CRONACA – BOLOGNA, PERCEPIVA INDEBITAMENTE IL “REDDITO DI CITTADINANZA“, SCOPERTO DALLA GDF – Nell’ambito delle attività di Polizia Economico-Finanziaria a tutela della spesa pubblica nazionale, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno avviato specifici controlli nei confronti dei percettori del “Reddito di Cittadinanza”. Tra gli accertamenti svolti, i finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano si sono imbattuti in un italiano, noto alle cronache giudiziarie per essere stato al centro di importanti inchieste e processi, anche in ambito internazionale, principalmente per contrabbando e vendita illegale di tabacco. Nel corso del ventennale percorso giudiziario che lo ha visto protagonista, è stato destinatario anche di provvedimenti per la confisca dei beni, tra i quali uno yacht di 28 metri, circa 8 milioni di euro su conti correnti esteri, numerosi appartamenti in Italia e all’estero, oltre ad auto e oggetti di lusso, tra cui 2 auto Ferrari e orologi Rolex/Cartier. Dai riscontri effettuati è emerso che l’uomo, dal mese di maggio 2021, figurava anche tra i beneficiari del “Reddito di Cittadinanza”, percepito per un importo complessivo di circa 20mila euro. I finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno, quindi, effettuato apposita segnalazione alla competente Direzione Provinciale dell’INPS per l’immediata sospensione della misura. PRATO, FONDI “PNRR“, UN DENUNCIATO DALLA GDF PER INDEBITA COMPENSAZIONE DI CREDITI D’IMPOSTA. Nell’ambito delle attività alla tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato hanno concluso un’articolata attività di controllo sui fondi destinati alle imprese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha portato alla segnalazione di una persona alla locale Procura della Repubblica per il reato di indebita compensazione di crediti d’imposta. In considerazione dell’entità dei finanziamenti e della pluralità ed eterogeneità delle iniziative sostenute dal piano Nazionale, il Comando Regionale Toscana ha avviato la realizzazione di specifici percorsi ispettivi finalizzati ad individuare le risorse destinate al territorio regionale. Contestualmente il Comando Provinciale di Prato ha provveduto a stipulare con tutti i Comuni e la Provincia di Prato appositi Protocolli d’intesa, finalizzati a migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni in danno degli interessi economico-finanziari dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, connessi alle misure di sostegno e finanziamento del “PNRR”, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, l’individuazione e la rettifica delle frodi, dei casi di corruzione, dei conflitti di interesse e della duplicazione dei finanziamenti. Prendendo le mosse da tali iniziative, il Gruppo di Prato ha condotto un’approfondita analisi delle banche dati in uso al Corpo, effettuando un monitoraggio delle misure di finanziamento/sovvenzione già in corso di erogazione, dirette nei confronti dei singoli imprenditori, circoscrivendo, così, la platea dei beneficiari e avviando delle specifiche analisi di rischio. In particolare, l’attività di analisi dei finanzieri del Gruppo Prato ha permesso di individuare una società a responsabilità limitata, attiva nel settore della logistica, che ha beneficiato di un credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, per un importo complessivo pari ad oltre 68mila euro. Attraverso le attività ispettive è stato possibile appurare che si trattava di crediti maturati a fronte di attività di ricerca e sviluppo mai realmente poste in essere dalla società, pertanto l’indagato è stato denunciato per aver indebitamente compensato crediti d’imposta non spettanti. MACERATA, SEQUESTRATA DALLA GDF DISCARICA ABUSIVA. I finanzieri del Gruppo di Macerata, insieme a personale dell’ARPA Marche, hanno sottoposto a controllo un’autocarrozzeria, operante sul territorio maceratese. L’ispezione eseguita ha consentito di rinvenire un’area, nella zona antistante l’esercizio commerciale, oramai dismesso, dove erano presenti numerosi veicoli in evidente stato di abbandono, con parti mancanti o danneggiate, già sottoposti a sequestro da altra forza di Polizia per reati ambientali. Il prosieguo delle attività, effettuate nella zona retrostante la predetta ditta, permetteva di scovare un deposito occulto e incontrollato di rifiuti speciali, anche pericolosi. Il titolare dell’autocarrozzeria aveva provveduto, nel tempo, ad accumulare ed occultare quintali di pneumatici usati, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche “RAEE”, tra cui frigoriferi, congelatori, etc., materiale d’arredo, contenitori con vernici, solventi e olio esausto, materiale plastico vario e rottami, su una grande terrazza di pertinenza della propria abitazione, ubicata nello stesso immobile sede della citata impresa e costituente il tetto dell’officina, il tutto, lasciato alle intemperie, senza alcun rispetto delle normative ambientali e igienico-sanitarie. In aggiunta, è stato constatato che, parte del percolato fuoriuscito dai rifiuti rinvenuti sulla terrazza, classificati come pericolosi era presente sul terreno al di sotto del tetto dell’officina e, quindi, potenzialmente capace di infiltrarsi nel sottosuolo e produrre effetti inquinanti. Al termine delle operazioni l’area e i rifiuti sono stati posti sotto sequestro, mentre il responsabile della discarica non autorizzata, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata, su richiesta del pm, ha già convalidato il sequestro, eseguito d’urgenza. FERMO, 5 IMPRENDITORI DENUNCIATI DALLA GDF PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA PATRIMONIALE E DOCUMENTALE. RITIRATE ARMI DA FUOCO E SEQUESTRATE 276 MUNIZIONI NON DICHIARATE. In un clima di generale attenzione da parte di tutte le principali istituzioni ai fenomeni di infiltrazione criminale nel tessuto socio-economico provinciale la Guardia di Finanza, alla luce delle peculiarità di Polizia Economico-Finanziaria, è chiamata costantemente a contrastare le illecite condotte poste in essere in danno del corretto andamento delle relazioni economiche e dell’economia pubblica. Tuttavia, a fronte di imprenditori che, nonostante le difficoltà legate anche alla particolare congiuntura economica, conducono le proprie aziende nel rispetto delle regole, le attività effettuate dal Corpo portano sovente ad accertare diverse fattispecie penalmente rilevanti disciplinate dalla normativa fallimentare, tra cui fenomeni di dissipazione del patrimonio societario – distratto dalla finalità di onorare i debiti delle aziende, danneggiando così ignari fornitori, trovatisi conseguentemente nell’impossibilità di riscuotere le somme spettanti, oppure illecite condotte preferenziali, per favorire alcuni creditori a discapito di altri, ovvero casi di sottrazione e/o distruzione di documentazione, al fine di non consentire la ricostruzione del patrimonio a danno dei creditori aventi diritto, tra i quali anche l’Erario e l’INPS. Da inizio anno, le Fiamme Gialle fermane hanno eseguito diverse indagini di Polizia Giudiziaria, delegate dalla locale Procura della Repubblica, a termine delle quali sono stati denunciati 5 imprenditori, tutti di nazionalità italiana, per i reati di bancarotta fraudolenta semplice e documentale, ma anche patrimoniale continuata con distrazione dei beni. Le attività investigative hanno permesso di ricostruire in modo capillare le movimentazioni finanziarie che hanno portato diverse aziende del distretto calzaturiero del fermano al dissesto, accertando una pluralità di condotte illecite, che hanno determinato la distrazione di beni per un valore complessivo di circa 440mila euro. Nell’ambito di una perquisizione domiciliare finalizzata al rinvenimento della documentazione contabile, che uno degli amministratori non aveva consegnato al curatore fallimentare nominato dal locale Tribunale, sono state rinvenute armi da fuoco legalmente detenute ed il relativo munizionamento, in parte detenuto iillegalmente. I finanzieri hanno, così, sequestrato 276 cartucce non dichiarate ed effettuato il ritiro precauzionale, dell’intero piccolo arsenale nella disponibilità dell’imprenditore, di 3 pistole e 4 fucili di vario calibro. PESCARA, OPERAZIONE “TANA DELLE TIGRI” DELLA GDF. Nuovi provvedimenti giudiziari nelle indagini sulla mala gestione del settore Lavori Pubblici del Comune di Pescara. Il Gip del Tribunale del capoluogo adriatico, dott. Fabrizio Cingolani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, per 1 anno, a carico della società riconducibile all’imprenditore accusato di corruzione ed attualmente agli arresti domiciliari. Il provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria scaturisce dall’accertata responsabilità per illecito amministrativo, in relazione alla commissione, da parte dell’allora rappresentante legale, di delitti consumati dallo stesso nell’interesse e a vantaggio della società. L’imprenditore, rappresentante legale pro tempore e socio di maggioranza della società, si era dimesso subito dopo il suo arresto, con l’accusa di corruzione nei confronti dell’ex Dirigente del Settore LL.PP. del Comune di Pescara, dal quale riceveva, in cambio, affidamenti diretti e subappalti, nonchè dei pareri favorevoli e l’accelerazione dei pagamenti per le commesse pubbliche. Per poter ottenere ciò, l’imprenditore assicurava al dirigente soldi, droga, regali e altre utilità, condividendo con lui e con i suoi collaboratori momenti conviviali, pranzi in ristoranti locali ed il consumo di sostanza stupefacente, anche presso un loro ritrovo. Tale misura, eseguita dalle Fiamme Gialle, impedisce, così, alla società, la cui gestione, nonostante il cambio formale del rappresentante legale, è stata ritenuta ancora collegata all’indagato, di contrattare con le pubbliche amministrazioni per 1 anno. A segnalarlo è il Comando Generale della Guardia di Finanza.
FRASCATI, OMICIDIO DI ROCCA PRIORA DEL DICEMBRE 2022, I CARABINIERI ESEGUONO ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI 4 ALBANESI. LA MOGLIE DELLA VITTIMA, GRAVEMENTE INDIZIATA DI ESSERE LA MANDANTE. Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Velletri nei confronti di 4 persone, gravemente indiziate per l’omicidio di Petrit Caka, avvenuto il 13 dicembre 2022 a Rocca Priora (Rm). Le indagini, coordinate dalla Procura di Velletri, attivate immediatamente a seguito del grave fatto di cronaca, hanno consentito di individuare 4 persone, una donna e tre uomini, tutti di nazionalità albanese di età compresa tra i 27 e i 33 anni, indagati per quanto accaduto. Le immediate attività condotte dagli investigatori hanno consentito di ricostruire i movimenti degli indagati nell’area romana nei giorni antecedenti e immediatamente successivi all’omicidio, grazie all’acquisizione di numerose telecamere, la cui analisi ha permesso di individuare il veicolo utilizzato e i tragitti percorsi per commettere il grave fatto di sangue. Il prosieguo delle indagini, anche di natura tecnica, ha consentito di cristallizzare il ruolo dei singoli indagati, di cui alcuni con precedenti penali in Albania, ipotizzando anche il possibile movente. Tra gli indagati colpiti dal provvedimento restrittivo risulta esserci la moglie del deceduto, gravemente indiziata di essere la mandante dell’uxoricidio, maturato anche nel possibile alveo di annosi maltrattamenti nell’ambito familiare da lei subìt che animata da questo movente, interessava il fratello, il quale, in compagnia di un complice, il 10.12.2022 raggiungeva l’aeroporto di Roma Fiumicino dall’Albania. Il 13.12.2022, i due giovani sono gravemente indiziati di avere inscenato una rapina in abitazione, degenerata, perpetrando il cruento omicidio colpendo l’uomo con diversi fendenti sul corpo e sul capo con un coltello. Dopo l’omicidio i due esecutori materiali riuscirono a dileguarsi, rientrando in Albania il giorno stesso dell’uccisione tramite aereo e grazie al supporto logistico curato da un ragazzo albanese. Grazie alla condivisione delle informazioni in possesso, la moglie e due dei tre albanesi sono stati fermati in Italia. Lei è stata trovata all’interno di una nuova abitazione di Rocca di Papa (Rm), uno dei due, invece, era in procinto di abbandonare il territorio nazionale, imbarcandosi da Bari su una nave diretta a Durazzo, venendo tuttavia prontamente fermato, grazie alle indicazioni dei Carabinieri di Frascati, dalla Polizia di Frontiera di Bari. L’ultimo arrestato, invece, è stato fermato mentre viaggiava in auto nei pressi della via Cassia. Il cognato della vittima, invece, è ricercato con un mandato di arresto europeo sia in Italia che in Albania con la stretta sinergia tra Carabinieri e Interpol. Ad informarlo è il Comando Provinciale CC di Roma.
EVENTO – AVVICENDAMENTO AL VERTICE DELLA “DIA” (DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA) – Il Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Michele Carbone, assume la carica di Direttore della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), subentrando al Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, dott. Maurizio Vallone. Il Generale Carbone, originario di Barletta (BA), arriva alla “DIA” dopo un proficuo mandato di 1 anno e 2 mesi come Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, con sede a Napoli. Durante tale periodo, ha esercitato con successo le funzioni di indirizzo, controllo e coordinamento dei Reparti della Guardia di Finanza, che con circa 10mila militari operano nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata e Molise. Questi reparti costituiscono la prima linea nel contrasto alla criminalità economico-finanziaria nel nostro Paese. La carriera del Generale Carbone è stata caratterizzata da numerosi incarichi di comando, ognuno dei quali ha contribuito a forgiare la sua vasta esperienza e competenza. Tra i ruoli di spicco figurano quello di Comandante di Compagnia all’aeroporto intercontinentale di Fiumicino, dove si è concentrato nella lotta ai crimini transfrontalieri in materia valutaria, doganale e di sostanze stupefacenti. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di Comandante di Sezione verifiche fiscali del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria di Milano, con responsabilità nel contrasto ai più sofisticati meccanismi di evasione ed elusione fiscale, vanta un curriculum di prim’ordine nella lotta alla criminalità organizzata ed ha ricoperto anche il ruolo di Comandante del Gruppo Investigazioni sulla Criminalità Organizzata (GICO) di Palermo, articolazione in prima linea nei servizi di Polizia Giudiziaria e referente principale delle Direzioni distrettuali antimafia della Sicilia. Con competenze ampie e diversificate, il Generale Carbone ha dimostrato la sua abilità nell’adattarsi a diverse sfide e responsabilità, guidando il Comando Provinciale di Milano, la più importante e dinamica area metropolitana del Paese, ed è stato successivamente a capo dei Comandi Regionali Toscana e Lazio, territori strategici per le missioni istituzionali della Guardia di Finanza. Il nuovo Direttore della “DIA” ha anche dimostrato grande dedizione e interesse verso la formazione militare e professionale, ricoprendo il ruolo di Comandante della Scuola Ispettori e Sovrintendenti dell’Aquila, dove si formano i quadri intermedi, la fetta più consistente delle risorse umane del Corpo. Gli impegni internazionali hanno avuto una parte significativa nella sua carriera, ha, infatti, prestato servizio come Capo del II Reparto Analisi e Relazioni Internazionali dell’Organo di vertice della Guardia di Finanza, dedicandosi all’attività di intelligence, alla cooperazione con entità estere e al coordinamento degli Ufficiali Esperti distaccati presso Ambasciate e Organismi internazionali. Tra i numerosi riconoscimenti tributatigli si annoverano l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, la Medaglia d’oro al merito di lungo comando, a testimonianza dell’alto valore del suo operato a tutela della finanza pubblica e nella lotta alle infiltrazioni criminali nel tessuto produttivo. Di spessore anche la produzione scientifica del nuovo Direttore, autore di numerosi articoli su riviste specializzate e pubblicazioni su tematiche di diretto rilievo professionale, come il riciclaggio e l’evasione fiscale. La DIA accoglie il Generale Carbone con grande entusiasmo e fiducia, certa che la sua lunga e poliedrica esperienza professionale si tradurrà in ulteriori progressi nella lotta contro la criminalità organizzata e nell’affermazione della giustizia nel nostro Paese. Un sincero augurio di buon lavoro al nuovo Direttore, dalla redazione “Robex News” che, molto attentamente, da sempre, segue le notizie in arrivo dalla “Direzione Investigativa Antimafia”.
METEO In Italia, per domani, come segnalato da “3B Meteo“, tempo inizialmente soleggiato ma con qualche temporale dal pomeriggio sulle Alpi, entro sera anche su Prealpi e Piemonte. Le temperature saranno ancora in rialzo, tra i 27 e 34 gradi, con punte superiori sulla Sardegna.
Rocco Becce
Direttore Editoriale