Per una truffa aggravata in concorso, due campani, di 40 e 38 anni, nella foto, sono finiti in carcere a Matera.
Ad eseguire i fermi, i Carabinieri della Compagnia di Policoro, nel materano, dove, nei giorni scorsi, è accaduto il fatto di cronaca.
A notare i presunti truffatori, mentre stavano portando via, ad un’anziana, il provento di circa 500 euro in contanti e dei monili in oro, i militari dell’Arma, nel centro cittadino, mentre si aggiravano a bordo di un’auto e, uno si allontanava per andare a consultare i nominativi sul citofono di un condominio.
Dopo aver suonato, entrato nell’immobile e uscito, in seguito, a passo veloce, impugnando una busta in cellophane, è stato bloccato e trovato con una busta contenente il maltolto, oltre a monete da collezione.
La vittima, come da prassi, aveva ricevuto una telefonata sull’utenza fissa da parte di un sedicente avvocato che la informava di un incidente stradale causato dalla figlia, alla guida di un’auto priva di assicurazione, e che per questo motivo si trovava in stato di fermo presso una caserma dei Carabinieri.
Contestualmente, la truffata, riceveva una telefonata sul suo cellulare da parte di un sedicente Maresciallo dell’Arma che, nel confermare quanto detto dall’avvocato, con il quale era ancora in linea, la informava della necessità di consegnare ad un collaboratore del legale, che si sarebbe presentato a breve, la somma di 7.500 euro, per il pagamento dei verbali e della polizza assicurativa.
La donna, mentre era ancora in linea, con entrambi gli interlocutori, riceveva la visita del sedicente collaboratore del legale al quale, non avendo la disponibilità della somma richiesta, aveva consegnato soltanto 400 euro ed alcuni monili in oro.
Il denaro ed i preziosi, provento della truffa, sono stati interamente restituiti alla persona truffata.
È quanto segnalato dal Comando Provinciale CC di Matera.
Becce Becce
Direttore Editoriale