CRONACA – PORDENONE, DA INIZIO ANNO INDIVIDUATI DALLA GDF 55 LAVORATORI IN NERO, TRA CUI 8 CLANDESTINI E 10 FALSI TURISTI. SANZIONATI 27 DATORI DI LAVORO E SOSPESE 17 ATTIVITÀ – Da gennaio scorso, ad oggi, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Pordenone hanno effettuato 37 interventi a contrasto del lavoro sommerso e irregolare, individuando, nei settori delle lavorazioni agricole, dei trasporti, del commercio e dei bar e ristoranti, ben 55 lavoratori in nero, 40 dei quali stranieri, tra i quali 8 privi del permesso di soggiorno e 10 muniti del solo visto turistico e, pertanto, non impiegabili in attività lavorative. Sono stati verbalizzati 28 datori di lavoro per l’illecito impiego di manodopera e per 17 di loro è stata disposta, dal competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, la sospensione dell’attività, prevista per chi impiega personale, non a norma, in misura superiore al 10% del totale delle maestranze regolari. Per ogni lavoratore “in nero” scoperto è stata irrogata, al relativo datore di lavoro, una maxisanzione con diffida, che prevede una pena pecuniaria da un minimo di 1.800 euro ad un massimo di 10.800 euro. Gli ultimi interventi, in ordine temporale, sono stati effettuati dai finanzieri del Gruppo di Pordenone e della Tenenza di Spilimbergo, rispettivamente nel settore agricolo ed in quello del commercio di prodotti alimentari e di abbigliamento. Nel primo caso, in un vigneto della campagna sacilese, i militari hanno individuato 3 lavoratori indiani in nero, 2 dei quali privi di regolare permesso di soggiorno e uno già destinatario di un decreto di espulsione, emesso dalla Questura di Ferrara. Nel corso di un controllo eseguito in un negozio gestito da cittadini cinesi, nel cui ambito sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro diversi capi di abbigliamento per bambini, privi dei minimali requisiti di sicurezza, i finanzieri hanno, invece, individuato due lavoratori, un cinese ed un pakistano, entrambi non regolarmente assunti. In questo caso, poichè le risorse erano ben più del 10% di quelle regolarmente assunte, il competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, tempestivamente intervenuto, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività.
PADOVA, SCOPERTI DALLA GDF 15 LAVORATORI IRREGOLARI. Nel corso dei mesi di aprile e maggio i militari del Comando Provinciale di Padova hanno proseguito e intensificato i controlli di Polizia Economico-Finanziaria volti a riscontrare l’osservanza delle norme in materia di tutela del lavoro. Gli accertamenti hanno interessato diversi operatori economici nella provincia patavina e hanno permesso di individuare 15 lavoratori irregolari. Nello specifico, in occasione dell’avvio della stagione primaverile, i finanzieri del Gruppo di Padova hanno eseguito mirate attività info-investigative tese a riscontrare possibili irregolarità nel menzionato settore di servizio. In tale contesto sono stati pianificati ed eseguiti accessi presso diverse attività commerciali, dedite soprattutto alla somministrazione di alimenti e bevande, che hanno permesso di individuare 6 esercizi commerciali che operavano in modo irregolare. In dettaglio, sono stati trovati 9 lavoratori in nero e 6 assunti in forza di un contratto di lavoro a chiamata, impiegati senza la preventiva comunicazione di inizio della prestazione lavorativa a cura del datore di lavoro. I controlli in rassegna hanno consentito di segnalare al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro le violazioni sopra riepilogate, le cui sanzioni amministrative sono ricomprese tra un minimo di oltre 28mila euro e un massimo di 118mila euro, permettendo di far adottare, in due casi, il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, in ragione dell’impiego di personale non registrato in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sui luoghi ispezionati. TREVISO, TRUFFA DEL “BONUS FACCIATE“. SEQUESTRATI DALLA GDF CREDITI FISCALI, DISPONIBILITÀ FINANZIARIE E ALTRI BENI PER 8,5 MILIONI DI EURO. I finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito dell’indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al “Bonus Facciate”, hanno dato esecuzione a ulteriori sequestri, delegati dall’Autorità Giudiziaria di Treviso, su 8 milioni di euro di crediti d’imposta e circa 500mila euro tra somme di denaro, immobili, macchine, quote societarie e motoveicoli nella disponibilità di uno dei responsabili dei reati oggetto d’indagine. Nell’ambito dello stesso fascicolo processuale, nei mesi scorsi il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso aveva già sequestrato crediti fiscali per 85 milioni di euro, nonchè beni e disponibilità liquide per oltre 2 milioni di euro. Nel complesso, quindi, finora sono stati assicurati al patrimonio pubblico oltre 93 milioni di euro fra crediti fiscali, disponibilità finanziarie, case, macchine, azioni societarie e altri beni illecitamente acquisiti. I reati per cui si procede riguardano ipotesi di truffa e indebite percezioni a danno dello Stato, nonchè riciclaggio e reimpiego in attività economiche dei proventi illeciti da parte del titolare di una ditta individuale neo costituita, che ha monetizzato, mediante cessione a un primario istituto di credito, crediti d’imposta relativi a lavori edilizi mai realizzati. I sequestri eseguiti, sono un segno tangibile della capacità della magistratura e delle Fiamme Gialle di assicurare concreta e immediata efficacia all’attività repressiva, scongiurando ulteriori circolazioni di crediti fittizi e, conseguentemente, più gravi danni per le casse dello Stato e il corretto funzionamento dei mercati. NAPOLI, SEQUESTRATI DALLA GDF TRE LOTTI DI CASCHI PER MOTO CON OMOLOGAZIONE NON REGOLARE, DUE INDAGATI. Il Comando Provinciale di Napoli ha eseguito, a carico di una società partenopea attiva nell’importazione e commercializzazione di accessori per moto, un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Seconda, di caschi non conformi ai requisiti di omologazione, fissati dalla normativa comunitaria. Nello specifico, il sequestro, curato dai militari del II Gruppo Napoli, riguarda caschi “modulari”, “demi-jet” e “jet”, di cui oltre 3.600 individuati presso i magazzini dalla società importatrice, mentre altri 869 presso le sedi di 43 ignari rivenditori commerciali italiani presenti in nove Regioni, distribuite sull’intero territorio nazionale, ai quali erano stati venduti. L’intervento di sequestro scaturisce dall’esito di accertamenti tecnici, disposti dalla Procura della Repubblica partenopea, da cui è emersa la sussistenza di un rischio per l’incolumità degli utilizzatori dei caschi, poichè le loro caratteristiche non sono risultate rispondenti alle specifiche di sicurezza prescritte dalle omologazioni europee. Il legale rappresentante e l’amministratore di fatto della società produttrice, entrambi della provincia di Napoli, sono indagati per ipotesi di frode in pubbliche forniture, poiché una parte dei materiali in sequestro era stata venduta ad una Pubblica Amministrazione, nonchè per frode nell’esercizio del commercio. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, BAR RAPINATO DA UOMO ARMATO DI FORBICI, CARABINIERE LIBERO DAL SERVIZIO LO INSEGUE E LO BLOCCA. Nei giorni scorsi, di mattina, un uomo stava minacciando, armato di forbici, il titolare di un bar di via Appia Nuova, e dopo essersi impossessato del denaro contenuto nella cassa è fuggito. Un Carabiniere in servizio presso la Banca d’Italia, mentre si trovava, a diporto in abiti civili, all’interno dell’esercizio commerciale, ha dato l’allarme al “112“, si è qualificato e ha intimato all’uomo, 30enne romano, di fermarsi, lo ha raggiunto e lo ha bloccato anche con l’aiuto del titolare del bar, un cittadino cinese. L’immediato intervento di una pattuglia del Nucleo Radiomobile CC di Roma ha consentito di arrestare l’uomo che è stato condotto in caserma. Addosso al 30enne sono stati rinvenuti le forbici utilizzate per compiere la rapina, la somma contante di 60 euro sottratte dalla cassa e 1,5 grammi di cocaina. Le forbici e la droga sono state sequestrate mentre il denaro è stato riconsegnato alla vittima. L’arrestato è gravemente indiziato dei reati di rapina, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, produzione, traffico e detenzione illecita di stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere. Nel corso dell’udienza presso le aule di Piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura degli arresti domiciliari, ovviamente, le carceri, forse, è meglio chiuderle. VITINIA, FINGONO SEQUESTRO DEL NIPOTE E CHIEDONO COME RISCATTO DI CONSEGNARE DENARO E GIOIELLI PER LIBERARLO. 2 PERSONE ARRESTATE DAI CARABINIERI. Traditi dalla sicurezza di passare inosservati, due giovani di 20 e 19 anni, entrambi residenti nella provincia di Napoli, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Vitinia, in provincia di Roma, poichè gravemente indiziati del reato di tentata estorsione ai danni di un’anziana 91enne. Nel pomeriggio dello scorso 22 maggio, in via Gerocarne, l’anziana ha ricevuto una telefonata da un uomo che le chiedeva di consegnare denaro e gioielli, che sarebbero serviti per la liberazione del nipote che era stato sequestrato, insomma la solita storiella per truffare la povera gente. Sfortuna per loro, il nipote era presente in casa con la nonna, ha assistito alla telefonata e ha allertato il “112“. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che, poco dopo, hanno visto arrivare i due indagati a casa dell’anziana, le hanno chiesto di consegnare i soldi e monili, altrimenti non avrebbero liberato il nipote. Bloccati immediatamente dai militari, che hanno assistito alla scena, i due, in trasferta da Napoli, sono stati arrestati e condotti in caserma. Nel corso dell’udienza di convalida, il Gip del Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti e ha disposto i domiciliari per entrambi gli indagati. Quindi, anche in questo caso nessuno entra in carcere, in una storiella vergognosa che prosegue in un Paese in totale decadenza, non dovute alle forze dell’ordine, da apprezzare sempre, ma ad un sistema politico che nessuno, dico proprio nessuno, vuole cambiare, con chiunque vada a governare. Nel mio giornale, già da tempo, singolarmente, ho evitato anche di pubblicare notizie di questo tipo che servono solo a far preoccupare di più i nostri tantissimi lettori e non valorizzare chi è nel settore investigativo. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, come segnalato da “3B Meteo“, per la giornata di domani, tempo poco o parzialmente nuvoloso, con instabilità pomeridiana e serale sulle Alpi e localmente anche tra Piemonte e Lombardia con qualche temporale. Cielo generalmente poco nuvoloso salvo addensamenti cumuliformi pomeridiani in Appennino con isolati piovaschi. Variabilità sul versante tirrenico e in Appennino con qualche acquazzone, ampie schiarite altrove. Le temperature saranno ancora stazionarie, tra i 22 e 28 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale