunciato a piede libero un 40enne del Mali trovato in possesso di 10 smartphone di dubbia provenienza, due dei quali risultati rubati, e la somma contante di 1.410 euro; un 20enne del Marocco per la violazione delle norme sull’immigrazione, in quanto inottemperante all’ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso in data 6 febbraio scorso dalla Prefettura di Varese; un 33enne della Costa d’Avorio, trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 16 cm. Nel corso di mirate verifiche presso le attività commerciali, il personale dell’Arma ha sanzionato il gestore di una barberia situata in via Turati, per un totale di 15mila euro, per la mancata tracciabilità della retribuzione di tre dipendenti; il titolare di un bar in piazza Vittorio Emanuele II, per un totale di 1.000 euro, per la mancata formazione del personale. Sanzionati anche 11 cittadini trovati nei pressi della stazione Termini in violazione dell’ordine di allontanamento già emesso a loro carico, con l’emissione di un nuovo ordine di allontanamento per 48 ore. BRACCIANO, TRUFFE AGLI ANZIANI, DUE ARRESTI ESEGUITI DAI CARABINIERI. Nel pomeriggio dello scorso 5 maggio, i Carabinieri della Stazione di Bracciano, insieme ai colleghi della Sezione Radiomobile e Operativa, hanno arrestato un 33enne e un 25enne, di origini napoletane, gravemente indiziati del reato di truffa ai danni di un’anziana donna, commessa nel centro storico di Bracciano. I militari erano sulle tracce dei malviventi da qualche giorno, grazie alle numerose segnalazioni ricevute da cittadini, vittime di truffe tentate o consumate. Nell’ambito delle indagini, era emersa un’autovettura sospetta, notata da un Carabiniere libero dal servizio mentre era parcheggiata in una via del centro cittadino che ha informato la Centrale Operativa, riuscita in pochissimi minuti ad inviare sul posto diverse aliquote della Stazione, della Sezione Radiomobile e della Sezione Operativa. Dopo un breve pedinamento, il personale dell’Arma ha intimato l’alt ai malviventi, che tuttavia si sono dati alla fuga percorrendo ad alta velocità le vie cittadine, fino a raggiungere un terreno incolto in cui hanno tentato di far perdere le proprie tracce dopo avere abbandonato la macchina ed essere scappati a piedi. A quel punto, dopo un breve inseguimento a piedi, sono stati bloccati e condotti soggetti in Caserma, dove, dalla perquisizione e dalle ulteriori indagini esperite, si sono potute ricostruire una truffa e due tentativi, falliti grazie all’accortezza delle vittime che non hanno ottemperato alle richieste dei malfattori. In particolare i due, poco prima di essere intercettati, si erano presentati presso l’abitazione di un’anziana fingendosi amici del nipote, che a loro dire era trattenuto in caserma a causa di un debito contratto, per cui era necessario trovare immediatamente un’ingente somma di denaro, oppure monili in oro. Entrambi, quel pomeriggio, avevano già tentato altre due truffe, con l’ormai nota tecnica del pacco destinato al finto nipote. Dalle indagini è emerso, infatti, che le donne, prese di mira, avevano ricevuto una chiamata da un uomo che, spacciandosi per il nipote, chiedeva aiuto per saldare il contrassegno di un pacco. I Carabinieri, infine, sono ririusciti anche a recuperare la refurtiva e riconsegnare soldi e gioielli alla vittima della truffa, mentre i due arrestati, su disposizione della Procura di Civitavecchia, sono stati condotti nel carcere di Civitavecchia, dove permarranno in attesa dell’udienza di convalida. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
TITO SCALO, INQUINAMENTO AMBIENTALE, SOTTO SEQUESTRO L‘EX FABBRICA “DARAMIC” – Un’operazione ambientale, portata a termine nella mattinata di oggi, mercoledì 10 maggio, nell’area industriale di Tito Scalo, nel potentino, ha visto il sequestro probatorio dell’ex fabbrica “Daramic“. A mettere i sigilli alla struttura, su ordine della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del NOE e gli agenti della Polizia Provinciale. Lo stabilimento fa parte di un sito di interesse nazionale del Ministero dell’Ambiente e l’inchiesta ha ipotizzato i reati di disastro ed inquinamento ambientale. Tutti i dettagli di quanto avvenuto, sono stati portati a conoscenza durante una conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata, al quarto piano del Palazzo di Giustizia del capoluogo lucano. Tra i presenti, il Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio, il Col. Pasquale Starace del Nucleo CC Tutela Ambiente Napoli, il Comandante della Polizia Provinciale, Pasquale Ricciardella e i Sostituti Procuratori, dott.ssa Chiara Guerriero e dott.ssa Sarah Masecchia.
METEO Per domani, in Italia, molte le nubi con piogge anche forti al Nord Est e parziali schiarite altrove, al pomeriggio instabilità con nuovi acquazzoni su Alpi, Prealpi e Nord Ovest. Instabile con acquazzoni sparsi e qualche temporale su Toscana, Umbria e Marche, parziali schiarite entro sera sulle Tirreniche. Rovesci sparsi e qualche temporale tra Molise e Puglia, maggiori schiarite altrove. Come segnalato da “3B Meteo“, le temperature saranno in rialzo, tra i 15 e 24 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale