Una coppia italiana, lui di 32 anni e lei 47enne, è finita in carcere, al “Rebibbia” di Roma, dopo essere stata controllata dai Carabinieri, mentre era agli arresti domiciliari, e trovata con ben 30 chili di droga.
È accaduto la scorsa notte nel Lazio, a Capena, in provincia di Roma, quando la pattuglia del “112” di Monterotondo aveva tra i compiti da svolgere quello delle verifiche degli arrestati domiciliari, per assicurarsi che fossero in casa anche durante la notte.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Monterotondo, al comando del Ten. Col. Gianfranco Albanese, con enorme sorpresa hanno rinvenuto nell’abitazione la sostanza di tipo hashish e, così, per le due persone, marito e moglie, accusate di spaccio, sono scattate nuovamente le manette, ma questa volta con la traduzione in carcere.
In questa occasione, il personale dell’Arma, aveva deciso di entrare dentro l’appartamento dei due e non limitarsi ad accertare sull’uscio che i conviventi fossero presenti.
Infatti, è facoltà degli operatori chiedere di ispezionare anche l’appartamento di coloro che sono ristretti nelle proprie abitazioni, per accertare che non vi fosse nessuno in casa, visto che tra le prescrizioni c’è anche il divieto di incontrare non conviventi.
La richiesta dei Carabinieri ha, però, causato una reazione insolita dei presunti pusher, che sono apparsi irritati e indisponibili, pur consapevoli che ciò è previsto dalla legge.
La circostanza ha indotto, così, a chiedere l’ausilio di altri colleghi del NOR di Monterotondo che, giunti sul posto, hanno dato corso ad una perquisizione domiciliare, al termine della quale, occultata sotto un letto, hanno rinvenuto una grossa scatola in cartone all’interno della quale erano custoditi ben 30 panetti di hashish, ciascuno dei quali del peso di un chilogrammo.
Alla luce del notevole ed inusuale quantitativo di stupefacente rinvenuto, del valore sul mercato di oltre 300mila euro, gli investigatori stanno ipotizzando un salto di qualità dei due, verso gli ambienti del traffico di droga e non più dello spaccio al dettaglio.
Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
Rocco Becce
Direttore Editoriale