Un’operazione ambientale, portata a termine nella mattinata di oggi, mercoledì 10 maggio, nell’area industriale di Tito Scalo, nel potentino, ha visto il sequestro probatorio dell’ex fabbrica “Daramic” che produceva separatori in plastica per batterie, poi, fallita, ma che per anni ha inquinato le nostre falde acquifere, con la politica in silenzio.
A mettere i sigilli alla struttura, su ordine della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del NOE e gli agenti della Polizia Provinciale.
Lo stabilimento fa parte di un sito di interesse nazionale del Ministero dell’Ambiente e l’inchiesta ha ipotizzato i reati di disastro ed inquinamento ambientale.
Tutti i dettagli di quanto avvenuto, sono stati portati a conoscenza durante una conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata, al quarto piano del Palazzo di Giustizia del capoluogo lucano.
Tra i presenti, il Procuratore Capo, dott. Francesco Curcio, il Col. Pasquale Starace del Nucleo CC Tutela Ambiente Napoli, il Comandante della Polizia Provinciale, Pasquale Ricciardella e i Sostituti Procuratori, dott.ssa Chiara Guerriero e dott.ssa Sarah Masecchia.
Rocco Becce
Direttore Editoriale