CRONACA – VENEZIA, PER TRUFFA INTERNAZIONALE DA 5,5 MILIONI DI EURO NEL SETTORE DEL FOREIGN EXCHANGE, 54 DENUNCIATI DALLA GDF – Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Pordenone, ha denunciato 54 persone di nazionalità ucraina, serba, ceca, ungherese, russa ed israeliana che, attraverso 14 società situate in Scozia, Ucraina, Isole Marshall, Serbia, Estonia, Inghilterra, St. Vincent e Grenadine, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca, Israele e Ungheria, perpetravano truffe seriali a danno di italiani. In ordine ai reati contestati, associazione per delinquere transnazionale finalizzata ai reati di truffa aggravata, abusiva raccolta del risparmio, abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento e riciclaggio, è stato, altresì, richiesto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di quasi 5 milioni e mezzo di euro, frutto dei raggiri. Nell’ambito di un ampio ed articolato contesto investigativo condotto dalla Guardia di Finanza di Venezia, incentrato sull’analisi dei flussi finanziari evidenziati dalle segnalazioni di operazioni sospette e indirizzati a schermi societari internazionali che utilizzavano sistemi di pagamento e piattaforme informatiche create ad hoc, è emerso un vasto sodalizio criminale di carattere internazionale dedito a truffe seriali online. IMPERIA, SEQUESTRO DELLA GDF DI UNO YACHT DI OLTRE 34 METRI PER CONTRABBANDO DOGANALE ED EVASIONE DELL’IVA. I militari del Nucleo di Polizia Economico e Finanziaria della Guardia di Finanza di Imperia e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Imperia, insieme ai funzionari del reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Imperia, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, nell’ambito dell’attività antifrode finalizzata al contrasto dell’importazione illecita di beni provenienti da Paesi extra-UE, hanno sottoposto a sequestro una imbarcazione battente bandiera delle Isole Vergini Britanniche, per evasione dei diritti doganali di confine, in quanto illecitamente introdotta nel territorio dell’Unione Europea. Il sequestro per contrabbando doganale, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Imperia, riguarda uno yacht da diporto di oltre 34 metri, il cui valore è stimabile in circa 2 milioni di euro, ed è il primo importante risultato raggiunto in provincia di Imperia, a seguito del recente Protocollo d’Intesa relativo ai rapporti di collaborazione istituzionale tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sottoscritto a Roma lo scorso 3 aprile. Dagli accertamenti esperiti, è stato possibile ricostruire le rotte percorse dal natante dal 2020 ad oggi ed è emerso che lo stesso risulta avere stazionato ininterrottamente per oltre diciotto mesi nelle acque territoriali dell’Unione Europea, integrando il mancato rispetto delle condizioni per usufruire del beneficio dell’esenzione dai diritti doganali di confine per i mezzi di trasporto marittimo battenti bandiera extra-UE in regime doganale di Ammissione Temporanea, in violazione della normativa unionale e nazionale. La denuncia per contrabbando doganale ha permesso di accertare un’evasione dei diritti doganali di confine, IVA all’importazione, che ammonta ad oltre 300mila euro. Il titolo del reato contestato è contrabbando derivante dall’evasione dell’IVA all’importazione, come previsto dal DPR n. 633/1972 (Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto), dal DPR n. 43/1973 (Testo Unico delle Leggi Doganali) e dal Regolamento (UE) n. 952/2013 (Codice Doganale dell’Unione Europea). L’operazione, condotta in stretta collaborazione tra Agenzia delle Dogane e Monopoli e Guardia di Finanza, si inserisce all’interno di una capillare attività di presidio del territorio della provincia di Imperia a tutela degli interessi finanziari italiani e dell’Unione Europea. CREMA, SEQUESTRATA DALLA GDF UNA RIVENDITA DI ELETTRODOMESTICI ABUSIVA. I militari della Compagnia di Crema, nell’ambito del dispositivo permanente di contrasto all’abusivismo commerciale predisposto dal Comando Provinciale di Cremona, nei giorni scorsi hanno scoperto e sottoposto a sequestro una rivendita di elettrodomestici completamente abusiva presso cui peraltro era impiegato un lavoratore “in nero” percettore del “reddito di cittadinanza”. L’intervento delle Fiamme Gialle, in particolare, è scaturito da una preliminare attività di monitoraggio dei social network, ove il rivenditore, residente da diversi anni in Lombardia, poneva in vendita centinaia di elettrodomestici ricondizionati pur essendo, di fatto, completamente sconosciuto al fisco. In considerazione di tale anomalia, a seguito di mirati accertamenti info-investigativi i militari hanno individuato, in un comune alle porte di Crema, il magazzino ove veniva esercitata l’attività di rivendita, benchè in assenza di Partita IVA e di ogni altra necessaria autorizzazione. Considerata, in particolare, l’assenza dell’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività commerciale, i finanzieri della Compagnia di Crema hanno sottoposto a sequestro l’intera rivendita abusiva ed oltre 330 elettrodomestici, applicando sanzioni amministrative nei confronti del titolare per oltre € 9.400 nonchè richiedendo all’Agenzia delle Entrate l’attribuzione d’ufficio di una Partita IVA per i profili tributari. Inoltre, le sanzioni amministrative in materia giuslavoristica sono state inasprite in ragione dell’impiego di un lavoratore “in nero” che, al contempo, percepiva il reddito di cittadinanza. GUASTALLA, SCOPERTA DALLA GDF FRODE FISCALE ALL’IVA PER OLTRE UN MILIONE DI EURO SULLA VENDITA DI 197 AUTO. Una frode fiscale all’IVA, di oltre 1 milione di euro, realizzata nella commercializzazione di 197 autoveicoli da una società con sede amministrativa nella bassa reggiana, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Guastalla. La società in questione è stata già al centro di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, che ha disvelato l’esistenza di un’associazione a delinquere dedita alla perpetrazione di frodi fiscali, di delitti in materia tributaria e di reati correlati quali riciclaggio, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta. Le Fiamme Gialle reggiane, traendo spunto investigativo dalle risultanze emerse nel corso delle indagini, hanno condotto una verifica fiscale che ha rilevato un sistema di frode “carosello all’I.V.A.”, basato sull’emissione e sul passaggio di fatture per operazioni inesistenti, attestanti la vendita di veicoli. Il meccanismo evasivo prevede essenzialmente la presenza di tre figure, la prima società/impresa esistente solo sulla carta senza alcuna struttura operativa / organizzativa ed “evasore totale” per l’assenza di qualsiasi dichiarazione dei redditi, il cui compito era solo quello, appunto, di emettere fatture (c.d. “società cartiera”); la seconda figura costituita da impresa apparentemente in regola con il fisco per la presenza degli adempimenti dichiarativi, chiamata in gergo “società filtro o buffer” il cui compito è quello essenzialmente di “mettere in contatto” solo cartolarmente la società cartiera con la società beneficiaria della frode; la terza figura quella dell’impresa utilizzatrice e beneficiaria della frode che, in questo sistema fraudolento, viene denominata “società capofila”: ruolo questo svolto dalla società verificata che ha immesso sul mercato italiano autovetture “pulite” formalmente ed apparentemente in regola con la normativa fiscale. L’attività ispettiva ha portato alla luce un ulteriore elemento di frode, caratterizzato dall’esistenza, per ogni singola auto commercializzata dalla società sottoposta a verifica, di una “doppia fatturazione su un doppio binario”. In particolare, è risultato che, per ogni fattura di vendita emessa dalla società verificata nei confronti dei propri clienti, è stata rilevata la presenza di un’ulteriore fattura, emessa da una società comunitaria sempre nei confronti del medesimo cliente ed avente ad oggetto i veicoli fittiziamente acquistati dalle società filtro. Con tale meccanismo fraudolento, attuato mediante l’utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, del quale i clienti, sentiti presso la Tenenza di Guastalla, sono risultati del tutto “ignari”, la società sottoposta a controllo ha potuto abbattere sistematicamente il proprio carico fiscale, praticando sul mercato prezzi illecitamente concorrenziali rispetto agli operatori del settore. L’attività fiscale si è conclusa con l’accertamento di un’evasione di IVA di oltre € 1.100.000 e la denuncia ai presunti responsabili. LATINA, FATTURE FALSE NEL SETTORE DELLE PULIZIE. DEFERITE 3 PERSONE DALLA GDF, PER FRODE FISCALE. Nell’ambito della diuturna azione di contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali assicurata dai Finanzieri del Comando Provinciale Latina, le Fiamme Gialle avrebbero individuato illeciti tributari realizzati posti in essere nel settore delle pulizie da 3 imprenditori locali, originari dei Comuni di Formia e di Gaeta. Condotte secondo l’ormai consolidata trasversalità dell’azione del Corpo, impegnato sia nelle tradizionali attività di verifica ed ispezione tributaria che nelle correlate indagini di polizia giudiziaria, le investigazioni economico finanziarie hanno permesso di raccogliere elementi investigativi in ordine ad un sistema di frode realizzato da società e ditte individuali pontine attraverso l’utilizzo di fatture false, emesse allo scopo di consentire ad un determinato soggetto giuridico della zona l’acquisizione di maggior competitività sul mercato locale, grazie alla possibilità di applicare prezzi più bassi alla clientela destinataria del servizio di pulizia, sottraendosi, indebitamente, al carico delle tasse. Secondo l’ipotesi investigativa le ditte individuali emittenti le fatture false, sprovviste di una reale capacità operativa e funzionale, svolgevano la funzione, solo cartolare, di fornitrici di una società a responsabilità limitata, all’esclusivo fine di creare, in capo a quest’ultima, benefici fiscali consistenti nella possibilità di abbattere reddito imponibile, grazie ai costi fittizi, e falsi crediti IVA, utilizzati anche per compensare le debenze tributarie. La conseguenza della condotta illecita sarebbe stato il mancato versamento delle imposte dovute alle casse erariali. Le indagini hanno consentito la ricostruzione di un’imposta, ritenuta fraudolentemente sottratta al Fisco, per a circa € 1,6 milioni ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei titolari e rappresentanti legali delle società coinvolte per i reati di emissione ed utilizzo di fatture false. SESSA AURUNCA, SCOPERTA DALLA GDF UNA COLTIVAZIONE ILLEGALE Dl DROGA, SEQUESTRATI OLTRE 36 QUINTALI Dl “CANAPA INDICA“. Nei giorni scorsi, i finanzieri della Tenenza di Sessa Aurunca (CE), nell’ambito degli ordinari servizi di presidio economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti disposti dal Comando Provinciale sull’intera circoscrizione casertana, hanno scoperto un’estesa coltivazione illegale di droga, realizzata all’interno di una serra insistente su un terreno nella disponibilità di un imprenditore agricolo, pervenendo al sequestro di oltre 36 quintali di piante di canapa indiana. La scoperta è avvenuta a seguito di un controllo su strada effettuato dai militari ad un autocarro, risultato di proprietà della stessa azienda agricola e condotto da un dipendente di questa, a bordo del quale si trovavano 4 braccianti di nazionalità indiana, tutti privi del permesso di soggiorno e di un regolare contratto di lavoro. Tale circostanza ha indotto la pattuglia operante ad estendere il controllo direttamente presso la sede dell’azienda dove, nel corso dell’ispezione, si accertava che una delle serre abitualmente utilizzate per la coltivazione di prodotti ortofrutticoli, era stata interamente riconvertita e destinata alla produzione di marijuana. Al suo interno, infatti, si trovavano ben 1.500 piante di canapa indica aventi un’altezza superiore ai 3 metri e prossime alla fioritura, la cui vegetazione era supportata da moderni sistemi di irrigazione a goccia e di aereazione per il ricircolo dell’aria. L’intero raccolto, una volta lavorato ed essiccato, avrebbe prodotto almeno 1.000 kg. di marijuana, per un valore di mercato, al dettaglio, di oltre 5 milioni di euro. L’imprenditore, un cittadino del posto, è stato tratto in arresto in flagranza di reato e, su disposizioni del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, associato alla locale Casa Circondariale, in attesa di essere giudicato in relazione ai delitti di coltivazione, detenzione e traffico illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nonché di sfruttamento di manodopera irregolare. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, DUE MINORENNI CON DROGA E ARMI A BORDO DI UNA MINICAR RUBATA, DENUNCIATI DAI CARABINIERI. I Carabinieri della Stazione Roma Trastevere hanno denunciato due minorenni romani, di 15 e 14 anni, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. La scorsa mattina, i militari hanno fermato i giovani in via Dandolo dove avevano asportato da una minocar elettrica parcheggiata lungo la via, uno zainetto contenente vari documenti ed il libretto di circolazione del veicolo. Ad esito delle perquisizioni personali, il 15enne è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish e il 14enne in possesso di 3 grammi della stessa droga, di un coltello a serramanico e della somma contante di 82 euro, occultata all’interno di una scarpa. La successiva perquisizione a casa del più giovane ha permesso ai Carabinieri di rinvenire e sequestrare ulteriori 15 involucri contenenti hashish, del peso complessivo di 25 grammi, e 2 involucri contenenti marijuana, del peso complessivo di 12 grammi, una pistola a salve completa di 36 colpi, varie armi da taglio e strumenti contundenti atti ad offendere. Bene, forse su questi atti, non è possibile che in Italia non si vada più neanche in carcere. FIUMICINO, CONTROLLI DEI CARABINIERI NELLO SCALO AEROPORTUALE INTERNAZIONALE “LEONARDO DA VINCI”. I Carabinieri della Stazione Aeroporto Fiumicino nel corso dei quotidiani controlli presso lo scalo aeroportuale intercontinentale “Leonardo Da Vinci”, in 4 distinte attività, hanno denunciato due persone e sanzionato sei autisti mentre procacciavano clienti. Nei pressi di alcuni negozi duty free situati nel Terminal 3 – Partenze, i Carabinieri hanno fermato due viaggiatori, che in attesa del proprio volo, hanno tentato di superare le casse senza pagare alcuni prodotti di profumeria, del valore totale di circa 510 euro, occultandoli all’interno del bagaglio a mano. I due sono stati notati dal personale addetto alla vigilanza che ha subito allertato i Carabinieri. La refurtiva è stata recuperata e riconsegnata al responsabile del negozio mentre per i due viaggiatori è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per tentato furto. Infine, i Carabinieri hanno sanzionato sei autisti sorpresi mentre procacciavano clienti al di fuori degli stalli, senza averne titolo poichè sprovvisti di regolare autorizzazione. Nei confronti di due di essi, i militari hanno fatto scattare anche l’ordine di allontanamento per 48 ore dallo scalo. In totale, i Carabinieri della Stazione Aeroporto Fiumicino hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di circa 13mila euro. OSTIA, CONTROLLI DEI CARABINIERI CONTRO OCCUPAZIONI ABUSIVE E FURTI DI ENERGIA, 6 PERSONE DENUNCIATE. Nell’ambito di un più ampio piano strategico, predisposto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, questa mattina, una straordinaria operazione di controllo è stata svolta dai Carabinieri a Ostia, volto al contrasto di ogni forma di illegalità e ad arginare il fenomeno delle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica dell’Ater di Roma e fermare gli allacci illeciti alle reti di distribuzione delle utenze di luce, acqua e gas. L’intervento, a cui ha partecipato anche la Polizia Locale di Roma Capitale, si inquadra in una più ampio sistema di contrasto al degrado e all’abusivismo, in linea con le direttive del Prefetto di Roma e del Ministero dell’Interno. Nello specifico sono stati identificati gli abitanti di due scale e ad opera dell’Ater sono in corso le verifiche circa la regolarità dei titoli di assegnazione degli alloggi. Nelle due scale sono stati accertati 4 allacci abusivi alla rete elettrica per cui sono state denunciate 6 persone per furto. I militari della Compagnia di Ostia con i tecnici incaricati hanno provveduto contestualmente al ripristino dello stato dei luoghi ed alla rimozione degli abusi accertati. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per la giornata di domani, come segnalato da “3B Meteo“, piogge e temporali anche forti tra notte e mattino su Alpi e Val Padana, in parziale attenuazione nel pomeriggio quando qualche temporale è ancora atteso sul Triveneto. Tempo soleggiato su tutte le regioni, pur con cielo a tratti offuscato dal passaggio di velature. Tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni con cieli generalmente sereni. Le temperature saranno ancora in salita tra i 30 e 42 gradi.
Rocco Becce
Direttore Editoriale