CRONACA – BRESSANONE, SCOPERTI DALLA GDF 42 LAVORATORI IRREGOLARI IN 5 MESI, IRROGATE SANZIONI PER 170MILA EURO – Sono già 27 i datori di lavori che da gennaio a maggio di quest’anno sono stati sanzionati dalla Guardia di Finanza di Bressanone per aver impiegato, alle proprie dipendenze, lavoratori totalmente “in nero”. Nella quotidiana attività di controllo economico del territorio della Valle Isarco i finanzieri hanno individuato ben 42 lavoratori impiegati senza alcun contratto e senza che venissero effettuate le preventive comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro. Come spesso accade, gli imprenditori che avrebbero impiegato il personale “in nero” solo per un primo periodo, hanno rimpallato le responsabilità ai professionisti a cui si sarebbero affidati per la gestione delle pratiche di assunzione e che, a loro dire, sarebbero immotivatamente venuti meno all’incarico. Tra i lavoratori non sono mancati quelli che hanno tentato rocambolesche fughe alla vista dei militari, salvo poi, una volta riacciuffati, non poter negare l’evidenza. La maggior parte dei lavoratori non a norma è stata rinvenuta nell’edilizia, settore che, in effetti, assorbe moltissima manodopera anche nel territorio altoatesino, spesso richiedendo l’impiego repentino di un numero elevato di lavoratori. Molti dei datori di lavoro sanzionati, alcuni dei quali provenienti da altre regioni, hanno tentato, infatti, di giustificare così, quantomeno a sé stessi, la propria condotta. Gli impiegati irregolarmente erano principalmente ferraioli e operai non specializzati, spesso di provenienza extracomunitaria, solo 8 su 42 di nazionalità italiana, e 15 di loro, addirittura, irregolari sul territorio. Oltre il 50% dei lavoratori era di provenienza indiana o marocchina. NOVARA, CONCLUSE LE INDAGINI DELLA GDF E POLIZIA DI STATO DELL‘OPERAZIONE “PATENTOPOLI” SULLE TRUFFE NEL RILASCIO DI PATENTI DI GUIDA. Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona ed Agenti della Polizia di Stato di Novara, coordinati dalla Procura della Repubblica di Novara, hanno disarticolato un’associazione a delinquere ben radicata sul territorio, dedita alla commissione di truffe nel settore del rilascio delle patenti di guida. La complessa operazione è stata condotta a carico di 6 persone, di cui 2 cittadini italiani e 4 stranieri, di origini pakistane, tutti sospettati di appartenere ad un sodalizio criminale operante in diverse località del Nord Italia, tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Liguria. Il gruppo aveva organizzato un sofisticato sistema fraudolento che consentiva sia a cittadini italiani sia ad extracomunitari senza alcuna padronanza della lingua italiana, tutti ugualmente privi delle più elementari nozioni del Codice della Strada, di ottenere la patente di guida dietro il pagamento di laute somme di denaro, nell’ordine di svariate migliaia di euro. I membri della compagine criminale, infatti, si adoperavano attraverso l’uso di congegni elettronici opportunamente modificati, occultati negli indumenti degli esaminandi, per consentire a questi ultimi di ottenere precisi suggerimenti. Gli indagati, dopo aver supportato i clienti nel disbrigo delle varie incombenze burocratiche, negli attimi precedenti le sessioni d’esame fornivano loro un indumento contenente una microcamera o un microfono miniaturizzato, dopodichè hanno predisposto il collegamento con i prefati esaminandi attraverso un microauricolare in modo da poter suggerire le risposte esatte. Unico compito dell’esaminando sarebbe stato, dunque, quello di sedersi alla postazione assegnata e attendere il suggerimento. Le indagini eseguite dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Savona e dai poliziotti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Novara, sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, pedinamento, accertamenti documentali ed indagini bancarie. VERONA, INTENSIFICATI I CONTROLLI DELLA GDF PER IL CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO DELLA MANODOPERA. OLTRE 190 LAVORATORI IN NERO E PIÙ DI 390 IRREGOLARI. I finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno intensificato ulteriormente le attività di contrasto al lavoro nero e irregolare, fenomeni di illegalità che, oltre a incidere negativamente sulla condizione retributiva e previdenziale dei singoli lavoratori e, talvolta, sulla stessa sicurezza, integrano una vera e propria forma di concorrenza sleale ai danni delle imprese oneste. Dall’inizio dell’anno, il dispositivo di contrasto al sommerso da lavoro attuato dalle Fiamme Gialle scaligere, si è concretizzato in 131 controlli svolti in vari comparti, tra i quali ristorazione, servizi per la persona, locali e di intrattenimento, logistica, costruzioni etc., ed ha portato all’individuazione di ben 191 lavoratori in nero e 392 lavoratori irregolari con l’irrogazione di sanzioni nei confronti di 61 datori di lavoro, 5 dei quali denunciati alla locale Procura della Repubblica per violazione delle norme sull’immigrazione poichè impiegavano cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno. In 17 casi sono state avanzate, inoltre, proposte di sospensione dell’attività imprenditoriale al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro in quanto oltre il 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, risultava occupato, al momento dell’accesso ispettivo, senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto lavorativo. Tra i controlli svolti dai finanzieri veronesi, quelli nei confronti di due società cooperative, una operante nel settore del “movimento merci” e l’altra attiva nel settore dell’”imballaggio e del confezionamento”, che hanno portato ad individuare complessivamente 288 lavoratori irregolari e 84 completamente in nero. Nel primo caso, i militari del Nucleo PEF di Verona hanno accertato che ai lavoratori venivano corrisposti, in assenza di idonea documentazione giustificativa, compensi formalmente qualificati quali rimborsi spese per trasferte, in realtà mai avvenute, in evasione, quindi, delle imposte dirette e dei contributi previdenziali. Nel secondo caso, i finanzieri della Compagnia di Soave, oltre a scoprire una rilevante evasione fiscale per la quale è stata avanzata alla competente Autorità giudiziaria proposta di sequestro finalizzata alla confisca per un ammontare complessivo di oltre 2,5 milioni di euro, hanno individuato 84 lavoratori privi di contratto di lavoro e 55 irregolari, tutti stranieri. ROMA, ARRESTATI DALLA GDF E POLIZIA DI STATO 2 PERSONE IRREPERIBILI, DI CUI UNO LATITANTE. Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma e poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Roma hanno proceduto alla cattura di B.M.A., nato a Roma il 29.4.1990, irreperibile dal 28.11.2019, dichiarato latitante il 27.1.2020 dal Tribunale di Roma e destinatario del Mandato di Arresto Europeo datato 2.4.2020, a seguito del mancato rintraccio in occasione dell’esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa nel novembre 2019 dal G.I.P. del Tribunale di Roma. In tale contesto, il fermato deve rispondere di concorso continuato in associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, quale responsabile dei traffici di narcotico nel quartiere “Borghesiana” della Capitale, lesioni personali ed estorsione aggravata. All’esito del giudizio di primo grado, tenutosi con il rito abbreviato, l’uomo è stato condannato per tali reati ad anni 14 di reclusione, poi, ridotti ad anni 9 in appello. Dalle indagini, eseguite dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, era emerso che era membro di uno strutturato sodalizio dedito al traffico di cocaina e hashish, capeggiato dai pregiudicati F.P., capo ultrà ucciso il 7.8.2019 e F.F., condannato per tali fatti ad anni 30 di reclusione, S.M., nato a Roma il 16.10.2003, irreperibile dal 19.5.2023 in virtù del mancato rintraccio in occasione dell’esecuzione del provvedimento con cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma ha disposto la carcerazione per l’espiazione della pena di anni 1 mesi 4 e giorni 24 di reclusione, a seguito di condanna per il reato di traffico di sostanze stupefacenti, all’esito di indagini svolte dalla Questura di Roma. L’odierna operazione testimonia il costante impegno della Procura della Repubblica di Roma, con il supporto della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, orientato al contrasto del traffico di stupefacenti perpetrato da strutturate organizzazioni criminali. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI ARRESTANO DUE PERSONE, GRAVEMENTE INDIZIATE DI AVER COMPIUTO 7 RAPINE, CONSUMATE AI DANNI DI VARIE CATENE DI SUPERMERCATI. Ad esito di una mirata e complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di due persone, un 52enne e un 33enne romani che, in concorso tra loro, sono gravemente indiziati di riciclaggio, ricettazione e di essere gli autori di ben sette rapine consumate, compiute tra il gennaio del 2022 e il marzo 2022, ai danni di varie catene di supermercati presenti nella Capitale. L’attività investigativa si è concentrata acquisendo e analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza, l’acquisizione e l’analisi del traffico telefonico degli indagati, riconoscimenti fotografici da parte delle vittime e le indagini tecniche, che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due in diverse attività commerciali. Il modus operandi era sempre lo stesso con l’arrivo in moto di due persone davanti all’esercizio commerciale, travisati con mascherine e casco, uno rimaneva fuori, l’altro entrava e sotto la minaccia di una pistola, poi, risultata un giocattolo, perfetta replica di una Bruni calibro 8, priva del tappo rosso, chiedevano l’incasso ai dipendenti, per poi scappare. I Carabinieri della Stazione di Roma Torpignattara, con il supporto, nelle fasi esecutive, dei colleghi della Compagnia di Avezzano, hanno rintracciato e raggiunto il 52enne presso l’abitazione dove era domiciliato e lo hanno condotto in carcere nella stessa cittadina in provincia dell’Aquila, mentre al 33enne l’ordinanza è stata notificata nella Casa Circondariale di Roma Regina Coeli, dove era già recluso. ANZIO, I CARABINIERI DENUNCIANO 50ENNE PER INSOLVENZA FRAUDOLENTA. I Carabinieri della Stazione di Marina di Tor San Lorenzo hanno denunciato un italiano 50enne, gravemente indiziato dei reati di insolvenza fraudolenta, danneggiamento e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Negli ultimi giorni, l’uomo, con diversi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, aveva importunato alcuni avventori in diversi bar della zona. Nel pomeriggio di ieri, il 50enne si era rifiutato di saldare il conto di quanto aveva consumato presso un bar nella località di Marina Tor San Lorenzo, ammontante a poche decine di euro e, nel frangente, danneggiava alcuni bicchieri del locale, prima di andarsene in evidente stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. Fermato dai militari e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un paio di forbici, un coltellino a serramanico e un bastone metallico, sottoposti a sequestro. Accompagnato in caserma per gli atti di rito, i militari lo hanno denunciato in stato di libertà. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, cielo sereno o poco nuvoloso, poi, nel pomeriggio qualche addensamento cumuliforme in area alpina con isolati piovaschi sui settori più orientali. Cielo sereno o poco nuvoloso salvo modesti addensamenti pomeridiani in area appenninica con isolati piovaschi. Poco nuvoloso, salvo addensamenti diurni sulle coste tirreniche e sulla dorsale appenninica. Le temperature saranno in lieve aumento, tra i 25 e 31 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale