POLITICA – A POTENZA CONVOCATO IL CONSIGLIO COMUNALE – Con diversi argomenti all’ordine del giorno, a Potenza nuova seduta del Consiglio comunale. L’assemblea, convocata in seduta ordinaria, si svolgerà il prossimo 21 luglio, con inizio alle ore 8:30, nella Sala del Consiglio Comunale, in via Nazario Sauro.
CRONACA – VARESE, CONFISCATI DALLA GDF BENI E DISPONIBILITÀ FINANZIARIE PER CIRCA 450MILA EURO AD UN IMPRENDITORE CONDANNATO PER FRODE FISCALE – La Guardia di Finanza di Varese ha dato esecuzione alla sentenza emessa dal Tribunale di Busto Arsizio con la quale è stata applicata la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione e la confisca di denaro e beni per circa € 450.000 nei confronti di un imprenditore operante nel territorio varesino, responsabile, in qualità di amministratore legale, di una frode fiscale. Le indagini, iniziate nel 2014 dai finanzieri di Gallarate, erano culminate con la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Busto Arsizio a carico dell’imprenditore che, sulla scorta delle risultanze investigative, aveva sottratto a tassazione circa 2 milioni di euro ed evaso l’IVA per circa 450mila euro, attraverso l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali previste. Nello specifico, nel corso del processo penale, il Giudice ha appurato come una società con sede a Gallarate, abbia omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali per gli anni d’imposta 2011, 2012 e 2013. Le prove versate in giudizio, infatti, hanno consentito di appurare il carattere puramente fraudolento della società che, a fronte di un consistente ammontare di ricavi generati nel triennio citato, nonchè dell’occultamento delle scritture contabili previste dalla legge, si è sottratto al dovere di dichiarare i redditi percepiti, arrecando un danno all’erario pari al valore dell’IVA evasa. Tale circostanza, unitamente all’assenza dei relativi versamenti nelle casse dello Stato, hanno dimostrato la fraudolenza dell’operato aziendale posto in essere dal rappresentante legale. Il Tribunale di Busto Arsizio ha applicato all’imputato la pena patteggiata tra le parti di 3 anni e 6 mesi di reclusione ed ha disposto la confisca per equivalente pari a circa € 450mila. Tale decisione è stata confermata anche dalla Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dal condannato. In esecuzione della sentenza passata in giudicato del Tribunale, la Polizia Economico-Finanziaria gallaratese ha confiscato 4 immobili e le somme di denaro presenti sui conti bancari, equivalenti al profitto del reato perpetrato. VICENZA, ATTIVITÀ DI CONTRASTO DELLA GDF AL LAVORO SOMMERSO E ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA. TROVATI 6 LAVORATORI IN NERO, TRA I QUALI 1 CLANDESTINO. I finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza proseguono l’incisiva attività di contrasto al lavoro nero o irregolare e all’immigrazione clandestina su tutta la provincia berica, effettuando numerosi accessi presso gli esercizi commerciali della zona. In tale contesto, nei giorni scorsi, i militari del Gruppo Vicenza hanno effettuato un controllo in materia di lavoro presso un ristorante etnico sito in Vicenza, quartiere San Pio X, rilevando la presenza di 6 lavoratori in nero, impiegati come camerieri, cuochi o lavapiatti su 11 presenti in quel momento. Peraltro, il controllo ha fatto emergere la presenza, tra i lavoratori irregolari, di un soggetto straniero clandestino, sprovvisto di qualsiasi documento di identità. In ragione dei riscontri effettuati dai finanzieri vicentini, sono scattate le sanzioni amministrative pari a circa € 13mila, nonchè la sospensione del ristorante da parte del competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, in attesa della regolarizzazione della posizione dei 6 lavoratori in nero. Inoltre, la presenza del soggetto clandestino ha portato alla denuncia dello stesso per il reato di soggiorno irregolare sul territorio dello Stato nonché dei titolari del ristorante per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione illegale. La Guardia di Finanza di Vicenza prosegue nella incessante opera di contrasto al sommerso da lavoro, piaga per il sistema economico sia in termini di tutela dei lavoratori che di concorrenza sleale rispetto alle attività commerciali oneste, e all’immigrazione clandestina, con la finalità di impedire lo sfruttamento di lavoratori stranieri irregolari. Si rappresenta che, con riferimento alle ipotesi penalmente rilevanti, in ossequio al principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. Il comunicato è stato autorizzato dall’Autorità Giudiziaria per motivi di interesse dell’opinione pubblica. LUCCA, CONTRASTO AL GIOCO ILLEGALE DELLA GDF. SCOPERTA UN’EVASIONE D’IMPOSTA SU APPARECCHI VIDEOTERMINALI IRREGOLARI PARI A CIRCA 200MILA EURO. I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca stanno intensificando i controlli a contrasto del gioco illegale e irregolare, al fine di verificare il corretto assolvimento delle disposizioni previste dalla legge in materia. Le ispezioni finora effettuate hanno riguardato diverse attività commerciali della provincia di Lucca, selezionate dopo una mirata attività di approfondimento volta a intercettare persone a più alto rischio di irregolarità. Tra le attività ispettive anche quella condotta dalle Fiamme Gialle viareggine nei confronti di un operatore commerciale cui erano stati sequestrati amministrativamente tre apparecchi videoterminali non a norma, composti da personal computer collegati alla rete internet e a due gettoniere/lettori banconote. Gli apparati informatici non rispettavano le caratteristiche previste dalla normativa per l’offerta di gioco, in quanto non connessi alla rete telematica autorizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In particolare, i sistemi informatici individuati davano la possibilità di effettuare, dietro pagamento di denaro, giocate online su siti privi di certificazione che sfuggivano, tra l’altro, anche all’assoggettamento all’imposta unica, ossia il tributo che grava sui titolari degli apparecchi e dei congegni da divertimento e che viene commisurato sulle somme giocate e registrate nei relativi contatori. Pertanto, dopo le perizie da parte della SOGEI che accertava l’effettiva irregolarità dei software installati sin dal 2019, gli investigatori hanno ricostruito e segnalato alla competente Autorità amministrativa l’evasione dell’imposta unica su tali apparecchi di intrattenimento, quantificata in 185.700 di euro, calcolata sulla base dei giorni di effettiva attività dell’esercizio commerciale, che come detto andava avanti dal 2019. Si ricorda che nei confronti del titolare dell’attività commerciale era stato già elevato un verbale di contestazione e accertamento per la violazione dell’art. 110 c. 9 del T.U.L.P.S., che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da € 5.000,00 a 50.000,00 per ciascun apparecchio. PADOVA, CONTROLLI ANTIDROGA DELLA GDF CON UN ARRESTO, UNA DENUNCIA E IL SEQUESTRO DI 150 GRAMMI CIRCA DI DROGA. La scorsa settimana i militari del Comando Provinciale hanno intensificato i controlli nei principali luoghi di aggregazione della città e dei Comuni limitrofi, anche al fine di intercettare eventuali corrieri di sostanze stupefacenti destinati a rifornire il mercato di Padova. Le operazioni, condotte dai finanzieri del Gruppo con l’ausilio delle unità cinofile, hanno permesso di trarre in arresto un soggetto e denunciarne, a piede libero, un altro. Nel primo caso, all’esito di un’attività di controllo capillare del territorio, si decideva di eseguire la perquisizione domiciliare dell’abitazione di un uomo, già gravato da precedenti specifici di Polizia, all’esito della quale sono stati sequestrati circa 114 grammi di cocaina, 6 grammi di marijuana e 1 grammo di eroina, oltre all’occorrente per l’attività di spaccio. Per tali ragioni il perquisito è stato tratto in arresto in flagranza di reato e associato presso la locale casa circondariale. Nel corso di un altro controllo, effettuato presso la stazione di Padova, veniva fermato un viaggiatore di giovane età, segnalato dall’unità cinofila, che trasportava all’interno dello zaino 25 grammi di hashish e cristalli di THCA (prodotti a base di cannabis). Le persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Padova per detenzione di droga a fini di spaccio. SEQUESTRO DI BENI AD ANGUILLARA SABAZIA DELLA GDF PER UNA MAXI EVASIONE NELLA CINEMATOGRAFIA. Beni mobili e immobili, nonchè liquidità giacente sui conti correnti, per un valore complessivo di oltre 1,1 milioni di euro, sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia su richiesta della locale Procura della Repubblica, all’amministratore di una società di Anguillara Sabazia, indagato per le ipotesi di reato di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e di distruzione delle scritture contabili. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Ladispoli avevano svolto accertamenti nei confronti della società, appurando l’occultamento al Fisco di ricavi per oltre 2,6 milioni di euro e l’evasione dell’IVA per 450mila euro, a fronte dei servizi resi nel settore cinematografico, che spaziavano dalla costruzione, vendita e noleggio di mezzi tecnici all’insonorizzazione di sale cinema e alla produzione di documentari televisivi. Gli elementi raccolti dai militari hanno consentito alla Procura della Repubblica di ottenere dal G.I.P. l’emissione del sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche per equivalente di beni del valore corrispondente alle imposte evase. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
ROMA, I CARABINIERI SCOPRONO LABORATORIO PER MODIFICARE ARMI GIOCATTOLO IN ARMI VERE, 3 PERSONE IN MANETTE. I Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti di 3 uomini, gravemente indiziati dei reati di porto e detenzione di arma comune da sparo, ricettazione di arma di provenienza furtiva, detenzione di munizionamento. Durante le perquisizioni, eseguite nel corso delle fasi esecutive dell’ordinanza, presso l’abitazione di uno degli arrestati, ad Ardea, alle porte di Roma, i Carabinieri hanno scoperto un locale adibito a officina laboratorio, munito di specifica attrezzatura tecnica per ricaricare le munizioni e modificare le armi del tipo “soft air”, alterandole in modo tale da renderle in grado di sparare proiettili veri. Le indagini che hanno portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono state eseguite dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma- Montesacro, e nascono da un controllo, effettuato nel quartiere popolare romano di San Basilio da una pattuglia dell’Arma, impegnata nel quotidiano controllo del territorio, di un’auto con a bordo alcuni sospettati che una volta perquisiti sono stati trovati in possesso di abbigliamento necessario al travisamento con passamontagna, guanti etc, tali da ipotizzare che fossero in procinto di commettere un grave reato. Le conseguenti investigazioni, effettuate con le tradizionali tecniche d’indagine quali i servizi di osservazione, pedinamento e controllo, hanno confermato l’intuito degli operanti e allo stesso tempo hanno condotto all’individuazione di un uomo italiano ed incensurato, poi, arrestato in flagranza, gravemente indiziato di trasportare per conto di uno degli indagati, da Ardea a Roma, due pistole di provenienza furtiva e munizionamento, raccogliendo, inoltre, elementi indiziari circa il coinvolgimento, a vario titolo, nella custodia e detenzione delle predette armi di altri 4 indagati, di cui 3 colpiti dall’odierna ordinanza. Come già annunciato, nel corso delle perquisizioni, eseguite in concomitanza con l’esecuzione dell’ordinanza che dispone le misure cautelari, presso l’abitazione di uno degli arrestati è stato scoperto un locale adibito a laboratorio munito di attrezzatura tecnica per la modifica delle armi ove era custodito un vero e proprio arsenale, rinvenuto all’interno di un vano segreto ricavato nel muro, costituito da 1 kg circa di polvere pirica; 16 armi tipo “soft air” alterate in grado di utilizzare munizionamento convenzionale; 2 pistole artigianali; 13 silenziatori artigianali; parti di armi alterate; munizionamento vario; attrezzatura tecnica per ricarica munizioni. Le armi sono state sequestrate e sono in corso accertamenti tecnici finalizzati a verificare l’eventuale loro utilizzo in fatti di sangue che nell’ultimo periodo hanno interessato la Capitale. ROMA, CONTRO DEGRADO E ILLEGALITÀ NEL CENTRO STORICO DELLA CAPITALE, 2 ARRESTI E 10 DENUNCE DEI CARABINIERI. Nelle ultime 48 ore, i Carabinieri del Gruppo di Roma, con il supporto dei colleghi del Gruppo Tutela Salute, del Gruppo Tutela Lavoro e del Nucleo Cinofili Santa Maria di Galeria, hanno eseguito una serie di controlli mirati a prevenire e reprimere reati di natura predatoria e a contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità nel centro storico della Capitale e nei pressi dello scalo ferroviario di Roma Termini. Ad esito delle attività 2 persone sono state arrestate, 10 denunciate e 13 sanzionate. In via Marsala, un cittadino polacco di 36 anni è stato arrestato a seguito di un controllo dei Carabinieri, risultato destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità polacche per il reato di spaccio di stupefacenti. Presso la fermata metropolitana Barberini, i Carabinieri della Stazione di Roma Vittorio Veneto hanno arrestato un 40enne cileno e un 30enne cubano, gravemente indiziati del reato di furto aggravato e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Gli indagati, sono stati sorpresi dopo aver asportato il portafogli a una turista che, erano in attesa del convoglio sulla banchina. Bloccati prontamente dai militari che hanno assistito alla scena, i due per sfuggire al controllo e darsi alla fuga, hanno opposto resistenza ai Carabinieri, strattonandoli e spingendoli. Il 40enne è stato arrestato mentre il 30enne è stato denunciato a piede libero. Inoltre, 4 cittadini di età compresa tra i 34 e i 45 anni, nel corso dei controlli, sono stati denunciati, per non aver rispettato il divieto di ritorno nel Comune di Roma. Denunciati anche altri tre cittadini per inosservanza del Daspo Urbano emesso a loro carico dal Questore. Un cittadino somalo di 33 anni è stato sorpreso con addosso un paio di forbici in acciaio sequestrato e lui è stato denunciato. Gli stessi Carabinieri hanno, poi, sanzionato 9 persone per la violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione ferroviaria Termini. A loro carico è stato emesso un ordine di allontanamento e la multa di 100 euro a testa. Sanzionate altre 3 persone, quali assuntori di sostanze stupefacenti e segnalate alla Prefettura di Roma. Ad esito di specifici controlli presso le attività commerciali, in via Calatafimi, i Carabinieri hanno denunciato il titolare del ristorante, poichè all’atto del controllo è risultato aver impiegato 4 lavoratori stranieri, sprovvisti di regolare permesso di soggiorno, benchè avessero già avviato la procedura per l’ottenimento, rilevando inoltre irregolarità in tema di tutela della salute e della sicurezza del lavoro ed è stato sanzionato per un totale complessivo di circa 47mila euro. Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno identificato 112 persone ed eseguito verifiche su 61 veicoli. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
METEO In Italia, per domani anticiclone in rinforzo e tempo stabile e in prevalenza soleggiato, salvo la formazione di qualche temporale diurno sulle Alpi occidentali. Tempo stabile ovunque, con cieli sereni, pur con la formazione di qualche innocuo annuvolamento diurno in Appennino. Condizioni di tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni con cieli generalmente sereni. Le temperature saranno ancora in aumento, tra i 31 e 39 gradi, come segnalato da “3B Meteo“.
Rocco Becce
Direttore Editoriale