CRONACA – LODI, SCOPERTI 6 LAVORATORI NON A NORMA PRESSO LA SEDE OPERATIVA DI UN’IMPRESA EDILE – I finanzieri del Comando Provinciale di Lodi, impegnati in attività di contrasto al fenomeno del sommerso da lavoro e alle connesse manifestazioni di illegalità, hanno accertato l’impiego di sei lavoratori completamente “in nero” presso la sede operativa di un’azienda specializzata in lavori edili attiva nel territorio lodigiano. Più nel dettaglio, i militari della dipendente Tenenza di Casalpusterlengo hanno effettuato un controllo presso l’unità operativa della citata impresa, costituita da un deposito per lo stoccaggio, la custodia ed il successivo prelevamento di materiali impiegati nell’edilizia, procedendo alla verifica delle autorizzazioni, della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato e dell’osservanza della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. All’esito dell’attività ispettiva, a fronte di diciassette addetti rinvenuti presso il deposito in questione, intenti a svolgere mansioni di manovalanza, ne sono stati individuati 6 completamente “in nero”, ossia non assunti regolarmente. Inoltre, 5 di questi, insieme ad altri tre lavoratori rinvenuti nel deposito, sono risultati irregolarmente retribuiti attraverso la corresponsione di denaro contante e, dunque, con strumenti di pagamento non tracciabili. Per quanto sopra, ravvisate in capo al legale rappresentante dell’impresa ispezionata le violazioni di legge previste in tema di omessa comunicazione dell’instaurazione di rapporti di lavoro e di irregolare corresponsione delle retribuzioni con denaro contante, nei confronti del predetto è stata irrogata una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 30.120 ad un massimo di 315.720 euro, con obbligo di responsabilità solidale in capo alla stessa azienda a garanzia del pagamento dovuto. Inoltre, per 5 dei lavoratori, di nazionalità straniera, è stata rilevata la mancanza del titolo di soggiorno obbligatorio per permanere sul territorio italiano, mentre il sesto, anch’egli straniero, è risultato già destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, al quale non ha ottemperato. Pertanto, per i primi 5 lavoratori sono state avviate le procedure di espulsione, mentre il sesto ed il responsabile dell’impresa edile sono stati deferiti all’A.G. di Lodi per fattispecie di reato previste e punite dalla vigente normativa sull’immigrazione. PAULARO, SEQUESTRATA DALLA GDF UNA DISCARICA DI RIFIUTI, DENUNCIATE 2 PERSONE. SCOPERTA UN‘AUTOFFICINA ABUSIVA. I finanzieri della Compagnia di Tolmezzo e gli agenti della Polizia Locale della Carnia hanno concluso un intervento coordinato dalla Procura della Repubblica di Udine a contrasto dei reati ambientali, sottoponendo a sequestro un’area adibita a discarica abusiva nel territorio del comune di Paularo (UD), nelle vicinanze del torrente Chiarsò, dove sono stati individuati rifiuti speciali e non, abbandonati al suolo in maniera incontrollata. L’indagine è scaturita da una preliminare informativa trasmessa dalle Fiamme Gialle e dalla Polizia Locale all’Autorità Giudiziaria di Udine, corredata di rilievi fotografici dell’area interessata dall’abbandono dei rifiuti, documentandone lo sversamento anche in tempi recenti grazie alle immagini e ai rilevamenti aerei acquisiti tramite l’elicottero AW169 in dotazione alla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano. Sulla base delle indagini svolte, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Udine, dott.ssa Maria Caterina Pace, ha emesso apposito decreto di ispezione dell’area, rendendo possibile meglio accertare quanto era già stato rilevato nel corso di precedenti sopralluoghi esterni. In particolare, gli operanti constatavano la presenza di numerosi rifiuti, tra cui batterie al piombo esauste e un ingente deposito di pneumatici fuori uso. Dall’ispezione è anche emerso che la discarica abusiva era in larga misura formata dai rifiuti prodotti da una vicina autofficina, anch’essa risultata senza alcuna formale autorizzazione. Pertanto, i finanzieri e gli agenti intervenuti hanno sottoposto a sequestro l’intera area e numerosi attrezzi per la riparazione degli autoveicoli e la sostituzione degli pneumatici, avviando contestuali approfondimenti in ambito fiscale. Al termine delle attività, il titolare dell’autofficina e il proprietario dell’area adibita a discarica venivano denunciati, in quanto ritenuti responsabili di aver realizzato una gestione di rifiuti non autorizzata. PRATO, SEQUESTRATI DALLA GDF 11 PC COLLEGATI A PIATTAFORME DI GIOCO CLANDESTINE E 2 APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO, SANZIONI PER 130MILA EURO. Proseguono senza sosta i controlli predisposti dal Comando Provinciale di Prato, finalizzati alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di illegalità economico-finanziaria posta in essere nel territorio provinciale. In questo caso gli approfondimenti investigativi hanno riguardato il settore del gioco illegale e delle scommesse clandestine. L’attenzione dei finanzieri del Gruppo di Prato si è concentrata su di un locale commerciale riconvertito a casa da gioco online. I monitoraggi delle frequentazioni del locale ed i servizi di osservazione hanno portato i Baschi Verdi a maturare forti sospetti riguardo il tipo di attività svolta all’interno del locale situato nel Macrolotto che hanno trovato conferma a seguito dell’accesso presso i locali interessati. Infatti, i militari hanno rinvenuto 11 pc adibiti a postazione utente ed un server utilizzato per permettere ai clienti l’accesso abusivo, in totale anonimato, a siti non rientranti tra quelli monitorati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che permettono di effettuare scommesse e partecipare a giochi d’azzardo online. Nell’ambito dei controlli sono stati rinvenuti anche 2 apparecchi da intrattenimenti di video lotteria, in quanto non conformi al TULPS, poichè scollegati dalla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che consente la contabilizzazione delle giocate. Immediatamente è scattato il sequestro delle apparecchiature, che sono state sottoposte a perizia da parte di tecnici qualificati della SOGEI S.p.A. al fine di acquisire ogni ulteriore elemento utile alle attività investigative, e irrogate sanzioni al gestore, per 130mila euro. BOSCOREALE, SEQUESTRATE DALLA GDF 30 TONNELLATE DI PRODOTTI FITOSANITARI, 35MILA LITRI DI PRODOTTO LIQUIDO, 17MILA ETICHETTE DI NOTE CASE PRODUTTRICI, OLTRE AD UN’AREA DI 1.500 METRI QUADRI. DENUNCIATO UN IMPRENDITORE PER CONTRAFFAZIONE, FRODE IN COMMERCIO E REATI AMBIENTALI. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, durante un controllo ispettivo presso un’azienda di prodotti per l’agricoltura e il giardinaggio di Boscoreale, ha scoperto oltre 30 tonnellate di prodotti fitosanitari contraffatti e pericolosi per la salute. In particolare, i militari del Gruppo Torre Annunziata hanno individuato, all’interno della sede commerciale del soggetto ispezionato, un primo deposito, sprovvisto delle previste autorizzazioni amministrative e antincendio, in cui erano custoditi cumuli di prodotti chimici e un ulteriore locale contenente materie prime, in polvere e liquide, prodotti finiti, fitofarmaci imbustati ed etichettati, e semilavorati, fitofarmaci travasati in contenitori anonimi, senza etichettatura, pericolosi in quanto tossici e facilmente infiammabili, oltre ad un laboratorio attrezzato con bilancini, dosatori e contenitori. Le ricerche hanno permesso di rinvenire anche etichette di importanti marche internazionali operanti nel comparto dei fitofarmaci, quantitativi di polvere di silicio, nonchè numerose confezioni di fitofarmaci scaduti ed esposti alle intemperie nel fondo agricolo di pertinenza dei locali controllati. I locali, per un’area complessiva di 1.500 metri quadrati, circa 30 tonnellate di prodotti sfusi, 35mila litri di prodotto liquido e oltre 17mila etichette di note case produttrici di fitofarmaci sono stati sottoposti a sequestro e l’imprenditore denunciato all’Autorità Giudiziaria per contraffazione, frode in commercio e reati ambientali. I prodotti sequestrati, qualora immessi sul mercato, avrebbero potenzialmente prodotto un incasso stimabile in circa 5 milioni di euro. MERCOGLIANO, SEQUESTRATE DALLA GDF 70 PAIA DI SCARPE CONTRAFFATTE IN VENDITA PRESSO UN OUTLET. Continua senza sosta l’attività del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino a contrasto della produzione e commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti. Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del capoluogo irpino, nel corso di un’operazione finalizzata al contrasto degli illeciti in materia di contraffazione e falso “Made in Italy”, ha eseguito il sequestro presso un noto outlet di Mercogliano, di 70 paia di calzature recanti il marchio “Golden Goose“, artatamente contraffatto. L’attività di servizio condotta dai finanzieri della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Avellino e scaturita da una segnalazione operativa del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma, ha consentito di rilevare che le calzature commercializzate come originali, a prezzi molto concorrenziali, erano di fatto contraffatte e di scarsa qualità, nonostante recassero fedelmente il marchio ed i segni del citato brand. Le calzature rinvenute sono state poste sotto sequestro e il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino per commercio di prodotti con segni falsi, reato punito con la reclusione fino a 2 anni e con la multa fino a 20mila euro. L’attività svolta testimonia la continua azione esercitata dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, a contrasto della contraffazione e del commercio di prodotti non genuini che danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettando le regole. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, “CAVALLO DI RITORNO” DI 250 EURO, PER UN CELLULARE RUBATO, 20ENNE ROMENO ARRESTATO DAI CARABINIERI. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma San Pietro hanno arrestato un 20enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di estorsione. La vittima, un giovane indiano, il 17 maggio scorso, aveva denunciato ai Carabinieri il furto del proprio telefonino di ultima generazione. Il giorno stesso del furto è stato contattato da una persona che gli ha proposto la somma di 250 euro per la restituzione. Concordato l’appuntamento in viale di valle Aurelia, la vittima dopo aver avvisato anche i Carabinieri della vicenda, si è recato sul luogo dell’incontro. Si è presentato un ragazzo che, al momento dello scambio è stato bloccato dai Carabinieri. Recuperato il cellulare, poi, restituito al denunciante, il giovane ladro è stato arrestato e condotto in carcere. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO Per domani, in Italia, come segnalato da “3B Meteo“, iniziali condizioni soleggiate, poi dal pomeriggio instabilità a partire da Alpi e Prealpi con rovesci e temporali in estensione anche su alcune zone di pianura. Soleggiato al mattino, poi, nel pomeriggio qualche rovescio o temporale in Appennino. Stabile e soleggiato con modesta attività cumuliforme pomeridiana in Appennino con isolati piovaschi. Le temperature saranno in aumento, tra i 23 e 27 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale